Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 13 - 29 marzo 1953

I man05Critll.anchrse non pubbllcnt1. non !ti N"~ttt11ll!r-nnn Datn l11SO\'rl\bbondanza d1 scrlt.ll che cl pervengono con 1·e~p1tc11a r1ch1PSLa di l!tlUd lZI par t.11.;olut1. COlll\lllll"hhtmo agli lntcressut1 chf' d1rellorf' e reda11011f' df'llu Flrr:i 11.0110 assolutamente lmpossib11it.at1 a dar risconlro n qm·sle richieste. nascei nel film • Ho scelto l'amore• cU Zampl IL FII M DELLA SE'I Til\lANA * Ho scelto l'amore 11 riso tributato a Rascel dagli spettatori nasce da un sentimento che l'antica commedia non conosceva. la pietà Il riso, In nrte, ha pre?lupposU dlverslsislml dal pianto. SuscitAno Il pianto quel perso• nnggl che. per I loro Ca.51, I loro dm.mml, In. loro condlzfone umnna. appaiono genernl– mcnte dl\ 1 ersl d11noi: distanti, qu:isl lsola.U In un mondo di tipi unici. Inimitabili. lrrl• petlbill. Questo è at."\to. per secoli. Il presup– posto del phrnto In trngedla, dagli nlborl del teatro cln.&Slco: l personaggi. qunndo non era– no del. ernno mitici eroi o enplpoµolo, o mo– \•lmcntntorl di t.urbe. mnl erano turba, mal lndlvlduo asslmllnblle ngu· nitri. rlconosclbllé nef,:'11 altri. In tmgedln Il dolore em dolore d Idei o semidei e Il plnnto degli uomini ern quasi un nobilitarsi n contnito di .scntlmenll che. pur non potendo essere provati, lngtgan_ tlvnno l'nnlnlll con il ,;olo riverbero. Il riso. Invece, nn.sce dnl riconoscersi egunll nl personngglo, nel rlLrovnrvl un"ldentlca condizione umnnn, unn stessa faccia. gli stessi cnsl. E' un riconoscimento In ge.nere non esplicito. lnlorn nddlrltturn lnconfess."\tO, ma è sempre ritrovamento complneluto e mn– Udoso del propri dHettl più comici, è soddl· sfRzlone nel vederli messi alla berlina da altri e In nitri, è furbescn Rllrlbu%lone ti.I vizi personali n un 11010 cnpro e splntorlo. il per– ,onagglo. ln cui punl:r.lone - C1prcssn nelln s.'IUra - rnllcs:rn quasi com e una Jlbernzlonc. Un alffatto nttcgglnmento ha attribuito nel &tooll nl personaggio comico li rango di eroe: eroe del suo tempo, protot.lpo del vizi o delle manie più algnlflcntlve della sua genernzlone, btrsngUo di tutte le colpe commesse, nel clima del ridicolo. dngll uomini suol contempornnel. In Grecia questo eroe può essere stato Il Ci– clope, in Roma Il llffle, Glori01us, nell1n.: ghllterra rinascimentale somigliò a Falstaf/, In Sl)Agna riastunse tutto e tutti In Don Chi• sclotte e nell"ltlllla di Ieri al nnscose. forse, !Ott-o n tonacone sdrucito di Don Abbondio. •Eroi dn commcclln,·questi. dn beffa. quando traglc.'1. qunndo nobile. qtiando camevnlcs,ca. mn tutti eroi mpprcsentntlvl di unn genera– r.Ione Intera, calzati di coturno nnchc se ap– parentemente dimessi, umili e frusti. Il nQ!tro tem1>0,Invece, anche nel riso. ha abolito gli eroi o vi SI\ sostituito, semmai. I Polemici eroi dell'nntlerolsmo. La società. e\'olvcndosl, ha finito per chiudere !"uomo ln un ~lro 0031 pesante di responsabilità e di obblighi che ogni rapl)Orto soclnle ha finito per esprimere In sè Il sigillo delln schlnvltù. & al tempi di Shakespeare (lii potcvn già dire: e Chi sopporterebbe le sferzate e gli in1ulti del mondo. le Ingiustizie dell'oppressore, la. contumelia dell'uomo orgoglio10 ... l"iruolenz~ di chi è Investito df una carica>, oggi I con• trasti che oppomtono quotidianamente uomo a uomo - superiore l\ Inferiore. 110prattutto - sono divenuti oosf vivi che hanno creato, trnza vlolcnzn e !Cnz.n peraecuztone appa– rente, una schiera lnnumere di oppressi, l ti– midi. oppos'3 a una plocola ma a~errlta schlern di qpprcssot1. I forti. I Umidi co1ti• tulscono In magglonuu.a dclii' generaz.l.one c:mte:nporanca e chiudiamo nella parol.-\ ti• midi tutta la gamma vRStlssima del sentlmen• ti che 11 Manzoni aUrlbul al e \'Ml di coccio•· I forti. e I vasi d! ferro•· pur eaendo In ml– nornnza, non al lasciano iopraffare e riescono con efficacia a mnntcnerc Il rango di antn– gonbtl nella commedia. moderna che, come protagonl.Stl appunto, ha I tlmldJ. Al clnemn li poeta di questi timidi, pe~• gplt.atl, umiliati. spauriti <equalche volta an– che vittorio si>' è e rlm:1ne Chaplln. Nel suo personaggio qua.si mitico di eroe delJ'nntieroL .s.mola gen erazione moderna ru1che 6Cn7.ari– conoscerlo, hn ~cmpre ritrovato se atessn e qu:ul per Ubemrsl dalle angherie quotldl:1nc cui t quotldlnnl rnpporU con I \ 1 nsl di teJTO lf\ sott-oponevano, gll ha aem1>rc Lrlbut.nto ris.'I liete Cc ogni tanto commosse). Fra gli attori comici oggi In ltalln runico che &In capace di lntcrprctnrc le figure create un glorno dn Cbnplln, è RenAto Rasce!. 