Fiera Letteraria - Anno VII - n. 8 - 24 febbraio 1952

Pag. 2 /TI (Continua da 1)4{1. I) nlo d'~ disse che wt.to ciò che non 6 tra– dizione .è p!:iglo, e nella via di orlglnalllà profonda dell'arte moderna. risulta che, sot.– to Id. t.tadiz!one. l'art.lsU\, legnto con le cate– ne delle sue rivoluzioni e lnvcnzlonl non può aggiungere alcunchè, e deve !art t.utto cx novo ed.In fretta, nono.nante cli) sia ma– le, ricorrendo al suot ricordi vl.slvl, cl~ a dir:!; pbglando. E' il cn.'IO molto chiaro di Wcmcer_ e di Raffacllp. Prlma dl R.'\O'&cllo, o.Itri pittori dlp\ngevnno quasi comr Rartaello e Raftaello dlp!ng.! qu:isl esattamente come Il Perugino. Ciò pcrchè t.utt.o è già risolto o RafJnallQ.non ha da ngglungcre che ben po– ca c06f\. Sopprime qu:,,lchc legamento del– l'archltcttura cslstcntc,. lncllna di più, un po' di plù, la testa del suo J>Crs<>nagglo, dà un po' dl più d! agnostlolsmo nlln lontananza, e nppnre cosl un fenomeno lm.'dlto di orlrl • n11Htà. µO stesso nvvlcne con Wcrmecr: pri– ma di lui· tut.U I pit tori dlplngcvnno qulldrl che ra.ssomlgllnva.no n quelli che egli dipin– se d opo. Wermcer non fa che aggiungere quakosa,alln trndlz.!0ne, ti che è tutta la sua ma.M ima Ubertà di nzlone. e app:ire cool Il ca.so tll origtnalltà Integrale che è Wcrmecr. In cambio, P:ICfLSSO, con la sua rivoluzione, non ha fatto nulL'Ldi orlg,r.nle pcrchè si ò vLstGcostretto n mcttcr51 d'accordo con b. tradizione e imitare l'arte negrn. lmUa,o Wacdrts e Imitare ,se s~w. n mae.,; tro del– l'arte moderna. Incominciò n lotto.re con~rc, l'acel\demlsmo. mm l'arte mod enui de i nostri giorni sta creando un nuovo aocademl.s.m o, forse peggiore del precedente. gla cchè in quello, almeno restavano· ancora certe vestl– ,ta dJ tecnica ed oggi Invece quul nessuno sa disegnare o dipingere. Io crtdetti che J'a;te moderna è un tremendo dlsastro, ma, malgrado ciò, una cos.a. è certn: l'arte moéler- LA FIERA L.ETT.ER. ~RIA ~3, ~~ ._ <10 ,,,.,J?tO ,r,,: ;../'''~ ~ .-·~#,, .. / ,, ..,.,:,:;..,,-.~ '. ~'o id/11/:1,//:-a'h.K I _ /(O /uJ- ~ na è l'unica ~ vivente del n015t.o lffllpo nell'a.rtlsta, U quale deve formarsi, irrazie e l'unica ~ che corrisponda a.1111. real~ au·autoesame quo!Jdiano dei suol aotrnl ml– storica del tempi che vil'lamo. I quali gono s"1::I. un'anima. d@rm<X'lcheletrlca. come quella !mero R.M:.