Fiera Letteraria - Anno IV - n. 44 - 30 ottobre 1949

~~~ 3 o_ O_ttobr:.:e:_1.:9:..:4;:_ 9_ _ ____ _ _____ _ _.::____ _ ~ l::_, ~A~ F~I ~E'....'R~ A~ L~E_:T...T~ E'....'R~ A'....'R~ I ~A:.____ _____ __ _________ ___ _ P_a.c...gi_ n_a_ 5 j\JAURJAC INTERPRETE DI PASCAL Una singolare vicenda affettiva * Le l~D1a,:ini Sacre ne la mia ansia trovava Co– gli di cart a di seta perchè non si sciupasse; qualche volta Sant 'Espedlto se ne stava sul mio cuore ment.re dormivo. (Connnua z. dalla 3" vug111a) sciupasse Jc belle tinte degli Pol, li pensi ero di fare ma- abltl. Jo franc amente li In· te ml assalsc e una ventata torri, montagne, e portavano vidiavo. C'erano , ad ~mplo, religiosa mi fece dubitare un grandissimo ostensorio due Santi: S_am'Em1dl?, Ve· delle buon.e Intenzioni. Cosl di oro massiccio che certo scovo e .\Iartire , e Sant Igna- trascurai 11Santo , delibera · doveva pesare moltissimo - zio di LoJola che addirittura ratamente , però, e soffrcn• Q 1 rdai 11 cie- stavano seduti sulle nub\ e donc, ma fC'licc di sacrificare 1 uant~ v~~~/~:vvero quel non degnavano dl uno !>8uar-c,ualcosa e di fare pcnitcnta: L ' AMICIZIA di i\fauriac prima vicino alla sorella nel tocco della Grazia per Biaisc O pei v 1 1 fui do Je città al loro piedi. L'u· Enorm{ pecrat: erano su di. per Pascal data eia parlatorio del convento. Ci che trovò al fine la forza di due angel • qu~t ~? te uo ragionava col Padre Eter- me. la mia cosc.r.nza era nera . molto tempo, molto va tutti 1 giorni, le confida infrangere Ja pericolosa sot- ll 11 per scorger ne e mati no che a sua volta seduto come 11 fondo di un pozzo, e pnma certa menLe ~I questa tutto , sl fa guidare in tutto. tomissione. Nei diciotto mest tlne chl~re O nel tramont -su una nube era contornato non c'era salvezza. Mt accu· stori~ commossa de1.i-~ppor- Jacquellnc sente in qua lche di vita che gli rimasero la- infuocati. Molti ~rsonaggt cJi aug eli bambini, l'altro ·in· savo di stravaganze, di de• ti di Blaise e Jacquclme - momento che anche la sua sciò ~e dispute teologiche e delle mie immagml, oltre vece a.veva le braccia spa· llttl di furti, piangevo sul « Pascal et sa soeur Jacque• vocazione, la stessa vita si rifugiò soltanto in Dio e quegli angeli, volavano spes• Janctttc e gli occhi rlvoltl in mot'ldo Intero , ml incolpavo line », cd. Bomplan i - . For- claustrale, è in qualche mo· nella carità. Rinunciò alla so anche senza a_li_o se ne alto, mentre gli uomini !on· dt \ncrcdu\ltà, torturavo le se a.nzl quesLa storia non è do una dedi~ione a lui, al glonia ùel suoi studi agli __ ,;,;;;. ______ _ _,._, _____ _ ...;_ ...,~ stava no tranquilll m cielo, tanlssiml nelle strade dolla mie carni,facevo fior~ettidal che un ~rib~to di ricouo- fratello. La sorella maggio- agi della casa, al Justr~ del· lontani dal rumori cittadini, Città non si accorgevano di mattino alla sera, ml vedevo sci:nza e. 1l_r1su1tato di lUJ~- re, Gilberte, dice nelle sue le amicizie potenti, rinunciò <.:HBLS'.l'lt\X UJ!}BAHD: Scona per «)lo zarl.iana » (J033) senza Umore che la polvere niente . già sul letto di morte e tn gh1 anm eh affett uosa dedi- «Memc,rie» che e Blaise non a lutti I raPPort i mondan1 Fui tormentata da smanlc procinto di andare all'lnfc r· z.ione e di intimità. poteva amare nessuno più per cercare soltan to la pr~ l-- ----- ----- -- ----- ---=----- --- --------- -Jdl volo per lungo tempo l no, percorrevo strade quall Già André Gide, nei « Ta· di qua1)to amasse sua sorel- senza continu a di Dio. E Dio miei sogni divennero 3 l)OC 0 quelle «dell'an ima aHlltta • bleaux de 1a Jlttéramrc fran- la. Le parlava di ogni argo- gli dette finalmen te \a. pace l;u T , O V A p O E S J A J T A L [ A N A a pOCocomplicatissimi; non che_da una Immagine ml ap- çaise », che avev a via via a~- mento, senza ris erva 31lcunaattraverso le parole semplt- t Y U cl fu pomeriggio a lezione di pariva davantl agli occhi, ~)1tnt~~en~~c~':1~~e~r;a~1~: fetr~~le~~l~ cs~~i~~~i~~ ii ~ii ~!