Fiera Letteraria - Anno III - n. 15 - 18 aprile 1948

fì:..• POESIA LA Fll·.HA LETTJ;HAHIA 1111ua111e111c lln mutctJOle rca/l(ì, 1i ca· ,i.e M'm11rc 1r1 1111 ,lllsmntismo. E rc.Ja ,,u 11Q1 clwuo che l'ammettere una oc– •1/ci 1n1.1e~111lcr1tc. mi all"1wmu 1111 fine ,,c1,ru, 1111, 1tl1 ln•cio una a •~•i ricco '111-1 11 m.•.n: l'nmm('tlere 1111n ren!tU Cù• mc r1!-11lwro losico cd u11ict1 d1 1111 t.lrllll/0, 1J'111111 •• f'ff!lllfJFIIII •• (l lfll I CIJ.<1 che limita 11.s tti l"i., griwt'me11tr, :"1101110. • AIJ'Ar/tuhi'lo di llf/a"o so,,.o stati dati '" l>ti,..o eJceusW..e • J dl\o'Crllmcntl • di Pa.!.J"° ar,ehl. .....-"eali do Cf"o N,.rl. E FILOSOFIA <.-osl amorosamente ascoltato, co,1 :nt:mamente intC!.o? Di questi <r. C::15se11e poeti, che v:tnno da Sha. kcspearc a Fr:incis Thomp,:;on, :inche chi conosceva ~0 10 il nome, sa più, :1 J:bro letto, d: quanto non gl: avrebbero npprcso volumi e volumi di cr:-t:ca esteC<:fl. M,, l'c:cmt<tl/1) pi.,ì rii:e/a111e e più ,u.,Jt·o ,li. Gmm•ci è 1111ello clic Aldu 1/i •· 11011111 ,:e/ili ,-ifnmw ··: Velli, ,sfili ";;,rose, l,11 ,d /imtu ,ott,1 1"11111,el m 1J, 11p110·1:io11e all/1 tirannia delle mttta– fi,ichc. 11ella t11t1 i11C0111prc,1~i.one ,,ua· ~i (Ur,lu111 ,tcl c.11110/icesimo. CICii CIC• dc cli 11girc ù1 nQme tti u11°c.-igen=a rlr>lla libcrtlÌ. d, un valt.,re dclln pawna e della CV 1111,ru ii e d«llt, c<mJJalll:-1onc cl1e il morll.lu i.11 cui ,H 1,Ìt;·e, c<,mprumclle gru• 1,cmer11c qucslO wlure. Per , ,ue.uo . osm 1,e,a rnxJucm.,ne nn ,::e da uno .squili– brio s1ndeme tra ideale e ,ecJe, che ,1 Mtuiwin. lia de,'foi10 la preM:1 d, co– .1c,c,1.Za icl prc,lewriato, Ow, ciac O'J1'è ,111cs10 prcn di coJ.Cien=n so non l'oc– corgersi da p'll"tedel prolewrio d1e "Bli ,w11 è i.n nulla i.11/eriore al suo podro,1e l"Omc /H'no,111 11,nruw. e di. c•111~g11c11:11, la dcci ioue (1··i: impeg,rnrai 11er un 111011· ,lo i11 ci,i la pra1ica diuUitine .si.a &u• /H!ro1t1? l,i uhre parole. quando t11MlcoJJJ. cli molto impona11tc <wtiienc 11dlo Moria, '111tdmu111e .io lo concezicmc clte /Jf~ • .Vtllo d«1•1r"sa dd b1U111lna,'4 dtr,i "" vi di Pompei so,ui a,.1111-ulatt"""re,ost maui– /tslar:14tnf di c,,1111t1tmo,o:WX,. Il Ja,,.010 itv.uo di POH1J,d, rkoit,uiro e 1t1rou,1J1Jo, w,,d ope,10 di ""°"°• Jlt{1lr,t i,cnb '"""'u,1110 Ul'ID /,IQl/111 fqlflr,ria1to /f.tCQ Blti,io– m:a U1t!:1t,1'1orio dl NoPo,(, ttm te riopr:u. ,a tklle wllulot1i 1'011,pd<loct "d ~tv.stQ .,,._ d<lnatt. La prim:-i g":oia che si h:1 cl:1 questo l.bro (Leone V~v:mtc 1 La Poesia inj!lcsc cd ,1 suo contribu– to alfa c.cHu,-çcemw dello spir.'to, E. ditore Val~cccli, 19-17) è !'appren– dere, da una nota prel' minare, che esso è st:ito composto negli anni della guerr:\ ; naisce c:oè dell 'e!.em. Jio di un uomo che, nc!l'eecl~sse d'ogni vero valore, è tornato a leggersi i. pOCti ; non solt:tnto - e sarebbe già bello - per !