Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 27 - 5 luglio 1953

LA FIERA LETTE·RAR {,1~0 VIII • N. 27 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 5 luglio 1953 Sl PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, Mt:MlNISTRAZJONE ROMA, VJA O'ARACOELI n. 3 - Tcldoni: Ammlnl!tratlone 684097 - ROOatlonc 684098 • Pubblicità: Amm.nc e- LA P'lERA LETTERARIA• - via d'An.cotll, n. 3 -•Roma - Tariffe: Commerdall llre 60 • Editoriali L. 40 al rrun. ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Seme.tu L. 1.400 - Trimestre L. 750 • Estero: Annuo L. 4.000 - Abbonamento &pedale (ln,eg-nanU e studenti I: rata men5ile L. 2~ • Copia untrata L. 100 - Spedizione in c.c.p. (Gruppo n> _ Cor'lto oonente postale nu,n. 1/31428 * "ENGAGE~IENT,, E SENSO DELCONCRETO I *: IUCOIWO PI UN .AMlCOA BONN * Emmanuel Mounier per un umanesimo integrale L' insurrezion~ s le zi e Uomo svegliati! Il vecchio appello socratico, sempre attuale, è il nostro grido di allarme a un mondo che si assopisce nelle sue s.truuurc e nei suoi comodi, come nelle miserie, nel suo lavoro come nel suo ozio, nelle sue guerre come nella sua pace, nel Lo spirito reagiva alla materia che, sotto la suggestione di 1111 fallace 11erboe di gesti spavaldi, smaniava impa,. zie11tedi irrompere olla conquista del mondo di GlOVANNl NECCO suo orgoglio infine come nella sua disperata angoscia» cli ENNIO VELARDI Nel contrasto vivissimo tr& ogni filosofia dell'Umanesimo L:I. concezione del e Perso- le varie tendenze" dell'intrica.. può dirsi eslst.enzlnle e Mou- nl\llsmo > trae l'uomo dalla to panorama contemporaneo, nler afferma appunto che esl- PoSlzlone dell'est.remo &OHCi– l'opera di Emmanuel Mounler stenzJAle e è Il rlchlnmo di t.lvlsmo e lo ancora .e. del va. appare come fecondo tenta- Socrate che oppone nl sogni lori nssolutl nel quali egli ri– Uvo di conclUnzlone. cosmogonici del tisici d'Ionla trova una ragione della pro- Mente speculativa. oltre che l'Imperativo Interiore del eco. prin eslsteru.a: e l'uomo per– uomo d'azione. aperto o.Ila nosci le st.osso>: e,1tst.en2.lalesonate non è un uomo deso– comprenslonc delle più dl.spn,. è l'attcu~lnmento di P nscal lato. ma un uomo attorniato rate situazioni che n pcnsle- che reagisce, all 'inl1.lo della assistito chiamato> <5). ro e la storia J)OSSanooffrire grande avvent.urn cnrtc slann, • • • Mounler rivive per una su~ contro coloro che approfondi- li se nso del concreto ha pecuUare e pulssance d'ac- scono tropoo le scienze e s'ln- porto.lo Mounler a valutare cuell > tutte le dlvera:enY.e, quietano appena per l'uomo. anche le I stanze positive che tentandone col e Persona.Il- per la sun vita e per la sua rampollo.no dRI pensiero mar. smo> una sintesi profonda- morte> C3>. · xlsta. Per lui pure cli primo mente umana. ù> spirito conoscente è an- pns.