Fiera Letteraria - Anno VII - n. 50 - 14 dicembre 1952

-Dom~nica, 14 dicembre 1952 Una scena dell' e Amore di Danae • (Bo.t.tdto di Ludwlg Slewert.) LE NOVlTA' LlRlCHE 'DANAK COME GRETCffEN LA ~IEKA LETftRAKIA ~0.STRlE JRO~ANE * UN MAESTRO EDUE UlTODIDATTI Carrà alla "Calcografia Failla da "Chiurazz1,; nazionale,, Troso al "Camino,, Tre donne alla "Cassapanca,, La Calcografia Nazionale d1,"GI .,~,,,,,,,.E s~.,,··••'J11,,, ... di origine IAcictJ.8teUo) o il !a-. esp<>ne 7:2 pezzi fra incis1om, ._., ~ :J '-1 •1 .._ .1. ._,, scino dell'esotico ( Spiaggia d1 Utogra.!le e di.segni di Carlo · Fonnentar, Roc,oe rosse) rie- Carrà; tutta un'attività che va Tr060 - è lecita questa doman- i.a l'assillo di un proprio lln- scono a. fargli modulare libera– dal 1917 a oggi e che, ln un da: - Si tratta di un'opera guagglo. mente le immagini e a farne certo senso, condiziona e Blu· dilettantesca e brillantemente L'anno scorso Fatlla s1 pre- Cervere il ritmo: Fallla.. a no– mina la grande opera olitori- artigianesca o di un corrlRendo sentò a. Roma. con una serie dt stro parere, rimane l'autodt– ca del Maestro; oltre a Se$lnar- errore di prospettiva? ftgurine estrose, un po' alla datta che s1 smarrisce nel ne le punte polemiche. le azlo- Ma forse la domanda va po- Ma.cari ma. senza taggiun~e- r. part.iculare >, a.vene!o sempre nl di sfondamento, ~alle ori- &ta in altri t.enninl e con più re la. intensità dl quest'ullmo, sul Ci:toJ>O la. spada dl Damocle gin i futuriste alle plu recenti rigorosa perentorietà: - C'è e alla Tornea; ora espone solo del dilettantismo. ~a:tt:i~e~ ~~)·a~! 1 ~t~f!n;! ~~~~ ~~ ~fta 0 n~n dT 0 e~~~r~hi~da;:~:~ r:n~~~do~~ri~dodi 1 f~~i:~ doM~~~~?~: u,~u~~lt.adln vU1~ senza ripeterla passivamente, o c"è solo un empito generica- quanto come chiaroscuri. 11 Gtulia}, le riuscite di Failla. son continui e arricchisca In. no- mente Sentimentale? giallo sempre come chlaroscu- quasi sempre frammentarle; e stra a:lorlosa tradizione. Purtroppo al critico non son ro e qualche rosso per rompe- da un quadro all altro non c'è lndubblnmente ottlml sono i concesse le facoltà della Sibilla re la monocromia o sottllineare progre&;o o regresso, ma un cll– dlsegnl destinati a illustrare o di chi pret.endeva di saper un presunto contro focale. Co- ma. monotono, un'aria condl– Cervantes, Rimbaud, Mallar- l~ere nelle viscere del vitelli de.stl colori rimangono senso- z!onata, un uguale anlmo. Ciò mé; al fini della resa estetica, uccisi: perciò attendiamo Tro- rtall qualche volLa piuttosto che non è costante è l'alito del– e senza richiami esotlstict o so alla prossima prova. che cl sensllau, e sempre con la preoc- la poesia. L'artista, comptaclu– surreallstlcl, reggono valida- auguriamo possa essere la do- cupazlone di scansare la Scllla to della sua o--p_era, non la.sci~ d ~ E••JTJA "A:.O'JEr.iTW mente 11 conJronto, per esem- cumentaztone di un travR.f[lioe dell'lmpre.sslonlsrno senza ca- spiragll alle ricerche; slcche • .:.,fr• ll..J I.J 1., .IL- • pio, con le illustrazioni a La di una ricerca per esprimere dere nella Carrlddi del rea- bisogna accettare i suol rlsul· . Fontalne di Chagall. Ma an- motivi propri in maniera per- Usmo. tatl, nella loro odierna mode- Prùna. di venire a quél che è, suo ~Lsu}tato, è quanto mal tar- chiedere d'essere tradotti in cora più valldl. e degne di n- sonate. Tuttavia, come abbiamo ac- stia, senza sperare in evasioni e o per lo meno a quel che cl ~ tufe&CO. E' chiaro, anche sen- suoni. Assenti le inquietanti Sa- gurare tra le mlgllort cose del • • • cennato, l'impiego cromatico in realluazloni di qualche rllie- sembrat.a., l'opera po.,tuma di za addentrarsi nella qualltà del lome ed Elettra, come anche le genere prodotte durante l'ul- Anche quanto Fabio Fallla non aiuta e nell'impostazione vo. A~che non escludendo che Rioca.rdo Strauss converirà di ri- verel e nel tagUo delle scene. soffici grazie del boudoir delin timo cinquantennio. sono le ac- espone alla c. Vetrina di Chtu- e negli e-Sttt, la paesaggistica esse, C011'lesuperamento dello tarsi a. quella parte della sua che f,u lo spirito