Fiera Letteraria - Anno VII - n. 7 - 17 febbraio 1952

WDM'IA e spirituale un nuovo modtllo. o et ra• JM09 im,pro\•v~ente con l'accordo di una ,-~1,e; &ul fondo, «>n lo brto di una curv, da una ~tt.""l, nello &teMOmodo che, ~r ,,.em– pio, Olu,k, seguendo Quell11. rond111mentale hl• sariga dell'arla. Oluckn~n:\ '\ not Mn nol-3 ln preccdeni..'\. Insinua. I\ un dl\t.c punlO un contrOCAnto del cllU"lr:o,In ba&!<> tn semitono che nessuno ,wre~ potuto prevedere. I! ~to di qu'1ìt.l effetti r.ta nella rnolh umana ohe al nMcOnde ln clucuno d! essi. nella moulltA dl cul eNI non a?no the una trutlrurutone. t. • Mario Soldati. e Modigliani a .Vew York,. l,'Jtalfa letteraria. 12 gennaio 19J0. OJ!<:'f'l'l 1930 A dire bi&antini, a dire .c,tnf, et ,embra di tthklcclare eon ,Darl!j10nl gl(J(2nteJChf 11,,i artt&to tanto nobile ma tanto /raglre ancora t acerbo e delfco.to.Certamente, pur tra le dolo· r~e vicende della ,ua vita fi&'ca e ,ociale egh tra Il 1916 e Il I!Jl9 progredisce nella vcd che /ll'ta1mcnte a1 e trovata, con una .11e11rcuo ogni gtorno phi rapida e in..f!emc con 1,na /inea!l e una .1en,1ibllità che la itc.ua malattia /eb- :r:!~t~;t~t:~~c:· ~:: d~':i~~~ti-dato se /om Certo t Che l"ammlra.donc 0'1Df del b11on· gu,1tal delle opue di Jlodfglianl non e 1010 un fatta ~ella mOda o. pc'1glo, della ast,uia t abilità dei mercanti, come taiuno mostr11. di credere. Eua Invece rl.tpondc al vlUor/o,o rt· torno della icmp/lcitd, della C">ncl$/o"e e an• c11« dell"umonllà ne! programmi e nef de.si• dert, se non ancora nell'arte, di molti pittori E che questo ritorno porli sulla bnndlf'lfa il nome cf1111. Italiano, 6 una fortu11a do tene· aire. lmmcrmua Jorttma, atCOM que111 cne t1ccu.1ano l'Italia di no,i a1 1 er saputo In ten1po tzfutare e co,Vortarc il gfoi;ane Modi'1lia1u. Q!lcstl accu.1ator1 hanno torto- Quando ,1fo– d1ollont po.rtl JJCr Porigi, ncuuno, nemmeno gli amici ptu flducioil. potevano prevedere qu"I ch.'eg/1 a&Tebbe creato· dieci annf dopo. Pi, quanto pe11ctrant~ e colto 11On.alo di pltt:Jra ma anche di letteratura e di musica, egli steuo ecrto non lo lmmaginaoo. Chi allora lo Jre• qllentò ml aJSlcura che cg/f parli ,ereno, itmoUJ rancori, CO! pn,po.1lto di tornare, e che anche a Parigi ,empre parlò del suo Paese ('():,, rl· &p<tto e con amore. uso OjettJ. e Amedeo ModlcHa.nl,. e Cor• r!ere dell1. era. •· ?lt: ila.no . 28 rennalo 1030, V.EN 'fURL 1930 ~tto è rltleeso nella sua sr-te, 11.iTandtua. e la iffltr09lti\ come la violenza aeruu.lt – Ma. polehè &I tl 'at.te , di arte, la aua vlrtu e I suol ...UI non soao plù riduclblb a po&l.tlvoe nE-gaUvo, oome nella vita moro.le. A cN!are tl fantasma a.rtbttco hanno concor50 tanto le L"pir!Wonl Ideali. quanto le devlntionl seruuall anst la loro coest8ten&11. ha prodot.to QIL!lb eh~ OHI 11 comprende come l'eq~lllbrio mlrablle dell'art.e sua. Davanti :Li nudi d1 MOdlgllant hn udtto ! pareri plu discordi: chi i.! commuove per la loro cruUt.\ e chi &embra lnorrtd.tre per 111 loro spudor-.1.tez1..1,_ Eppure non sono mAI suscettibili di un giudizio di cos1ume, perchè nè rono peut di natura, nè sono lls.sodatl con 'P,lrt.lcolRrlnature, nnzl per via p!\rnllela giun• a:ono alla realtt\ rantastlca delle forme e del colori, Se poi quel rantMma è pervuo di ~!\&I.I vuol dire Che l'arte d1 Mod~liMI non è h,n.'. ta&I~. ma vibrante d1 vita concreta. Il. e Men. c!ICQnt.e di Ll\'omo >, dipinto• 1n ItMia nel 1909, cl pennette dl trovare In Célanne II puntb dl partcru.a del gusto di MOdllJ\l:rnl: sono masse e volumi nocordaU secondo col«c e tono. Il principio della lifl<!a. non em a1)C()r,1 apparso. Guardate l'autorttrRtto del 1919: permllngon, mas&ee \"Oluml tonali: ma m em si è lnst• r.uata la. linea a compiere la sua funzione di &Intesi. Mi ha detto H pltt.ore ·Mauron·N', che conG1v11ecol Modt1Uan1 lo studto a Ventz~ nel llil0~. che allora il 1uo amico li tormentava per raggiungere 1a llnea: non che per linea intendesse alcuna. Cen:nezza.di contorno, a.nzl ~11 dava a quel termine un ouro v11.\ore spi· rituale, di 81ntes1,di sempli!l:azlone. di llbe· raztone dal contingente, di passione per l'U· senzfale. Allora a Venezia l'arte nntlca e ran. tk:a. linea gli erano letter-.i.morta. In se;ulto, a Parigi, le ~rlenzc st moltlpllcaron(): la 6eUltura negra. la. scul.tura golJ.ca fmncese, I pr1m1Uvl ltaHanl (e particolarmente. a quanto pare, amava I Lorenzettl), t'ari.e giapponese, Il Greco, QUCSl.e <! altre \'oci dl!eordantt del pe.