<;odella rivoluzione spiri- Net suo Itinerario spirituale che uno spirito esistente. non i.unte è la rivoluzione econo– notlamo anzitutto un !neon- già In virtù di qua.lche logica mica e polltlcn che Rpre la tro con l'Esl.st.cnzlallsmo ed Il lmmnn.mt.c, ma per una de- vlll verso quel destini troppa Marxismo nella denuncia del clslonc centrlce che per Mou- offusclltl Rncora dRlle preoc– penslero ldeallsUco come fl- nler ha IR sul\ origine nella cupazlonl elementari della vi. Josofla avulsa dalla vltn e persona umana; filosofare La>. <G > Il materialismo e Il dal reale. Accogliendo e glu- vuol dire semplicemente chln- collct.tl \rlsmo sono modi bru– sttflcando n processo di dl.s- rlre le rel111Jonl fra l'uomo e tnll dt ricordarci che slamo 50luzione dell'hegellsmo lnl- Il reRle. tessere lll t.romn del uomini tra cose. ed uomini fra tintosi col capovolgl~ento rapporti, costituire l'articolar- gli Rltrl uomini, e che questa operato dal Feuerbach cd ac- si delle esperienze, vivere In Inserzione contribuisce a co– centuatosi tino an·esnspem- pronfondlt.t\, esistere. stltulre 1~ nostra personalità, tlone con Marx egli si I\.SSOCl& Non si deve credere però anche plu del raccoglimento :rut.:-: >He:~! c~~~~~:i~ f~:1~:c:tt:!tz~ft.~e S~~n~~:i?~ bC~:~~°ve. I punti di contatto di pote~ abbracciare la tot.n- tematica esistenziale lmpedl- ENNIO VELARDI E' u..-eitodi tteente, a cura dello scrittore GUnther Wel– senborn, un volume <Der lau– tlo,e Au/atan.1, Berleht tlber dle WldersLandsbewea:ung dea deut.schen Volkes • La lruur• rttlone sllenzlosa: ngguagllo gul mcvlmento di resls:enza del popolo tedescO. Ro9.-oh:t Verlas. Ambura:o, 19Sll che rtsa-lta un Importante proble– ma: quello della resistenza a}. !: 1 1:,r~nrafi~~:~~~cgr ~1:: ~~:· rr~~ii~~ vg:w:~a 1 ~u~:; serie di convincenti documen– tazJonl, che vanno, per .citar• ne solo qualcuna 11. caso, da Dlu irae di Werner Berp:en– gruen (Zurigo, UH5J a Wd.t• ,e Rosi (La rosa bianca, Franeolorle sul Meno. 19521, ::ke~:~n:Jenu114x/~~~911ltt.o':f~ e testimonianza della Chiesa profeMante. Blelcfeld. 1948) d! Martin Nlembller a DcuUChtr WlduatO'\d (~.!llst.cnza t.ede- 5Ca, Zurigo. 1949> di Rudolf Pechel, da Der pollt1$Che U11- tq11on11 der europdbchen Wi– der,ton,1e, (Il tramoolo poli– tico Mlla resistenza europea, :francoforte sul M., 1949> di EU11JenKogon Il D1e 11ehd111e Front {Il fronte clandestino, Vienna, 1950) di Walter Ha– ien. Sono libri, questi, di alto :r~~~eef!ll~~c:>;~~~'ng~e~: pen:hè, se abbiamo Il dlriUo d1 1111math:zare eon obiettiva severità le aberrazioni pe:rpe• tnte da quel popolo nel dO– dleennlo hitleriano, abbiamo anche Il do...-eredi ricon().l;Ctre ed esaltare gli atti di QUelte– deschi che hanno sacrtftcato beni, agi e apuso la vita al culto della libertà e della glu- ii~~•e,~!1 a'tJa#:~a 1 }e:P~~j: esell'll)i che Rddurremo baste– ranno a dare una convhtcente dlmostraz,lone eh.e In Germa– nia c·l stato un vigOI"050 tno. vlmcnto di rcslst..enta, e ad indurre li mondo e rivedere cemplctamente Il suo giudiz io. L:i. rivolta tede&ea oont.ro !I na.zJQpa'.$oclall6mo è stata. s e a.i prC9Clndc dalle vittime del– la rlvoluzlone rl558, la più :.angulnou della storia mon– dlAle. II numero del morti di tale rivolta supera dt gran ~~fr St~tl cu~~:i1 d~ 1 ~:CI~~~ c~:in:. t~~n~rocre •non ha Jltà. di poter risolvere nel sca al Mounler di scagliare (Conttnua a pag. 2) GIO\'ANN'I CONSOLAZIONE - • Ritratto di ailo ft1llo DaTidc. gare. Il mo\·lmcnto della resi– stenza tedf!!Ca. è poco cono– sciuto fuori di Germania. O!