Fiera Letteraria - Anno VI - n. 18 - 6 maggio 1951

Pag. 2 LA F I ERA LETTERARIA Domenica 6 Maggio 1951 VN 'l'EillP E RAHEl\ ''l'O DIF FI CIL E D E LL A CDL'l. 'VR A l'l. 'ALIA/\ 1 A OMBRE E Superamento del • croc1smo * lioteca Gino Bianco LUCI su LUIGI RUSSO Q PERICOLOSEAJIBIGUl'f A' UESTI DUE SCRITII 1u Luig i Ruuo, nella loro e,•i denle di,cr u valutn.ione, pouono panialmenle rl· ,·elare il contr.uto 1ompre preu :n1e nella Mllm11• zione dell:a sua open. L:a i:anguii:n:a ,·et mcn:r.11,contr :1dlt10, rii. e ll1111u1n1e, della polc1nica di Ruu o, in1pone aempre nei tuoi riguardi, incerta con!ider.n ione; I 1uoi fluttnanli hn• Significato e mito della storia * La categoria della moralità nell'esercizio della . critica sarebbe da noi vivamente auspicata; ma ad una moralità riassunta alla storia (la storia politica) non ci sentiamo di credere di Luig i B aldac ci 1torla; e qul ancora dobbia – mo lealmente cogliere tt prtn– cfplo di quella contlnultd ideale che rìcollega Il Runo eh Ieri o quello d'oggi, Una VOita C011CTt'tOlO.,I al– l'interno della metodologia ~!~•on:e,:~r:'ftfm'f:~':en't:r 1 '!; tutta l'opero del critico ftno od oggi, ftno ad e.uere lleve– fi'tj~~ corretto In ,en,o po- ESISTE UN RITRATTO UI BOSWELL Tro la prima e la vecchia reduione del e Probltml di metodo critico li danno I tre volumi aulla e CrlUca. lette– raria contemporapea •• che pouiamo con,1dero re un am– pliamento (!pecialmente per certe parti) degli ,teul e Pro– b/e,nf di metodo li del '29: ,1 pen,I al e trinomio Bor11e1t- In un rucnte articolo del nostro Giaco,no Anto- Serra-Cecchl li come ritorna 11ini, informom,no j nostri lettori della sù,golare for- !to::'an d~~nt~rft[~~"to1:~~': timo toccato alL'opuo di lomcs Bosw clt dopo due se- ~c;~~::u~e ,tt~~ '::: \ ~:~ <oli di s1lcn=io. Tra lt ta11tc ricerch, effettuate su ,t 'ultimo libro, sarà intere,- q11estoar1tore e/te ormai parCf/a deslinofo per sempr, ::nt~~~7i:!erad! '1;,a~:: P;~ all'oscurild, j,r Am erica e in 1"gl1ilttrrtJ si ero cer- co11tr0 quella ch'egli chfa- cato di dare un volto allo scritlore, 1110 sembravo d1e mavo:, e anche noi chfamere- ormai 110nesistessero più immagini cli, ci riportas- :,~~ ;,~~e:f~!Mr.f~ sera le sue falte;:c; i11vcc e siamo oro in grado di i~~ic L~in~:.u~n :ue~~,t~; poter pubblicare un 1140 autentico ritrailo. Si trotto spiacente di C3sere ,tata forse dell',wico immogin, cl1e esisto , lo pubbli - c con /u.so con altri critici fm- chiamo ficrciò come raro c,u·iositd sirnd di essere preulont,Ud o estetlzuintl, tra i primi i,i lldfo il mo11do. c~:ac:_m:::rn::,tee :"t,~ c::~~I '--------- - ---- - -- - -' che nel ,uo panorama della. critica di non molti anni or• .sono, lo .scrittore !i compcr• taue In con/ormltd, quando verso certa critica che del– l'lmpreulonla-mo utetf.rDOnte faceva Il proprio emblema, mottralJC I pfil manl/eaU ,e– gnf di un'amoreoole condl- :<J:endsin:;,{~e~f::;ail "ffo~7J~ cato di stotia nell'opera dtl Ru.s,a: Io si capi qua,1 per auurdo , ,oprattutto nel volt• re Ignorare ogni propo,to td ogni reallt:aztone di ,torta Interna alla ,teua opera let– teraria, come nel ca,o del De Robctls. Era dunque 1ul– lo ba.se di queste premeue che avremmo dovuto vedere 1boccare lo ,to ricismo r111la– no - come abbiamo accen– nato - ver,o .sohalonl ,o– cioloolche e politiche. 