Fiera Letteraria - Anno VII - n. 10 - 9 marzo 1952

Una pittura al di là di se stessa .... di RENÉ HliYGHE M ITO t!'lcarol Mito di frometco! Troppi uom.hd , dtlla. propria vita, cono.1cono soltanto le abitu– dhtf, ma altri hanno la. oscura tntuùti,ne. bale– na1ite tn alcuni, di un mondo .sconosciuto che li cir– conda, che li supera e del quale vorrebbero asMcurarsl U dominio. Eui muoiono cosi presto. si ae11to110 tanto caduchi, che iner{tano dat'Vtro di essere sciuati se, po– veretti. pen&n110 solta,ito all'cten11ta. Tra le idee insta. b/lf e f sentimenti fugaci, nel corpo che sa.rii putre– fatto, essi $ognano a ·Qualclte cosa che 110ndovrebbe mutare mal e che dovrebbe simulare,. Impassibile, il mau del tempo. La chiamano verità e altri bellezza. ma eul ln.,eguono la medesima cosa. Talvolta .1i met– tono in.sittn.f: in cammino: la .speranza di ognuno si moltiplica con Quella degli altri: e nasce una religione. Ma talvolta costoro vanno da soli. C!lmmlnano /l.da11do Mlle deboli /orze, tra ti dubbio e l'inQulctudine. Se scrivono, .scrutano .senza tre,ma il proprio pen– siero.:. .se dipingono, scrutano senza trcgm1 IJ ,,,-oprio volto, perchè sanno che la via si trovo toltnnto in se stessi. E .1pe.sso I loro 11imili li schit•ano spa~tatf. salvo -poi a venerarli più tardi. Nel momc11to più disperato del XIX ,ecolo, che com– pletò il fallimento ddlt! co,wh1zioni comuni e abban– donò -./Jenza aiuto l'uom-0 lnQuleto del proprio deatino • e della proprio. raQ'iolll'! di viv..,-e. apparve un e.!sere ard.ente e tuniuUuo.!o per initfare questa- doppia rlcer• ca d.ella verlt4 e della bellezza: Van Gooh. 1 .suoi quadri .sono a11fmati da una tale potl'!nzn lstlnttr,a, i .!UOi ri– tratti daglf occhi pieni d'angoscia e di collera lo rive– lano tanto preao dall'inquietudine, volto os.suto e bar– buto, che si pen.sa piuttosto a cerr.arlo in Que.ste proie– zioni dirette; le pitture, che o. interrogare tl suo ptnsiero. E tuttavia quest'uomo, che a trentach1Que anni ha gid, lo sguardo patet1CO di Rembrandt invecchiato e colp}to tlal dolore e dalla morte Incombente, ci ha la– aciato, come Delacroix. un ammirevole diario intimo: le lettere indirizzate per lo più al fratello Théo, che lo 30,tenne co'fi Uf al/etto continuo e che no,t poté ,opraoolveroU più di q,ialelte sdtima11a. Queste. pa– gine di pensiero libero e vivo, .!critte o in olandese o in vn francese. che l'incerteua della lingua rendt: più in– ten..,o, hanno raccolto tutte le domande e tutti gli alancf di QIIUt'anima In pena, tutte le tappe df questa vita terribae: In realta più che tm pittore che esprime l'i,rmLaoinc vUiblle della propria anima, Va,t Gogh fu uno apirlto che cerc6 con pas.!fone, con gra11deuo. la &ua vent?. La vocazione pittorica gli venne abba.!ta11za tardi; ma prima egli cereò di ~oddlSfa.re la sua sete di cUsol11to nella fede, n,clfa ediiione !?gli infelici, San Francesco del minatori, che voleva dividere la mi.seria del più umile, evangeli.sta. di altri te,mpi, .!co,tfes.sato dalla Chiesa prote.!tante, ,ospettosa del .!UOzelo troppo vio– lento. Egli 1entiva lo. riccheiza def libri quanto quella dell'arte. Van GoUh, ancor giooo11e, ~crlveva: e L'amore dei libri è 3acro quanto quello per Rcm• brandt :t. Egli tenta di penetrare il senso detta vita i,t quei lfbri dei Qua.li ha bi.!ogno e proprio come ha bi.sor.mo df mangiare Il pane:.; ma auiste anche con compa.s– aforu e al cor.!o gratuito della mi!eria :t! Ovunque e aempre sente l'anima fremere, fntpaziente di capire 111 propria mf.1slQne e df compierla.. ~glf allora lancia. all'infilo della .sua vita Inquieta, QUe.!t4ammirevole domanda: e A. che co&a potrei dun- 4ue e&Sere utile? A che cosa potrei ,ervire? C'è qualche cosa dentro df me. ma che cosa è mnl? Gl( uomini sono •~.!SO nell'lmpo&,'fbilità di agire, prigionieri di non .so quale orribile gabbia, C1rrlbile. troppo