-i1u:i:t°c?i~s;;r~~~be~i glnnast Jca che lo non bra· wua vestita di bianco, con nità d i predilezione, che di cettu ata. Polchè nel loro Viatico e raccolse Ja sua 1l 1 • ma~l di poter volare davan· 1 capelli sciolti , le braccia quelle di temperamento, ave- modo di sellti re, esisteva finale ritrattaz ione e 1a ti agll occhi esterrefatti del- tese, gridando: « Al voS t rl va affidato Pascal a i\fauriac, una tale comunione che riu- sun plen.i sotto missione alla ve i ero so ,n rnerso le compagne di scuola. Pen· piedi, o Gesù, son ro::.e ie il quale aveva scritto ln po- sc1va a farli accordare in Chiesa sai di camminare per aria a ~plnc, 0011 :;ioic le croci, e che pjlgrne uno del m1gilol'i tutto Sicuramente I loro due A trarre le somme, alla fl· testa all'ingllt, dl fare voU cibo 11 paure, è dolce il n traLtJ dl tuua la raccolta cuori e1ano un cu01e solo e ne deil breve saggio, bisogna • • . • stravaganti, dl entrare dalle mo_rir»; . r on- Fw da allora aveva Lenu· trovavano l'un nCll'aluo tali ammeuere che la materia è n-- • l zz· .. ,.r;a p·•a' da,ll' uidu·izzo anche finestre, e In breve tempo ::;ei,J>CllU~ nd3 Vano ne .. to a spiegare o a confessa- consolazioni che non posso- avvln~entc per se stessa e ICOJ1.0SCl,(l,111,0 Q, CCI, ig t aj1, o" divenni molta nota tra grnn• u·o a quella bianca figura, 1e, i suoi 1appo1ti con Pa- no essei e Intese che da co- che nC'lle mani di Maur·ac . • • • d l · · di e plccoll, per i miei dl- lnfinHe croci che st chiama - scal, scr1vendo queste paro- 1010 che hanno partecipato d1ven'l.a davvero un roman- se scrilto a ,nacchuia: ll11, a, nico CL nian a e noti z 1,e scorslcon i Santl,1>erla m~a vano cdrstnganni, dispiczz i, le « Guardo sul mlo tavOlo, un po' della stess a fellcittl, zo Ma un I omanzo che con· dimestichezza con Il regno crltiche , ar icllta, dcnSiou,, a poi tata dt mano , quell'cdi• che sanno cosa slgmfichl tiene anche la rivelazione dt o CCORRERA' comrn- volte appaive m<.-omposto ra. 011 stagione. 1.:cffetto, an• dui d1sart1oolat1 e SJ>C~ll, celeste l\fi vestii come \ ansietà, incertezze, 1 ~[eimi · z1one sco)ast1ca cle1 Pensdes amare ed essere amato con un ltmerar io sp1rttuale dello a -e con una pic:col pei eSubcran;,.a alternando O che, d'una rmuuz 1a Iuteudla- ma Ja mia testunomanza ora miei preferiti, di rosso e dl tà >. ing ombravano suo er opusoules, pubblicata da confiòen1.a e senza timore di scrittore e In mlsura cos1 ci, 1 fcss O e Le cope; megho ~tit\lCndo di voll:a moc 1 Ja suada scelta oggi è questa (se è <.-empito del azzurro mklstldll genitovl e cammmo , dal cielo veniva- Hache tte con una lntrodu• c1b che disunisce>. rlocumf'ntata e precisa che con 11 1 ~la;-oltnt han." 111 volta aJla scaiuJita ancia- da Barolm1 è la p1t1scomocta, poeu testimoniare i momeu- pa;-enti' con la I ichlesta di no lampi, eppure ella t.an · zione, nouz 1e,noLe edue fac- Tutto l' accammcnto di lo ,'itesso esame di Charlcs tme dei llbM( fase oche so- una nairat~va o1.hst-orsiva 11 1a più stretta fra quelle che u della loro generazione) 11 veli dl plvzl assunsi ari e gulnante si taceva strada si· s1m11t del manoscritto dei Blalse nella polemica delle Du Bos « F' lit. et le probM- no !