prlmo. della. MaresctaJla. circola. Insistente quetortl e l disegni non desti- razzi> testlmonia che la ooe- fallllana: se ne L'Aventino }A. stagno ora verista ed ora tm– Jaboriosa biografia che ~ t( suo Jet.tera a far le spese della re- ln <:,.ompenso la .presenza faml- nati a commentare del test.i. rena stillstica non è facJle per composizione è fusa, Giardi110 pressionista, POSS8JlO lmprovvi– antefatto creativo. dnzlone definitiva. e che quella Uare di Wagner, ma un Wagner Abbiamo notato, fra 1 altro, chi non abbia zun mondo ·fan- del Lago rimane coreografico· samente verificarsi. m9.iart con Le orialnt di L'a.more df Da- stroatat.ezza luclnn~ è sfug- sfo~to, anemizzato. mentre an- delle c. mnrLne > con una luce lastico, concreto nella sua ap- senza dire che a. una tecnic~ un'avventura plastica di carat– nae risalgono al 1919. A quei- gita dal oontest,o piu leggera che 11 precHletto sfoga:r di wal- 1n primo plano ottenuta. usan- parente evanescenza. Difatti alquanto inflazionata (un po' tere espressionista. l'epoca. ohe vide nascere il slm- degli anelll di fumo da un ca- zer non serve q.un che a cullnre ào pochi mezzi e con un ipa- Fama passa dalla colorazione moderno Villa Borghese) ricor– b?llsmo serio della Donna sen- miuo. Come è anche troppo t·tnorollablle fedeltà di Oan_ae. glco t.remollo di acque. In esse di motivi vangoghlani (CiprtJ- re l'artista nel tentativo di z ombra, il m~icista richiese a ovvio ammettere che al punto La glol01Saluce dorata che scm- il segno semplice e la tecnica !i) alla glaciale purezza dei co- ésprlmersl con c. precisione•· Alla c. Cassapanca> è state compiuto 11 miracolo di ficcare in qualche metro di parete una Pag.7 CARLO CARRA' - • Figure col cervo» (Mo,tra delllJ Calc09ra/ft1 Na2tonale a Roma) ""' CARRA, in bia_.co e nero Privata del colore, /,a sua arte ci rivela ancora meglio la sua vera essenza, la sua origine, il !sT ~?!a.1:imi:3s~~luri~~; ~~t c:i~Sl5:rb~:ai~d~!s~ ;t~~~~ !ft':~1 10 ;g lfl:~n~li~! ~~!;1ta:s~r:S~v=~~a i~~1~ 0 i~ tori carrarianl (Capanni), sen- Nemmeno n ritorno al 1uoghl gen.tilhomme, ossia un'aperetta af massimo Illudendo glt altri chettlo di monete a buon mer- tlnuo resistere alle sug~estloni . '" ~~\-:---, - sa-Urica. R1chle5ta che fu im- dt gukiarlo come è la sorte cat,o. La espertissima teenlca sentimentali e a ogni svo- ./ nt~la<.amente ascoltata. In una di molti conslgl1erl che non OC'Chieggiaall'accademia anche lazzo sapientemente artigiane· · ~ .. • _ .: ,,. ..,..._ ~ _:;.- · lf ~!f1~roi!. \~~i:;e~~inaa ;~~~ \ suo logico svolgimento L'opera iu.ci.5a di Carrà è rt,na.sta. ancora piuttosto nell'ombra, eclissata da Quella pittorica., stùla ottale est.Tte orm..at una. lette1·at·ura di gran lun.ga più vasta ed esauriente. lettera del 23 aprile 1920, U poe- fanno che anticlpaTe le lnt.en- là dove vuole ritrovare la plt- sco. Austero è il tracciato di ~ .. , ta gli scriveva: c. Danae prose- zloni del loro stgnol"e. Mentre, torlcltà genialè, o rivestire d.i Carrà. essenziale, rlgorosamen– gue esattamente la linea del udila. l'opera, viene nnche da ironi,a l'intrinseca indifferenza te ,stlllzzato. Spesso è U bian– Cavaliere della. Rosa, dt;l Pro- sospettare che non siano state (vedi ti fugato della. pioggia di co del f()ffllo destinato a crea– logo di Arlanna. e del Bourgeols praprlo le imprudenti esigenze oro, ohe è pure una delle pagine re un'atmos!era. e a renderla ri~:~=!~lg~a ~~~~ ~:::~~i~on~r~fful~~t~ ~~~g~~hrJ n!;. contrappuntare ~\lt.t:1~t~::i~a;:,;~~a/~ 1:i1"a°~è Lei. e soltanto in questo pericxlo ftntapt.o che quelln voce auto- Gli è che tornando al miti uno' schizzo ma un quadro con della sua. vita,, sa. fa.:re. D sog- revote divenne sUenz.losa. della fanta~'ila barocca, Strauss 1 suoi colori, assehtl e t,utta- ~i~ ègi;!~t\Jl!