~to giunsero, a lui: e !"una parlau, al auo ideale ~neroso, e l'altrr. RI suo senso violento. Nessuna dlstr~ U !ondnmcnto cezannlano dd. auo gusto, ma tutlc vt ln.,o:1,n.."Ono una im– pront.A; e per es.seMocllgllaul trov~ Il rapporto tra la. linea. della sua lmmnglnnzlone ch·era ilntesl a.stratt..1, e In l!nc-n dcrla sun visiona che fu sintesi concreta. C~zanne gli n\'eva h15tgnato R costruire In profondHA, ma la linea P..'lllW\ per 5e ste:su porbva neceMarlamcnt.e verso la decorntone; l'archit.ettura. fant&Stlca di mM.-.ee ,·oluml al· lont..1:na\·a dalla beller.z.'\oblctUVR.dalla grazia, d-.ll'e!eg:uu.a, e la linea rlmct.te \'a In \'alore tutti codesti ldeall, ma di.sfaceva naturalmente l'architettura e riportava l'lrnmaglne Alla au• perfide- .Mod\;llant scnUva la nCceMl.tA di non rinunziare alla tcru. c.ilmcns!one e di 5C· rulre tut.tavta lii linea sullR superficie; trac• dava la bella c\l'r'\11, ma occupa\'I\ con la sua curva parrcchi plani sovrnpponl; daYRla sen– r,az!one mmullanea di una ~ona di cotore di· susa. e di una m!\S.Sadi \-olume: accentuava un colore puro e subito lo aceomPl",gnava con una zona neutrn per suggttlre l'accordo to:1ale; OCO!lP.WtL spazio e s11b1tortbalt~wa l'lmm1gim!! 11.lla superflclc; conrorccvn non I& ~ ma 1111 torma dell'lmmaiiJne. Oiii a noi scmbf'II che, clat.a la premCS9A. ccuinnlana, egli non pote~ in altro modo giungere ali,, grnzln decor11.Uva. se R\'l'S!e mantenuto le proporzioni misurate. la linea poteva svllupJ):\rsl separl\t.'\mente In profondità o In supcrrk:le, ma non abbra('cll\l"e simultaneamente wt.tc e tre le dtmcnstonl. Se lA sua linea tJccomtlvn si !<>MC ATI:lunta 11.1\11. costruzione In profondità. l'c!fctto ~Arebbc 111.ato quello di una c0nsuctn ncc:idcmlA.Pt- rch~. anzi che argiunt.'\, n:lSC('S..~Insieme con la musa plt.toric:'I, In ltnea dOVC\'anon ~l'f; un cc,ntomo, dov~'l'\'asommuovc.,re !e ma~e ,•e?TI> un nuovo ordine e ufl\\ nuova proporzione. Per• ciO n prolungamento dell'lmm.'lgine di Modi· ~lianl, ecocmvo di f'?'Ontenlle misure n!ltU1"11111, è 1Ulto la ntccS$ltà e5Senalale di un ;;wto che conteneva In se· !'antitesi. della. profondità ,. dtlla superf\clc, del rostr\lLlh-o e del decou· t!,o, dell'tde:'lle conooc:llh·o dellA realtà e del puro fantasm."\ della ar:i.zla. Ne-ll'età ln cui :,,1o:ilgllanl è ,1S~Jto, 1tU!ora· rono al di qua delle, trlnere :utt.e le 11.nUl~i. 1• rrammenw.rlet:\ e le dls.'\nnonle mon.11: e :1.nch'egll ne rorrerse. Pure sep!)e 11llontnn&nll oal gnsto che lo nttornlAvn e !Oprattutto dalle 11rtlflciall e &-lAehllasft:'l:dont de; cubismo c del tutunsmo. L.'\ su.o.scnsu."Llltàst~ lo u-nne lontano di\ ceni schem:'I e lo lmmcr&- nella Amedeo ì\lodi(llanl Ritratto della slrnora Haatlnr Amedeo i\todilt'llanl: Ritratto dello flìOUltoreRh•cra natura. Ne rl&ors~ tAl\'olla nel su01 momenU migllort, per lu.:lare scaturire una vena di sentimento tanto pJra, quanto vtù aspro n'era 1\.ato Il paMAnto fra le ro;et>- L'au:orlt.:-auo è un Ideale di nobiltà, ~l rlt-ratto delta m01:lie è un car.lO fantasma. Incorporeo. la bimba. In pjed! è uno swpo~ panico, Marte è la i'faz:la deltcat& di un attimo che rune. ì\Iate:-nltà è l'eeprf'S$ionedi una. coecienz:a granitica. Im• pr&Mlonl, atnsaz1o:i.l. sentimenti \'ari. tutti !m– prontat.l da una. personalità che grandt"Bgl~. come !orse nessun'alb"a, 1,;ull'!lrie di questo p:lmo t.rentennto. Lionello Venturi. e Mt»lra inàivlduale d1 Ametko Modigliani,. (in: e Cataloga ilì-:Jltrato deUa. XV/1 Espc»Lzlone Biennale lnternazlonal, d"Artt: -.). Vene:ia, 1930. *. * A udJre moltf ammiratori di Modigliani bl.to · vnerebbe rlnumk,rn a spiegare la sua ptt. tura, e il 1uo famno , ldentlflchcrebb!! col &uo m.t.1tero.E" que.1to un errore con.s11eto: enf 110n poHono - e clii lo può? - ,1plcgare I arte di Modfg/lanl, e, og"'ttlDando la loro de/lc/en:a, cJHamano ln&pk9abllc l'arlc. Tardi, col ram• marico di non aver capito quondo era lemPO col desiderio di precl!are alcuni p•m!f di par.' ten:a che po.t&ano orientare .11ll &uo gu.1to, I. pur nece.uarlo cJ1e fl cominci a dl.1cuterc quc• &!Ioni pru-U...