>UO pensonalc conforto, ma nel com,::-. g"bso intento di saggi.are sul vi~o d'una del!e più ispirate ~ie tlet mondo la consi6tcnza delle convin. zioni cuò il suo pensiero è appro. dato. D:ario filosofico chiama mode. Mamente l'autore il frullo di que. Sta amorooa rilettura; ma se d; appunti fatti via via in margine ~; poet; questo grosso vo!ume ha ia spontanc:tà e !:l frcschez1.a, in real. tà esso è la prova del fuoco dell'in. teressc v:tnlé che l'autore porta ai prob!emi dcllo sp'.rito; e, come ri. sultato, una galleria di ritratti 1.s.– senz:ali di poeti, rad:ografot:,, ptr cosi dire, nell'anima, colti nel'a 1 u. ce rivelatriee dei momenti di p:1 alta e commossa isp:razione. Antolog:a al tempo s.tcsso ,,lj bellezze esprcssi,-e e di H(umina. zioni di pensiero; se ~ vero, come il Vivante r~t:ene e come il suo li– bro ci pers.uadc, che • ogni valo– re~ letterario è anche una conqui. sta filosofica; e non vj è traccia ~ bellezza che non S.:a un l":f!esso - ed una scoperta - dell'intrin– s.eca natura dell'essere intimo ». quesla scn:ttura. La sua verità, il Vivantc non la impone: la propo– ne. In contraMo co: filosofi ,·hc ~pesscggKlno di afferm:i.z:oni catc. goriche, egli non si abbandon:t maj :td asserz:oni che non !,,Catur:scano da sè da ciò che ~pone; cd anche queste le attenu:1 ogni qualvolta non le ritiene abbastanz.."\ autor:7.– :7.ate. Tanto meno ~i /ascia 6edur– re dalle occasion! 1 che la m.lleria gl~ offl'\rebbe, di spunti potem:ei coi quali gli sarebbe facile p·me:i. tare il suo lavoro. Per convincere non ricorre a 5uggesloni nè ~r intere!,sare a diverS:vi. Non solll!. citati, l'interesse e la per6uas·one nascono da sè nella pagina, che pure liev:ta d'un calore che le •:l;\ a volte l'andamento d'un •canto. L'accoglienZa inwmma che ì: Certo, è questa per mc la prima ,c~~'i/::~,::::, ;;~:l ,~;!~"~~di:s1i::: ~::;!:\e ' 1'/w~/oi::.u;i;: ~IQ:,•u:u~l:~ volta che un libro di filosofia m· r,wl,i lwn parllllo, '"" c"è u,i'acceulUa• che i11 tMria si nfgano. Ntl TcoJ,o dl Pompd t l'ltll'llnfile<11,o .z.a- 1a111tO l1to.1,t ,,.,o,.lnate ,0PP1t.Je<1IO-CW1tl da,. titho t tait oltdKhc. conqu:!itn. :-alla prim:l e così dure. :i.oree ,woLvi.. 1! riclti.amo i,i l.Stcnte (1 Cm,rtM:i, . i è l!euo, 1JUOlc Bel tare tm vohnente. Deg-1;, altri, le pr:me pa. certi morivi.. J><r cui es/i dfoc,u,, più ponte tra icleale e retde, e con Gra,n.sci gine sono sempre bast:nc a sco. com11re11.11bilc n clii 11011 cop!i1..tflc l'im· tuttn 1tr filo.so/io dello pra.1si. Chi no11 <>><<><>><<><>><..;.-c>><-<--<>><-<>c>-><::-9 ragR'·armi: resp:nto dalla tcrm:no. pas1t1:iorie. ;i:nC:'~::a~:o::;/:;.:e.:ee~mr:,:: ~ ~ log:a per iniù,.ti, bocchegg·ame C'è "'" 11 111111 -,,olemia, 111 Gram.sci., come unn rca.:ione a lutto un wtralli- ~ UNGRANDE CONCORSO i nell'aria rarefalla dell'aStl"azione, acce,1111110 m11 mm per ,,uato meno in· i ma M>pratultO sp.'lts,'ltO come ~h: ;~;;;~e~ g":ettou: ~~:i,i:o 0 ~r: L,:;,~: ,;,in c~:cli~:':'a:i..1~= eJ:i~: 0 ';; 0 ~=: ; : non tocca p;ù terra, ogni volta ho contro ogni determir,:.smo mecconi.cisti· comunità. che sii intdlu1ut1li hnn111J 4; :O: dovuto darmj vinto. lnsuffic'.cnza co. Gram.sci. .s~nte, come un'e•isrn=a di troppo spes.so dimcnticoto. Ritornare ? L'A.C.E.S. (Agenzia Cionuli• X n(a, scnz.