>C~e~~~~~ ·.lll~~lfìc,I Sol- piu amblzioso ritmo d'una gli si' potevaoo apm-e l\la lu nuo ce111110 ora ~ questo, H mtslenose e t1 1 lasciai cr~ no ad una tu~c lontana C~ PettSées, da Leone Brun- « Prov1nc1ah » è un r1rtesso me du, roma nc1ercathol1que» :o 1 }la cli~lc dtvagazlo- p O es 1 a « eml>lemauca » E realtà oltre che d1 fronte a mio mcxiorJn1ta110 dLvedere scere i capelli Qualche voi· sl btamavo d essere , e allon schwlcg Quel vecchio libro, d1 questa Influenza della so- che è del '33, sarebbe ora da 1 .:; 1tau:ll~ai~J~t p~aJlta e quasi possiamo ol'ma1 ven1re a uu'muegaQ1le lavo10 rn pro· è P~ ora sommerso m que- ta cercai di essere peccatrl· tanato per sempre Sant 'I!} porta to dappertutto con me, rella minore che avova ab- rived ere E' un saggio su Pa- q osa dell'editore «raro• quest'ulti ma piova (1) fond1tà - e per ,un poeta, 1a- sto 11fuglo • Che son parole ce nel Purgatorio tra .le spedito, m1 prende vo a mo– sin dal tempo della mia se: braccialo il g1ansemsmo con scal, ma anche su 1'laur 1 ac, I't~-e-tirovrnciasettcnll iouale, lfn ossel'vatore frettoloso voro In profondità è sopra t· nv olte da!l'.autore al suo lct- fiamme, pcrchè gH angeli ve- ~no prima la Beata Bea• conda classe, lacero, 1ngial11 un ardore assoluto e una ac- Insomma , e ugualm<'nte pt o- UOll~ copia numer,na, deli<Lnon avJ-ebbc probabi lmente tutto uno scavo verso le ra· to1e e <;hia1 ite da quella sor--nlssero a salvarmi, come trico li Estense, poi Santa 10 1 fitto di note. d1unghiate, cettaz1one senz.1 tn,certezze ficuo La traduzione d1 Ro- , a amoiosa del parucol.irc difficoltà ad afferma ie che dici del !rnguagg10 - c1 tro- ta d1 autob iografia in versi nell'immagine degli associa· Zita, Vergine Luccheie. di fotografie, d1 date, cll pe- Infatti quando alla condann a berto Rcbor,1; è molto attcn• ~ui afi :o E su tutto II ri- con questo suo libro Baro- viamo d1 fronte a un cedi· rnmolata appunta, nel volli· tl dell pla unione delle anl- Da principio la Beala tal, secchi, slmtJe a ~uet l!· delle cinque proposizioni del· ta e colQoca bene quest'opera c?J~gr d~~ina ;nnamorala vi- Imi ha comptuto una sorta mento e forse a una 1esa C'è me,« Diario» «Lami a nave e ~ antl ma invano Beatrice fu l'immagine plu br1 di cm parla Rimb aud 1'Auo1istmiis segul l'ordme nella colJana elci « Ritorni• gi:ia 0 d 1 giovrnezza che riti o- di metamorfosi In megllo O In quest'ultimo hbro di Ba- giace s1>e-1.zata - su un ban· ~ iè 1t not'.teml sveglia; cara polchè ella era vestita « immersi ncll' Oceano> - eh sottomt.Ssione dato dal ca· di Bompiani Come « r11or- .i•. oeua affett~~sa gestlco- rn J>eggio st dovrebbe, ap- rolmi una troppo frequente co di sabbia - l'aooare-tzano enc , 1 n l'lm· da ;uora, Wtta In nero, con chiu so e come mor to al tem• p1 eh Port-Royal (sia pure no,. e come prefaz ione a v val del mmo libro cU punto, vedete l i fatto è - spersouallz;,.az1one espressi - onde lncosclenu e senza mc- si_ all lmprovv 50 co . un soggolo bianco , te neva 111 po delle pazzie e dei d1ver- neWamb1gua formula (lel una rilcttm-:l di Pascal non ~~~ 1 ~ai olun\ua nl una sorta O almeno ci sembra - che va, uuo slittamento continuo moria - e 10stesso vivo - ~ie~ion1 tessere traspar mano un g,gllo e nell'altra timcnti - riviveva, sl 1la• comprom esso casistico) Jac- si poteva desiderare di me- 1 ,ess.•"gJo apei 10 so·o agli ucssuna reale metamorfosi ve1'S()lo st01ularcl d'un llrl- ucl fluttuare perenne - cli tata n ce 0 · · 1 una chiesetta col 600 cc1m· pr'va tn certe sere, contem • qµcllnc st può dire ne mori gho F, porchè oia nessuno ~~~cletti°al Javol'i » lii quel si è ~r ihcata, è avvC"nutosmo pili o meno pu10 ma un sOOP110 ma1lno_- ?nco1~ Mie furono le rose de m L ... ,panlle, che sembrava un poraneamente alla mia ani• d! dolore alla pactficazlonc pensa a 11presen wre i teso caso do:,, a chl dcll'imnu• semp'wemeute che uu'hmc· sf.lCSSO squisita mente retorl.