– c:amo subito, senza lnftng1- mentl e amblgl, che tale lgno. ranz.a è mo!to deprecabile, mal dissimulato Il suo $degno contro ogni fonna di apatia e viltà del suol connazionali, h11 riconosciuto esplicitamen– te: e Tutto il mondo sa og;I che durante Il re«lme di ter– rore di Hltler e Himmler vi– vevano In Gtrmanla migliaia di donne e uomini eroici, I qua!I, pur In c\rC05tanu del tulto disperate, erano pronti a mettere In rcpentaallo la loro vita per amor della veri• tl, della libertà e dtlla dt,:nl– tà umana. Costoro, che hanno salvato l'onore della Germa– nia, hanno diritto alla nO&tra pensiero la realt.11.,lasciando- contro In parte che considera gela Invece In questa ma.nlera meno valida In quel pensiero stugglre. I più ncuLI strali dellll sua cri- c Io non sono affatto un t.lcn. Cosi mentre accetta, dal- cogito aereo e sovrano>, af- l'Esistenzialismo la critica al. terma Mounler e librato nel la pretesa di mettere In sl ste– clelo delle Idee.' ma sono quc- ma l'eslstcnzn, ne rlget.ta le st'esaere gi;;evedi cui una 50 • conclusioni di estr emo sce ttl– la 1reve espressione deflnlgce clsmo e di J)Csslmlsmo radi– ti peso: lo sono un lo-adesso- cale. cosi fra questi uomini, con Mounlcr non tradisce mal questo passato> (U. l11sul\ originarla vocazione fL E' la denuncia dell'c Rlle- losoflca, che determinò li suo nazione Idealistica>, che con- clamoroso abbandono della ceplsce l'uomo In funzione di tacoltà dl medicina, per la una costruzione escluslvamen- Iscrizione Rlla facoltà.- di filo. te concettuale e trascura di sorta, ed è preoccupato di sa.I. comporre le esigenze della rn- vagullrdnrc Il valore della co- E'.lone con le sltuazionl storl- noscenza, lll verità. che vieni? che di ratto. compromessa In molti ntteg. Ma il senso più preciso del- glamentl del pensiero eslsten– la POSWone critica del Mou- zlallsta. per un malinteso sog. nler di fronte all'ldeall.smo gett.ivlsmo. AbbandonRre la appare considerando ti suo at- verità Rd un estremo soggct– tegglamento negli stessi rl- tJvlsmo, equivale per lui nl rl. guardi dell'Eslstenzlall.smo e schlo di pregiudicare IR P0SSl– del Marxismo. dal quali nssu- blllt.à di comunlcazlooe fra me addirittura parte del suo un conoscente e l'Rllro. Il che, \'OCabolarlo tipico. In ultima Rnnllsl. rende lm- Klerkegaara te con lui ~- possibile Il concetto stesso del. to l'Esistenzialismo> ha m la verità. In evidenza come Heg_cl - A questo proposito polemlz- corra In un grave errore nel zn con Sartre, che, afferman– tornlrcl una realtà mera eesl. do l'equivalenza delle J)OSSibL ste~ concettuale>, pura lit.,-\ e quindi. l'equivalenza di Idea, mentre la realt.à vera si ogni scelta, riduce Il concetto concreta nello spazio, come dell'essere libero n libertà di qualcosa di singolo, che è qui lndltferenza e destituisce di ed ora. Donde l'Indirizzo es!- ogni senso. ogni vnlore gnO– stenzlallsttco, leso a cogliere seloglco e morale. e rlstablllre la sing olarità d el- Per Mounler Sartre e rlget– l'uomo nella sua flnltez.za e t.n radicalmente l'Idea di una nei.