Fiera Letteraria - Anno V - n. 42 - 22 ottobre 1950

Pag. 2 Bibllo eca Gino LA PIV' poU. Pol fl ,a quello che ao– uenne In l1'J)Ogna: la guerra e la ditt atura. OfUgo lcucl4 la caUcdra e /u all'edero. E' appunto in que,u uZUml templ cJ1e l'oUitrltd pubblica di Orteoa ha ceduUI Il pauo a qrulla pfA ,trettamente cuUu- r:'eu:11~:~•,:'gf tri:i~e~ poli, Neglf uUlmi onnf ha al– ternato la reildenza df Lflbo· no con Quella di Madrid e ha fatto alcune opparftlonl 1n. pubblico che hanno ""citato enorme lntereue . Ma procdla• mo con ordine nell'uame della più recente ottloltd orteghfana . Nel J"Z egH Oott,Q ,crttto quel prologo al libro del Conde de Yebe, dedicato alla caccia (I ) che al ,uo apparire 1iuclt6 una Jorte fmpreufone per /4 ,u11 compleu11 orlginalltò e che oggi paulamo con,lderar, 00• me uno del migliori ttempl dtl – l'applfeatlone del metodo dtlla e ragione vitale •· cioè di quella analld ,11ternallca che non è vincolo di prtordl n11te o rigid e /orme di pensiero ma d muove nell 'Interno della. co,a e dtll e tu e ctroo,tant e • nella. compleua , e ~tale •• 1trutt 11ra di queda , ,copre la rcaltd:. Ntl 1114 Ortega ,- Gau et rl· pubblleò quell o prologo lndeme ad un allr o che aveva ,crltto per 111 Storia della. Ffloto/ la del Bréhfer. (2) . Se fl prologo tulio caccia ha Importanza per la accennata ra• gfone, grandlulm a lmw,r tanza 1anco L A FIERA L E T T ER A RI A Domenica 22 Ottobr e 1950 '.1. 1 ESTIJIIO N IANZ A IJl OH /l 1 EGA GA SSl iT gliamo rodere rl nten&a e pura fellcltà che è Il e ritorno alla Natura ,. dobbiamo entra re lo rapporto oon la beaUa .selvo.1- gla, scende re al auo livello, pro– vuc emulazione di fronte ad el• aa, ltl6ti Ulrla , Queato rito ao.t– t!.le è la coccia . ha pure U prolOgo p,eme,,o al saggio del er,hfer perchè li Or• ~~~.::::: 11 ici:e a~~~: ~r 1 .,~t /lcato e la poufbllftd: della 0011 detta storia relathrlsta dllllte• vana, IJ prologo è una apJ)(llllonata po/emica contro U tradWonalc co,Wmt delle poririonl di pen• 1ftTo /tuate In a,tratto e quuf separate da quella che i l11rea– le vita e esperienza delt'11Utore e contro t'ln1egname11to cor• rente e dllfu,o della ,torta del– la /11010/la che non /a che per– petuare unci 1erie di i>l1tonl 1to• riche per lo piQ parziali, 1pe1ro errate. Per U peniat ort 1pa– gnGlo, zone vo.,U1,tme nello ,ofluppo del penlfer o umano , tanno Ju.orl della no,tra el/et• tliJO cono,cenia: erroneamente li conllderono periodi di e de• cadenza • o e tronfl.tfone • per– ché 11 giudica di ttll ,ofo In relazione alla loro parti colare ,torta. S'tlloc nello 1t11dfo del pent fero /11010/lco una pfù: pro• /onda pu.ntua/lzzazfont d'ogni 1lngolo fenomeno ma ,apra . tutt o dt ve: cambiare la menta• lftd dello 1t11dfOf0 che al /llo– to/o antico deoe rioolgtr l l con ""'° preci,o del limite di quel– lo come al /11010/0 ath1ale non deve ceuar e a, dar ,empre pre,enf e Il ,en10 del proprio Il• mite . ! 