orribile ... Tut– tavia non .!I saprebbe dire qual'è lo. co.!a che rtrichiude. cJt.e mura, che sembra 1eppellfre; eppure 1f avvertono l.On so quali limiti, qunlf sbarre, d~f muri ... e poa cl al domanda: e Mio Dio, è per molto tempo, è per 1empre è per l'eternità? ... :t. • ' Re.spinto dalla Chie_sa,Van Gogh porta que!to dono di sè nell'arte. Per alcuni a11ni, egli SI sforza accanita. mente di vincere le difficoltà dei mcui di espressione, che gli permettern11no di rappresentare quell'Io ansioso di comunicare. Que&ta prcoccupa.zlone costante e e.scJu. slV4 lo dbtrae provvf.1oriamente da. se stu.!o; dd alla ,ua. corri.!pondenza. os.sesslmuda dalla tecnica, una. ap• 1;>arentetranquillità fino al momento In cui, dopa es– ,er pa&Sato per Parigi, arriva a Arles e li sente pa– drone del propri mezzi. Ma l'arte, per lui, non si potrà mai dividere dalla Dita. Van Gooh rerca btm pruto net quactrf quanto aveva cercato nello. fede e nell'amore del prossimo. Sog11auna pittura che .!fa pili della ptttura e che, al di là di se .stes.sa ,apra le wrie di quel mondo &co– no.sciuto di cui è tanto curla&o :t, • In un Quadro vorrei dire qualche cO.!a di conso– lante come una mu.slca. Vorrei dipingere uomini e donne con non so quali'! . sen.to di eterno. di cui un tempo era .simbolo Il nimbo e che noi cerchi.amo at– traverso la stes.sairradiazione, la vibraifone dt:f colori,. Ritrova Il almbollsmo del mistici - e che cosa ma, è stato di diver,o? - per I quali il mondo vi.!iblle è .soltanto il velo che avvolge ur.a realtà stgreta. Vuole dunoue: e U colore sugge.!tivo :t, vuole e c.s-prtmere l'amore di due Innamorati col matrimonio di due complemen– tari, con la me.!colanza e il contrasto. C('lnle vibrazioni ml.!terlose del toni ac('ostati; e.!prmtere una fronte pen.so.ta con la luce brillante di un tono chiaro .su uno .!/ondo scuro ... l'ardore di un esser, con l'irradiamento del .soleche tramonta ... cwrlmere col ro.!,,o e col verde le terribili passioni umane,. Egll è allora fn pieno slancio. In piena esaUazio11l'. E tuttavia nell'ebbrcna, nella /reneda a11go.scio&a che dd: la vertigine, prevede la rottura eh.e sta per 'ventre. • Guai agli Indomani d•lle./este, al maestrale d'in– verno,. Quello ste.sso inverno, in/atti, una prima crt.sf di pazzia gli ro,npe le renf. Si sente scivolare, perdere tcrrch.o. Che cosa ten– tare? e Potrò mai costruire ,m edificio dnmhiante su u,1 passato tanto fradicio e scosso? .,, Van Gogh, pensa anche, intuendo elle il suo sog110 d'a,rtl.sta, &pcuato lo porta nlla di.!pcralione e alla. morte. penaa. particolare tropµo tra3curato. a arruolarsi nella legione atraniera per vincere con la forza l'o~se.!- 1(one che lo rode e che d"ora innanzi non potrà pili soddt.s/are. A/l'a.silo dt Safnt-Rémy. dove .sf rifugia, . egli si rende co11~ dtlla propria rovina. e Il ri.!ultato dt q,u:1to terribile attacco è che 1tel mio .spirito non c'è pfù né desiderio, né speranza beJ1 preci.si : mi domando .~esf pc11sa in QUe.!tomodo quand,?, un po' .sptnte le na.ssionf, si sce11de dalla montagna in luogo di salirvi... · Lavorare? • e Lavoro come un vero intkuato: 110 u11furor-e sordo dl lavoro ... Sono certo ehe la voglia di lavorare ml con– tumerd: e mf farà in.sensibile a tutto Il resto ... E mi lasclerò andare, dow averci riflettuto. ma 1en.ia 101/ermarmi sul rimpianto delle cose che avreb– bero potuto e.!sere >. Spinto dal male, .spinto dalla di.llJJerata certezza di 110npoter vincere. Van Gogh juggl verso il Nor-d. ver.so tl cltlo natio, e tanta e la nostal11ia della ofov!nezza che phi volte dice di voler tornare at toni gri9i delle prime opere. Si ferma a Auver.!