-i dubbio; ma anche mc. culturq e. diciamolo pure. dello spiri• o/l'antico è ormai imp(»$ ibi.le. Una i 11ida Editoria) e Sicilinna), :a:lo ' rito d: queslo librO farsi cap:re 1,..-d 10. il wlore del contrib11to per.P,lllle, nuOt.'(~ <iviltà ~•impoM., ma .1ta 0 Bli uo- ~ ~copo di perfezionare la 0 re1e dei ~ amarp da chi :111:i. filosofia ha sc:tr. ma non .si 111,vedeche fo J-1111 /iloS-O/i,a mini CO&truirlaa mi.uva d'uomo. ,~ · · d r Il bo ::i, ,::-i ~a :ut'udine e con que~a:: studi nes. Jelln pra.1f limita gra~me,ite ,111u10 L'aspeito più ne,ativo della i't!Cehin f ~:~ 1 /:~;:'7':e:7r: i~al~:ni: b;n: f suna fomiliar:tà. contributo. !C'è in lui dopo 111110 un cultura è per Gramsci il di.fiacco d~BU t disee un concouo al quale i;li ~ t f'b I "'. h · intellettuali dal. p0polo, la loro incopa. ~ f.~ Gli è che il l:bro del v:vantc ~~e;i;eb;e~:t ;dr::: c::,;SI: :~ .: c:tà a fare un'arte .ncia/e. Ed il richitz· ~ icri1tori italiani .ano invit::i,li a ~ non è solo il 1:bro d'un filosofo sicità. Ma la realtà in c11i cr~/e lo mo di Cr-curuci, al di là c!ella .tua di.tcu· t 1>artecipare con nrticoli. r.accon1i. i sull'arte, ma sopratutto un l.bro "cla..uicina troppo••. lo imptt'siontt, tibile imp0s1tui.o~, i.l richiamo tÀ un * ~~:~·u,:! ;:;:~:~/t:i~:::t ',g d'arte ess.o steisso ed inS:emc un t:· per dir co,i. ù11pedendo11e lo svilu,ppo. ~~=~et= :;/ t!:;:::epr::;;,: ~ ~ I lnvod, menlre i&ar.annorclri· f bro di fede E' chia;o eh~ qw,~o .si. dice che 1 ~'7· JJer lui erano le t1 $pi.ra ::ioni del popolo, ~ huiti, tnranno a cura del 11crvi· f Vilvante fa ai suOi poeti è degoa in tutto di loro. Quale m:lggiore compenso per un pocl:-a di e~re Camlllo SB.4.RB.4.RO :::,,:,~ ,:;,:'' si~o,z:i.c: 0 ~;t;a '°,,';,;: rata per tutti n0i, in1ellettuali d'ogni t zi~ 1..:1ucio A.C.E.S. ofl'crli per $ ------------------------- ria ha un wlore che ,upern il VU~ lenden:-a. un i,uegnamento che r1on oo $ :uo~~~~ilic;x;:;;odi:! ;~~:i:!itr~ t p0 ,uciale II cui. 'ffpparriene, 11011. si può dimrnliC(11o. ~ lltranie,-i. ~ GRAMSCI e il materialismo storico ~~~1/'i::;:,~~;: ;!r~~''m,:~a'aè 1 ::: Frencesco.ZAPP.4. ~ Richiedere infonnazioni alb ~ cli tu.Uo m110,1omia. A qut!.ftO punto mi.1------------- l* Diretione editoriale dell"A.C.E.S .. ~ Chi, al di là dello .steASO pemi&-o fi. Il carattere frammentario e a volte loso/ko e .sociale, 11t.1ole nCC'C(U"e l'uo- ,claematico dei .50sgi ~pende dalla lo– mo C~ n.ale sue prime istan.:-e. ro nn.uua: .ri trnt1a in gran parte di deva legga-e le • Lettere•: è llato ii· appunti e ~ note, di CJJSe che egli scri– rnificaty:o il rn:Qnosdmento d'un wlo 1,,eva e "<St'wa per