1en,o che egli fu l'uomo ap– punto di questo pouaggto da un ,ecolo al'altro, do una cl– viltà all'otra •· Il ptoblema del Machiavelli .si tlpropone quf come proletlone aut qua– dro generale della ,torla del primi trent 'anni del XVI ,e . colo. Ma que,ta angolazione ~M~::1~:a,.:: 1 r~~7i;n~7~e~':~ lo que,tione, po/chè In /or1do ,i tenta ,emp/icemente d'h1- dl11utuare lo po.tlzlone del Machiavelli Ingigantendola; Il metodo rl,chia di apptoda• re ad u11a toutolooia: rlpro– ponimento deJ tema. Ed ab– biamo ,celta un t'#emplo o cui tanto !f pu6 concedere nel !!:iru1:' r;!,~~en~ 1 tlt!z~~",~ Jomtdmentale .saggio ruulano !Ullo ,crlttore ftorenUno Il ri– chiede un dl.scor,o ben pfu compiuto). D'altronde Il Ru.s– !o t uomo troppo per,pfcuo perchè non !lo meno .sull'ov– Vl!o dal .suo e.sercUato Inge– gno ver,o certe /orme di e storSclamo deteriore•: ,ano parole .sue. Meritano un parJlcolare cenno nel no,tro e,ame quel po11i (anche Indipendente– mente dalla polemica contin– gente dell'ultimo capitolo) ove lo .critica .sembra 1 0lere Indicare la ,trada aUa poesia: e __ pretenderebbero che Il p,ot• ta e lo acrlttore vive11eto In una ampolla, completamente ,taccati d((l mondo, ecc. ecc. •• Que.sti ,ono dlacorll 1plccloll, (anche la qualitd della praia nu,lana ne rtJente) pel qua– li è Implicitamente sollecitato un rt,catto, la precisazione in• somma del loro .r1gni/1coto propedeullco: chi sa quanto !forno ancora lontani dallo .scrittore df Stato I Per 'finire. e per tor,1are alla Storia dal– la politico, il Ru, 10 porla più volle di moralitd storica, e plll ancora ne parlano I re– cen.sori morxf1t1 del Ifbro del Ruuo. La categoria della mo– ralitd nell'e,erc/zfo della crltt• ca sarebbe do noi vlvarnence OU$plcata;mo od una morolt– td riauunta alla ,torio (la. atoria J)Olftica) non cl ,entlo – mo di cr~dcre. Per noi non d vfta morale fuori dtl'l'll?lbfto di uno fnaUenabile economia def .sentimenti indtvld11all: tonto più quando si tratto di ~sfo. Concludendo: un valore eterno della ,tarla letteraria. del De Sanctla 1 Certamente; a pa.tto di ,taricluo rne fJff' dauvero li 1fgnl/lcato e 14 portata, com'ebbe occ,uione di dire o,ichc. O. F. Conttnt. LUICil BALDACCI Prect,amente {n que!to cJf• mo viene oggi J)t'rentorlo– mente rlprOJ)OJto dal critico Il problema De SanctU. Nt!– .suna meraviglia: ,1amo di fronte a loglcluirne e preve• dlblll con,eguenze: proprio ora che aono cedute nel Ru,- 10 d'oggi quelle .sovradrurtu– re di più odenta.to ldeolf.smo che J)Otevano /arcf pen,are a parzfall conttaddizlonl nella opera dello ,crHtore. Cl fa piacere che delineando lo ,volgfmerato della per.sonalit4 del De Sancu ,. Il critico cl parli del momento leOJ)Ordia– na in un primo tempo (Leo– pardi come ,tata d'animo) e quindi della fase manzoniana e reall.!tfca: ,ema nemmeno BIBL I OTECA ~:;, •g~~f,~ 0 li ~ ?;i~•.:\; TUTTI I NOSTRI sentiamo JI grouolanomente calcare la mano da parte di certi crftid mar.risti. Il Ru,10 P ECCAl'l non al la,cia .sorptendere fn e ON QUESTO titolo - lmbarauo neppur quando Il che ricorda do vicino tratta di ,ottollntare e con- quello di un volume del dannare ntl De Sanctl.s real- compianto Fra11ce,co