{~~~le~l:O~isc~~~;l~~c~}:~ :~u:n e ct°o~:rnn ;~~~ > I~~: no questa critica, Intendendo struttura cosututlva dell'uo. l'Eslstenzlallsmo e eome una mo e quindi non può giungere reazione della filosofia del- che nd uno scetticismo In l'uomo contro l'eccesso della campo co006Cltlvo. ad un:1. filosofia delle idee e delle co- negazione di ogni vnlore et.lco r" > <2l. ed ad un fondamentale pessl- ,•• un simile punto di vlst.a m.ismo che annlent.n l'uomo. lFELXCE lIUPIRJE§A DI JACQUIES DE LACRIETELJLJE ·uuE UUOBI SEnrLIUI Dopo mmi di silenzio, lo scrittore sessantenne lrn ritr,>,•ato l'acutezza aell'inclaginc 1>sicologic11, la sicure;,;z;L del tratto, il vigor, cli stile . Durante gli ultimi tre lustri li nom e di Jac qucs dc Lacrc• tellc ! pu.sa.to al secondo pia– no. M olti giov ani d'oggi appe– na lo conoscono, lo conslde• rllno un llCClldemtco,un sag– giata fin troppo elegante e ml- 1urato. non immnglnnno che trenta'nnl or sono egli abbia potuto essere consldernto un11 delle plit sicure promesse del- 1'11lloranuova ed lnsollt.'lmen– te brlll11nte gcner11zlone, meno ancor11 che verso U 1930 rosse uno del nnrmtorl fmncesl più unlvera.'llmentc notJ, un ro– mnnzlere dlsc:W60 e atlmnto :1~~~:~\~ t~~~cl~~il~~ nd un pa.ss11todi cul gll even– ti ad Il mutamento del u-mpl scntbmno aumentare l!\ !onta- mu11.a. I quattro romani.I del ciclo e US Haut..s Ponta> sono atntl una delusione dopo e Sllber• mnnn > e e La Donlfas > In cui si era rivel11tocon L'lnt.'l sicu· rer.t.n. ed orlglnallt:\. L'appli– cazione sembmVA non meno c,•ldente dell9. stancheu.a. L.'\ solld11 costrurJone servivi\ n m!\.SChcrnreun vuoto, n sup– plire :i.Unrn11nca117.a di persua• alone da pnrte dell'Rutore atea· so, nd un'lnUma fiamma che cli GIACOMOANTONINl avrebbe riscaldato Il gelido racconto. Poco tempo dopo entrò all'Aeademle Française. Aveva un nuovo romRnzo In prcparnzlone di cui ricordia– mo cl J>l'l.rlò quando lo vedem– mo In quel giorni. Mn gli nnnl pnssarono senZ.'lche .1e ne sen– tisse più p11rLve. Jl\cques dc L:u:retclle vltlgglnv11,scriveva Rncora di L'\nto In tanto saggi ed articoli ma In llllM'tltiV!l. non aembrt\Vll pii, lnt.crcssti.rlo. Qu!l.ndo ftnti.lmente US(:\ e Le Pour et le Contre ,, circl\ sei anni fa. Il libro destò scnrso Interesse. L.'\ critica fu plut– t.ootodura e non ebbe Ckl lllt– to torto. e Le Pour et le Con– tre > è un'opera t1..'!.'lt1.I nmbl· 1.lo. ,a,comporta c:i.pltoll di In• dlsc utlbllc Interesse ma è nel– l'imlente un romt1.n1.o sbaglia– to. Jti.cquea de Lacrttelle h:i. voluto ricreare l'ambiente let– terario parigino dt'I primo do– pog'\1erm. s1>ecle qurllo delln Nouvelle Revue Fr!l.nçai.&e che frtquentò as.,;ldunmcnte d11glov!\lle pubbl(c:mdo sulla glorlOS.'\rivlstti. le cose sue mi– gliori. Nel contempo tl.ltra– ve® la narr:u•Jone dellti. mo• vlmentnta e-slstemm del pro– tago11J5t.AOlivier Le Mnl.slre ha t111cclato ll destino di uno di queau scrittori degll anni Venti forniatlal In un periodo di estrema faclllt.l, incapaci di resl.stere alle teni-peste percht privi di f0r1.11 morale. l-~orscJ9.cqum de Ln.crei.clle ho. voluto troppo In una M>la volta, più probabllmootc non 51 è imJ)('R1mtodei lUltc SOl· lovaluumdo le d!ffieoltà. La piuura dell'Rmblent.e lcttera- 1 lo rimane n mcr.:r. a stnld a fr;1 la orouaoo non !l.bb! l.Sl !l.ll7.tl travcsUt.o. e In oo m1>le t.'ltr a– Sl>O',IJ'JOne .su un Pi:LllO supe– riore d' arte. E\.~ non è ne un rllrftt.to fedole ne un'ccclta.nte ricreazio ne della f!l.nt.asla. l..