-Sur-01.!e. E quando, in un qiorno del luglio 1890, non riu.s~ndo più a aom,ortare la vita. In cui dopo aver rinunciato a Dio, ha dovuto abbandonare le /ortf gioie dtlla terrn Ispiratrice della .ma pittura, egli si uccide con un colpa di revohier. gli trovano nelle ta.sc11e1111a lettera non finita che termina con m1 ultimo grido di.sperato, sintstro bilancio del acnlo: • Nel lavoro. io, riscllio la 11ita e vi ho a/fondato meta della mia ragione ...Ma che co.,a vuoi? :t Sono le sue ultfme parole. e la domanda si apre sulla carta bianca. in cui non &arebbe più .!tata scritta alcuna ri.spo.,ta. li mondo .!cono.!ciuto. e muto, cieco e .sordo al grtdo delle creature :t, aveva ucci.so col JU0 sileruio l'uomo che glt avevo. rivolto l'appello più .!tra.ti11nte. RENE' HUYGBE IL PERIODO PROVEI\ìZÀ~E D Rodano offre a Van Gogh alcune delle sue opere p:ù belle, sia che lo srdoca l'immensità del cielo che riflette il proprio incendio nel fiume, sia che il cielo, al contrario, scompaia del lutto, in una profondo ,·isuale a strapiombò Q UANDO Van Goih par– te per 11 mezzoiiçmo e In pieno possesso del suoi mezzi e da queslO mo· mento orlent.erà le S4Je ricer– cne m un s«1iso pura.mente personale. Si accinge a lott.a– re pe'l' rico.struire senta tre• gua 11\ sua \ 1 L'l1one ae! mondo con I sei colon e.ssem-J1tli: ro.,so, azzurro, giallo, arancio· ne. gridellino verde. Ma, fra t.uttl, il ,;uo amore andrà ere· scendo per il giallo. Come si trova 0 r-a p,ù vi• cino all't."l!Sent.a ~ della pittura dt quando, neHa Prl• ma esaltaz1one, cercava di commuove.re col soggetto e non con la plastica! Cert.a· mente egli o~serva ancOTa, per Questo periodo e tino al– la f:ne. l"o..o.sessionedl certi wggettJ ed è dominato dal de6iderlo dl rlprendere le tele o i disegni di M llet, p1.1rcon• tlnuando a veder Il Semh1a• tore non come lo ,•edeva il contadino del vUlagg o di Gruehy, ma pluttoi;to come lo Immaginava Vlctor HUiO, conte, pari. .senatore e poe:ta dotato di rioohe en'trate. Tut~ tavia pare m Qualche modo l!berarst da tale concetto del tutto sen.s.lbilee che. se è as· solutamente sincero per lui. a noi sembra In fondo molto letterario. La s.mpat.!a e~e provavn r:r e1te~~~or:i~o d~J\O:rr!i resto delle cOISe. e mentre noi i ;cnuva.mo la assenza di per• sonaggl In certi quadri. di Pa– r.gi. c'è, net pae!lliS:1 e nelle nat.ure morte che ormat an– drà. dipingendo, una tale vi– ta ohe si può pulare dello &guardo de! suol girasou e comparare Io slancio dei s.uol cipressi al movimento di un corpo. Qut.,to a.spetto slntet.!· co del mondo. di oul Cézan– ne ave,•a a\'uto l'int.uiz!one. Van Gogh lo r!oon~ce In un'arte lontana nel tt.mp0 e nello spatio, ma vicina alta eua per lo spir.lo e I me7;,l d'esprese.:one. nell'arte egfz.la · na, la quale r.raduce • tut.to quanto è Imprendibile: la bontà, la pazienza Jnrlnlta, Ja r;erenltà, per mezzo di curve sapienti e di proporzioni me– rav gllo.sc *· (Lettera 594). di A. M. ROSS~ T proot.rata :;otto Il iole, di quanto Ci 1ua di g gU O di ro· se. di fr&r.hetu prlmantll! l'opera di Van Gazh: L'ln· tomesse al vento non vo•ltono o di n5ovenel neona!.o di Rou• ~r~i p~~n/a~tl, dfv"ei!'ta~o 1TI ;~~reno: 2i'ful~ne d~~ ~· l~ t;t~~rlli, ~~~·uTtflt1;1e motivo principale è nlent'al· aouuta d 1 quella the compa• Milliet. Non cl sono differen· tro che li folto pergolato de ra. un de.;c;to a un mare in te fra II muro del fondo. la ~ol::~~ett~ u~~a:~tl~~~ mO\'lmento. QUte barelle are- 6 ~:If: :i1e 1 c)iro,,eft~tr. iuJ! ste. Le lime d'ombra sull'er- 1 i!:~1t.!ul~~rt,P 13 ~t!•. l~nfiia~ queste C06e s0no materia, una ba. ohe fuggono ,•erso sin!· 1w port.atl;l ~lia crtS,a dei mat.eria che riceve e che re- 6tra, hanno qualche cosa del· ma.rru., meni,re le loro com· st!t.ultce la luce In dlverM lo scorrere dei numi e. Ee la p3i'.ne, abbandonate wJa modi. una materia che l'arte ~~~ta~~~t::11; 1 !~To:in! :l~1~1ur:;~t~1~~1 1 ~3i:• :,~:u~;;ir ~la ~~t~re ohlama. del parl dlpf~à c::!teftl~.!