• non so - pcrchè nauf1agass1 s1 ma11an1, mio il giglio di giocattolo Ml raccontarono ma , e 1 per la sete rinascente, avrebbe prererlto, diceva lei, in forma e in' veste accessi- 1 eu{e sta~'lonc già anticipava gnbil~ teuden?.adello scntto- co. Conseguenza dt ciò, e rn· - nell'ora più serena del San Luigi, mio li rosso cuo- che eia slata la Fo~datrlce ancora 1a sorgente gorgo- il martit1lo. , . bili' . • _ ..:_ In uua 11 r,potibile, deso- re a rompei-e 11 resph Osll on- s1eme causa, Ia povertà di mio viaggio trasognato» 1e d1 Gcsu, luce del mondo del Venerabile Monastero gllava , . La sua morLP..ru 1 ull1mo XJXO U·\ D.-\="O lata uaspai-enza temporale Cd' e Insieme 11 nafli-atlvoe ll quella su-u~tura r1t11'\lca di l'ur!Jroppo, 11 messaggio Non so quanto tempo du· Benedctt.lno presso la Chi~ Se era la poslz1o'rfemiglio- . ,. _ l'acca.dcx-e un prcsenu· didascaltco ha ctefi111t\vame n- quella rltm1C:aassolute11,.ae chiuso nella bottlg\Ja e g1un- rò tut to questo. rivedo la d S l'Antonio Abate In re per parlar e dl Pascal, 10 mento d'aut.unuo i>recoce. Nè te preso u sopl'<lvvento Ad funz10nalltà che ben o 1 trc le to a riva dat triste naufragio mia calllgrafia di bambma ~err~r;n cd a lei chiedevo era tanto più per penetrare fu la fa.elle ghirlanda del mo- azzardare un'iPQtes! 1mmag1• presunz1om formalistich~ dC· mauca dt uuità d1 c1f1ano dieuo un immagine piccola 1 • 1 rità di spi tJ delicato mistero dl quellta tlvi a sedurci O almeno quel- no.sa si potrebbe forse dire gll schemi strofici è - anche Residua del vecchio Adamo che m 1 donarono a Natale protez one e a fc i 1 en· singolarissim a vicenda affet- Ja e facilità" fu 1~auficata dal- che il .Barohnt delle ballate m una riga (Il prosa - il se- bal'p!Huano il vezzo d'un lm - • H.1cordo della mia signora l'ltO, P~i i~cfe~on;~ch~I: e!;. . t1va e splrltiu_ale che legb la nosti'<labitudme nccessa· agh amici, ciel f1ancl11 (ma gnale immediato d'una pre- guagg10 1>1osast1coe legger- Dll-ettrlce suora•• poi rive- sare ~ e O è uell'abi • per tutta Ja vita l due fra• I na dL sistemazioni lettera- pur sea!tJrl) abbnndonl ha fi. senza linea. Elencare eSf'mpl mente d1alettalc («lo stn-epe- do la sacra e augus ta Faml· sere suora perch ito bene telll. r ne come a cl1re che un pe11- lllt0 COI t1'0vars 1 li?OPP<> solo sa1ebbe asso.IfaciJe m,l Il Jet• re di cartelli» di e Milano gl\a come ml apparve 1n un to doveva .St3re mo in ma Da\ temp0 dell'infanzia dant barol•niano alle J1t,urg ie lu quel forufioat.iss1mo ter rl- torc avveduto nou ne avrà 1918• ), e,sopJ '<lttuLLo, Il per- santino meravlgUoso. se ne anche a me, e tenere • pr ecocissima, tn cm Jacque- letterar ie dl quel dl~11el-ati todo che è la provincia del- certo bisogno. Tanto che a s19tcre d'una 1uso1>1>r1mlb1le stava Gesù ln braccio a Glu· no un bel giocattolo doveva Hnc, dLdue anni minore del tempi c1semb1ò quasi uu t.a- 1a poesia italia na Se ben si volte vien fatto di pensai-e 1n~ltnaz1one descr!tt1va, e seppe che aveva lasciato un e99Cre davvero diver!enote, frate11o, .ne ugu.tglia l primi 11smano guarda infatti ce1te aperto· allo spreco di energie In que- un lcast1C1tàpittorica u .r t a attimo 1 1 suo lavoro di !aie- Non credevo di pensar c so trionfi intclle ttuant con t · Da allora _ è ormai chla- re, ceru canti, certe lnvoro· sta direzione, quando chi ab- riro1mo dt t1-equente contiro gname e la Vergine contem- cattJve, nella mia ingen uità successt poeUcl che Q~alc~1 ro _ il periodico appai ire dl ,ziom della