-olarl, ccm un lavoro pii! made.1to delle e1t1lta.zion1 gerie~ e tfet gludtzt .1111 tetici Una dfseu.ssiotteJulla natura della llnc3 di Mo. dlg/fanl tarebbe p,er esernplo a!tai opportu11a, pc-rcht, per abilo mentale, diffido delle com• Plll"fZionl con la l111ea di Simone Marth1t o di Botticelli o di Co.smt Tura. Se ,1f gunrda a l.!11 Modiglioni, e nll'arle elle lo Ila lmmedlatament,; preceduto, cl .11 ac:orge che C'111 e 1mpen.1a~le lcn:a l'impreulo11l.smo e che egli t eue,1:fal• mente fuori de/l'unprenionlsmo. Inoltre lo ,nf. 11,ppodella sua linea 3Cmbra rfporU sul ,tano moltt elemenu cl't~tl per la pro/ondltd, e quindi '"" COnSlderf come &copo dell'arte Il oalore d,. coratfvo. E poi cf ,1 a-corge che non t afJaflo co.al . e che le sue lfnee non sf srfluppono mal IIOpra; un medesimo plano, e realLzza110 in una opparenia di su~ficie una visione a tre di· mensfonf. Se ciot si auvmc in Cl!tannc ti .11mOOlo della ms·one C03f11:1H1Va In proton– dlta, e fn Mcrnot fl ,tlHbOlo della vlitone dcco• rathm l,i. supeTflc<c, •t 31mt,- cli-: Modigliani 6 lontano dall'uomo Cl'me dall'altro, e c/'l."cgll J}Orla un dloe:r,o linguaggfo, Con tutto ti fa• ,cino infinito do?IdL,egnf di Modlgilanf, lo credo che ,teno piU bo!lle le ,ue pitture e cioè chi la .1uoUnea non ragv(imga '[kr ,e' Il mauin•o dlapa,on, anzi s!tJ esaltata d"i modo del co– lorire. In. Urt'opcra del 1915 ho l"CdUIO <.UIIIC la l/llC11 faticava ad ajflorare dall ap_oarentc caOJ del tocc111 fmpreulonlllllcl del colore; e quindi f/ ~n!im'e11to della linea Ideale Ila prcccd11to /11 MOdlgllant l'c.1-,cuzlone della linC'll materiale, con quel proceuo che è dell'arte. Ma H ti 1:10 gu&to non era 11t form~~ nè dccoratloo. cli• bi,ogi10 at'o!oo. '"li della linea? l'no 101wlo11,? pn:>vvt.sorta dt quc&to probl~ma ml d è alJac• clata l'altro giorno daoantf una .t11a teflO, e anche ,e proVVf.1oria, la p11bb/lco per le ellf!n· tuall corrczfo111 modUlcazlonl o sviluppi_ Tra colore e forma, tra 11u,crJlcie e prOJ011dilt1, ml sembrava di tJt:dere un contratto nel parti• oolart clic .1l appianava J>e<fcttam.erite 11c/la rt.11Cme d'ln&feme, proprio per nlt"rito della linea. n volto qua,1 d! faccia era /ori,iato i11 modo cl,., la parte sur,t:rlore ie'1UiDa: una dirnforie elle da un punto avon:ato all'apice del capo fndfe· tregglava 1ino o meuo volto, me9,tre la ;,arte h1feriore dt"I tolto seguita una dlrcalo11c np– J.'OJ'ld'. e dall'tndfetro aljioral)(I al primo pla– no. Cioè Il volto elle appariva dluc,o iul p{ano .,eguìva In profo11dlt4 due dlru,onl in contrufo, per 1ug"erire l'occ11pazlo11e dello apa• zto in proJondltà,, Diste.Jfl decorativa ,ul pia,10 e ,oprappo!fzfone co.strutuva i11 oro/011ditt\: due t.-ufo11i orlgfnariame-nte arditctlche, 11 rappaci· /!covano n'clla p-enlalltd dt'l pUtore. Allora ho cercalo di vedere lo dei tolti reali con la doP• pia direzione: ri.sultato mo3truoro. Pcrch.l Il t'Olto dl Modf'11lanlera cosl be-llo1 PM l'assurdo Al!U.,gAmC-n1o del oollo. ~ 1el• l'allungamento d~le 1mmovfnl ch't l'ostacolo principale alla fame. ~polare de/l'art1.1ta, " che '111an11n.irator1 sentono come una ncces· sltt\ uu:nzfalc dc/l'arte di lui, trooer<bbe ceni la .1ua spf~zitme critica. Es,o non ,arcbbe •16 no11 la tradu:io11e .11d pian') dcoorat!uo ~eQ 1 el!Cltl pr08pettlci. Un mede.timo ritmo 11 tror>a 11e1 ca.ori: e~ 110n sono preziosi come qwcUi e/re 51 accor· aorn, aiu prano 1n ,ucee.111one n1ec.oa1ca, e non ,ano n~mmeno tonnll e doé aubordlnatt a un principio d! 11;~ e d'ombra. Tm glustappo• ririone e tono, Modigliani iegue una terz'l t.fa di oolorfre che non ho qui il moc!o di ninpre– .1entare. E parimenti ,artbbe necf'1Jario troppo luitgo dl3C01'IO per dir, del rapporto tra Il ,:artloolare modo della /Inca f: del colore dr .Vodlg/falf.i e fl suo complt.110 mondo spi.ntval.!, LJonello Venturi. e Sulla linea di Modlclb.:il,. • Pollrono •· Mll11.no.Febbraio 1930. Lit INI 1934 D'~O::?npf~ :::::~~~;~ ::1:nb::.10;:~"~a~: lo che l'ho D!Jhl ubbriaco In tutte io? •,a; fa.11. cinkO, amaro, qua/che volta ,eutlmentale, no• t.ai che q11anto era magnlflca'11tnte ubbrla~(). ~;ta~,:: ~~ti:fa~a t';7:;~o1g;~r:~. do,~ tutto Solo con ( 1110f fanta.1mf e con lt ,u,u, <"11trauo nello ,iato di ora:la e f~lcita citf <olo a lui era dato. E not gli asteml I nor– ~tt4ll, i .1avi, facevamo da ,omporst, col ~r– '° deglf scioeehl. Ogni ubbriache:za di Modlgliar.! fu 11n ca olaooro per quello che dine e per quello eh,. ,odette- Certi monola'1hi e ,oWoqul, e parolr i'1mmcnso amore o di odio ,otto la pfo;nfrt 1 la luna, non. saranno thmentlcate troP'P(I resto da chi "ebbe la fortuna di conoJCt!r/o. Il dlJegno che Jece di mc una ,era to 1'110 crd11to 1n.aieme ad altre CO~e mfe... Ne par– erò con me eternamente il rammon'ro e In olpa, Le parole cM Modigliani dedicò n me ,r ,uel foglio ,ono questo?: ~ Caro Lfcmi, la no falgfa dell'Italia, mio pnmo amore, mi ai:i;l– t,ia ,empre pii1 a te"· Che ,ono da 111et1eu :l'Canto alle Jue ultime più commoue e mt– H,(gllo$C: e Cara Italia . L'ultirn.a volta lo fnconlral vicino all'c Ot, eruatoire • come al solito, ubbrlaeo, ma trr ;cinalo - 0 3embraoa - da un vento d"1drali· ,mo dt,perato. Mi triudnò per 1or:a «in ,t; camminammo t11tta la notte nella ncbb,a. Lui atclamaua terzine del Paradiso: fo gli dfcei.:o brani dei e Canti Orjlcl > di Campana, cht ,apet"O 11 memoria e che lui non c-0no,ceoa e Flrcnu, giglio di Jona,. ecc.... Alle tre del mattino per co..to d trovamnto vicino a ca.sa .:ua. Gli eh!u! di 11otdl're lo studio. liti dine· Bib 1oteca Gino Bianco Pag. 5 ,\KTISTA CONSACRATO INUN LINGUAGGIO IÀ' COXQUISTATO AGLI INIZ BIBL[OGRAFJA )I.