sè, più che di un't re dat4".,q quat'opa-a. che. proprio co- spori:ione ad a.llri di un pffl.Si.ero. E' me teslwiat.' :QIUQ integra/e lfuM pa&O· un Cromsc.1 in fondo in. un oontj· Mlità inÌ~ fr r ri,e. nuo a lo fico colloquio con se Sle flO; ::~~,:°~~~/ ; 111 ;:::u~ ~ /:. ;.t~ocl~~m:: 7;:' d~i~c!:nt::,:. t vin Moqutda 256. Palermo. t sci. e Rosulli. flue uomini venuli da tata recentemente a Venula, nella 111:UOI& dtl t t •mn c.ultura, due combattenti. per un l'Arckonfnucmltà di San Ckrnnni Eva.ncc\l,1a. -c>:,<-<--<>><-<--<>><-<--~><-<--<>><<-<>><-<- mondo migliore, eppure co ~ diversi - 18 A 1mlc 1948 SACC Cè semprfl l'rocusle.: ma f 1 rocuae 1100 ~ foi l! lti ,ioria. F. Oc S«~c1i• Nella prefazione al suo saggio s1d pen,·cro d: Do to·e1Jslt.ij, "Cr,11 dc/l'uomo ", ella metLc in guarda se stc'so da'la scontenteeza. dei puri, ciot dei filosofi e dei lctterrll1 jdcal·st,. Costoro, suppone, potran. 110 r mf>rO'Vcra,.le d'au(.r storic·.cD4.. to ,1 mes(agglo eterno del 'arte d. Dostoie;.· •lt.ij r:tx, tando'o, doJ. teni. po "magg=ore .., a quel tempo m.. nore in cui v·ve la c-,-onaca. Perchè - e qui r~s·ede la s:r,go. lar)à del libro - al rigol"c dd f11050fo s ·accompagna nel Vjvante una squis"ita !,enS-:bilità di artista; rarn sp0$:ll. :7.io che gli permette di cogliere nella i.sp '.rnz'one poetica i punii di maggior h1cc e traspa. renza, i momcnO cf: graZ:a ; e di mettert in valore, non già con una s.terile nnatom·a estet:ca, ma con– val:dandoli col pensiero, mostran– done ! 'intima conS:.Stcn;,;a, autenti. cnndoli come verità ultime. l,q ~ oi,, a di Cram~ « (1 eif~ 'l ppne di//icoltà. ob:e:ri,.ni e p ~ m3terialiKmÒ Alorico II In filornfia di Be. giudi:i e li supera sulle lince del suo nedeuo Croce• (Einaudi 1948) a pri- pen 'iuo. !tfa nell'imieme è un.'imprru· ma ui.UJ ddude il lettore, il qw:,le fl rione di sicur~:a cM domina il .suo trova. t1i fronte ad un Gramsci più ~hiw :t'bro. poWu! si trOJta d'un metodo di.a· so ne-I ni.o ~rnù.ro e n.Jle posaioni le11i.co . In questa siCW'e""..w .i rab:hiu– ~ de/in.ire e da distif!$Ue-e, un Cram· tle cosi 1111 elemento d'iri,ere.s.•e. come !Ci. più controllato e più /·ediJo. S,,fo il limite del .1uo pen4i·m,. E' di Cram- in un secoridc tempo, pensando alla :n/,~ ~i~~~a ::::»~f:,::i•;~i ~ situazione di Grnm 'ci. alla '"" wOttren- 0 ' %0 morale e fi, ica, <1llo &un vila che .~i 11roposi:io11e a c11i csli è parricolarmew flnda1,-a conuununclo. questa lucidità le nttaccmo; guido qt/a lolla Pt!r unn que•t'nbbandonarsi nllo .f..ftu\"o dell i- nuooo cultura, per un mondo nuovo. dea. a.JSumono un cupello nuovo. come ad ww lotta d;-u-a, di cui .ti è Cram.sci ha. per dir cosi, i.nn.e&tnto .sul· la .