S\13 poesia non bta letto le« Giornate di Ste• I ai:-1b1z1oue della parola 1n- plava enuambl, giungendo amavo molto l'esteriore, ma, anno p1ù tard1 le !Ylarl . ques ta tesumomanza ci uo· tirovavano cqulvalent t nella fano,, conosce la densa, si· 001porea, de 1 movimento le mani, con un estatico sor- confessato q,uesto pen,slero: Port~Royal le pr01b1ra~n~~ va _ diciamolo subito - contemporane a letteratura cura proporzione della prosa apolltneo Ne nasce uu senso riso sul volto Tut ti e tre ml sentii consigliare I umi! da allora, al primo mco tt esllremamente mdlfesl tl li• italiana di Baiohnl In un certo sen· dLfatica e, 1u paru colare, di era no bellissimi con una tà, e allora, molto a malin• con la Graz-ia,1a f~mow nor bro ci arriva avvolto cli ben La prima Impressione del• SO anche lo scrittore si è ac- letterario, d1mus ivo e dt gra• dolcezza diffusa fleglt occhi cuore, rivo lsi la mla atten· te « ~el riu~o ~à ~p1ri~~a~Q più che un rnvolucro da p.io - la nuova lettura è dunque d1 corto d1 questa difficolt à, di tuito dLe rese più s·cure sa- e le tint e del loro vestiti zlone ad un'altra ammagine , quan o n m I fa dl e-o rk-onosc1amo 1a cal\lgra· disagio Abituali al franco pi- questo Ingorgo Se n'è ac- ran a ntrovare mvec..-e 111 non erano di uesta terr a In a c:ruella c:U Santa Zita che tra t due fr atclll s ro- ria' tlell'ludui 7 /,,◊ anche se gllo del vecchio Barol1111 qu~ col'to tuttavia più da pocl:1 quelle impiovvise lllumma• alto c'erano q....,1 an e l · non iml era mal rpiacl'Uta, Jtlorno 111 giorno più P scritt o a macchma, un anllL'O sta dcllbaz1one un po' com• chf' delor1t1co(per usare una ;:Ioni della memoria e della 6 ' g I ed perchè faceva la serva fonda e vnra, fino alla dr~ri- ci manda 1e not11.1e punta e assorta questa nuo- vecchia dlstlnz1onc che cl speran;,.;:i, In quelle zone che ~n~ colomba ma nd ava Taggl Fare la serva voleva dire mattca separazione nel ~ o- Tutt o' questo non è una va c;uta pronu~zm fa m par- convmcc 01mai solo ln par- s1 J>?treb~ro a ddlnttum .de- 1 1\ ~oc. rinunciare al sogni più b!l· stro e poi al definitivo r tro- nostra più o meno lc-tterar1a te !'effetto cJ'u1f frutto un po' te~ e Sono frammenti, resi- finhc di LIa nd?. Si vedano al .1a da queSta Immagine li gtandlos l, a quel mio vamcnto m1st1co, la storia d~ htvenzione E Baroim\, clel 1 __ __ __ ___ _______ ____ 1 proposlto le l11lchedel gru p. tanto inuma e cara, troppo p~lnclplno dell'immagine rii .Jacquel!ne e di Blals~ h 'CSt è 11 primo a i-enderst po« Voci deg)I am1c1morti> spesso i miei occhi fur ono San Filippo Neri c:osl ben pr ete sensibiJ!ssimo ~ stra• conto dei te • qui sono i momenti più in· portai con me plù tardi tra venlto di sct a rossa, 0 a quei avuto in Maurlac un mter- 1 0 . rmlni ent i-o cui FLUSSO e di «A:ltire voci di morti , . trascinat i ad un'altra che • ' ordinariamente preparato . si_muove la sua esperienza terrsl d'1Una Pf_rtecipazionc i libri di scuola e che guar- mio guerriero ·con la coraz- Non ci voleva meno lnfat- dt sodtto i-e. - è d e che non defin~ mmo r0li· davo og;nl tanto timor osa e za lucente; fare la serva si• ti della sua esperienza urna- u~~o c~~~~~1~~ clisu~~ ~si E RIFLUSS O giob'Q. audace insieme. Era un San- gnlficava vivere ln un an- na e sopratutto della -sua ~-ii facili abbandoni della gio- ,. un.W>cf z" w ·te to, ma 1o preferlvo Ignorare go~, S ta Zita fede per superare una pro- '. e~t disamortrsi e 11er ,i~•tl 1terniinolf 11rat., che tale fosse perchè essere ppure an " non va cosl difficile, mantenendo vme 47 .a,. ql! ... 0 1 i . ' Ui - •ll'mo vn11 JJlla r()te un Santo e p'er di più ?-.