(L Rnahsl p.'ilcolog:Jcadi Olivier, llelle rnglOnl <ICIsuo squlll– br!O m01-:.le. dell!l. sua lncer• lC7.7A'\, del l'IUO nllH\Ctl.lO deo;ll– no per qu:mto brillante aJl'lnl– vJo non l' 5UrflelenlClllClllC l'll)lnta. ml\nCti. di a.udncl:i n– nl'!illepure coll'lrrlt..'lre. Il ro– man11.o é molt.o diffuso e le V:lrle parti fanno l'lm~lo• ne di essere /llllte scrlu.e a lun~hl Intervalli di tempo co– me se l'autore partito b8.1dan– t060 In una dlrc7.ione si f06Se stanoot.o strada facendo e poi 5vogllnto ne aveMC pr~a un allora. Fallito, In gran parte almeno, U tentativo d'Impor– si col va.sto romanzo rimugi– nato per tanU anni &I pote– va. crede~ che Je.cques de Lacretellc I\Vesse per sempre abbandonato la natTatlva. Per fort,una clò non ~ stat.o. A trent'anni di dlstanz.'l da • Ln. Mort d'Hyppollte_, uno del phi bel racconti del volume • L'A– me CRoCh~ ,. non Inferiore c erto come lntc-res.,;c ed In– r inseco va\ore a • La Bonl– fn & > t e Sllbemmn ,, con i:::e neralc 50rph"'SII ha dato alle stampe un libro della .stess.'I ,·enn In c.il li suo singolare 1ngcgno si ri vela nel modo più felice mL'-llmto, 11lcuro. • Dcux- Coours Slmples • COallimard edlt.., Parlo!) è un rom:101.0 breve, concepito e M:rltto colli\ tronqulll!l. mae- • stria d'un racconto ct.'1.Mlco. Se Il titolo rk:orda tm bllmte Flaubert. Il modo di procede– ~. dl nnrrrire gli eventi evi– ta.odo note stridenti, colori trDPPo nocentuati, pau.-:e lun• qhe ed an alL"I mlnutJ08C 111 awlcina p !ut.to, ;to ali' art.e di M6rlmée e, per quanto para– dossale ciò pcm.'1 ~emb111rea GIACOMO ANTONINl (Continua a pag. 21 JACQliES DE I.ACRETELLE B·ONTE,M.JPE.LLI IL SETTI~O JPJRE~IO S'lrJREGA OCCVPATI DEL HIO MASSIMO Paola, Ma1l110 ha detto alle sue amiche: e Occupati del mio Mculimo >. L'editore Alberto Jfondadorl ha chia– mato I ,uof numer0-f1 ,crittori-/un:lonarl e ha detto toro: e Oecu,>ateuf del mio Ma.uhno>. Gli M:ri1torf-J1rn::ionari tf a:ono rimboccate le mezze maniche nere e, pallidi per J'emo::lone df aver conferito con Il loro editore, ha,ino detto: e Cl occ11peremo dd n0$tro Mau1mo >. E' arrii:ota da Milano uno lettera circolare elle in !ru!on::o diceva cosi: e Occupatevi del mio Massimo>. La sl9110ra l~eda Mastrocinque ha co11/1uo f suoi morbidi occ1lf al velluto 11ellosguardo vellutato della Jigliola Slmo,1a e le ha dello con un particolare sussurro: • Occu1,lamocl del 11ostro .:\fa.ttimo . Il e partito, ha convocato I e 11.101, tcriltori ed arlisli, ed ha ribadito: e Occupatevi del 110.dro Afat– s11110 >. Roma ho chiamalo Milano con quette $tm,>l1c1 telccomu11ica::1011i: Mat, 80111,Bo11tv t vlcc11ern1. Poi la 7>ropaga11daclelloralr del Premio Stre(Ju si t' i11crociata, complicata t, se vogliamo, imbrogliala. li C:0111a11dante Lauro ha !atri/icato u11'h1terurba110all'on. Togliatti e gli ha dello: e Do11 Palmi, no11tempelli f! tutti noi"· Togliatti ,1 e raccomandato a Dt Gasperl e co..ddi !egulto: plebi– scito di ll5 voti su 212 ,~r nontempc//1. Ala olle ni11Je (vaicliè tlomo ,tali nel cuore del Nrn/eo del museo etrusco di Villa GlrllfaJ 11011 1ilacclo110 l 11tccl1I scrittori. No11 placclo110 alle tenere nifl/e ( na!cO-fte fu co11idi mortella) i capcUI bianchl.t!imi, le parole e i clgH a:co1111cuf, le par– rucche riti11tt. No11piaccio,10 olle ninfe ne alle amadriadi i /oro dtnU d'oro, lt