Jovh1e due poil:lonl di J)OeUca con- - .si J)Otrebbe indicar e Il tenutl1tfca; ma la ragion cri- e Quaderno della Rodio• (nu– tlca dd RuJ,o e Il contenuto mero VI) che raccoolie le con, (la ragion d:euere) dcll',n,e- ver'4lfonl quare,lmolf di do– ra poetica riveleranno o un dici lUU$trl.studfo,t e letterati certo momento la propria relative ad un tema partlco– uclU$IVa conabten.za nella ra- Iormente arduo quale è quello glone storica di que,to o quel delle vlrtll e del vizi. S'lncon– perlodo. e sar1}talora - cl al trono qui, fianco a fianco, permetta - una ragione ,to- A. Baldlnl e M. Clngolanl, rica preconcetta ed a,ttatta e mon.r. Barbltrl ed A. Brue,, , ancora parte cipe dei caratteri C. Angellnl e F. Carneluttl, di uno ,t orlcfamo ideallatlco. D. Glullottf e G. La Pira, Il Ru, 10, /orte del gludWo S. Garo/alo e /, Giordani, don de.sanctl,lano. o/fermo: e Il De Luca ed A . Fanfan i; eia• Cinquecento ; proprln lt se- .tcuno di que,u cen/erenzfer l colo dtl Machiavelli, nel ha trattato brevemente Il ,ua ROB ERTO CANTI Nl orgon1enlo cori grandlulmo f!~~t~:1,~mf:::~~101:m:le:! ,1va risulto attraente cd l.strut. tlva mentre •el riproduz ioni di alfreu:hl di Glotto richiamano vlJlvamente alcune delle vlr– hl o dJ tHzf di cui .si d .scorre nel teito . Non è J)()S!fbile far ~:t';!!ribrer~!.s:::u:al;;~:1~e~ lltd In /arx,re di quc.sto o quel– l'autore mentre ,ano ,tah tut• U bravl11fmE nel loro ,ettore e dal loro punto di vl,to; fnol• lre sono ,tali tutti bravi,slm l nel loro ,cttore e dal loro punto di vitta; Inoltre cl6 c11e fa belle queste pagine è la r.:,~~n~rr~~g:e ~~:r~~ ne, lo 1pontaneo collcgomt.nto Ml concetti. lnvmamo per– tanto ad accostarsi al te, to, .sicuri che I lettori rtcaveran110 oltre che 11n godimento e,tetl• co un JJr'C:fo.,o ln,egnamento morale. che non è mat auper• fluo J)t'r nc11uno. (La Valle di Glosafatte . Edl– l'ionl Radio Italiana, Ii50) . (p. b.) Inno allit libertà T ALE E' IL LIBRO COtn• po.sto dal pro/. Conaolto Ceci (Libertà Ideale e U– ~rtà storica, Bori, Laterza, 195()} che Benedetto Croce ho prefazionato con parole com– moue e commoventi; Il Ceci ln/atll, cieco daUa na,clta, rlu.scl a 1tudlare, a vincete una cattedra di filosofia ed o e prendere Il 1uo posto nello achleramento politico li, ma purtroppo mori a ,oli 54 an– ni nel 1948 doJ)O una vita e.semplare. Dalle pagine, che la p-letà della vedova ha rac– colte. 1gorga un monit o etico e clt1fle che non deve re,tare senza eco tra I nostri contem– porand; valgano come eaem– pfo que,te brevi, non dfr6 cl– tadont, ma epigrafi che nel volume del Ceci hanno ampia. dfmo, tra done; e oerdonare è compren dere mantenendo per6 la condanna del male li; e f, ,enza !en,o uno deplorazioni" del. mali aociall che non ,1 acomparml ad un'effettiva opera di bene•: e U non com– prendere t egoismo: la /lloJo– /la Vt'ra è bontd, t un donar,I nell'atto atcuo che si com– prende•· Quando un libro è perva.so da un tale a/flato mo– rale, anche I dluensf ,u pasf– tionf /1101O/iche di partenza e su parUcolari lnlen,rtfazfo– nl aono tempre sunerablll aul• la comu,1t bo.se deJ rfconosc '• mento della e of!o Immorta le dtl valori 1pfrltua.11 ~. PAOLO BREZZ l

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