~e 1~:1~:ri!U. ~a~~~~CJl~:~e~~ Iie:ui 1c!t!Jmi'eP~o:aa;:, ldefl~J:1~ perflc! piatte e dal color! de· na.rcato, perche I ooipi di pen• Cece numero.si abboui e uno cisl e soprat.t.ut.to della pro- ne.,o. partiti dall"orlZzonte e schizzo prima della t,e;3 de– spet.tlva gla,ppon~e adot.t.ata convn-gent1 verso J • alto. ne nnitlva, Slamo colp;t1 soprat.– da V ncent, ecco a!oune altre ac;rescano la profondlt.\. tutto da come sono dltpos,tl i opere. Il dJse~no quas 1 I neare pant.a!.onl. la oul tinta. che La M0.$$0n (La Crace) do• dell'arc..hlt.tttura dei battelli è e insieme &foli;orante e cupa.. \'e alcune figurine, Indicate origina.le e t.rad1zlonaJe ms.e- rende bene a tal punto la appena, rendono ancora più me. V! si rltro,,a la mlnuùo.!,a. materia del t6.s6uto senza ohe ,·as-to il pa~gglo dtrfiert.o.La cura i,er .! particolare che tutl.avla nulla. ne imiti J'or· ~e~e:iu~~a~.' !? 1 ~tf~~~o ln~ ~~ \~t~n~ '~tr::::~nr,: 1 ~~ i;t.n~t~~•~e d~: 0 !iJ~~~ alle colline aride, 1a cui ere· ~.nuzla ohe resiste al plein slem~ que:ll'upet.t() di archi· sta az.a1rrata evooa non la a1r e cne comcrva a!le co.trU• tettun per merito del quale frescher.t.a della ne,•e, ma chi- zionl dell'uomo ti loro fami· I ritratti di Van GOih sI &\'- ~itar'i~t:~eO, ~;¾tfm~~t 5 u~1 ~:::• ~:nv~~"ro~d~~:la~~n e~: ~f~~~~- tanto Il q.Jell! dl strl.,cJa 5tret.ta. egua.le e :1- natura. L' a.s.!em::i. di prot:pet.tiva fCla. d'un azzurro cobalto, ve Ii Rodano oUre a van dell'Impiantito, le cuJ linee ~~~fe ~t !il~~~~ ;;~~r.r::~ ~rhbe~t'!~. d:N: f~e ,;!f!! r~!~:~~ 0 p1Ùff:~t!1c~~. ~~ fort!t che da certi paessi:gl l'in'.lmfflSl.tà del cielo che rl· ooh!acclat.A al quadro. n vol• dal sole IPETtrofl.co, la sen· flette Il proprio Incendio nel lo non ha magg!Ore Impor· sazlone di torr da calura. nume, come In us Dl!ba.r- tanz.a. del ,-e&to. ej è proprio Accanto alla viva luce del cteur.!, d.plnto ad Arles nel• tale accorci.ocon le cose a. da.· ::1!~~1;~3n~; l;~o;:'~! ~fi~tg ~:le d~~ti. 11 J~~'i~ ~:n:.! Ci~~?e~~~a~1u~~~!: parsa numero.si temi la cui no quatta volta ver 60 dei;tra. ohe Van Gogh cercua. Le Importanza aumenterà , di rende più ga!o n tramonto mani 1,0no trattate In ma.nJe– cont nuo. Ritroveremo quella rad!O!o, sia che Il cielo. aJ ra' s!mile, e ~uttav1a rono in pr05pettJva part:colare che la contrarlo, scompaia del tutto. qualche m<X'lopiù umane del• :~~lcip~vf~e~~o!~~\,~u~~ 'ifo~ee 1~n"t~aJ!a~ca;:.,; 1~~'. }! f~~ra st!:~de F~~: \O: ramploarsl fino alla port.11 e l'import.anza del parapetto e Gogh llbbla ma.\ dipinto. Po· dominare li b gl!ardo. Le t.re l'enorme vo~ta. di una catena sat.e a plal•to filille oosce, con lampade, c1rcondat-e dn multi· ma....,~ cda. compongono una la macchia plù chiara delle pll aloni ohe si Irradiano tn puna che e giapponese In unghie ohe ne mett.e In r1· ogni direzione. sono tai:to sen~o a.stoluto. dlevo l'abbronzatura, le mani lontane da.I magro e opa.co Ubriaco di sole. V!ncent ha.nno un a..~etto che ·è In· fuso dl luce che rischiara J>Srte nèlla campa,gna flam• ,glem~ Inutile e lmbaraz.zato. Lcs mangeurii: J)O,nme.s dc ter- mMglante. lndiffn-ent.e al· proprio l.P~ delle mani dei re Unica ombra pr0!Ett.ata a l"cdore e t.utt.av.a · oosclenle Javorator! quando non se.rvo– terra. il lungo rctlan'!"Olo di· della minaccia dl follia che no più: quasi che, non po– .segn0,to dal biglia.rei.o: tut.to a!'O rl~~lla In lui. tendo avere una vita propria. il rast.o sp'ende di colori, nei Fra le roe preoecupa1:lon1 s! citdono Quando hanno posto quali dominano 11 rosso e 11 dlst.lniruono dlven;I t.eml: Il termine aliti, fatica come stru– ve.rde che e esprimono )e ter• Le Semeur, I' infiuen7,a del menu buttati alla rinfwa. rlblll passioni umane>. (Letr fl appone.,!, ceri.e ossPrvt\tlonl Van ~h d!p!n~e quindi, tera 533). di oolorl e. i-empre più 0&,ecs· voll<L11. \"Olta. I membri de'la TESTA Di CONTADINA CON LA CUFFIA BIANCA (magt:lo 1885) Museo Kr0lier– MUller. Otterlo. E' lo atudio per la ii:cconda Jiqura da sinistra del quadro (molto citato