- LA SUAPITTURA NEL SEGNO DELL'INVENZIONE libri 1 ~h:~~i:la~l~~{:1~rta 11 e èd:l~~~t:rac~irt;{ii1~~. ~~ noi consultati con pro(:tto. Abbiamo ln~erlto una. b!bllo· grafiti. di OJ)E'redi carattere grnerale, nelle quali un ca.pi• toJo è ded:cato a Mod15,:lian!. Una. bibl103ra!ia compJ.eta si può t.rovare net pre-z!osl volume~tJ che G:ova:inl Scht!wlller ha amorosament., curato, per lunnghl anni, unico In It.alla, nella collerlone de6.!cata all'Arte modtrna. Qualche ag;::!unta è nel volume del compianto amico Ra.ffel!oFranchi: Modigliani - A:naud ecllt6re, Firenze. 194'1. APOLLONIO Umbro: Mod.igliani On: e Pltt.ura moderna italiana•> • Venezia, N. Pozza, lll50; )(,. ARLAND Marce): Chronique tU la peinture moderne • Par!gl, edltlons Corr!a, 1949; La sua è stata un 'autentica invenzione, del tutto avulsa da quelle diffuse esperienze, che finivano nel !!,Usto, nella meccanica e nella speculazione )(,. BASLER Adolphe: Modigliani • Parlçl, G. Cr~. 1931: BRIZIO Anna Maria.: Ottocento Novecento - To:'ino, Torino. Utet, 1939; CARCO Francl5: Le Nu don& la peinture moderne (I863·19Z0) • Parigi, Crès, 1914: CAR.RA ' Ca.rio: Amedeo Mod!gllanl (in: e Art!Atl model'· · m •>• Firenze, 1943; DlC UA_~JBRO AIPOlLl[.ON][O CARRI.ERJ Raffaele: Amedeo Modigliani (In: cF"orme•> • Mil&no, 1049: CASTELFRANCO Giorgio: Modigliani (In: e La ptttun moderna>) • Firenze, OoMelb, 1934; S TABILITOSI a Parigi n:ol nO,,\tri artistl. I quali non sono che i::11scaturisce dalle mani stessi la mera.YU ;llosa:"""!catu. 1906 e dlvenuto uno riel riusciti se non in ca.si rans. con squlslt.a morbidezza. cosl rlgine dell'arte sua. Suebbe pitt.orl più famoJI del SI"- slmi a conqul<;tare l'a~lo t.an • come &li.ili steli fra;Ul riel veramente ben dubbia. e ge– colo. Amedeo Modlg\!:'l.n; si to utile di un mercato Inter- colli si equilibrano. angelici nerlca questa. orliine &en~se svlhppo poi da tutte le espe• nazionale. Sono pudori pro• fiori, I volti del suoi modelli. In un pittore di Livorno e che rlenze moderne d'Italia. Già prlo risibili, non meno cii Egli si Illumina d'una luce s'è riscaldato poi a contatto nel 'IO espone\/:\ agli e Indi· quelll In virtù del qual! tu sua. fuori delle correnti che della scultura negra! E per– pendenti > e ben presto !u chiusa la mostra di ;·vtodt1:la• agitano la pittura contempo- chè non citare allora. anche ;immlrato da artisti, DOPtl e n! presso Madame Weil a cau· ranea. cosi come in vlt.a fu un non tanto lndlf!erente rl– crltlci di Francia. Da noi cau. sa del nudi glurtlcatl !mmo- lontano dalle tendenze lm- flesso dal giapponesi. e !orse ti e come ce! A.tl furono I I?IU· rall. Molti anni plU tardi. nel pressloniste, cubiste e !auvi• proprio da Utamaro, o quelli dlzl della sua pittura. e i.o!- '37 le autorità di Melbourne. sle accanto alle quali lavoro. di KUmt e della e Seces.slo• tanto nel plù. avveduti essa fu degne se11:uacldel solleciti tu- La ma è stata un'autentica ne> cui accennb Raffaele COQUIOT Oustave: Modigliani (In: t Cub'.st&, futuri• E-tes,pa.sél&ter>) • Parigi, Ollendorf, 1923; OALE Maud: Am~o :\fodlglianf (1884·1920) • Ret.:O• :J::t~!r~~~~~~f &:tt.lng at Demot.te Galle?}' • DI SAN LAZZARO Gualtiero; .Modi9liani - Pe11iture,1 • Parli!, ediz. du Chéne, 194'1; FRANCHI Ra.Ha.elio: Modigliani • Firenze, Arnaud, 19-l6: DORIVAL Ben1ard: Le3 eta.pe ,1 de la peint.ure Jrcnc4Ue contemporalne. • To,n.,· I I I • Depllis l• cubl.tmi 1911•1944 - Parlgi, Galllma.rd, 1946; sempre present.e In 011:nldi- tori del buon costume pari• Invenzione, del tutto avulsa Carrlerl. o quello patetico del scorso. più o meno privato i,::lno,sequestrnvano un dipin• da quelle diffuse esperienze Picasso del periodo blu? Tut– che fO"'sc. Pubblicamente per to di Modl1Zllanl. rappresen• che !lnlvano nel gusto. nrlla 1.0 questo. beninteso, sen7.a altro glj fu Inflitto un dlsa-ra• tante appunLo un nudo. e meccanica o neUa specula• ml.!conoscere le testlmonlan• ziato esilio. Nel '22 a due anni cinquanta tricromie che lo ri- tlonc. Poté essere Modlglia• ze che cl dicono come ci,::11 dalla morte, Plc:.1. con Quel- producevano. Sono ratti an• nl. eroe di una tristissima e studiasse I senesi. l'!nt,ell!gcnza che lo distinse. che qucstl che valgono a Il- avvelenata lenenda terrena. Ora, sicuramente la sua presentava alla Biennale ve. lum!n:'lre la falsità di un co• faclle pretesto alle dlva.:a• pittura presenta ..una singola• nez.iana dodici dipinti di lu!, stumc. Ma Modli;llanl e g:il i.Ioni letterarie e fecrlmlna;1• re emanazione di simbolo an– e accant.o. quasi a commen- nella storia. fuori dalle pole• ti, ma nella storia della p1t- t!co. di ldenllzzal.!one forma.