-un origine, UM cultura d"altra /or ma:ione. fino cui una compolJizione uni– raria. Ros.selli è ri.rr «J&IO ,Jla wa .sua– dn. Ora è proprio il volontarismo. r suo .t?ciali..smo i\berale, che p0e0 fa ci è tienuto in men/e, quando egli dice che le conqui•te del .socialismQ Ci vr– ranno se sii uomini crelkrnnn.o nel />O· ci-Ji.smo e lotteranno pn- U .soc·ali,mo. Non c'è una vittorin ricura che prima o poi do1Jrà venire. odn1e e~preuione di una logico dellfl co~. d'una lt.ticn r!e'l.C' renltii sociali. rr«J il /11t1un pre&eJU11 sempre mia alluna•ioo. Ma crede lei che oggi ci s dno ancora letterati pur? Pen a da.,. 7.1ero d1e i protagonisti del'a nostra letteratura (dico coloro che jnten.. dono d'ecsere pre.se11ti e partec·. panti, critici e prosator, e poeti: esclusi, dunqi,e, i pcnsionat.' e gi1 archiv at,J abbiano ancora m men. te di crcarB e definire categorie a.Stratte? M J pennetta di dirle, de buon osservatore, che niente i p p,escntc. e assiduo, ne, n()Stri Id. t.erati dell assillo di innestar• " nclia stor-·a ,. i loro problemi tb rutct-ica, ,re/l'uomo t modi della ln. ro roppre.se11ta.zionc. Se i " Iett,._, ~a.ti · • no,i hanno ancoro dato pro. -ve del tutto comJincc.nti di que to 'oro ,·mpcgno, sl .C pc.rch~ la lott4 contro l'a1itonomia dello spir'to, ingagJ(ata in vista di r.isult1ti d'ar. te, ll>Qn è per nii'la a.1re1Jo.'e, in ·11m1tn eh.e aUende la sua rat'fo:a sul piano dei risultat: pos·t·11i. An. cl1e coloro cho ha'lnO assunto Jr,,. mule apparentemente bct'e p-ront. - pa,-lo dei marxisti - de--.1ono poi. eSscrsi accorti che le ricetu aprioristiche servono tutt'al p 'ù co. mc u··a mdca.:·onc di massima. • non gio,1ano a nulla se tutti i pro. Mc.mi dall'essere non son-o stat · pri. ma r·'soltJ o per lo meno posti 111 quell'apparecchio che non 1/UOI funzionare se prima non ha d'gf. r to, quak è 11 cervello di c:ascu. I "o di noi. Dopo tanti ann.•, i u lc.tterat·" sono stati posti di fronk appunto I ai problc,n· dell'essere, ed ora co. Per tulle que5'tc e· nquecentOC;n. quanta pagine, non una d :ss.on: 1n– za tra i tc6ti poetici che la grem:– s,:ono (tradott: ~1 calce spes~o con vera rc~·C:tà e !,,Cmpre con una ft-– deltà. e aderenz:l. scrupolose) e la pro~a che li incastona; una proo,a d'unn tcvit:\ e trasparenza che non !ii. av\•Crte, come l'ar:a ddle a'ture; e che &i fonde, S.: :l.degua ai bra. ni che commenta. SentUJmo che quella logia1 è il risul· :r:%" ,;;~re ";~~~e :::.~ 0 ::;::~;;~:::, ~a~:/•~:u:,:-:::;t~rr~::ndiv,:. della libet'tà non è pros fola. Eppure, H ~da'e tempo, vuol e.re- e utile all'i· ;; 1 ~:,i,.1:,leanc::~en.:;ra::ci .sel:b::i !e:~:nè {~n;:'~1,:;;1 d~:;;:;;i;,;;.n;; tà è qunlcosa di $COpeto, pur ,~ i.I carcue rata . .sempre ad i.llumina~e l'I N~~· t. ~~~:::~:~,.~~= ~;:{,;1 1 :','dff¾: :/)::: !~':;~e E;a-::m~~oil ~~~~ tica. anzi è una uerit:à sec ndo la quale r<Jcli. Cmmsci. Tra noi e lui. ,entiamo OB11i mc111Ji.sica perderebbe. il suo 1-,alo• c/ie c'è un martirio, ciaè unn t~1imo- ::~,:~oun&ll:.::~:u: 1 :;~ ,~r;:7:n;~e!!! ::~, =:;:ai;~ c~,;/::/''dJ:i.1i !:: ·abbia ne111n l-Olorc. ~rchè la i:eri1à bmi.1~imo non cindiuidere, ero po- lui ;::r;:.!;:,:i:~;~faco~/ 0 f!:ni'!