\I dlSMtrosl. L'Arte di domani AArà che Unamuno attribuiva ali& Ca.stiglia con l'arte modt:rnll di Qf;gl e. slcur11.mente,gJ pre. le OS5ll fuori e la carneo fln!Mtma e auperae– sentttà qunlc re&zlone 11.I nuovo aCCAdcmls.mo latmo.:.a dello splrlto al di dentro. c,d.ierno, allo 11tosso modo che Il cubwno fu L&differenza frn Picasso e me è che I& aua uni. reRZlone reo.lista all'orgia sensoriA d~II rivoluzione è .StalA et.erogene-a e 1A mia con- 1mpres.,Jonlsti ed Il surrealismo fu una una. Unua e omogenea olt-re che ete-rogenea. Par– nhnc reazione al fonnn.Jlsmo cublsta. lando della. mia pittura., analoga.mente a E o.dcsso ll6COltatem\ bene, perch~ ciò che quanto avvien e nell a teoria della t\sl()IL con sto per dirvi è molto buono. riguardo a.lìa teo.la dellll luce. le '>P!nlonl &I s«ondo le ultime scoperte della mortolo- ROnodlvbe fra. Da ll ondulatorio. Dall corpu– gla. generale. sembra. come se nella Natur• &Cl)iare e, gecondo l'oplnlone del fra.ncen ogn~ c015aor)glnale sia stata fat-ta con uno Mareel Ta.ple, rl$ulteni adesso che anche nel st..,mpo lncorrutt.lblle, cioè a dire di e.1tast. caso dl Doli la sua luce è ondulatoria e ere• Dall è l'csLMI, Il modello 1ncorruttlblle In pmcolare nello stes5o tempo, Ciò gp!ega e op~lzlonc Rll'R.OC3dernlsmo: che è Il model• spiegherà kl. continuità del frammenti etero. lo c.orrutt.!bllc. Per qUC"Jtosono un ml.stico. gene! della mi& vita. Il modo pcrfclto, Il mC7..zo deflnl!Jvo d'esprcs. Com& lo lndtca. Il mio nome di Salvatore, slone per c.5,1creun p lt.Lore eccentrico, fu tro- voglio .salvare la. pltt.ura. moderna dalla pl– \'ato una voltn per t.ut.te nel Rinascimento grlzla e da.I caos. Vaf;II0 Integrare l'C$penen– Qut'Sl.o modello è l'Incorruttibile e pertanto za. et:bl.4ta alla divina proponlone di Lucll antlacca.demlco. peo::hè. se non fOMe tale ga. PtlclolU e sublimare li 5\lrrea.11.smodlaleWco rebbe accn.demlco. QuesCa est.Ml, nellA plt• della rnnde tradizione della pltwra mi&tlea tura, può eeserc vblva. come n e-I CfL SO rll e reall&ta. spagnola. Dato che sono PM6f,to Velasquez e dl Werneer: però l' est.al può atLraverso Il cub~mo e 11 realtsmo, U mio essere nnche·mcndace, come nel c a. so d1 RaL C!'lsto non somiglia agl! altrl Cristi, &enz.a fae:lo. Vel85Q\ICZ.Wernett e R af faello Mno • C6!&re per Que6to d1 essere e~. mentre sta.Li fat.tl con stampo lncorrut.tiblle e. ,ano nello steMo tempo è meno lmp;esslonbta cU tncorruttib!II e per ciò a.ntJ.aooademlci. In tut.U quelli che sono st.atl dlplnU moderna• Cl\mb!o, i tremendi futuristi ltALllanl ri.sult&- mente: è Il pS\l nuovo di t.utU; è un CNto rono di una forma nuova, ma accademica ~ bell o, com e Il Dio che rappresenta. Poich! la loro opem è putrefatte. più di quella di ora ga.rà permessa un'altra volt.e..lll bellezza Mase;onlc, la quale, J)!'r quanto putrefatta, e la dovremo, parndoss:ilmente, allo gfono potrà torna.e RrlCOrl\a pia.cerci. quasi demoniaco di Plca.sso di smetter!& con Jl tema della pittura Sp!\gflol.adeve e,eserc essa. Ultimamente ayevo &erltto & P!CaMo: mb.tteismo e reallgmo, All'csWI mlsilea .