1 suol personnggt hnnno qunsl sempre trn loro un unico comun denominntore: Mno Il rltrntto del persegultnto-tlpo dell'età modernn, nnohe se h\ persecuzione non è sempre quella che nnscc dal costrl\.'lto base: lm1,lcg11to•prlnclp:1,• le. Il pcrsont1gglo di Rasce! è piccolo di sta– tura :mche lnte1lormente. perchè ogni COM. nel mondo che lo clreonda. è più grnnde di lui. ogni situazione, lo sorpassa, ogn.l :mt."\go– nlsta può fargli pnum. Vittima dn commedia, R.'\SCCI chiude In sé quel tnnto di commo\•ente e di pietoso che ognuno può rltro,•11n•Inel ri– conoscervi, senza dlchlnrnrlo. I propri c:1,sl. e ottiene ti rl!iOproprio facendo p11rteciparc nllc rue Avventure I contcmpornnel, mA, n dlf• tcrtru'-"\ del Mllu GJorfottU e di Fabia/I, non presentandosi Ad essi come un eroe mn come Il loro rltrntto segreto. Nasce. cosl. 11 riso trlbutt1to a R!\SCCI dn un gentlmcnto che l'nn– tlcn commedia non conosccv3. In pietà. Plcli\ che. appunto, fa ridere J>Crchè.come gtA fu rilevato. si rtde per un uomo che ln st.rnda sclvoln. e cnde. mentre si com11lnnge un cn,. vn.llo cui nrc.'ldR la i;t~'I cosa. Anche nel film di oggi. cosi, diretto d:\ Mn– rlo Znmpl, Rucel dt\ \'Ila a un pcrsona:rg1O che, aurnverso la pietà. suscita trnncamcntc ll rlso. quello di un lmplcgntucclo russo ln– vlnto In Unita n un congresso della pnce e rimasto a Veneila perchè hn dovuto nbbnn– donnre. In seguito n un Incidente. Il treno che Io portava n Roma. Anche questo 1m11le– gatucelo soffre dello VC?lsnzlonlcui 50\ltn– mentc sogg!aC(:lono tutti g!I lmJ)legatl. quelle del suol su1>er!orl. In questo cnso. J>erò, l:i mlsurn è mngglore J)(lrehè cl si rlrcrl.sce 1l rapporti di nntura dutntorlnle e si Ipotizza una mentalità di Impiegato ~olalmente lm– bottltn di Idee preconcette di naturn politica, Idee prer.oncctte sull'llnllR e In democrnz!a che n!l"lmplcgnto bMta un breve sogglon1O veneziano per suprrnre, mn sempre p:,ssando nttral'erso le molte.paure. gli sbliOttlmen11 e gli ,;t,uporl propri delln aun VCS!.'ll-'1 condi– zione. Rasccl dà volto n questi stupori. li esprime con quelln duU.llltà cui la sun mobile maschern sa ormai plegnl'15I. Il porta su basi drammatiche che solo nel cllmn decl.s.'lmente satlrtco tro,·ano motivi di riso. Un rl!lo che aneota unk volta Il pubblico tributa, e lnrgn. mente, al pcrsonn~o prototipo del vasi di coccio. un riso fatto di comp.uslone e di comprensione, un riso che. esaltando l'nnU– eroe. può sommerr.erc Il suo tlrnnno. A fianco di Raacel va ricordata JR s;ratlos:1; Marl.s..'I Pa\•an. un v~tto lutto gratla e candore che. con la i;ua dolcei~. co,tltul,cc uno dtl mo– tlvl per I quali Il piccolo lmplegnto russo, con l'amort, sceglie la liberti\. GIAN LUIGI RONOI • ! Gino Bianco· Bibliotec tA UHAICIO Uf.J,I.A RF:UAZIONf. 1(0\lANA 11-1:J 111·:!U FIEHA tETTEIIAHIA Rtdulone mllantte: \'la dtlla S plJa 9 • ~ULANO '1 M■nMt"rllU. foto e d:w,.nl non pubblicati non si rntllolscono Al\. U§ICA A R02".A ~ Messiaenmisticod'oggi * l~'e,i l'l!JUfll'fli f'o1•mofi HOH si può Hf'f/lll'C I& questo illessi11e11, fJiou,111ilc lu. 111111u, ,li 1111 · 1.,e,•o n, 11 sle,l,.:t11, le csperlentc plu dla:parate e nudacl: I quarti di tono e la musica lndu, IO atudlo del c:an• 10 degli uecelll e le .&cric rlt.– mlchc pure della • muaiqu,o concrete •· e~ tembra dirci In questa 5Cdeche Il modo mi- gliore per lnteoderlO 11lapro- • r,;g~n;!, s:i°ra~~~:! un 11.ltodi f~e- Che ~ JR po– slzklne di partcnu. di tutti J ,cri artisti rellg~. E se !"at,. to ,·a ancorP. cercando lf' paro• !e plu idonee per c~primenl. si potrà mettere anche questn ricerca ,;ul conto della Bate'e con1empomnea piuttosto ~he 8UI conto di una dUettm:a oo, sclcn1.R. Il destino di un mt&:tl· co muslcnle può bene ~tt oggi quelk> di Higt{iare tutte le J>OSSlblll ra,·elle del nogtro tempo. li trMporto d"Rmort che richiede è monlore d1 O• gnl ambb,lone. E~llLlA Z1'NETTI ... LORENZO PEHOSI GLI OTTAl\T'ANNl DI UN MAESTRO Idea di Perosi J

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