°o1<f! u~~I~~: ~ 1ar~r~e ~~~·1~on;:i:~ ~ ·~~~:r: 1 C::!e~~~n~~e~~ ~:ti~~~~I Q~~-cl~ 0 dr::i~at~~ mente In ~ luclanesco. mento dalle origini riault'll solo Il loro spodestato olimpo. Av- ed umana sobrietà. e ingegnosi slsteml espoolt!v!. Tutto questo In omaggio alle tre pittrici (r. Tre donne in un guscio >, è stato detto) che mo– strano 1 risultati del loro più recente 1avoro; Gemma D Ami– co, elegante e sobria In alcuni paesaggi, con un senso profon– do del colore in una veduta peruviana e addirittura prezio– sa in un Ideale autoritratto; Laura Be1lini che. oltire ai nori dipinti con la consueta inven– tiva., ha una Maternità elemen– tare e vigorosa nello stesso. tem-po; Mlml Qu111ci,che occu– pa le ore di svago a dipingere U Tevere con una grazia mus~ sante. Quanto più lo intende secondo in mod,o po..rzJale. Di quella le- vt.a.tosi per dileggiare gli del. Tanto La Madre df Ge.sù lo spirito francese, meglio sarà; vltà. di quello spirito Invocati hn. finito col prende:--Usul .'ierio quanto Donne al lago sono, tn fondo vi resterà pur sempre dall'pntico collabora-tore. noo è mn senza alcun guadagno. Sem- nellé. loro un po' tnst.stlt.a una essenzialità ted~. più r:m~to che un marginale _va- mal valessero tn arte le oneste espressione, signl!lcativt per la intima. e 1pesan~, propno come theggiarnento. Le r-egine c1<!a-Intenzioni. l'amore di Danae sn- attenta grafia. Ma più felici ri– ln. me resta 1 elemento Urico, levglnno con qu:Wohe frivolezza, rebbe In migliore gnrnnzl..:. del- mn.ngono Lac,o lombardo. A· sotto a cui è nascosto quell Mereurto ~~ola abbastan- la vitniltà di questa fra le ulU- m.. anti ed alt.re recenti opere sirnbollco e metallslco >. E 1'11b- za vivacemente. Ma la r. glovin- me eroine strnusstane. Nei fnlt.t. nelle quali Il discorso si snoda bozzo ebbe anche il sottotitolo lltà mitologica> ha seguito la mutando dalla sua promettente e le !mmagLnl sorgono con na– di e 11 matr4'nonto del calcolo>. china di una commedia lirica ambiguità ,iniziale nell'esµansl- turnlezza. potchè l'artista è or– Ma restò tale. Sta Il poeta che saegiamente moralistica con vo sentlmentall.!mo npplcclc0€o ma'1 perve:-iuto all'uso perfetta– il oompositore volsero ad altro. ben poco di Jepldo anche per ti di una linrat.lca Gretohen. ~sa mente aderente del suoi mezzi Q.,Jo nN J933 St.rnuss torIVI • pili deistde.rooodi divertirsi. Per arppare come l'ultima testlmo- espressivi, per cui la linea.. è interessarsene, quando lo sche .. la cronaca, Il personaggio che nlanza della me.lfmcontcn av- contemporaneamente simbolo, •ru,., morto HoCfma..nstnal, fu alla Scala. t-klscl m(t"llo a tor ventura di un artiste Il riflesso anal()flin e meta.Cora CARLO CARRA' - •Barche• E, per chiudere, accenniamo all'esposizione in studio !atta dallo .scultore Vincenzo Ver– ducci: un autodidattta. accura– to e preciso, capace di ripro– durre un'opera nei minimi pa.r– t.lcolarl e di modellare figure con assoluta. aderenza al mo– del!!. pubblicato daJla rivista Corona. sontdere f,u l'unico nato e ere- di colui' che dal pted1st.ano del L introduzione al· catalogo Il compito dJ stendere 11 ltb:ret- scluto per non aver niente a superuomo si ritirò ne-I giro infine c'Informa che carrà h~ (MOJtrts. della Cal.lJ09ro.Jit1 Nazionale a Roma) GIUSEPPE SClORTlNO to PA$SÒ quindi al suo nuovo che fac-econ la musica, gincchè sempre più rl~tret..to della. wn. voluto offrire allo Stato t•n oollaboratore Joseph Oregor. E sl trattò dell'asinello che appare camera piccolo-borg'hcse, dove gruppo di rami da lui Incisi. la. trama definitiva divenne ln pakoscenlco netta orlma. sce- non ci son miti che valgano a che saranno conservati nella quella che segue. na del t.erro atto. Con la sua for,.arne le ,porte. Frutto che rl- roma.na Calcografia Nazionale Pollu_çe, squattrlnat.issimo re immobile pazienza, quell'hrnara (unr-da la storia Individuale di Pensiero gentile e nello stess0 CRONACHE l\c:XI.LANESC * perseguitato dai cr~tari, rlpo- bestia erra riuscita a convincere Stra~. ma so~omarglnntmente tempo se~o det' consapevole ne le ultlme fil)er&nzedi salvarsi di M-'et.e finta, quando. muo- queUa dell1arte. a.more.che c'arrà .sente per que– dal definl~tvo 1atl1mento nella vendo la testa e aippena un AS!.icurandosl la prima del- sta sua espressione d'arte bellezza della ttglla Danae. A orecchio. d~ un brusio eh~ l'opera per I Paesi extra-tede- · tal ttne egli ha &!fidato tl rl- per un momento sciamò PiU 90h1 la. Scala ha r15,J>OSto