&I , Pablo, molte grazie-. Con 11 tuo genio hai giunge at.t.N1.ver30 Il cammino della pede- rotto la brutteua. prudente e mll!urate. cht 7.lone e attn1.,·et110 la penetrazione nella di- caratterizza la pittura ,~. la qu&le cl mora del cMtello dello spirito. X... maniera mina.celava con fone cento anni dJ Pf'Odu– ml.stle& e quella reallsUca sono coeslltenU :doni gempre più brutte, ftno a aiunte-re In• floe aJ tuoi orTlp1la.nt.!. ma. a volte subllnU mostr:lcelattcll. Tu, ccm una &Ola. atocca.te categorica., hai uccl&0 Il toro della qloloci• putl\ e l'Intero materialismo. Ora una nuova epoca. della plt.tura mlstlca. comincia con me Dall•. Per chiudere, voglio r1con01;Cerccon molte francheUA che le grandi avventure splritualJ del nostro U"mporacchludooo abbastanza pe. rlcolo. Piea.sso, con la &ua. vtta aMrchk:a. t st.e.to un gran dbt-rut..to.e che ha rovinato quu i complr-tamente ogni vesUglo dt eispan. slone della tecnica pittorica. Emstein cl av– vicina al bordo atr&so delle più inaudite Cl\-· tutroft cosmiche. Io Stef«> m'Inquieto della m1a propri& metaflstoA., che eembra anche mlna cclare di esp!Cll.9\onc, come nella pecu. lia.rc teoria Il.sica dell'esploe.ione dell'unlver- 60 d i Einstt-ln. Mn tmnqullllltzatevi, percht qul\lora vi f~ero nel mondo nove milioni di Picasso, dieci milioni di Einst eln e dodi ci milioni di Dall, la terTP. garcbbe pratica.me- n– te lnablt.ab1le; tranqullllz.zateVi p erchè n on ,1 wno. Afftnchè questa confe-renu abbia qualche ,•a.lore, gla«:hè 10no venuto per una con!e– r~ che ho faUo molto l:n fretta, vt dirò che- la CO!ML più lmportente è U telegramma che sto pe; legger.1. che è Il ;l.aultato d.lplo• ma.tico della mia venute. a Madrid. • Pa.blo PIC&SW, Parigi. La aplrtt.ualltà SPII• \ ~eia è oggi quA.nto di pJù ant.e.gonist.lco al ma.tertaliQ;no n.lW), Tu &aJ. che in Russia al epura per rRglonl politiche flnirnco la stes.u mw.ica. Noi cttdlamo nella libertà M601Uta e cattolica dell'a.n! ma uman a. &ppl, poi, che, non01Sl..nte il tuo attua.le comunismo, con– gfdenamo ti tuo 1enlo anarchico come pa.t.rl– monlo in5e1>an.blle del noetro imperio &p!rl– tuale e la tua QPtta come una. ilorla della pittura spagnola. O:: tl guardi. M.LVADOR DAL1' GiALLERIA DEGLI EDITORI * Un libro è un oggetto utile diee Giulio ~i11oudi * iblioteca Gino Bianco Domenica 24 febbr. 