oggldl): e I mangl~t01'i di JJ'!,tate •· Un quadro che vuol .... ! !ere la. denuncia dell"avvUlmento sociale dei qon.tadln1, della loro umiliante volgarltli. I tlpi sono dl gente abbruma daUa fatica e dalla 1carii:a nutrLztotte: de.I tJpl descritti senza. pfetd. La testa di con– tadina e dipinta con brutale aggre.,,sivltàchiu.M. e definita in. un accentuato contra– sto di luci e ombre: a,f/rontata, .!I direbbe, nella .rua realtd plo.stlea e atrutturale. C'~ in que1to studio lo stesso vigore, lo &tt.!so efletto lumini.stico, delle prime opere di Cézanne, dominate da{ ricordo romant!co di Delul'Oiz. Proprio in. qu.el tem.)')OVan Gogh leggeva U e Journ(U, e meditava su.Ue o.Mervazloni che Dclaerol..r: aveva de– dicato aU'ocec»ta.mento dei colori, al valore del tono ccc.... Ma rcsis!eva a.ncora, aU'imprustontamo (di cui a.veva ancora. un'lctca molto v,gn), difendendo I UJo del ~istro e del bitume. e coi qualt ,1i aono dipinte tante cose ma.– gnl/iche •• e pa.rlando del nero, come di u.n colore eh.e meacofato col roul, coi giallt e gll a.uurr1 aiuta a.d arriechire e a rendere più pre.zi0.kJ.Io. tavol~. Van Gogh ingenuamente credeva at libri ohe inugnano la tecnica, per esempio alle gramma– tiche di Charltii: Blane: ma per un pittore dell11 .!114 forza. e dd suo f.!tfnto anche la precetti.stlca. poteva c.ssere 11tUe, percht da un avvertimento, da un con.siglio, qu11l– che cosa f!f}li 3apeva per costruire dJ nuovo e di originale. A proposito di queJto ii:tu– dio, Van. Gogh _scriveva: • Ora non ho dhtuo la ,pennellato e anche U colore è diverfO. .fi110rc non 12-vevomai fatto una teii:ta. cttpfnea. cosi, con. la terra•· Già I lumi conve~l01taU, a _tocchi di biacca, preludono alla luce che tf proietta, con fori.a :uft~)c,:®;;~~a ,:!c!u~;~: ~ce;~a~f%r~~i~ ;ec1i;:;:o de!a ::::1':nt:~nf.U d~~~:e;i t,. 1 d~~~!"!e~~a per,5on0Utà. dcll'arthto. Que.!ta è una cùlle opere più rivelatrfcf Cw-ve che descriveranno \'Olute sempre più ricche di :~~:~nevi~ •~ 1 ~r~eer~~ ~e~ Povere sagome sono relegft• slonant.l. 1 .. ~t.elle... famiglia Roulln: Il po.st .-no ;~ 01 ~11i:sirJR.1~' :i~tt~afiuai~ taUn!ii~:r!"1~fz;~~~ ~~to ~a.indo':° 1 J° ~::~e:.,;: 8 :J: viden:.a q.uanto ~dl!l"à a di· linee e masse che lo ,;plrito rl- oopp a t.lmor~a. ed ecco, !or· tanto concentrato. concentra· lei;lale in a:a.bb.1no, Il la.t.t.an · ~~ta.:;J :a·f~~ol~ è: ceve una soddisfazione indub- 8\lOI ,111.ncl vaghi e telltardl tn– dlrlzzatl a un lde3le e trop))O ;rande, per >ul. et è sembrato un miscuglio del Salavln di Duhamel e del Principe Mul– Duhamel e del Principe Mula– ckln dl Oos.tojewr;\d; ora, egli non ha più nulla In oomune con gli eroi dl quel romanzi. E' d.lvent4to un mago, non della– !amlilla. degli ermetici, ma. dl quella ratta. che ,1 trova. al– l'alba. della. cre:atlone. quando I diversi ordlni dell& natura e.r11no separnll da cos\ poco r odo dl ec:clt.uione, qulndl dl serenità, non l'alto e Il ba.Mo di un 'lntelllgenza che vaellla. si riprende e s.l Inquieta voi· la. a voli.a, ma p\utt06t.o I po– li OJ)J)O$tl di una s-en&ibll!tà che è tutta musica. che .,, e• sprime In tono minore o in tono magJrlore. E le armonie che un Whl!itler cercava In ~~u~e t=a cs 1 ~f~~~~i ~l1a- mb~~ ~~t?Ji~b~ ~~ . ~~e~~~t~: 1 c~~~at.idt'\:!: meo. con un Jr~!mento a· ~i~~t:~~i~&e~u~i!: ~~~ ;~~~alfm:e~~CC: mutilamone.. SI vorrebbe po- t~''i-tt.ratt.o di Roul!n è e&· ~~9is~~it. : 3eb,!1:~~! :Olm~~ ~a=~jù 0 s!~~ ~~ ~~l:~zal~~:.lg~~:ia ~j ~::at~:OY1Tfn~~t~~~:lvit.!1: f~~~1f~bt~r&t.t.u=ur1~~ ~!o~:Ui9rr:,~~:e 1 ~asu~s~ ~~r:tu /~:~~7de~~a~%: qu~to biatrot provlnclale, dal ~~é att:~?On~~a ~~~t~ u volto. pe,r ~arare me- tacnlca. M,a. l 'lmportan.ta, del- I guanti verde-chiaro, gettano Quale !'IC_..,,_•_è_n_n_d•_t_••_'°_''_o _v R Il COUTf U,dt.! ~111 Va- =o:i ~r;~:)1~~~'1~ ~U=e J~ed~~:a~~tt~:i; ~n: ;uoa~toe~ru~e oo;:ra:~~ t.ottll! Iridescenze. Van Go!l'h -;.