al Inquieto Guttuso tratto de11a fanciulla a quattro sensib1le cll voci e strumenti. pr1vÌleglo provvedendo- a Danae Ferdinando Troso. che 61 re suol nipoti 1perchè le trovino Qunnto al rooto, il dlvert.lmenl~ un'edizione degna dell'avveni- presenta con un'abbondante un rlooo consorte. E le sue restò In vtata solo deJ privl1e mento. In palooscenloo un' ot.ti- mostra persoqale at r. Camino>, ~~~~~e: ~~~:~·1 i::: dl~!:~a~f 1 ~~t=~~;~~~ ma .c;celta dt c~ntanu. fra cui è pittore d'intilscutlbtle bravu• Di quella c. età di meuo >, di cui tanto si è parlato e che avrebbe dovuto succedere a.l e Maetri • di inizio secolo, Renai-O Guttuso è indubbia.– mente 1·esponente più. vivo, più agitato, più umano e, in certo senso, Il meno raffinato. DI tuttl coloro che, in pittu– ra, sl sono affannati in un certo periodo (e sarebbe ba– nale jnslstere sulla tNldizlona– le lotta !ra padri e figli) 11 più resistente è lui. Sta sulla brecla impavido, conducendo una battaglia che non si sa e quale porto potrà indiriz– zarlo. O lo si sa. troppo bene, stando al alcun1. di f})ersona oon certi lfalU- di ritornare su un problema menti, come qua.ndo tenta dell'arte contemporanea. che l'allegorla ;politica o, peggio, minacciò, a suo temPo, di vol– la polenùca. gere atl"accademloo. In Gar- miglia, sogna d'CSiere ricoperta vi rinunciassero J\SS8i nresto primeggiò com era dovuto la ra: un~ bravura che 1• porta da una dolcisskna pioggia d'oro. per rivolgersi ad altri d!!Pottl: bella v<><;~- ben e~ca.~, dc~a a modulare le composizioni e I quattro 1.rwiatt rito1-.nano an- come la non mal tanto lodata protagon-,tn Doro Y ow. n 1 colori a se<:onda delle lnter– nunctando ohe han trovato Il volontà dt canto, il ma'('lste:ro orchestra e come l,?ilrnnzla di mittenti od occasionali slrrq)a– J)'retendente nel re MJda Ma tecnico e le altre 11.hì note e tutto 1i irlsultato la direzione di tle. Cosl nel paesa-ggl dalle qua le cose si oom.pltcanO. Ln orecchlÀblli proodetà del vec• Clemens K,rauss. ~uelln ~rta ca.mpltl!re .verdi (L'Aventino, pioggia d'oro del sogno dl Da- ohlo maestro. che non sorprese .so~ina eh egli st "'e sull ese- Monte Mario) spunta Fantuzzi. nae non era altro che Url1l delle poco di s.enUre celebrare prc:,prlt>cuz1one, 5:oecle !brumentflle. sia. pure alquanto meridlona– t.ant.e metammost di Giove ln 91\Jtlebrk:io>e della. sua mensa. suonò anch essa come un omQ.J?-Uzzato. Seguono In varia misu- 6erca di soddl8fu.loni amorose In realtà se ci sia una colpa ~lo alla v()llontà di RlccaTdo II. ra: la .derivazione da certe cu– E -poichè questa volt.a 11 su0 da attribuire a·t librettletn er- E il tra d lzionalismo della regla Pole moof\,C.heslnne anch'esse rapporto era. stato più platonJ- fetUvo di Danae è ouella di ~1 Ma~herlta W-allmann e del- risolte in superficie (Tetti di CO che effettivo eglt ha oree.to a.vef"e oCferto al musicista lo I allestimento dl Benols verosi- Roma) e la. morandlana imi– re dt Lidia ruinato Mlda per specchio di Faust: la spera 1.n mllmente non meno. Resta. d 1 a tazlone di Natura morta n. 16. conftna.rlo al ruolo di ,uo cùter cui eg11 ~ ri--J)erCOrrere la sto- obbiettare, e seriamente, sul 8 Cib parta Troso ad esure an– ego onde la gelosia. di Giunone ria schietta di ~. t,"R I fnnta- trnduZione del testo ·che. cosl che discontinuo: dall'accademi– PoM& essere fflnta.t.a Solo che <lffll della. rua n06talgica. vec- come fu collocato sulle note. smo ti passa a:ll'impresstontsmo. Danae tln dal prim~ incontro c:hiCZl,f.. bravo chi ne Intese una. pa-rola. da una. tecnica semlastrattlsta dà il suo cuore al messaggero Con Dana.e. Stra.mss ha Inca- MA. fu poi gr-ave perdltA. con ad un'altra neorealista. L·artl· d.1 Giove CrilJofero (M:kta) tna. nala-to ancorp. una volta la sua quella verbosità che solo per .st.a. sciala. nella congerie del veoe chè al dio travesttt.0 SI klvenzlone nello stampo de1 rarl'561miE-punti trova eco nella modi, senza :preoccuporsl di che le sorti della.. f'll.VOlaiono wor-ton-drama. Ma 'PCf" ~se-re musloo? Non cl a.nrl-re.hte;remmo e rimare. Egli è, ptrandelllana– deci9e ftn d&l tem1ne del primo ormai