1952 POESIA POSTUllA DIXICOLA ~IOSCARDELU * Dentro la .notte Veni per i quali ei peo!B alla gioia del tempo ritrovalo, aJl'aogoAcia del tempo riperduto, e ad uua eaperìenza quotidiana di tutli noi ,U Al",IJfJ CilPASSO N ON Po6Slamo dlmenllcare, del M06Cardclll, le pc,eale di e Ololellerla nottur– na• (1918), In cui egH (eppe, con ;:rande pureua, e1pr1menl nelle forme della llrlea bre,e e 1nche brevt&slma. ~endo quel rlnnr,1namcnto della pa– rola ch'era, 1llora, al tempo del. la • Dina •• nel ,·otl di alcuni del mlgllor1, air-nu. cadere nflla \Cra frarnme-nt-arl@tl,anzi. po– r'leDdo. In quelle forme, lntul, la comp!eMltà del auo aplrlto Pf'IU060 e acna1bile. DI resola. potSJe, an<:he queUe di tre vera! 1011, pertelt.amerue autosuffi– cienti: del e frammentlamo• hanno lo &plrltoantldlrul5calloo, la aete dl purcua e&preS51.va, non l'lneomplUteD.a. Il Mogça.•– dflH aveva già dato e La vegli&> e Abbe,·eratolo• (IIHS). c'l'a– tuank» 11918): tn e GIOlelle– rta nou.uma • na1ungeva 11 MJO equlllbr1o esteuco. E Il ,·er– tlc:e, !one. ddl'opera sua, noi lo 1enU&moCOJUegUlto tn qud volume e FOgtle e Piort •· dove, nel ID37, ~Il racco be li meiUo. ultertornient-e r itoccand olo, ~ quet 9\lot J)riml quatt.ro ,·oluml~ e gegnatamente della t Olofel– l@rla>: 1n questa 6Cledone l'tspi– rulone a.nuca e il nuovo auto– controllo cr1tico a'lncont.rano. e !ot'ITIAn0una fellelulma: uni– tà. Le llev1 poeele, aeree, d1 e Ololellerlll notturna • In que~ 1l&, dlclam cosl, denudulone, più che ma\ brlllano d'una ru· 91Ad0A limpidezza. Eppure, potremmo «includere che 1a ~ tue dell'opera ~mana - specialmente e Le STU1e della te:rra >, e D ponU •• e Canto della. vita > - mal tacile conrondere la poM1&' con Il pensiero a.tratto. Pc, esempio Il e Canto dtcl&nnove- ~:00 di ~!':~e~~-d~}1nf~. che dAlla noetn or1(1ne u.reb• be rimuta In noi, conaerva al– cqnchè di f!loeoftco e di dida.i– Uco. ehè 11 ~t. non t, qui. tanto un poe\& che abbl.& la aenMZ!one riva e praente d1 queato elemento d'1ntin1tez:sa. e. ~::~~a :r'!'~i:.;; queHa ICU&Uione. e TOrrebbe eh@tutti J'aVCMer0. Nonost-ante l'apparenza su– pertlclale, quella tdea di una. e musica • di prtme ortilnl che ancora rtauona nell'uomo, nel– le oua 1tes&e dell'uomo <, que– lte OSN, a tal aofflo d1 musi– cie. e ra,atungono U cle-lo~: come?), non. è u n'lrnmqinl;. bmsl un concet.to. che Yiolen– ~ente, quul ero icamente 1t • .rorv. di diventare tmma~. rimpolparal di una concret.e:Da ~ ~I :;~~-teLo .e!.i.UMoeh: ~ ea .li Ci~•: altra bn:M.cme apparente. e 1n ualtà conetl.tO. NO'n ·dlveraamente nel e Canto ten.o • (Prima Parte) la fra– ternità dell'Uomo con tutt.e le altre crei1tu~ dell'Untveno, à usorlt& p\ut.t.osto 1:he lmmacl– nAta, uaurt& a f&nt.um11.. Sul plano concettuale, Il i,,n.t~ eapresgo dal M05Can:letll. che vuot parlare d'un aenao di cor..i rlspondeDM e d'armonia tra. l'uomo e la Natura (realtà., v1t& animale o •'lttale, sena ruto– clnk,, eppu.e per tani.I modi fraterna. al rutoclnllnte uomo). rtsulta comprc,mit,Ue e plam!