• tare uno dei r1!lessi più acuti miche st.'lglon'-11, fuori d'o~m tura egli meglio che eroe, • le. Ql.Jale poteva verificarsi che ricevette, ordinava In una rlferlment.o alla cronaca vis• un poeta. semnllcc r :i.enza non nel primi anni. del già saletta alcuni esempi d"arte suta e vivente. Ormai s'è chiasso. conturbato secolo XX, ma nei'ra- E' nota. l'accogllonz..'l creato un tempq fra noi e La sua blo~afia cl dice temporalmente nel 1300 o che ottenne questa presenta• lui. Anzi. questo distacco sca• com'egll. iniziato ai pennelli geograficamente nell'Afr!ca tione: essa fu quasi comµle• turi e s'improvv!sò subito da uno dei tanti eptronl del discosta. La relatività e ln– tamente negativa. E' st.ata dopo la sua scomparsa. Qua.si maechlaloll.smo toscano, ab. ftabllltà del nomi cui si av– plù volte citata, ad esempio liJlorat.o In vita, 11 consenso bla ricevuto una forte lmpr,.s- vicln::i.Modicllanl (e tantl al• •della miopia della critica di pur Jarao che rlsco&se d<1po slone. dopo 11 suo arrivo a trt furono fatti e st possono allora, !"opinione di Enrico la morte pa.rve esaurir&! In Parigi, da Céz.anne prima ,. fare. dal Senesi del '300 a Tho, ez che derinl e goffe e una serie di memorie com• dalla scultura negra poi. Ma Ingres. di!l Rosso a Kllmt, sbilenche> le sue teste. Lall memoratlve. dove la sua fi. fu cruesta una lezione !mpa• dai disegni va5COlarl irrecl a che le avrebbe potute fare un ~ra errava In una contur- rata e riconosciuta, tale vale UMBRO Al'OLLONIO bambino di cinque anni. An• bata e romanzerca esistenz.'l. a dire da qiutare un corso al• DESCAURGES P!erre: .lfodigllanl • Parlai. Braun, 1051; GUERR.151 Michele: Modigllanl on: e La.nuova pittura,.) • Torino, 1932; Note e ricordi su Amedeo Modigliani - Genova., 1945; omaagto a Modiallanl C191J4•Hl20) - A cura di Giovanni Sclleiwiller, Mllano. 1930; PFANNSTIEL Arthur: Modlglianl - Pa.:-1~. Seheur, 19l9, RAYANL Maur1ce: Anthologie de la. Ptlntu.re en France cU 1906 a. no.s 1our1 • Partii. 192'1; SAL.\tON Andri: • .-1tod(gl1ani. Sa vie, ,on otuvre - Parici. 1'126; SOHAUB-KOCH Emlle: Amedte ModlQUani - Pa.'1i1, 1933, SOFFICI Arden~: Rf.eordo da lltodlgltan.i (tn; e Ricordi cii vita a.rtl&tlca e lett.era.rla •>- Flrenu, V&llecchl, 1930; SCHEIWILLER Giovanni; Amedeo Modiqlian.i (e Aru. moderna. lt.a.lla.na. •· n. 8) - Mila.no, Hoepll, 1931', 1032, 1935, 19<12 1050; 'l'HOVEZ Enrioo: Il filo d'Ari.anno: - Milano, ed. cconrae– clo •· 191<1; VE~'TUR.I Lionello: atodigliaru On: e Pittura oontempo– ra.nea.,., • Mila.no, ~oepll, 1048, V!Tft~i:~g) :''M~i~~ ::=f.'~;l'J:,C ~';e~ m~derna ZBORO'WSKI Léopold: Mod.l.glian1 (PodiM) (e AU'irue– gn:1.del Pesce d'Oro•· n. 26 • Oarot.to. 1946. cora nel '30 fu un atto di CO· Tutti saoevano di avere In trimentl avviato. o non plut- rContinua a pnqinn r mgglo. diremo cosi. Quello di lui uno del maggiori pit.torl tosto un Incontro del tutto esporre. sempre alla Bitnna• Italiani della modernità. ma, casuale e per nulla dtterm1- ~~g~~e~~:~0S:~fi~rt!: ~e~t~:~; ~~n~r~~f.'1ng~fi:ito~~t 0 a~:: ~~~te~a~i·::~:ss~~~e ;;~fti Questo atto alla compren.s10• va divulgare la sua legger.ria e non molto rlveluntl sono I ne tempestiva di Lionello ed I toni el'ano fissi sulla residui visibili. Per Il resto il Venturi. Dopo Questo omaa:• drammatica giornata ch·e~U riferimento può valere, ma s;:-lo, l'unico veramente ade- aveva vissuta e In cui .\'era assai casualmente. se riferito guato che l'Italia gli trlbu- di.spet·so. a ccrt.a slstcmAtlone spaziale, tasse ufficialmente, passaro• ln effetti. d'altro canto, a e.erto po1·tare la. struttura no ben 16 anni prima che Modigliani ebbe In sorte \m del volumi su un piano unico. fosse dato rivedere un grup• passaaglo terreno foortunato. a certo modo d'occupare ta• po p!uttosto numeroso di Ebbe, sl, casi Jnfellcl che for• luni dondl. E Ja scultura ne• opere sue. e clò avvenne a temente af!Ussero u suo vi• :ra? Si, !lii co11fermò. non ?1.