lnflacchi--ta net battiti e d'affermare che anche perce- mente, nes.suno e centomila, atto. o}acatn. n~i glancl. ora e6Sa pendo il senso di tanto d1-cco.r- non ancora deci!o a tentare di Nel secondo U re deelJ. dei Invischia di meloc:U06itàp-il)leb- rere 11 pubblico avrebbe fatto e.s.sere uno. Bene, ciò premesso, è lnne– gnblle che Renato Guttuso conduca generosamente flno tn fondo la. sua impresa e che riesca., nel mare di rettorica che circonda. lul e i suol se– guaci nel campo del reallsmo (neo non si sa perohè. dal moment:o che 11 realismo è ta– le e nient'altro) a. dare ac– centi di um~nltà alla sua espressione, a renderla. talvol– ta pura sulla tela, a pa«are Alla Biennale, dove ha. avu- bari c'era una. volontà ò1 e.s– to una sala, anz.i un salone, sere un 1>uro,c'era - dL più fra 1 suoi era l'unico vivo. - una aspirazione istintiva Sbagliata.. la. grande compooi- alla purez.za , sorretta. quindi zione per gli elementJ. spuri dalla cllltur,a. e dal ragiona.– che· vi aveva introdotti, ma mento. Questo spiega lo squi– generosa nei suol errori stessi Ubrio dJ Garbar!, cosl accora. di impo.sta.zlone. 'Storica.mente to e !orte In certi interni, in essa rappresentava, comun- certe ftgure, nel loro lindore, que, una volontà di frattura nella loro castità in contrap- e una aspirazione a ricondur- po.sto al Garbari che tenta , re le tendenze moderne a u- grandi composlzloni, è · p.re - na condizione .più umana. In so dall'accensione lntellettua- ~~e~~~~-so Potev~ essere u- l~leira~oif t ~f~~~!i~i° fr~~ Perciò si giust.1.flca,vain cer- cesl nel sangue, lo Induce a tQ qual modo più vJ.va la. no- azzardare simboli, come ne le stra attesa per la personale Grazie, dal quaJi non riesce rn1lanese,, apertasi alcuni gior- più a. liberarsi. neppure nel ni fa alle, Galleria della. Co- tentativo di trasJ)Orre sulla. tonna. I termlnJ. quivi, del di· te!& I santi pr!mlt!vl del suo seorso di Gutt.uso sono sen- paese alpestre. !'&lJ~~rttm'°~!es::: a~~:ll~ de~i~n~n;~~ n~~~·q~ 1 t~~ nell'apprestarsi B1de&lalo con- bosa ouellA forma t;enza formn. di .più che ammlTl\rc l1 ,canto Appunto per que3to - a chi nublo si rivela & t,uit,a prlma ora s'B<!l!Ol<lglla oome "'' te,-- della Dow e decretaTe ali opera guarda. n&turalmente senza sagaee osservatore sca«llando su rentello in secca. quando d!e- (!Uel Che è stAlO Utl rlsi,ett060 preir (udl.zl e COI bisogno di tro· Mida ti fam060 in(l8.nt.tsimo. tro la t1umnna di pl\role sAreb• suocesso di stima. vare un aDPOgglo All'istintiva Sa.Ivo che po! commette !'!m- ber<> visioni, geot! o giochi a EMILIA ZANETTI •lmpatla, !e dl.contlnu!t& di prudenza di aHontan&t'sl dalla stanza quando la fanciulla. so– pravviene. Ed ella.. non tarda troPPO a cadere nelle braccia del rivale. Slancio ,:ontro cul non ha potere neppure li sorti• loglo. Tcasformata In statua d'oro, quando Giove la restitui– sce alla vita col dilemma di sce– gliere tra. 1 suol amp!""1 dlvln! e la IP()Vertàdell"amore del mor– tale, restituendo anche Mlda alla oondlzione d'asinaio, Da.-– nae ascolt.a.nuovamente la voce del cuore che nè p0ve.rtà, nè astuzie riusciranno a soffocare. Contro 11 suo sentimento non avrà presa neanche la malizia dl Mercurio. che ne! terzo &tto entra in scena sfoderando le sue arti di consllrliere. Lassù fra g!! dei. riferisce a Giove, st 60Zl alle pa.retl, con maggiore o astorlcttà, Nino Sprlngolo minore mordente. ma senza (Ga!lerl• Glanftrrarl) espone ombr.a di una. rettorica appa- paesaggi dl una. lindura ecce– rlscente. Si intuisce la• dia. zlo~ale. In lui niente ~iustap– lettlca. che lo muove, ma es- posiz1onl cultura.li, niente per– &a, nella t.ela.. non si est,rln- vertlmentt del gusto. Tutto si &eco in forme polemiche, da.- svolge dentro una semplicità te semmai - ma non lo con- natuNl.Je, onesta, perflno me– cederemmo - dal soggetti. todlca. Qualcuno ha pa.r1atD ~~i:;/e jiJr~~~to~tei!!