• NICOLA I\IOSCARDELLJ !:!? ~J~l~1~te\.J~~"°~°ei ~lein~=, ~ne~~~~~.:: • Ctnto della \'Ua >, che U Mo-- macine non IOddLs/1,non è ip.4 9CaJ'delll pubblicò alla vt«Ula tera.mente e lmmaJlne •· Dlre dclla. aeeondA g1.1erra mondl&le • e vita vh·ente •· dal punto d1 e della sun ll.e$Sa mor-te, e In l'ls:i. e,,-oeauvo,non è come d1N cui ra.oco!se tutte te $I.leJ)()CSie e Natura>: l'e,,ptt561ooe. d la. <:oml)Ollte fra 11 1929 e U 1937, 1ublto pen».re che anche not. e che atnsa dubbio egli amua uomini, Umo vh·entl, atamo dt po.rUcolare amore. ha, 11, vita: che noi ra.ccl&mo ~ =ne~!,./~:~nuu:f'~ :~~:J'~taeC: ~8::i:: 1lero ·rt'llsloso sembra un tAn- Ma ae anche foae &tato detto tino prenle-re su qur-llo dtlla , Natum •• la persool!lcuklCle pura PoCela, e farne scrlcch1o· di cosi lmmenaa realtà in \ma. lare 1& compagine; ma. Mebe, donna con pupUle e mani, in p:ii;inc non meno numero&<', una donDA che cl atrtnp la dove la present.'\ del puro co.nto mano In 11JOIU.lo, IBZ'ebbe ,tata. ~ indubbia, e, non di meno, del pari lnfellt-e, In.adeguata. dove 11 palesa que11'L 6te5Sa ma• rlmptcelolente. AncOra una vol· turllà morale e religiosa eh'! lA, !lbbl:uno qui del matmtle delle p.1,giQemeno !nuramente lnunag1.nO&O uato tn turu:!.one.e e rlloll.e >. n poeta di e Olo!el- In questo 9enso but.Hole, ma I.tria notturna>, ntc:11 anni privo d'una reale vttalll.à e au• ateMI In cui un Onp.J'N,U an- tonomta tm~aUva. r:~~~ ~t~C:~f!:Oar: nef t=. 1d:!n!1 . :a~ 11~ aepolto •· tcrive,'ll, s'è visto, ptosi. Ma aono parecchie te fracill e non caduchi , mottet- poesie belle: e qui. come dioe– tl •• prettdendo tanta sete d1 VM\O poe'anal, ti Moscard@Ul e pureua • della g\Ol'llne poesia rl\fflun;:e veramente. medi~• poatet'lore al 1000. SpcMo, In do &empre •u l'unlverule pro-, ~u =~ ~/ e =:::~ J~t'~f: ~~~:~1 :~~on~e~~ .u:ro c:O!mloo, penna.ne In for- ortglnRlltà e della sua. tnterl• ma di lnc!Rlente presagio: come attà, da.ndod un'arte che non è Il 'l'a.lJO, nppunto, della lsttn- deriva neppure In minima mi• tiva melaneonla geyale. 6UC(ea- aura c.\a libri altrui. da mode. a1vamente, 1& nMldua rtOCAlone o dalla letteraria. tendenA a metar161eae rel.lgi05A a eul. an- J)()TTe In prlmo l!M>liOpiroblemi che fuori ddl~leru.a. poeti- formali. PV' lui la forma dffl. oa. li dà li MQ&Cal'Ckllt - come \'IL dal e contenuto•: e ti e con• c:rlUco. come pgkologo, · come tenuto •· deriva dalla pii) pro-, ~~:;" ~m~C:':~: ~ ~~~lt~n:~~~ed~ · a,"'1'e 1nnu.,,,1 sulll'esprttl'l.lone d1 meort neri, q uando prevale 1& • poeeta: talvolt11.,11, ruiden.dola atancheua di vive.re: 11llora la. meno lieve e trMpo.ttnle', ma, eonvt nl1ooe della tm mortalltà talaltn. pur aenu grl.