~ ~~,.,::~À1',:. / ,.A/- ~ , ~eer!~or~f~!nf~alc~=j ,~.(it~•;}t/R,;,; ,:,,. ✓.,,le e I toni. Net pa~1u::-gt, net '~- ~ / ,.v ~ ,.,.. •..,.", .. ,,,,. ~ / t;er~~n:on'ei: ~5!.~Ut~ug~ ~lu~ ~;P~:i\, 11 r~ 0 ~ ~l~evJ~~ln~~l1, \r!~ OT on.tali In dire:zl.one !.!)e!SO Il suo rilmo a.U"insleme.. oot-1 pena di austero. C061. una ,o– dtfferentl. La. ba.rba abbonda.o- oo!tn~ando &Il araffl~I della brta o/ipoglz!one tra la seve- la sa musa. un& vegetaz:lone quello òqe Vlncent, lmJ)Orrà voca. un effetto di felice sor– nect8Sarla al v-olto che è ln• omu.1 a. t.utt<, q\lM\to vuol presa.. che &t.a.alla. s.orcentc ~:rondce~~n~.loro caratteri 81 Van O<>gh, fin dall'lnlz-4.o fa ritratti, net qundri di tnt.er - J'/._,._/"'. -" -<~,,. no, la linea dell'oriT.tOntc sa- ✓• ·.,.• ~ · 6e-ltle logoro e i;ag'ace. tradurre; ourve, dapprima del piacere estetico. ~e l=ta~: aJ~~a"~l~ \ \ ,~~ ,.~ ra, alla fuga del 81.lolo, è cer– t.ament.c voluta. Prm.pettlv:\ dove l'l"lemento umano non ha l'a.ssohlta pre1>0ndcran7,a e dove gli elementi nakm\11 o archltet.tonlct dlvent.ano nor/ I .contra.ppesl. ma 11 prolunga– mento delle espr~slonl ~ugge– rlte dai persont11tg{.Pre...-enta• zione di un rii.mo esaltnntc, · nei quale Il Rinascimento I· tallano - mantenga più di qu_alunque altro '- eocet~c. Nulla può dare. pili Intensa– mente l'Idea della profonditi\, re:~et! 1 f;~:u:ti°r8~'uoj1~~ Ji!;l,-----------~--------------- /'; blsOKna cercarla nella rU$0- ~~~3::red,,e!~~loen:e= If*,·~~t~~~ pfu~M~.~ Testimonianza diSpende e Van Gogh l'accre...o.::e 5in80 oon la tinta. o, ~e si può dir c«1\, COI volto del cielo, tal· volt.a d'un v;,,urro oupo, tal· volU., al contrarlo, di un g'al· lo lntf'n..-.Oe dove circola un lmmeru;o sole, Il C'lll ,wlendo– re SUJlge.rlsce lo zenit e che l'ocohlo st.up 'sce di v«tere co· s.l p~itno al tramonto. Fin dal primo Incontro col Mezzogiorno. VJnccnt è entu· gJasta di t.antJ colori ardenti e vlvl\mcnte contrastati e sl gente riconfermato ncllR !\UA Idea di una ra.~m.!gltanr.a fra ti MCUOG!Orno e il Olap· pone: e Per quanto si rlferl· gce a una mia pe.rmii.nenza n~\ Mezzogiorno, scrive a Teo. anche se costa di più, dob– biamo pensarci si A,111a l pit– tura giapponese. se ne è !'IU· b'ta l'lnnucnz.a, t.uttl gl! tm– pressloni:;tl hanno questo punto ln comune, e non si dovrebbe andare al Giappo– ne. cioè in que.1 paese ohe è l'equivalente del G:11.ppone.11 Mezzogiorno?, (l}ctlera 500). Il suo amore per I lonl pu· rt e la sua esalt.a7Jone dl fronte a un pa~e di sole au• menteranno sempre. Uno fra \ suol primi studi di Arles In lnUtola • Le pont dc Lam;'lo!s *· e ...UnR cosa <;trana quale non ne fRrò plù n1at è H ponte levnto~o con ua p\cooln vetturn Ji"lnllae un ft~Wi': lle~ 1 qu 1 :1~a~d~~~r~nlu~g_ no arancione vivo, l'erba verdissima, Il ciclo e l'acqua azzurri,. (Lettera 473). Le nuvole o ricci dcl cielo e la ,•lbrnzione dell'acqua fan• no del quadro una specie di l,ransl7Jone fra Il periodo pa· rlglno e quello seguente: e Il roggetto - l'acqua. le 1avan· dale. U ponte, - olandese e giapponese Insieme, r!~me le nsplraziOn! che v:i.n Gogh sta pe.r tentare di rcall7..1.are In Provcn1,n .. L'AR.LESIENNE (M.me Glnowc, da un dL~(lG'llO di Gau– guin) ge.nnalo - febbraio 1390 Musco Kr61ler - Mtllle~ Ott.erlo. Nel giugno 1890# Vir1cc11tscrivei-a a Gauoui 11: e Mi Ila fatto un grande piacere che il ritratto dell'Arlesiana, Jondato rigo,oii:amcnte sul tuo disegno, ti sia piaciuto. Ho cercato di mantenermi ri.speltoii:amente fedele al tuo dlugno, e tuttavia mi sono preso la Ubcrtli d'lnt.erprc• tare col colore fl carattere .sobrio e lo 11Wc del dhegno in parola. E' la sintc.si di u11aArie.siano. ii:e ti pare; e polcM /1'!. sintesi delle Arlcs,ane sono rare, ti prego di considcrarl( insieme come opera tua e mia, come aom– ma dei 11ostri mesf dì lavoro 111 comune. Questo lavoro l'ho pagato, da parte mia, cor, un mese