1t11dlo10 C /1/0IO/O J)OI• ,ano eue re la lt t11a J)fr,onci eh.e la oono,cen,a del pauato non e,c lude, anzi pnm ette tl perf ezionamento della 1peeula• :Ione preatnte (t tn queito sen,o c't1 progre,,o ) ma que,ta ultima deoe 1apere dt euere uno 1/orzo ~rso una meta lr• raggiungibile. • • • Da tt mPO Ortega duldtrava pubblicare l'tdflfone completa delle ,ue opere e andò prepa– rcindola dal 1144 in aPOnU, de– dfcand oof poi, quoti per com– pleto, gli anni 1946 e 1141. L'opera u1cl In ,e l oolumt e raccol,e tutti gli 1crWI pubbll · cciu pltl. alcuni tnedltf ; come iuct, rapidamente 11uaurl . Ora 11 ,ta preparando una nuova edizione. E' /on e 1nuUle dfre che l'in– tereue di una pubblicazion e di tal genere è enorme; 10l0 VO· glto ,ottolln eare un ?Q'rtfcolare degno del maggior rllfeoo. Or– tega pubblica qui alcune co,e Inedite e fr a quu te alcunf , uol cor1f 11nf11fr,Uarf (come l'lm• portontfuf mo Intorno IL Gali– leo del ItJ lJ che .1eroono al criti co ad una cornprt nlione più: 1lcur11 e pro/onda dtl ,uo 1l1tcma /flOto/lro. Una delle oc• cu, i, che /requt11tement, , 1 muooono ad Ortega t1 quella di euer e poco , ttt emotlco: ,ono appunto que,tl corlf unloer,1- tarl che et olf rono la J)Ollbllltd: d' ;;:,:,!''::~~~~ ::a p~ r:,.;.~-:e la grande lmpr e,a tdlt orlalt!I della ,u.a Opera Omnia, Ortega non ceuavo di dtd lear11 o nuoo/ 1turll : ,tudt contfnuatl ntg/1 a 11ltin1Ullml templ e di cui ora appaiono I rl,ultotl . • Ml rf/erf– tco od una pubblicazione cht t1do 1)000 appar,a nelle vetrine ~~~e ~l~t~ 1~:~~e;z, ~~r.lea Cl troviamo df front e ad una nuot)Oattlvltd di Ortega1 Quel• la di critico d'arte1 Q11t1to ttudio 1uJ due grandi pUtorf 1pagnolt ha la 11111 ,torlo. Ntl JtO la Ca,a editrice ,otz:• zero rn, Verlog chte1e act Or• tega una lntrocfu.::lone per un libro di rlproduzfo,it d'opero di Vela,quei . Ortcga dlchlar6 la 1ua 1car, a competenza fn mo• terla a,tt.Jl ca e oolle declinar, l'Invito ma l'Edltrf ct tn1l1tette e /u. co, l che Ortcga, allora a Ll.!bono, pre.1e o ,tud'lare Ve/a1- quci. Le pagine che gli erano date rlchl ellt furono pubbll· eate nel lt'3 fn tedeico, /r on– ce,e ed fngle,e, Ortcga quando alfr onta uno 1tudlo ama approfondirlo: di qui che l'lntere, ,e per Velai • ouez 110n ,1 1pen,e colla redo• zlone di quelle poche pagine. /nt ereu e per Vela1outz In par– tlcolare, ma ,oprat utto h1te. reue /llo,o/fco per Il problema della critica In rela.zfone nl– l'arte pfUorlco. Ecco che Orte- 110 pubblica 1ulla rfvl1ta Leo· ~~:o r1i ,vi::!! ~'°ndc1 11 ou~ 0 Jft'~ ed ecco che, nel 1947, d~ alcune conferenze 1ul grande pittore o San Seba1tfano. Tutti que,lf scrit ti ,, trooano nel volume ap• pena uscito e con eul iHinno Goya e Velasqnez uniU leUert cd avvfd cont,,n . poronef di Vtlatq11ei eh, U critico ama rappruentare rag• gruppaU a che ,ervono d'Ulu• 1tra:lone alla vite:, all'ambfente di Velo1oue.z e rontrlbul1cono ad una ,ua migliore compren– lione. e Dovantf allo J)ltt11ra non ,ano ,toto J>lil un pcnonle • d(ce Ortega nella pn/culo ne e tiene pof o precftare che Il 1uo libro non vuole emulare le oJ>C• re degli ,torlti dell'arte ma WO• le .10Jo uamlnare gU 1teu1 pro– blemi di quutl da un dlwr,o punto di vf,ta, In un lavoro che t, ln dt/ lnftlva, di collabora– zione. e Non 11 tratta perciò dt un libro mo di un Q'TUPPO di /og/f lanciato alta conUngen10 perch4, posftfoomente o nega- :~~;:,~!