~~~ chla conducendogli le antiche ::n'~s:1~e~•e~:fi'~~Ì dei r, nipoti di Polluce, hanno volteggiato intorno a Giove de• •lderooe delle sue gn,.,.le fin dal– l'inizio di questa avveJ1tura. Jl tonante si .rassegna ad aoco– m.latarle con un plc-nic. Ma Mercurio gl1ruuf!la anche nel– !'oreochio del potere della. ric– chezza di front.e alla realtà del• la miseria.. E l'onnipctente lo ascolta. Fa subito Ja prova pla– cando con un·eitra pioggia di oro I a-editori di Polluce. Quln• di si reca a tentare ancora una volta. la mogtle delrastnaio. Ma la fedeltà di Dana.e non cono– ..,. lncrlnature. Feltce del suo sta.lo. ella dona al visitatore l'ultimo oggetto d'oro che le rimaneva ed a. Giove non resta che beneclkla e andarsene per sempre. Al che la morale .1uooa come nel più edificante roman– zetto rosa: c. Dove nOn poté l'oro, potè l'amore•· Ma. che mal resta a fare le. qualifica di mitologia gioviale appoota al titolo dell'opera di rron~ a que:5ta va.nazione sul tema il cuore e <lacapanne? As– sai vero&imilmente, specie una volta. che se ne sia conosciuta la musica. come l'estremo ri– guardo alla memoria di Hoff– rnansth&I. E non ci me-ra.vigl1e– remrno se foss:e stato lo stesso Strauss a volerlo. Tutta.vi& Il procedimento ,,._ irulto d& alcun! !nsoddls!attl dell'&ttuale Dana,:, di !ue di ~ li e-,, eoplùorlo del Bibl"oteca G"n EN"RICO RICCI - « Fl;,.ira.-. Bianco MOSTRE A URBINO UN PITTORE PROFESSORE * di IT.dLERIO VbLP~NI Proprio perchè questi sogget- di matematica, nella. sua pit– ti popolareuiantt sono con- tura. Può essere, ,per quel tan– natur.ati a.ll 'uomo Guttuso, al- to però cU matemstico che c'è la sua preparazione, perfino nell'architettura di ogni qua– alla llm!ta tezza della sua. isp!. dro, nella distribuzione de! razione. Fino a scendere, an-- colori, nel ritmo deUa comPo– zl. ,a.I richiamo proprlo banale, slzlonc. Ma, in tal ca.so. non come quello del tramonto na- si può parlare più di materna.• polet.a.no o della ragazza p0m. tic&, bensl di muslcalltà. E cl pclana. sono. qui, alcuni pae&Bggitan- La capacità di assimilazione to armoniosi, tanto soffusa. di ::re!t~:n~ i~:o~~b~~~~~n~~ t~~~~~/~t~l~=~~e 1 ':~rr= riesce ~emprc a. filtrare la tengiano ad un altro mondo, suggest,lone che gli viene da. che non quello tumultuoso e ?~~;:1~oco[~f:"J,~rdT~l~[l~ c!: polemico nel quale viviamo. me in r. Ra.gazzo in miniera>, ta. DaA=:a {JJf~r1l!e ~!: con quen·errore dell'intarsio roux) con una svampa.nte Enr6co Ricci i un giovane ricerca ed una. com.J)O.!teua di celeste nell'ansa formata dal versat.tlltà e con una capaci– ~ in.,egna aJl'J,tttuto d'Arte modi che denota ancora la .1ua braccio sinistro o in uno dei tà. indubbia di rappresenta.– d'Urbino e che, pur arriva.nd.o maturità. due e; Tram<>ntJ di Napoli>, zlone. Alla Galleria del Na– alla. pittura att;a:veno ~na pre- Non voglia.mo dire che non dove nn trom,o evidente è il viglio. Sirlo Musso presenta.. varazio~e vana -~' bianco e .1ta, la .1ua .. ancora una po.sU:io- richiamo alla .scuola romana, le sue fantasie surrealiste, ta– n~~o. dam.o.stra qia U!14 .~ 1 ui.tu· ne giovanfLe: ma il roma.ntid- soprattutto attraverso Mafal. lora. non prive di echi, talora rrt~ rara persfn~ _ne, piu do- nno della. sua con/es.1ione non In·1ece quando l'abbandono (come ne e lI cavaliere•> sa– lata. Ecco perch-i tl lavoro che truccato nè da e..ta.11Uraztoni alla matrice espressionista, pldarnente Ironiche. Alla. Gal– presenta neUa personale alla letterarie né da ~u.zion.t ta.cUi. che indubbiamente lo assilla Jer,ia. Lomanto, mostra del pit– e Bott~a. di Giovanni ~nti > Invece comunica una specie di oon la. sua presenza, è sssolu- tore omoni.mo ; un giovane 11 On deve essere con.srdera.to nudU.à sotterranea che la. luce- to, allora si hanno plccoH gio- ancora rozzo, dalla materia 3econdo quelle avvertenze oe- mn.bra dei colori mai .1olari ren- ielli. d'un eccento e dt una sporca, ma tutt'altro che prl– nerfche_ e b?fO~e per t:u~ti i gio· d.e J'UDD&tionante e ohe neUa emspnlocsk!ohnae cr a<;,;!aurnatom,encot.emVe !