·far- era brutta; la ricordo nella una liDe.a net.ta e tuttavia ~ __ .,,,._, _.. .. ~!~ ~1!b1 ~l~ei~oofn'Juii~ ln , •treua dtll ~i~illi~zz,,. . t!re significava che i.I mio sua immagine, vlclna ad un ~rena d! g'!ud1zlo 1 nella sot: f<"CMIU+i-t;' >rofon<1it'.à 1 questo sr.anda- 1( In 9uesta d11w.1onc c1sem· Eroe non era più su questa po7:7.o,mentre aiuta ~n po- tile e controv ersa Interpreta I . ff . i clal)'idill!o . . hra d1 lnt-ravvedere il nucleo ter ra e chissà quando avrei ve1o a iprendere l accrua. zione del periodo storico e giio.è isai:~i~i~te funziona· C OME questo f!C.rm10 accarezzato veramente _rinnovato del fu- potuto incontrarlo. SI chla· Aveva un velo verde e rosso sopratutto nffi presen.tare I BIAGl O P:\ SCAfi f e stl -e s' si lUÒ dire _ dalla brczz" di 111czzanottc; turo Barolrnl. Il quale - se mava·Espe dlto ed era Patro- in testa, run abito giallo I'? due f;atelll glanse~ist 1 i/~~: ·-------- -- --- - --- - -ineei~~ ,r~~tÌ di ~mo dei leit· come quc/l 'astrO fra le 111,bivaste,· i!l questa sede valgono i 001~~ no delle Cause Urgenti, al• un grembiule blan~o, era za fa~ torto n~ al\~~tre clot- motivs del suo mondo lirico. come l' 11cqua. lllc_cmc della fomc_ sigli - do~à .PU!" _bad~1-ea1 meno cosl diceva la scritta scalza e i suoi. plcd erano lutazione d~l,~~~~c~zioneche E La pn1.:,..a glovinez:,.ache com- che Sf!Or1{t1 l mpula e dopo uu istallte troJ~P~ facili mv1t1 de.i mo- sotto la figura, ma a me, piccoli e gentili. Il Povero i~l~!~ta" ~r~:na na d~lla loro N o Tl Zl pinn$'.c il suo drclina~, la riè.11ell'os~urc vie della /erra; 1i~\!;a?~!; ~ i: s:i~~t~f; ~ u ~ s LO,, non interessava . ~~~lo e":rJ:~~n~:o S~;~ Intensa e sofferta splritua- tarchva saggez;, .. a che giunge qm, ora, 10 sto solo con te, analogiche che si risolvono Egh era \ estlto da guerrle- , f:1 1 ti S· _ 1 à cot suo freddo fiaLo,}'elegia O solitr,dinc. in b ade . au ro. Cl\:'l alto, con gli occhi con occ1 r conosccn . ... , 1 n 1 \1a Maurl ac anche quest a dopo l'.in~lO. ~la è anche qual· parn~fanl~o C:~~~ a~~>el~az,.,urrl, aveva un'ar,matura ta Zita certame1~te era umi• è cat forse più che * Per foiziatiua del Pr:esi• dt Eugenio :\lontale. Salvn- cosa d1d1vei,go: è lo spezzar- Nè . • 11 · • d Il cas be . d li 1 1 ~tupenda sopra una corta le, dolce e paziente quale voita ~oca ~eli ioso derlle dente della Confcderaz1011e torc Quas1modo, Leonardo si di un'imposs ibile _poetica J quei num armo ,osi e e e, n _noli_ e a at tua e poes a tun ica bianca, del merav l· np-parlya_ nell'lntmal{ine ed ~a drai ~ dalla ~eravi"lio- Jt.alicma Professio11isti e A,:· $\nlsgalU e Libero Oe Lt· che do\'cva necessariamente 11è lo sple11dorc della iu t1t1 cstivll, lttvau_~-di . è già gllosi calzari un elmo plu• assom1g1Jarle sarebbe stato ue _anm , Iva Yi sf in· tlsti, tivu. UobC1'loRobert1. bero. apr irsi (o se si voglia 1 il con· 11èla serenità dll1obclisco, a I sco1so trop- mato ai suoi 'plecli Aveva in un gran bene. Lo tentai In sa \'lce 1_ 1da ; 1 r:;~~ di ~co rirc e del periodico • L,e Profes. * A delineare 1a 1~urr1e i 1.rario) pena r automalismo 11è quc/11111è11ia lo11tana di donna, P~ lung':'· Che se .q';lalcuno mano una croce c0n la scrlt- molti modi, e già crede vo dt ~~~se;::•q~khe• mo~enfo . 1 a f~; 1 t e le cir:fr •t siy,!r -=~: 1 't ~,~;~~'ie:i·'e ~~ ::d~;at:'~n·i~ di una ripetiz ione esteriore mai n·cmpiram10 l't1bis$0che m'isola, ~ 1 ~3;~~co~~-ev:~~f~ 11 f 1 ~ni ta « Hodic », nell'altra unn esservi quasi riuscita, quan- maieria deve es;5Cre stai_a r::~co ,t~nc:Ori:: ~~ lo scril# tere.~.~unte conferenza il no- di moduli. , . 