-Illano per lnltlatlva della vere ce son cosi noti che non se ne può dubitare. 11 s.e.nso Associazione fra gli amatori e staremo a ripeterli), ma poté ~ostrutt.lvo: attraverso ad 1 cultori delle arti 1\8'\lratlve profittare di que:la an~la essa e imparo a tradurre la contempol'anee. Nel confron• cosl rara e infrequente che !l~ura umana per ovull e cl– ti della mO!!tra del '30 la cri• gli perm13e di esprimere sè llndrl ,., dice U Vlta.U, • ad lm• tlca fu più larga di conser.sl , ste5$0 con una slcurena e oorle una Ieraticità enigma. ma non maucarono ampie rl- oomplateu.a quali soltanto t tlca da idolo>. Eppure - e serve, tra cui quelle di C. E. ,rand! lna:egnl posso ranlun• aul non contano le sue prove Oppo, seguito da presso d_a gere. Anche Modlrllanl ha di scultura eseguite tra U 1909, Alberto Neppl. Molti prcter1- cessato la vita, come altri far· Quando Incontrò Brancusl e rono allora la gran sala di tunatl artisti. quando aveva divise con lul lo studio. è Il Ettore Tito. e tra questi met- dato tutto. Egli è quindi 1912 -.- la PQ6Sibllità. di rl• terel Il c;1t1co del giornale senza decadenza. com'è Sf:n~ durre la !!aura umana a ,·o– romano Fiamma per Il quale za progresso. u destino 1 11 lumi geometrici poteva an– nella sala di Modlgl11mi si o!- dlede subito tutt-0 perché che essergli appr~a e sve• frlvano le e spoglie san-:ul• trovasse di colpo la sua stra• lata dai cubisti, I quali l'ave– nose di un artista Immaturo da e non consentl.sse ad al• \/ano In certo modo ripresa. da a.I trionfo commemorativo> cuna avventura. Modl1llam fu Cbanne. Non dlveru.mente e che cool sintetizzava 11 si• veramente un artista che eh• poté essere avvenuto per quel• gnlflcato della mostra: e Sul• be una vita conclusa da bel lo che rliuarda Il senso CO· la eredità dolorosa di Modi- principio padrone di ;é e dal- struttivo, gllanl plombuono I falsi ere• la sua novità. Quanto poi alla ieraticità di. I mercanti. E lanciarono Parimenti la sua pittura dell'Idolo io artermerel che la le sue opere come la curloslt.\ non è un romanro: si consa• t'\g'ura nelle tele di Modi.glia• rara. E fecero soldi. Oggi la era e si Efinlsce In un Un• nl è ancora troppo gentile e pltl grande esposizione invo• ;maggio già conquistato agli angelica a paras-one di quel• lont.arlamcnt.e alu~a questo lnlzl. ,Egli non viene ad avere la della scultura neara che è turpe mercato che e fat.to per cO!I una par~ lhteressante pa.uro,a e internale. Ma c'è di più dal francesi>. e rappresenl.'ittva nella sto• di più. E' stata più \/Olle pro• Tale 11 tono che ancora nel ria della pittura ·moderna: posta a proposito di Modi• 1930 caratterizzava certa cri- non ne conosce I dubbi e I gllanl la provenienza dal se· ~ica italiana, sempre pronta a tormenti: Il suo discorso si nesl e dal Botticelli. E allo– l'lpresentilre argomenti a sfOll• consuma tutto nella forma ra? Secon6o me la relazione do nazionalistico, posti a dl• creativa, :-imane fondato sul- ha valore soltanto ove VOilla fesa d1 non si sa bene quali la !unZ!one lirica della sua fondare la sua direttrice sullo pericoli: come se favorire un natura. Ignora una vlcer.da stlllsmo di Modlgllanl, su ,.certo mercato, ammesso che di fatti formali ma è tutto quel filo, c!O che ognl mo– cosi avvenisse. fosse un atto una lmmaa-lne umanR. coln- mento par portal'e la sua plt• di riprovevole Immoralità elsa nella paesla, e la sua pit· tura verso le zone magre e quando veniva eserrltato per tul'a par non che abbfa dram- sbiadite del manJcr~mo. Per un artista au~ntico. Slm!II ma nella concisione rigorosa !i resto la sua derivazione se~ pudori. veramente ecce.."4ivl. del mondo t\guratlvo che nese ml rlsult.erebbe uno dei pen!O che abbiano avuto spes• suscita, ma sia tutta conte· lantl nomi con cui si tenta so riflessi poco favorevoli al nut.3. In un brivido sensitivo di spiegare e chiarire ,. nol ta" :~~t~'.nc,:1~~"~: ~~d;/i:'~~n lave~;;,. vado a dormire con lo tnia mu.1a •· (Creda JO~ allora I!! J'Of;leJSa 1ng1rse1. t. Ci 14 •c~a"':i': 0 ·Le ,cai~. ~Ile o?rat10 logor'c, scrnoto~e L 1 di legno. ., giunto alJ"uU:mo plancrottolO; spin.si una porta che trovnl aperta. Entra, al lume dcf cerini {n un ua.1to ,tan::one Jreddo col 'l)av1mcnto d /legno coperto di cartacea. lr. un angolo un pagllt'rieclo, un cavalletto, e 1opra una seggiola delle .1catole di &ort!ine. vuote- Su 1tna parete frnmensa e grigia fn– trav.:df appena uno Jfgura. Ml dlrt..1&1 a qut/la col pavimento di legno coperto d.t cartacce. &uo segreto, luminosa, ulatica, una glOt.a,i.a: donna ld•ale ma umana ml guardav!l... D, çu.eUa t"Olta non vidi piu Modl'1fltt1tl. O:waldo Llclnt. e R.lcordo d! Modl;'llini > # L"Orto•· Boloina. Oenn. Febbr 1934 . 