loro amanti /tdrh. le loro mogli infedeli, le loro Jida11::ate d'argento, le loro secolari vedo– vanze, le loro 110.e::c di diamanti con la /el/eratura. Ptrche le ni11/e ,ono -·come le sirene - delle bagnanti semplici t naturali. t poche !C 11e so11viste ricomparire al Ni11/eo durante il Premio Strega. E di que.,te poche alcune 110n sapevano 11eppure ballare; ~a ?1useppe Berto, sf. Tor11a11doa B011tcmpt/ll, h111 a11.:I tut to la classljlca: I) Maufmo 8011te111pelll(che ha me.uo 11110 volto nella vita la 1>cn11a f,i 1110110 a tutti 11 00, Jl5 votf. co,1 il libro L'amante fedele. esile e in/tllce riedizione di alcune pa9111e di molti armi /a, che bastano a nHconderc, il vero t·olto di un tanto notevole scrittore ,tal,ano; 2) Gianna Ma11.zi11I. appassionata e sfortunata contendcntt, 79 voti; 3) Carlo Emilio Gadda, con 21 voti; ◄> Mario Tobfno, con 24 voti: 5) Carlo Bernarl, con ZZ voti; 6) Gforgfo Basaa11I, con H voti. Sulla f'tera Lett.trarla avevamo acrrtto: e grave tradire un. libro. G/f eletUJri del Premio Strega non se ne so"o tfntt ,,.,, en,,.Ju, Trn.11.- ,,u .. t,,ttnn .,,utenucl, quellf cM ,,._ > Bianco hanno una seria coscien::o df genere e di corrente. o ,e111pficemente di gu.sto. O almeno. tranne gh elettori che leggono e sanno leggere. Vada o Carlo Emilio Gaddo cd ai suoi elettori 1111sinceramente •bravo>. Perche Gadda si t ri/fotato, ev1dcnteme11te, di rinunciare allo lotta ed Ila prettso, dai rolanli per lui in primo lston:a, di non tradire il suo libro. Poichi questo sarebbe stato un tradimento otro e proprio alla letteratura e ad un suo singolare rapprt.tent~nt~ . • Il vuoto e la tristezta sono piombati sul capo degli ,amici del libro df Carlo Bernarl: e Ve!uvio e pane•· I 11101 22 elettori eJlettlvi i>0trebbera riconoscersi ,acfl– mente. Sono I giovani scrittori, coloro che entrano or oro sul primo rettilinto di un Jatico!o mestiere di romanzieri, che credono nel roman:o, e che aspirano a reali.e::are la loro narrativo. A tait autonomi e ~itali sostenitori, è 111a11coto l'a;n,og– glo totale del voti di prima islan;,.a a Beniari fin 111ag– gioro11ta ooll di slni!tro. dommali e vinti nel girone /hmfe dalla paura di•/la direttica di parlitoJ. Ed t mancato, a/– tresl, u11 altro blocco. formato da quelle deboh jlgure d1 letterati e lttteratinl ltalla11i, che dicono una coso e ne /anno µol un·aura. I comu11isll ha,1110dato. t matematico, il voto a Bon– tem,>elli. Quc111t1111q11c lo lelttratura di Bontempc/li abbia poco a elle /are co11 le direttrici culturali marxi!te, ,in amico di sinistro cl ho dello: e Noi pos,edlamo anche i vecchi >. Con visibile 3oddis/aziont. • E !e le ,chede fossero nominam Quanti elettori del Premio Strega voterebbero schedo bianco1 Gl11.,•,, 1 ;I illA,,'.Zl,,'l ,,.,,.lf•rl1•n ol Pr~nalo l'lareggl • Gentile Direz1011e della e Fiero Letteraria> opp~~~~1t~ 1 . ~~dne;ri d'ì~n~~1\t ~\ J/th1:~:: dri:~i le l\lternatlve del VU Premio Strega: e clot che non dc– f'ldtro partecipare. e che non autorluo In alcun modo la mia candidatura. al Premio Vlaregslo. Grazie t nluU molto cordiali. <SIANNA MANZINI e Il loro r:f&o- mi diceva un amico di sinl.ttra tornato in pfMa serenità di spiri!o ;- ~ già una schedo bumca ,. Qfanna Man::inl non era