\'trme ra- de.11 11. v1t.ll. (di cui tA morte non &lonallltlc:o, più •k:cl. e oom- è che u na goeta apparente) dl• • plt9&A. Se e O!olellerill. 11ottur- l't:nta motivo dJ evomento • na • &eRM Il raggtungtment.0 dolore, Rnsl che di Tellctcaa dell'equilibrio e,atettco,non cl dà giubilo. In t.aU esp~onl la :u~ ~~a ~ ufi !;~IU~~~,à~~~ d:-C~~mag':t'roe ·~:=le, o: ftCnttore 11.b.nn: uee. Er'll pt'CIG'l"C&· nrto da un apostolico dea\de-– so um11no.~• tn.vagllo nobile rio dl ammaestrare l'Uoirno e e non 1terlle. quello dell'Autore Jarlo pi.I) •nto: e quindi U dl eCanto dt-Ua \.1ta•I Ort., J)trlcolo dld.ucallco è e-rltato poniamo pu.e che. In dnque. In d'embUe. aet CMI 1U dieci. Il, tn.Tafl:110 Può, bcnlnteao. con parl vi• ftl080f1oo e rellgt0110 del Moecar- ~ aprtru\YO. dire tl ~fOICIU'.,• dcli! C'()Melrvl nella poesia QUAI- dclii 11.nche t ,1uo! momenti to– eo&a dl 1reuo, - pa..ss:looeIn lici, quindo a'lncbbrta della ar .. ~ ~1=~1;1. 1 ~u:ftorii~~ ~~:~, ~~i!~~ite~ trP.V111tllo det.erm\.na (coe1 come role, una gen&u:\ooe poc'amd 11ocade oggi nel Cognl, 6, In reAl?nente provata, rl!erendost F'r,.ncla, pttMO Jean Wahl) la ad un'fflpel'lelUI\ nettamente tn .. JJTCSCnMdi mottvt e Recenti dh1~uale. percM l'e&pres.slone cU tutt'alLro che comuni, non de• clb che smte non gli si u,i.gtor. rh'I\U dal l!Ollt-1modelli lette- ml lo n&e.nlone d1 e1b eh• rari, e lnaonuna una ln•kll&bl· pensa (e- vorrebbe &e-ntlre). ltssima orlginalUd. A cui cor- Seni& dubbio ! emoace, poni&. .. ~=t· d~h-f:r:'~:,ta~ ~fi':~~ :;· c~1eb~~1?-a~~=C:; QUC:SlO più recente MOllft'&Nit:llr, pe'l'thé dal prtnc:lplo g'lmpottai qUAndo ! poeta, ! ~ra.mcnte nuratlvamente, &I riporta ad poet-a dl primo plano. eontu,- uo'tmpl"MSlone partlcolUT, pro.. bente, pieno traboccmte di c!0la VP.tanel tempo, una ,era vtun- ~~~1m:·•.=~,/1>Stn1ea: ~ 1~F°r11~:1: 0 ~ ~~(•~~ La piena c:onfrrma dl questA }'1lfflOuna notte $1.llla aoglil n<>&tra opinione la troviamo· nel delle n 011t.recue f'Uardando d volume postumo, e Dentro 111 elio.lo, - gtanchl della giornata, ~~~:ro ~~~-,.~le ;,«sat:so? ~ ~~~ n~ '=~o esig~n~ cura !!ella V edova. Va.atJ Cl\llU pa&Sato e neaguno lll'1!l'a tro'.– sono que.tl, e ~nerll.lmente 1$1 vato db che u·eva cercato... i valg on o di ·versi lunghlMlml, In qttf'l!:t.0 clima di poetica nar• come ,·er&eltl blblid o claude- l"llllone nortecono 1mm1;:jnl In• l~ml: &l)eMO hanno una t.ana- dtmenllcablll: e ... Promettevi Utà medlta.lJ\'a, rtOCMIVI, che nuovt ;!orni, dua nU0\'e ett• qUHl tende al poema-ln•prou.. te:ue quel 1uono. - slmlle al Slamo. dunque, tormah:nente 6Uono del corno ~he rlene d! '! ~~i1otl~ Mll!otbl°:n~~U i :!~= à; =~~ J non 11può negare che talvolta attende~•· lr'l qUMt& fottna Ila tilb. che ALDO OAPASSO

RkJQdWJsaXNoZXIy