1934 L ·1r~r!~.~~cod:rli!'::1t!ta e::d~n~!~~:;u 1 !;: rct., delle maa. herc negre e da ceri prodott. a'c!l\'lf!C .t,:i:,~torlca, ~ fa gra:io,a e A.ma.uo ,,e,., c,"te .iftit un giorno ntll11 Galleria di Pau Ga1l0.ume, ff'1r,rn da far pen,are a Toulou&! Lattfrec e per.1irn, a Dega.1; 1ta tra certi d.ue on: d.c«,rat1i,f t.i'«ganh ma dt"I e fredda, 1 talv:-i.! scnsib•/1.uimf pieni di umanità. c df vil 1 pure net SC'11l.O !"mpre a'I po· cereoraie i corretto. c.o7'nrtk,fJ 'gJ:; ~~~n~,~C•~c~t":'ra 11 fe'fu'i.~~ . ~ ,ìlttorKii, ai g:t.,to Ut.11 ocdllo che ,11 vosa ,.in co.n: e le accareua e le bacfa e le aoJfre: t allora e'111cerca e frooo "nella .1ua tavolo:::, u11 po' ,1udle1a, il bel roia tklla carne, l'a:• !U"O del cielo, del ~l grigi, dei bd n.tti •--· Le figure d: .~fodf'1liun1 sembrano dJp,nte ii u1;a almo,tcra u11 110· truglca d! ,og,io e talor .. IU do/:uc rè prcbabilt rht" fo n11-1eria e l'ama– r.-z:c. dtl 111ttorr ne ftnse lorig1ne1: cl rlcllla war.o lr rouc Ji!Jur~ dc9l1 e ln/o?rml, d~I pii tori tTt>r-c11tl'ICh•rl'Orcagna, p('r eJemp101, /r sfra!>;$171C., 1/ sarca.s1110, l'inc"bo donano ltm 1,na upresdonc atw111ta cli pJpau, e la el., ga11:a del eoi:toni.o lotta con una aridi~, d ono c,er10 voluta, ma cfle rleçc<" a c0mmuo rrd ~o quando 11n rero drammo. 11 realizzi Modt'1llarii ,1 po1r~ba~ c,lltllernore per<"r6 o n artl1t11 pur tanfo /onl,ino tl1l l:d. sottc /tri a•petti, Daun1fer_ COnfrOntate 1., e Mcuchere ~. lo _pre.:io30 telo con3eruata. al Louvre. e alo:;n.e /i'1ure di Mo• d!çliani- 11 ,uo merito maggiore. Jone e la ragione princCpale della sua Jort11na t quello d, at'CI esr,rcuo una nota ben .1ua, fatta di claufcf· smo o almeno di an.elfto olla cla.uieltà OC!i• ckn.ta ~ e !tallan.a cd. espreua in forma qu~n• to mcl moderne tl an.:t rwolu&'iona.rie: nolo chlal-a nel confuso con.e-erto etc/la pittura tkl• ~•ant..g:;erra e d~I periodo da. 14 appena "'"'li.o Filippo De Plsis. e La pii.tura di :\1odiiila· ::i.1 >-. e Corrltre p.,dano >. l'err~fl..'\- 16 cen• 'alo 1934. VANUERPYL 1!131 I ~~thdidli\~;~~~~-80~~~~~ !~:ire~ O!ourl, CUllo&nirlto te&o e PA tanto oppreti,· ,1 da.I pego df!Jh1 ,111, &'Incidono profonda• nient.e nella memorla. Essi paiono chlederSI a.Juto. I rltrat:.I. di M.odlstllani aono del ,·erl raeconU. n p!Ltore rtsea 1 cuatterl con au· d::cla: la. &emp:tcità dcll"t11preQione lmpr.m9 una. entrgiA drammat.lca In t.\Jttl I mo:1ell! che ci M"T'UlAno con occhi osse.ulonanU, ne! q1;all 51 l!COpre la cos,clenZSI. di una vita fra– fiie. medloo:e e malsana. Essi rlvelano tnle· ra.menie Il ten'On!, la mborla della loro t.en ~I• l'lllltà- QuesU ritrnttl spesso sono UnA slnt,.sl piet.ata e brutale. i\-lodli;llanl amava I cor-p! Quamo le anlnu • Il dtplngeva con I.a.le sln:erl1à da fare: mpietosire ltlll'anima. infelice ch'essl rac· hiudono. malgr.tdo l'orrore ch'essa. c'ISplra 1. Ma.ud Dale. e Modigliani>. e Forme, •· Pa• '11. Ottobre 1031. e Amedto M.od :J{ l.ni. topuito tormentato ,nofondamenlf: !ndlvlduale, dotato del senir, .iella de-tormazlone 5lnt.etiea, non er111. un plt· '.Ore e, ntalgn,do quanto dO\'t>\'a a Henrl d~ Toulou.se Laut.rec e a Maurtee de Vbzntnck :or. e nuklto .t Unirsi lucri :.fai vicolo clee<o ,eJ. plt.torl popolart. N'otazlonl \::i. su~rflc!e, fMle: coi pennellr nzlch~ con la matita, l'On qu~lb. cura de.lii, !r,u Maentl11,lt"; proprta di chi 31 :'!.?plica alla. cultura (mest.l"'re, In cui 51 eu, irrovato senu 1U!drvi>. le sue !lfUre di uomini e I nudi 11 donne IOOO an1mat.! tselllll\'\,menlt <on neui di oarattere p!nstlco c nel quali domini :\ plù U'ncra fantasia ne11,uqi,.e. SC!do chiunque a lmml\glnarc, m buana k· ie, 11 brJ~co rlr.,·~lto dl Q:1e-ztebambok nraordntar!amente lmç-r,-s.,101~-intJ f' 1 mJ)tc· calrllt nelle loro Dropon\onl d! manlthlnl 11.rtJ. c<rlaù. Ellui sono ancora olu lontan• dalla pltt.ura , dal quadro de;ll · 1tt14l acquerelli m1lun1 scnsit\Vi e malau del d!ifunto P.ucln .a Vandtrp~I. e Pe!ntre de mon époque •· Po· rl.t. l9Jl, \medeo :'\lodllt'llanl: Testa di bambht'l CASTELFRANCO 'D dramm" di MOdlillanl è wtto quJ, ~ ... (IIIJfiSta s.1n adesione i.tnt.tmentale profonda, inUma. precipitosa 1gll C5Str1 che ha d'lnto:• no Ciò era connaturato In tal: P,rla:1. glo&t' r.ii ununa. sii tol.$e gli UltJml frf'?ll. L'amblen~ 11.rtlstlco di P:irigi gli offerse tre 101! fatti 1mportMtl l>'r U suo svJJuppo a.rtlatlco: la 11ltW.ra di Cé,.,3nn~. la sculturn negra, c. quel èpo di dbeiflO a. t.ratto sottJle. qulJil aent.a omb~la.tUtt, che Pica~. contrA:-!amen-:.e 1llt: ablt..idln1 chla~urnl! lnval~e, ave,, U6a."