11è il vuo to che m'invade censori sbaglierebbe d:-ivve-palma, con ,un ipiede schlac- do ml assalirono l ricordi una vivace tentaz,1one per il tore ..t11to11io Bellrame/li ·11et to scrltc.orc e critico lettera- Moduli c~c, come :'ac~n· quando i11tòruosi f" buio ro . D'uno scrittore che non clava un'aq:u\la che aveva della fiaba di Cenerentola~ romanziere. vente111wledella morte, clic rio brasiliano JoRé Gnt1ldo n_a':'a,Pç_>te1ono pure 111 p11n- e lutto il creato mi pare Interessa non st sarebbe nel becco una scritta Una mla zia mc la raccon ava il fra• cade il 30 111C1rzo J!J50. il Co, vte tw, 111una conferenza te- c1p10 essere le lngem1c-sa- ,m labirilllo di tè'1ebrc. « Cras ». Dietro il mio Eroe tava spe~o cd ogni volta Jacq~elinC: am tessa ma mirnt o, del qm,le /011110 var- maa 11 t:t Jtuse,i de Arte M o- pienti cadenze d'una voce in· n.eanche d~tto. E come no~ un paesaggio dl sogno: erbe con nuovi particolari. An• teng p1ùor~1 df p1ù 1a' sua i~~eol, ,~~~·.1foonbJ:~J~/~fi~ :,~m.J~ ~i!~,';~~ l;attftl n~morata di sè stessa e cli O solitr,dinc,J f'!ntasmi ,atroci ~~ son' f!l(I ~laclu~ I' loch_i e fiori, in lontananza una ohe Cenerentola faceva la ~•~ azf: 11\. Da~ momento che lo vr,..,/ecte, AnL011ioBtildi• or,t:rnà'o traduttore 1Jrf111111a- vJ.t~-~iQ~ cli, frm~ '"' irn,ato di Paura, Miscna , Orrore e Assurdo c~ig~:;i boile ~~bbe ~~: cltt.'1; sopra di lu1 un cielo ~f~'de:11:epo\ sposava \l fi- ne fu certa, cont\nuò a esse- ni. Giiu,cvpc A: ix c,raet1c, 11 0 di Piran<irllo.e " llli !Il ~ o1 1,,,,p, l'Vllr t1dl111, f'(nl4i• it: ristanno pronti sempr e ad Ol{llisvolta! to abbastanza strano che tempestoso con nubi rossa- g C 1 · 1 1 1 dl# re accanto a lui, scmi~e ma- I~~~~~pee ~ 1 /do~~l'o.::/;~i:ci;:i dclJoo-notra 1:al1ro le rch!n; ;"~u:r~!!/: 11 ~•,:,:;":~;adl)Tmire. non par lassimo schiettamen - stre . . fesi°'~~~:ap~l~ ~~~~!~ente ~~Wab~~e[rTc: ramnco;là ~~!~ .~,,,, '.,•,,tl~1 0 ·to ~~e!;os-~~:e~~t~i :_,',,; ~.~,i~: 0 ,: 1 '',eri.iddailtl.' 1 ",f,,,~;,'u't~ 0 - 10 coni,u:o 1c ,111~ on1 dtlla 11ri:e t T-lo tanto pc11satod1e so ~~~c~~e P~1 ~~~o~i è urna- le ~gli s~ol 1 ~~~t"~e~br:.1i~~: dal.le cattive amblzlon1 e cata da out come dalla casa, J~'ditricc Mo~1dJJdor1,ed 111, Prorn-es;,.J Ediloriol dt San il .,.orti,, dtllt 1'""ff/ntJ, arqr.~d:,~,,~;,~; tulio ciò che può essere s11puto. MUZTO )IA 7.ZOCCff t no guard armi, lo lo sognavo fimi per accetta re II sogn~ g'là una cosa sola CO~ l~, ma- t;t<,IJi/itodi ona,:o~e. l~ sr.:rlt - Paulo. ' fndli dtufi 11l~ri, i growili ~: f,t~!/i;' ,t;: 1110/l~~'(lft~~s~~~. dove? --- ~pesso e aspe,ttavo che ml del Prlnclpe Azzl~r~· etel . drl di Port ~o,YTal e ;pp~~~ tore ,con dbb"1"1 m;ouat,~~:u~ * " cmo Cantoni, ex aelJtl0 e l'amart~~" lkllr drfos!111i1 "'"""t, i:-d ·1 b . . p " ov luce O> ANTONIO BAROlJINI: e 11 pa1\·IJ'assle. Nasceb vano I cosl ~fteattesa e van emm vano. conqu1s a • . _ cioi) a 1)11 · caz ne . " 1:tau1, ,...,i t:ol~ attaaolc,,na auir. 11.. ,:. I mo 1111 are " a :. vcllcro somn,c,rso •• Il Polllcnno, ne an mo hur amen t sco- · morl il padre, Jacquehn e e~ numero 1 rnico dei pertodtc.o con Aur;u!;to MonH, ha vin- (,url«, 1940_ no~hul: iper quell',immagl• MH ,EN A )IJI ,A.Nt trò in convento, persino r1- e Le PtofCSfilo11ie le Arti. à1 ~:1e~f.!~,~~ ;g~6f11~~~::; u.n 11,ut, 1LC011fl'I dii/a mili 1)1"inu r,1.a1 o solitudine, anche tu , correndo ad un sotte r[ugio, che Ttu•coglicriJgli scritti dr.i s:lo su soren. t\ lcrkeg:1.ird il "'fo t:trdr fHlru dalle 11~blllt t,:: sci dtrvastantc siccità. nono~tan te la disperata resi· 11wugiori critici e scrittori dal tHolo I l...ucoscienza Jr'!· . [ynai, sten~a del frat ello (c'è 1~ che si .