di mGlattfa; ma so che il qiuidro 1arà capito da t6, da ine, e da -P(?CAù· ~h~~: 1 ~:Ùc~: 1 ~~11;:~s:°i;~:1~:~ ::t ~°:l 8 srf:;1:~:;·(f~"(o)~: la più ralfinata per l'invenzio11c coloristica che unisce in una musicale armonia Il /011do rosa pallido, la figura nera, il nolto avorio apptna uelato di un tenero ro.!10, ùi camicetta azzurrina, il tavolo ucrde bigliardo con du.! Iubri vd.Je cobalto. E' un ritratto che ricorda curlo.ra – mcnte quelli di Cranach: ambiguo, profondo, lontano. E anche il disegno è simile a quello di Crono.eh. per la ~oWlc eleganza della definizione lineare, acuta e mor– bida nel moduimo tempo. Un altro quadro, qua.,! con· tcmponmcO, e Le ca!é de l'occhio severo dell'antico pa– nu!t. ,. non ha nulla di wc.cl· store Van G<>ih, dell'evange• ncamcnt.e merid !ona.te, e po- li.sta filunmtngo, I• abit. .ua.le t.rebbe anche venire collocato 5r9,Je72,,.1. dei bevitori d1 ani· l!ry quando e l'innombrable ciel de Julllet. e."lferma!t toU– tes chase dan.s un iP"OUJ>e – t.ln ::elant d·at.res > e che irau– tore del Narctso peM&va: cn a ao..:aye d'é!.e\'er enfln une page à la. pUi.s..-.ancedu ciel étollé :t, (Varicti Il • pagg. 197-199J. in Normandia. Tela. che è setta. ~fa polchè la ,.mu\taneitll. cl è Interdetta, guardiamo prlm."\ I volti e notiamo che non eit.ste nell' ute di van G°'>h una front.era o, per m.1gglore e.o;attctza, una dl!fe– renta di stlie !r3. lt tmmAg!nl eh! ei::11ha creato. Egl! hA parlato del r1tra.tto di una caLtedrale. e si potrebbe an· che parlare bcn~s!mo del paesaa-glo dei suol ritratti. e ~ 0 ~.~~To~~ ~~:Uc~rr11h 0 oo~: nece66arlo che essi touero co– si. li loro aspetto ha alcun· chè d! elementare che. pro– viene r.enr.a dubbio dall 'est.re – mo sforzo Jntelle.t.t.uale di va.n Gogh, a lu1 proprio In quel momento. Qui cali ragg1w1ge I primi· tlvt tn ciò che eMi hanno di migliore. superando w1a certa gotfezza nella present.azione. nell'aoces.<;0r10,m06trando la stessa lndlffermza per gli or· namentl e la Identica potenza. di simpatia. P ER Vinoent Van Goih la. sua. art.e era. l'tt.presslone della z.u.a ftlosofta, U aen– t.lero per lo svilupp0 di quest& &te6S& t\– lo&ofla.:era. l'esplorazione della sua esisten– za su un plano che non era certamente quel– lo di una dala eccentricità o della mania del nuovo, ma al conlrario. loeko ed at– tenlo. era la creazione della parabola del– la vita. t!ra un punto d1 Incontro pe.r poeti e artisti che avessero avuto messaggi da porlare a conoscenza dell'um3nltà e una religione da cui fosse purgata quasi tulta la Bibbia. , • Per una slraordinaria rOrza espressiva ccli era trascinato a concepire spessi stra• li di colore che a loro ,.-olta venivano tra– sforira;tf fin <'oJòri del sole. Alla pittura dov«va,.:.,glUngcre alJa larda età di 27 anni :~\,:~1aft~!~~~11t~~e~Ì 8 fl'ber~~ 0 ue p~: ~ii:rc'tri•~~~rl;'.L- fede c_vangclka e aver rifScmlfra 1ncrcdiblle Il fatto ch'ci:li, sen– za g\iarrlnre a questi diversi aspetti della SU:l natura <"hc scmbrnvanQ negativi per la sua arlc. egli abbia poluto rivelare vc- ~~~;1~1~c1;~~ll~t1~r~~~&):v~1;:9 n~~~~;a E~:~ ta d'artìd:l. a~raverso i P:uol i.lt ~sl di- pinti: personale, scintillante, colmo di fervore ed anche pano. ... E' l'estrema necessità di concepire l'arte come una espressione puramente spirituale che dà alle opere dl Van Goa:h una arande vitalità. La sua arte trionfa perchè ogni sua opera tende a superare spiritualmente ropera che l'ha preceduta. Ma nella sua vita noi lrovlamo cho egll ha un altro mezzo p~r rilevare la sua personalilà. Nelle sue lettere come nella sua. pittura egli rivela sempre I suol sen– timenti intimi. Van Gogh, come nella plllura. anche nello scrivere è alla radice un primilivo. E' quasi vicino. si direbbe, al OOganlere Rousseau cd ng:li Impressionisti. Ma quesU suoi simboli dici;imo primitivi. le sue os~ servaz.ioni e In sua tecnica sono tutti