~; " ftu::rv1;c, d:fz~ ,ua ,tar la•· Coil Ortcga e co,1, In fondo, anche noi, 1o;~a 04 J:Z~~o~~:!1!~n °d!1,a~if:C: In alcune rapide e felici intui– zioni, fn alcune ouer ooafanl ,ot– tili ; non creda per6 Il lcttort di trovare nello ,tudl o delle rl10• luz-lonl definitive. E d'altr onde ,e i 1aggt ,u v,. la1quu hanno caratt ere un poco Jrammentarfo, le pagine che Or– tega raccoglie toprci aova danno ancor più l'/lnpreulone di /ooll 1par1I, gettati al pubb!feo per pu.ntualtu are alcunt motlVi crl– Uet, quali per o//rfr e lo 1p~nto a 11uove Indagin i, senza pretendere prect,e rt,oluzlon l. d~~=:~~ 1~h~'., br;,~r!b::1~: : mare Il e dl1tacco • di Oova da moJU degli tnnumtrevoH temf da fui trattolt tn pittura. 1plega l'ottcg glameno df 00110 di /ron • te al J)Opolore e /a alcune con,1- deradonl ,opra Goita rttra t. tt,ta. Dei tre 1aggi u pltl. tnte – ru ,ante t unza dubbio Il ae• condo perch4 chlart,co aleunl r:,~:!.J 0 :dac:.:rJ!~o'.' 1 df "o:~ ed t tale da non dover euere tra,cura to dallo tlorlco dell'a rte. Accanto alJ'otthntA ,uolto nel– l'l1tltuto 111ronno da ricordare oltre dMe apparldonl pubbliche di Ortega: la conferenza da lui tenuta nel 1'46 all'Ateneo dt Madrid 1opra L'Idea del Teatro e Je qucittro con/erenie ,u Vtlatque, date a s. Sebo• diano nel 1147. anni Cl fard: conotcert qMtl ,aggio /11010/lco che Il ,a che egU ha qualf ultimato e nel quale egli tenta la de/lnfA:lone di vna pfà precila 1Utemat1ca. Mi t1 ltato detto che aar4 un groilo oolu.me , di almeno 1:10 J)Ogfne,e che 1egner4 una nuo– N tappo nello 1ofluppo CUI pentlero ortegJl:fono. loru u USI ne oedrò la pubbllca.,tone. Intanto Ortega ,, prepara per un viaggio In America. Ha ricevuto due lntrltt: uno di una Unlvcr,Hd: ttatuntten,e ed un altro deH'Unloer,ft4 di Porto Rlco. Qua.,1 certamenta U ac– Cftterò entrambi. RINALDO FROLDI * Sono mant/e,tadont troppo 1car,e per POter •upporr, che Ort~ga ooglla decl1oment, ri– prende-re un'cittftlft4 pubbli ca quala quella che ,voloePa un tempa d11llo cattedra dell'Unl– verlit4 dl Madrid . Nd 1l di– menti chi che, In /011do,nell'ot– tuale regimo •pognolo, Ortega è un J)O' un gran tollerat o: per quc1to vive l,Qlata, ,degna le lnt ervUte e oolentierl tace co– me citi ritiene 0-110,1 un dovere Per HIOluta m&ncama di Il>&• di co1cienza, J)()llo che non 110, IJamo oo,tnt tl a r1mandl ~ tutta ICI verltò 11 pub dire, ta• al pro11lmo nwnero la critica di cerne anche quella porte che Gian LulJI Rondl al fllm e Do• t J)OUlbHe dire. man i l troppo tudl •• e le con• For,e molto dello 1ua 11/en- sueifl rubrlche radlofanloa e zloso ottl t1U4 di queltl ultimi tutraU,

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