•1n· voAdnlchqeualgll!tàs.cultorl hanno il vani. p1tt'Jri in cui s1 ftnisce /f.oura, schema del .wo reali- lr r,r. Quasi. sempre Pef'. _ten_taresolo .tm.0, sta ad indicare origini e Casa. tra i Hmoni > o ne e La loro posto· Giuseppe VlrglU ottim~i~ ~retns1on1 per. ~e· molto .,entite. Si direbbe che pineta vesuvi.ana >, le cose mi- alla Bn.rbaroux e G. Scalvlni sultata d1 cui non_ è possibile denunci un mondo privo di gllori del Guttuso d'oggi. cui alla" Bergamlnl. Vlrgill, che ancora parlare . . Bisognerà in- grazia e di apertura; come 3e _potremmo aggiungere la fclt- ~ vive in provincia, ha avuto u– vece notare. subUo la .tua ma- le sue figure fossero viventi in cltà va.porosa di uno dei due na. partenza. contenuta nel turità !til~tica. - l'è$.sere sta- un limbo mi.steriO.!O. « Zolfatarelli feriti . ::tccc,cti- moduli di un certo classicl– ~~m~eU!tJ~~~~a, :e~e !::~~i TuUi i qu.adri sono ipo~ecali bile a quel1'altro quadro della smo sul fllo dell' a.ccademia, anni seguendo il crutume di ~ Qu_e~tari.serva. /orte _di ,pi- ~l!~;rc,e i~~ùri~v3:l11;~111~a :u~~fJe;~~~~ 1 ~ 0 6;i! ~tu~! una propria libera ricerca non ntualttà - !Opratu.tto 1 la.oori Biennale. saputo andaie oltre al limite è stato certo una esperienza da • Sr..udio dl donna • e e: _Mezza A un diverso ordine, che Impostogli da {orme scadute poco - e sopra.tutto il tono flsrura > che s~o ndO no~ sono 11 h i 1 tt.o i 1 unico dell'orienlamento che de- tra. le ~0.1e piu notevoli ~ i ~Il~ ~fifu'~a ~~~~po~an!! ~f~ev~~e ~;u~it~~t,r~~:!to m; pone sulla coMistenza della 3ua un. n:z.ottoo che non p~.ssi_a.1~ ohe intende procedere soltan- fantastico. DI questa libera– comunicazione artisti-ca. d,fl.n!re ancora nel suoi limiti to con un rigore mentale, ap- zione fanno testo le onr,rc 'llÙ Raggiunto il mezzo espressio• c!atta e !=ht; d_el resto spetta partlene la pittura dl Roberto recentJ, come quel Falciatore nfatlco e tutti i modi della tee· .!olO a Ricci di p~ecisare: ma C I (G 1 le l del N I h è d 11 i· i nica pittorica. Ricci non. lf a./- m.vute tanto 1'<?-'ltwa..mente re- gJJt,~anotev~ie r~r le qu:iru~ ~eecheu~r sii~ ~~~ k.fe Us~t: fl.da alrabilità che può deri• '7'?le e con.tam,~a.zioni che U grafkhe e per la flnezza del t'occh!o in questi ultimi anni. varne. o a soluzioni funambo· Jiiova.ne. ha !e7t:tito ~al te,npo e colore e cosl quella. di Pietro Scalvinl. Invece, et pare si sl-a Iesche e prettamente colori~ti- daUa. pit~ura di oggi f~ Qtron•. Zuffi (Società del Linoleum), in qualche modo involuto. La che ma precùa il mondo !nte- to st udiatam.ente egU cerchi do\le prevale 11 dato tecnico c. Spigolatrice>, ad esempio, e rior'e che è !Opra.tutto dram· poche esperienze e solo di mae· su Quello emotivo, con l'insl- la e Ragaz.z.a che si veste> rl– ma.tico e rispondenfe agli in- !lriJ ver cui l'unità è qua.si nuante sospetto - piuttosto sentono lnfattt un po' troppo teressi esistenziali ed anche a .!empre rawiunta. Non voalia- a.vuto - dl una esercitazione dei modi con cui 11 neoreall– certe cadenze ,Ptrltuali, del• mo /are previsioni c,ratuite ma fredda. smo si sbandiera In molt4 l"anima moderna. Ma. non si sol-O impegnarci. 3econdo la DI ben diver~.a freddezza, pittura. Molto felice al con• pen.si a /onne di com.piaci- no.H'.a.convin.zion.e, dice,uto che invece, si veste la personaUtà trarlo un esile nudlno di ra– mento, od un.a conven.zion.all'.!à 3entirem.o ancora parlare di lUL di Tullio Garbati, ia cui re- gazzo. qualsia.si ; c'è una linearità di VALERIO VOLPINI trospettiva ci oflre l'occasione GARIBALOO l\lARUSSI Benché l'attività ora/tea del Maestro, circosrltta all'a.coua/orte e alla litoc,ra/ia, sia limitata ad una tecnica elententare di estrema semplicità, ctelibera• 'tamente incurante delle sconfina.te possibilità deZ ra– me, e di quelle pur do;iziose deUa pietra, le opere che ne risultano hanno grande hz.teres.se, perchè atu– tanO a meglio chia.rire e pen.etrare t caratteri essen– ziali della sua arte. Eglt non chiede a queste due ma– terie più di quello che un tracciato di penna o dt matita potrebbero ugualmente dargli sulla carta, sal– vo, bwh1teso, la possibilità di 171.oltiplicare Dlt esem– plari; spinta, questa, sempre decisiva per l'artista. Accostandosi alla grafia di Garra, si rimane a prima vista piuttosto delusi dal tracciato disadorno e sgradevole, che pur racchiude una sostanza poetica di tanta ,uooestio11e. Per chi specialmente ha vivo neoli occhi il ricordo della