ele– menli orchestrati c-on tale potere musicale e, intcllige117n ,·he hanno ben superato le sue originarie. seppur alte immaginazioni. E' intcrcss:rnlc osservare come quando egli vlva Ira i minatori nel Belgio. le sue lettere i;lnno SCf!Plld. nude. lanto che ancor oi::gi ri pnio110di grande potenza co– me pure è nei suoi disegni a carboncino di un poro più tnrdi. (trad, di G. L, Gfovanola) Vicino aJ. 1,0.,,tlno1rsu1.0,pic– colo funzlonar!o che attende di andare a ripOfiO.eoco Ar• mond Roulln. Il modello for– se piu piacente ohe Van Oogh abbia dipinto. L'armo– nia dei co!orl è part.lcolar– m.enl.e allegra: fol1do verde, ca.ppello azzurro, giacca gW· la. Si lsl)lra oon vremcnza a una comblna.zionc rlSCO\>rlblle m numct0.5e st.a.mpe giappo– neisl. La figura motto bruna. senza essere duramente ab· 1bronzota come quella de?.;o 1,unvo, ha lo stupendo ~!cn· dore dei giovant volt.i meri· d,lonall. Ne nMCe. più che da certi ~terni di VMl Gogh, un'Idea. di buono e durevole 11.ed ~~~~~~c.s~11:: !:[L-------------''---------------1 e sot.tratt.o per una volta ::i.1- ~~!°:~ri;~°Tin ~~giri ht i'!; un ecce homo In una rRG'I\Z. za di blrrerm. ~ ha s11puto tradurre la gioia tonica della vita, lo ha fatto qu11..ndo _ha d pl.nto questo be.I glo\'.ane. c061 poco Inquieto per le ml• ~erte e le grandeu-,e dcll'u· mana condl1.;one. Va.n Gogh ha spl(.'f;:\lO quanto a.veva voluto suggeri· !ehod~tni;n~: a ~re~~-: nv:nt a quet;ta tela. ohe ul ed IO dPJ)O a\'er dl~L'- o del pesca.tor\ d'Islanda e del loro mallncon;.soo !Solamcnto, esposti a tutti i l)Crlcoll, roll sul tristi ma?"!, ho appena deLlo a Gaus;uln ohe In ,se- ~~;1 ~i~~ 1 ~!!i~~ 7-Ct:~~i dipingere oosl un quadro, per modo ohe del ma.rln:U. i quali .sono Insieme e bamb1..ni e martiri, vedendolo nella cabi– na di un baytello di l)t$C3.tori d'Lslanda, provas.içero il ,aentl· mento di ninna-nanna che rl· cordacose loro li canto della nutrice. Ciò ra,'ISQm~lla, M? itl vuole. a una cromo-1\togra!la da baZ&r; una. donna vestita di verde, dal cal')elll aranci~ ne si sWI.CCa contro un fondo ,•erde 3 fondi rd>a. Ma que• ste dl,;;p:uate punte d! rOf;tl. crudo. arancione crudo. ,•er– de crudo. sono intenerite dal bemolli del rOMi e dei verdi"'· (Letttta 574). • qua.-;1 Il contrnlt..'\re slmme• Più Interessanti dal punto trico di un 'alt.ra dlp,nta mol· di , 1 1sta plastico, Le pont dc lo tcn1Po prima In Olanda, /er dc trh1quetra1Ue e lA'3 L'11lver, dove tn m:i~lflca pi· barq11e1sur la plage, Il prl· ram!dc di tronohl ohe, qui, mo di queA.l quadrt cl ri\'cla dànno la scnlnta al ciclo. lt\ soprat.Lut.to un:i.. ammirevole er11.norodlcat! ni suolo ne\'O· utlli7zazlone dei plani e una ro dal quale sembravano sca· geomct.ria altret.t.anto scdu· t.urlre diret,t..'\mcnte 1 neri ra• ccntc per lo spirito di quelln. ml, come da un ambiente reperibile In certi ritratti del– candido e splcndf'Ote.. Amml· la stessa epoca. quello di riamo qui ancora una m1t(ml· Madame Glnoux, ad esempio. nCAdocilità di fronte al!.a na- Anal*I, e differenti tut.· tura.: soltanto la soelt.a del ta.vla.,sono Les barqucs sur /a e punto di vll!tit ,, rivela la plagi'! a Saint-Marte, Van personalità, le cose non EOno Gorh _vi ha. compiuto una lJ'IC0l'a clunt.e al punto di ce• t,r.i,sp06i%1one ardita. ed è va• deTrll. Queste quadro. wtwi• no chiedersi E.e n luoto steis– •-------------------'' \'la, tron. Il !~u. po:to nel· so l:>e~ls-e-&•e, !e le dune tot• riso nella eamp~;na /i Arlec, Mentre ncg1I alt.rt ritratti V11nGa;th oonser-vavl\ ancora Il rico'?'do di quanto u•eva vi• sto a Parigi, ora ~mbra svin· cola.~! per st-mpre dall ·Im– pre..~11\onlsmo.OIA. il rltrAt.to di Arm11ndo R.oulln. con l'op– podlt one di larghe superfici, M apparen.tav& al!c 6t,a.m:pe g:ja.ppon~. qui I& prMent-a– zlone ste-"!.l. ,innunci& 00:i. e- B1blioteca Grno Bianco

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