pre!ente. Ma lutti g/! ani– mali delle s11eimpeccabili /avole erano venuti a sp:a,e i risultali della tabtlla-scrutinio /ra le siepi. Una docile mano Jemmlnile, $0tlO gli auspici del no.ttro giornale, ha segnato f punti. Occhi z;erdi. rosa e cele,11 df a111ma1 ..m gratiosl, ha11110J)t!rduto quolcl1e lacrima /ot/oresctn'.e /~3. la brina delle aiole. La .Van:ml t stola crutantemente m uco11da posi;;;1011e. S11 i11izialitJa di Giordano Fal-;,onl. d! Ma/al e di altri artisti. è stato deciso un co11tro-pre111io; 1.111 do110di a11imali dipi111i alla 1cr1ttrice rimasta scon– fltla. Un gotto di Ma/ai. 1.111 uccellmo di Folloni. E G. B. Vicari avrebbe doto ìl voto, 111 onore degli • animali sacrf e pro/ani __ alla sua crnquantulma crat•a.tta a /ar/al!a, bianca, brutta almeno q~an!o !e J)TCCedenti. Dlalog11i della serata. - Ma qua11do si deciderà l'editore Mondadorl a /are un premio con , 10/di protri? i·111terlocutore ha un auto d1 sospetto. - Di che prtmio parli? - Dlamrne! Del pre1".fo .. ; f!emingwovl Certo c/1e Mo11dadori t>crso Bontempelll il t levato un bel debito. Ma Albt"rti sembrar:a soddfa/ottlulmo lo stesso di essersi cavato dt ta!co. il :11i!io11e. Cht C'J~a iptraramo - come 1poteJI idtalt - dal !cl– timo Premio. Strt11a' Questo. Un grosso premio a, stimo, p/11 grosso dtl Premio Slregu, dato :il/'Oj)Cra omnia d: .Mas,umo B011tempelli h1 altra 1ede. E quattro contendenti eJJettlvi. Bcrnarl. Gadda, la Man.emi e Tobino, d1vi8i da un·autentico incollatura. La 1lgr.orn Belloncl ho ru:ar11::iato all'altoparlnnte anch~ lo clas,,lca atmosfera. dataci in pre!lllo da pap:z Giu/fo e dalfAmmannati. E t•cromentc erano vi!tt di so– gno. Si entrat·a m un pcrhtilio morbido comt irna "."rlos~. con un /o,cdale di nuvole vtrdl. Poi q11estr nut•ofi ,1 :i:pr1- tano rn /lii di alberi, prende1:ano dimensione. E n calavi nel Ninfeo. PETROS10 più profonda ammlraz:lonc >. In un appe!lo indlrtuato n,.l 1946 allA J1tampa la i?'anLe scrit.rlee Ritarda Huch Cot'-e ha ra.ecolto personalmente molto materiale de.I volume cura:.o ora dal Wel9enborn) affermava· e Come abbiamo bisolmo dell'aria. per respirare e della luee per vedere, abbla– mo bl50gno di perwne noblli per vivere. &;se sono l'elcmen. to In cui fiorisce lo spirito e ai purlnca Il cuore. ~ cl aot- !f!~::n~u~~rdl:i:~cld~::n~: mano alla lotta contro 11 male. allmtntano Jn noi la fede nel qu&11' divino che è nel:'uomo >. La testimonianza più alta di questo quid sovrumano lba data chi per amor della 1!– bertà non ha esitato d1 sa– cr1ncare la vita. Ma anche ehi senza giungere al martirio seppe mantenere un contegno ftero e dlgnlt060 di fronte alla protervia delle autorità pol:1- tlche dtl tempo, merita di es. sere ricordato. Riandando col peM.lero ad alcune mie uperlenze di oscu– ri anni trl\.!ICOrsi In una Ger– mania trucu!enta e ~letata. ,·orrel rievocare la niura di un amico bonneJUC che fu per me la viva usUmonlanu del· la nobllt tradizione che SIper– petua nel liberi clerc.t. Que.sU• ricordi si rllerbcono agll anni 1941 e 1942. 1A guerra, benchè ormai ac– cidiosa e lònervant.e,..er&.come f~~~~ ~b~f~ f:~!!