– u, sin dalh11 giovinezza Fu questo ult1:no In• contro meno peregrino ma. più u1Ue peY Mo· cligllani. Mediante Questa ma.nle1-ad!sefnatl· va egll pote abbandona.rst al suo estro !upet:, gareggiare In rnplditi\ col sentimento mute– \"t'le IUO e del SUOI modelli, COGltereAtti ed t.Sprll!SSionl di una sott\f;'licv.a. uragn.nde: la ~ob~lt'- d;~:a;~l~c ec ~~e;~o.d~1~M~ ~~; aua espre,s,slone cosi piena, In un atti!l\'l ~ cui es5a stessa icmbra es.,enl \'oluto fiM11ree ot:tlnlre: o uno sguardo nnnobbiato che quasi spegne e annullla l'ocehlo, t.u un nuo fine, ~::;u!fi ~~t~!"'~t: 1 :~niio~a.: ~r~at~ c~~J sembra cogliere il movlmentq prlmo costttu• tJ,·o della tonna umnnn. L":'lnbel'COdel olH· a:nt di Modlglll\nl, etic può nssomlr:l:are, pe: eh! iri,1ard.J grosso, a QU<:llodi non so Quant.: aniltl, che abbhrn lavorato a µunt.a di pen• na o di lllplll o 11.bb) anlnt«;:llato a tratti eott.ll l loro legni. trae da. qualt n•JC.lel sen· tuneur.ll la &ua ragxm d'e&-ere, U ,uo &tile, U hUO ritmo. qUMto liUO aoea1Uersl. \'Sria• znent.e nel partJCOlare che più prt"me. perden· no.\! quu\ o mutandOsl altrove In puro ac~ cenno e •lli=.rerlmento, questo d ~grada.re C05l urto e rrw::&o di toni. Ma per q.:el che fu Il suo tncontco colla cu:ttrra neg-ra, lo non po&o 1rru1r l'cnl.Uli«.– m d~I ph). Il geomet.rtsmo ne;n-oide era inttmamente rf.lrattarlo r.l suo spirito: egh non posaeaev. le mucelle dl divoratore di draghi del &UO compagno Pl.c.1560- lnrondert Il AO!Uoaottl· Ur&lmodella aua esperienza umana. !n queste !orme da collez:lontau di 1este, AArà un rom• p:to tonncnt.OM> per lu: dal 10 alla ll'Ua mor– ttc: tomumto Qhe più &I ~le:.a neUa pltu.ira O\ e Il &UO tm~ è ln-'\;:'.'ft.ore e le 5U" llitenzlonl p\u eompllcnte. Pittura costltuil& pe,r ampie aRfiiCnlC, con colort accul e tal• \"Oh,acon smalU potenti, ma In cui quasi Mm• pre si sentirà, r1m,,tto IIJ dbtgnl, eh, 'lUll· COfia. r.l ~ a.?ffstat.o, che ta sua int.:m1 vibra· :Ione non ha potuto trova.re il · ,no rttmo. Pfannt.ue-l, a cui dobblnmo una lnfc.rmatts.sl· m:~ b\orraNa 01 Mod1.:U.u11, l.iCMve: e L2 sua ope,,ra ha. b. IP'6ndezza. rnlenne, l'lmp2"1bllità tranquilla della morte•· No, e l'op~to: l'ope. ra dJ Modigliani M'fUe la mobt:it,a deJli im· pondcr,.bUI plu lnUmi della vita: da clO quul d~I l'Nt.rema IOLtlih~zn dt.l auo \S.,.Uto $1)1.• rituale. la 1ua l11.eerabiltti, la &Je. incapacità a rl.sol~ In sè fati.i e.1-t.r=ine-J, a rtp~ender• tntei'f'& dopo la plu lieve deyiar.1one culturale. M• Msa rlmanà. Indubbiamente: ed i llmld crltJcl che lo ho OOlto QUIIn bre,•e rono volu• tamente I Umitl ulthnl. oli.re ! quali una tC41P6i dell'opera dl Modt;ll.a:,1 dh·errebba at.to di db\lmanità. a di lnlntt!:U,enza.• G!t>rgto Casteljranco. e La pittura modM'n.4 >. rtrenu. lPJ4 . ARLAND 1Q49 e No:.rir~ ~t: 9.wc~ l~i:~e~::t:!·~ e la aua raa,,leurant.e dtsc.rezione, orfra. un aspetto \'erament.e aenmo. Sembra eh1 vi a1 po.v,.,. scoprlre, perslna nel suo dNlderlo di tlu.lta, Qual0he cosa di tenero I inaieme d1 !.natabile. Alla fine eMa rirna.ne pjÙ çuiot.1. che torte: eua. hA piu aplrito che pro!ondltA. Non ,1 possono di&oo1105eere le sue quallt& c.,,e sono aqu!.slte, d~ne dl un vero pittori DI un rrande pltt.o1e? Non lo credo. Il rer1• at.ro di Modi;lianl è lrOPPo ristret.to : il puro, ma Abba.ttanu. 1)0\'ero. Tl\nte tele me~e ,-1. clne appaiono monotone, Rivelano un manie– rismo, un compiacimento, un procedimento. Qu11t.1. sempre li oolore ap?Qre come un oom• plemento: non va d'I\CCOrdo con la forma, 1!1 all'Inizio, Ila ntll'elnborukme del Quadro: la .ie1::u1, la comp\et.'l, copre un vuoto. Anche certi ritratti scgnAno pertcolosamen• le I Umlti di QUCSt'opcm: lo gp\rito dlvf'nta hu.mor. Dst divertono, pun;ono, ma al modO delle c11ric:"1ture o delle marlont!tte, Le nù· 11110r1 tele: di, Modl$::llanlplAcclono per un aot.-– Ule equlllbrio trn li loro &en,,o decor11Uvoe la loro qul\1\tA uman.1. Penso ln modo part!CO• lare I\ Quelle, che rapprelentano d~ll eSW:rl umili, mnl11tlccl,Indolenziti, per quanto atillz:• tat1 e persino Ieratici'. In quntl me;lio s1 manUestano 111. scrulbllltà del ptttott, li l!\lo fttmlto, li\ sua teneretu nmtal!rlea. i\h biso• ~na rtcon011Cereche 11ll opere sono poco nu• mel"O!le che anche queste dlvtne lnt.erpret.:i• tloni dell'Uomo non afugi::ano del tutto iù1o ~ bna~rie •- Marcel Ar/and. e Chronlquo? cle I.e peinture moderne"· Parl.J 19"9,

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