~ono occupati delt'ar• qu iern ., (e II pensiero c:rlh• rrJplra !lid il ,,,-i•~o t:enlo ~11rnr.r;,,. famoi.a lettera in cut gli te di Bcltram clli, e la rl- co•, E. :\londridoriJ. 1,a glu• • {wilr. chiede il suo assen so - e s1<1mpa della Collezione rla ha voluto premia.re Il Cad<'nzeviz\at(' assa i SJ)CS. Mauii ac se ne serve molto e ,\/cd usa degli ttolfani • del giovane fllo:,;ofo dei resto so da l'('Sidu i crepuscolari o bene _: « ~li rivolgo a vt volume e Anna Perenna •• ~~~ ~t~~~ ~<;;:o ~l~ [oj~\~1th sLrapaesani ma a volte sicu• ~~~~ \ cyt~~~ 1 ;o~~ qàt 1 cciÒ r:ccoc~~llb~ i~ :;!}: :~~t,ec;;:: ;;ir 1~ ~~~~l~ u~; :~a it~?~ ~~:~l~t~a ~~~;~i~1 t\s ;1;~~t che mi deve acca~cre , per rore .llondatori comprende• ne umclule _ 1 !In rivivere va e ritmica. Ricordo ancora ~i~:t~ìit! c 1:;:~:1~\ d~~-~~i~ :~it~;l;cll :uo,_;!'t'a~~; ~,m:t; ~•:m; r~!~n ~I l~~~:1 1 : {o;; lc~el~ ~~!=~~1 f;•~1 1 i ~ri-~-~~~-~ scm· Voi dovcle in qualche modo e uomini rossi•• • Cuvolicr ~~~a' g::Ciie ~;1\ i~s~ee~f~~ ~ 111 o ,1,Aer_ ,iiull11 misur are Ja m!a dtener ezi7.a .l/oslardo•, e dt alc1111i volt struttur e e:l i )}lù segreti ul'fl, tra •JJ1trat u,r e f,., 1~': , .~~ ~=1\~ '~ 1tr!e ~ttl~~~:~~a~;: ml di ,-acconti vcr fm1c1u11, ruppol'tl di!ln sua mutevole i11ll)rM flla ,~w111 '""~~:[,~:' .~~~~/~ forte cla non esitare a fare ~glit st o}t_i~~vl!~~ lf~~~~ì~ ft!,d~~:•~flf~n~}!! ~g't\~iq ,t ca11ttrD inu::~d~:. i ~iu;,i;n;i~or;; a meno del vostr o assenso , Ila dedicato iJ suo ultimo sonlle PSlet!smo al J>hJ alti wrriao di .,,. 1Hpu , .. ,,,v,..r111 _o,rà 01, non lo sono forse a sufficen· numero all'ltalln, 11 (ascico- par adoss i dell a fede. Libero r~cl•i ro111 plrf"'ni za per reggere alla prova lo è stato r-.iccolto O ordtna• dn ogni tecnicismo filosofico al qra11 pfonlo r 1•i.,,nmawtmlou, riel dolore che me n.c ve~ ~~ ~1tu~1:1~~a!i~~a dfsif.ld1;. ~ nJf n\ol{:!t~ 1'~ m~'t\s~:ro~flw /' fllt . lttrlli ,.c::i,J:::;,~~, ,; ~/'~::; rà ... ») che p~t· a~~~,~~t~t~ Angioletti, :\1:tr\a Luisa A · vivlic<' e app:issionato <1e1 v1 " pm aa'lii,ri, ,'i,,v, vml. mutò il suo risen 1 , &tuldl, Vlr,glllo c:uzz.\. i\la~ i.uo autore. ~l CIH" il pubbll• TI viaggio COI \'C!icro San ribellione alla Grazia. • :\ri a Ug s I tt ac co non specializzato potrà Spiridio 11e (19•1G) 11011 ap- 'I'uttav ia il rllorno eh~ ~e- ~~~?1 dt 1 1t mu1~& i ct~i [ o;: avvlclno~ l oll opera di una portò sostanziali modifiche a gue, con r.a nausea degl! t· .rbcadro,oAJsvaavrlnoloca, Gr,1 1 oanL, 1 :,>i, 1 Aan': 1,ers:onalità che sia. da 1 l Plt quel profilo: almeno nel re· cant i mondani e l'inso dclls a- ,. Z1~er1~ ~~1:~nt~~~c~,p~-6~0:,I~ 15li"ttlti. Libro di pil! a!nare zione cfel!e faciliò ~ofi~\~ 1 ~!~ ~~n1. 8 ~i~9ti~Pie ;~t:;o ~:vam: alla vita ,moderna Il pro olc- condenze, di d~solat 1 ~-1chia• ~e~;~ll:l ~gy~:fa sd l pjù di Di, Giuseppe DessJ; poesie ma dJ:!l suo destino•. mi, dl reil Ji osa.1ovocaz1on.ea 1011oteca Gino . 1anco In q11cst'all11ci11ante notte azzurra, io divclllo l'assenza di mc stesso, e sto presso alltl 1110,ic , Cpsì m'inva di con 111apalude di sabbie mobili, o solitudine . Ma, ecco, il mio sangue cam biart1di ritmo. E il mio cuore si schiude , E· il mio antico desiderio. si 111/t(l ÌII CIHI/O: Si, certo, Il more, a me verrai rm mattino, e la t1w svclt,z antlaturll sarà il mondo innovato . Con la /11(1 calda voce incanterai lt1 Terra di nuovo s111af.!IÙ111te. I l llorn io pariirù pt:r un cammi no i11tcntato . Tu mi s1m1iguida cd cmblc111n. E di te e di me rcsterù 11cll'arfodel Tempo f11t11roche passa la nostra canzone pitì belia. IIO~lEO -LUCCHESE I I G101\G10 Dl!l Cli llUCO: Suona t>ot· « li l1t•llo » di V, 11 loll (llullelti di DJui;l,ILO<

RkJQdWJsaXNoZXIy