sua pittura densa di tona– lità ricche e ral/inate, ,wn è dil/icile cooliere il seriso di queste /io,,razioni fermò, delineate com.e in un.o stato di slupe/azione, viventi in una luce astratf;a, si• derea più che lunare, che il biancore stesso del foglio contribuisce ad accentuare. Più difficile è amarle, se 1t01t ,Ti \!iescc a superare, come nell'apologo deUa noce, l'D.8prczza del mallo e la durezza del UU$ciO per go– derne il oheriolio. Privata del colore, l'arte di Carrà ci rivela ancor meglio la sua vera esse11za,la sua origine, Il suo lo– gico svolgi11umto. Docu1nenta una volontà dura, te– nace, tesa co1t leonardesco II hostinato rigore" ad un s-uperam.ento costante; superame-n.to soprattutto df ogni indiscriminato abbandono ad un tenipera.mcnto di Indubbio fondo romantico, che non sfugge a chi ha ta Jortuna di co11oscerlo di persona e sa ben.eche quella abituale aU$terità del volto, alla quale s'intona la voce grave e pacata, si scioolie presto in cordialità inattesa, rivelante la sua vera natura. Le ta,ppe dell'ormai lungo cammino percorso àa questo nostro atleta della pittura., sono qui docunum.– tate da opere nate nell'ansia dt rintracciare u.na vena soroiua dispersa e impaludata, e ad essa ricollegarsi, df/e11,tendo11ela cristallina purezza contro 00111mi– naccia o anche solo parvenza dt contaminazione. An– sia che è venuta concretandosi in mia ortodossia. to– tale, tu.tran.sfgente, che non. ammette piacevolezze esteriori, che .~acri/tea ooni particolare non assoluta. mente indispensabile, ria.ssume la forma semplifican– dola a1iche a costo di mutilarla, e la plega alle esl– oe1z.zedi uno stile, di quello stile tutto e Inconfondi– bilmente suo. Estrema è la varsimo11la dei 111Q121 ora/lei. Il giuo– co dei valori è di regola limitato a scarsi accenni in– test piuttosto a sottolineare e rtnforzare che a mo– dellare, Vi porta queUa sete di semplicità e chiarezza, q,ul ,e1iso di concisione ura11diosri che gli derivano verooimUnien .. te da Giotto, suo evidente ispiratore. E PUÒa11ehetalvolta accaùeroli di andar oltre lo spirito Jra11.cescano che pervade il d.ramma dt questo suo gram,– de tutelare, mutandolo i11 reoola trappista. Raramente sp!nue a fondo la trattazione grafica, pur ragolungendo uoualmente la compiutezza del– l'opera. Alcune vaoi11e, vedi le futuriste e le metafisiche, ha..,mo sopra tutto valore polemico. Oggi, a distanza ctt a,m.i, tali opere et interessano assai 111,en-0 e non le cambieremmo con altre piit recenti, nelle q~t af– fiora un co11tcnuto emotivo che rapisce ed esalta. Val– oano per tutte la fragilissima, !ne/labile Malinconia (N. 501, la desolata solitu,tt,ie di Laoo Lombardo IN. 481 che rende con tanta el/icacia Il sen.,o dello Sl)azio e l'anc,oscia del silenzio con. p0ehe tenut t·ra..cce di matita oraua sulla pietra granita, sfiorata appena da mano commos,a; oli Am.a,itt IN. 46!, primordiale cop– pia veramente e mtseramente nuda, so1.a nel lonta– ntssi11Ì.o tempo. Ma dove quella tal cordialità di cui s'è fatto cen• no aJfiora con. maggiore evidenza, invttata e favo– rita, bi,ogna a,iche dire, clall'i11dole del soggetto, si è 11eloruppo de! diseunt che illustrano il capolavoro del Cervantes. Il Don Chisciotte in mezzo ai briganti IN. 62) è a parer n.v~tro l'opera più umana, l)iU. completa e commossa di tutta la mostra. . Nel concretarsi i11 forma swsibfle su, questi dise– oni, U /a11tasm.a 'J)Oetico n.o11 trova impacci nè esita– aio11i, tanto agevole, naturale e pronta cl appare la sua. materialinazlon.e. Carrà ha scelto eoli stesso le opere qui esp0,tc e ad esse ha voluto limitare la mostra. Con ocsto 1wbillssimo che ha valore di esempio, egli ha liberamente )I/erto allo Stato u11oruppo numeroso dei rami da lui incisi ritenuti maogiormente sioni/i– cativi. Co1iservatt nella Calcografia Nazio11ale vi rl– m.arran.1io a testim.01tianza dei rtJlesst che ha avuto nell'inctsfone Questo chiquante ,m.io Quanto 1nat tor– menfJato della pittura italla11a, nel quale Carrà è sta– to ed è attore et! prim. .is.dm -o Piano. CARLO ALBERTO PETRUCCl

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