\ d'Occidente, , aveva at.ta.ocato l'Inghilterra con la MIA for– no e rabbioso, minacciava di mldabile flotta aerea e. tr0n• radere al suo'.o (e au,;;radle– ren! ,, urlava con furor teu– tonico) Londra e le città brl· tannlohe. L'avlnJone lnitlese. ancora nella sua fase prcpa• ratorla. aveva Il compit.o non tanto di rlbatere t dun coip:, quanto di mole5tare, con le sue lncu.r.tlonl notturne. U la• voro nelle fabbrlahe e il traf– fico ferrc,larlo. ma forac più Ìa~~~~- d~I f~~i~r~a ir:~ vano'org01llo, eccitare l g.r,of ~i!"~ol~~~':1"!nt~:i 1 u~me ~: ~~~~~~e 'i1~t~~!2'1~~~ ~ sai espressiva e zermUrben > (fro!la~l. Il e f'tihrer >, in cui crede– vano ciecamente le m~ Ipnotizzate, trovava rnlatenza soorattutlo nella risttttti cer- otila. di lntt'llettual! o In QUll– ch~ cen11colo di uomini vera– mente rellgi~I. Ll lo spirito reu:tva alla ma-1erla che, sot..– to la sug<rcstlone di un fallace verbo e di gesti spava!dl. sma– niava lmpazlent~ di Irrompe. re alla conquista del mondo. Non cantavano per,lno I Pim.p/e - I piccoli or,togllosl ra1tanotll - marciando lm– pettlU e a pa~so cadtnzato otr ie stmdc: • Dal?(" ?.{c:&a ftno al Nlcmen. dall'Adige nno al Belt, German!a, Germania 50- pra ogni cosa nel mondo!.~ Oggi slamo •pidront della. Gennanla. domani del mondo lnUcro ,? Non era quella una atmce.fera molto re!lplrablle ncpputt per lo straniero che cerca ;,a rifll@lo In una om– bratile solitudine e nell'assor~ to raccoglimento deq:11studi. La guardinga scelta ti! poch.l amlct con,:enlall o almeno r:ipportabll! d a,·a nell 'occh.lo ~pet.toso d.cl fanatici e non era a~volc p assare Jncoluml fra Sellia e Cariddi, voglio dire tn le lnc,·ltablll lmpru– den1.e proprie e la vigile ocu– latezza altrui, che spiava o.:::unque. Sl legteva. persino ~~cf~~~na~I. Id~e~ft~rlch~.a~!; a.sco:tato la Nldlo nemica.. di (!:ente ndnta che rompeva la fede e corrC\·a agli uffici del– la Gestapo a rivelare con11.– denr,e accolte a quaur·occhl sotto li SAcro s1J8iello della amicizia. In quell'ambiente di tedio Mnss!ante e dJ palpitan. ti trepldnionl conobbi Il pro– f~r Erlch Horfmann, der– matolocr:o di fama mondfa!e. Non dlmtntlcherò mai li pri– mo Incontro. Un bel giorno capitò nel mio studiolo alla. KurfUra;tl'n• st.rM.<;eun signore forse già ~t~~~:~r:o~ ~,t 1 ~~= nò rapidamente Il nome e ac– cennò Il motlvo della .sua v:– sita. Lo feci accomodatt, ma eg'.i rlm."l~ ritto in mez:zoalla stan7. a, e con sesto e tono qua.si orntorl.o ml apostrofò: e Lei è per I rencrall e I dit– tatori o per gli sclendatl e gli artisti: per un Napoleone. se ,·oi:Hamo esempllncare, o per un Goethe o un Galilei?>. Son>rtso da una domanda cosi curiosa. tacevo e sorride– vo. L'altro riprese lmperurrl– to Il discorso: e Da come ml guard11. e sorride. ho ca.pilo che noi andiamo d'accordo. E allora ml siedo. Perchè, vede, lo sono convinto che l'um.,. nltà ,·a Innanzi per opera del poeti, del n1ooon. dtl muslc\– stl, del modlcl, del ohlm!cl. def!:llIngegneri, mn si ferma e retl"OCf'dequllndo dominano e predo mln11n o i tiranni che vo– gliono rl.so !vere tuttt le que– stioni con l a spada. Allora la storia .si Ingorga e ristagna. Per questo lo odio tutti I dlt- :~~ltlt~~:;~ne/~,1i\t":r::r1~ ti!~. E I neri occhJ sclnttllan. ti fremevano, e fremevano le lunghe sopracciglia, le pinne dtl nuo, ,11 aniol1 della boo-

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