·d;':,:,~t:. nnn unu pO.si:ione a.strottn..mn una real· ,li tlltta l'all11ale realtà. non è forse ~~ !satii:7';;;,/e'";,o .seqi:~';.n!""c:e t:j 11mmettwe 1111(1 1e,·-ilit immanf!nte. che C'è una espre.ssiona di Grnm.~i. quan10 mai signifiènÌioo. In so/Jtnn· :a clice cl,e parlare cli. .1~·rilo og~i è un mm .,e,uo. ma se ne Potrà parlare q1wm!o s,.vti avvenuto il P6f54Blfio dal. la necCMit,it1l"1 libertà. •· A.flora. in w, mondo uni/icmo. lo ste...p sistono del· la /iloS-O/iti tl~ln prtLSl': può die:entare C11Ò.1cr1. " mnlte conct:%ioni ideali jiche chi' r- ,w 11tnpi.1té dumnre il ""8"u dft~l11 t1eC~•sitU. pmr<bbe,o cliun1tnre 11f'rità dopo il palMlflflW. Qut!.flO u111arcin di Gnwuci cmui~11~ cl,iaramente quelfo 11111 11,,pim:1m1e r,J ll-4Cfre dflllo $/CUI) ",,,.,, ir1 r11, j, cl1i11 (I. ,, re, m:il•'ur~ 0011 l"es11;0~1 d11 cui è partito ed (n.q~ me qwello che pv- noi ,e·ta il circa/o vi.:io ~, ,li Crom.1ei e de..'lo /ilo,ofiti dclfo prtusi.. Se l'uomo fosse softm110 11nrapporto .-ociafe,· .fl' lo svil11pp0 del– le: cose, tfoè In 11111teriii lo ,letuminas– se oggi, se egli molgrndo tutto non /o.<· se 1111 q11nloo.1'nltro.. ~1rcl,be impo.uibill' il ri.1Ca1U1. Una costante discrezione, che è co~cicnzn ·dcl1a comp!Cs!,,·tà e deli– c;1tezr.1 dell 'nrgomento, pres'.ede ;i rii là cfelle. ,n,.'lflci'l:ioni Me*se l'i~tan• ro $lu1lia1a, sco11ertn. ma a cui l'indi· ::il primn di Crnm.u;i, la mo idea ma• vi,luo nan p1,1Ò 11rbi1rnriamcnte oggiun· ,Ire è ,{i non. creare /rrttlura /rn rrorin ~ere nulla di ,110, .re non commettendo e pn,tt:ca, pcn,-icro e a.::ione, /q sua te- ,11n errore. cioè pane.miosi fuori della ..rimonitzrun è un a110 di /«lel1ù 11ì 11 ,fo. realti,? Al I.\: l,ì cli umo lo .ç/or:o del• cìpi. In / ifo.to/io della pr11.1.~i d adeirunr.t c.011- L'atto ri1,olu:ionnrio ,w.1ec Jolo ,la w1{1 pO <i:ione: ,lalfo 1,res,1 di co.scierun Frenco Genlillnl: rilrotto (1946) RASSEGNADI STUDI DANTESCHI Sull·« abbnndono • de1;1i Aludi dhn· lc&chi negli anni dal 19·10 nl 1947 indub– biamcnle mollo p,ew è dn :allribuir.,i ali.a guerra e alle rc11ri.zioni che eua ba inipo1to alb cultura e agli '1udio1i. Ma 50 le rh·ilte danle.;che (Ciomnle Dante è poco conlndu.lo o mnlc, 3nche Pa&...Jnclodal campo del Medio Evo• ni·cono i! Trucc.111e lo St-arJtini n"lla I hanno dato ,•ita alle ango!cioaiuirne .lanl•.co, Studi. don,te..•chi, Deuuchd in <1uella parte del pubblico franccu,, a. 11uell,l 110~1 meno vali~ d_;l1:' (~~una iena pagrnn de.l'O~rootore Romano. r, olemic.he . dopo l'im~itnzione lucid:1 Dante - Jahrb11ch) e nllri p«iodici Jet· che si occupa di lcueraturo .•. •· Con d, Danle, ric~r~e~mo ,I_ F~r'.n~ h (2. L"i111endime1110 c-eli1i0e0 accomuna que· e 1,cren1orfo del Croce, cir~ lo p1..e..in terad, iu cui epeuo apparivano den~i ciò non ti ,•uol riprendere un:1 p0lemi• e~.) •. G. G_abn~l1, 1! Taghav1~1 .11 Cro- Hi :ti Pielrobono, i!Cmprc garOOto dol• e la teologia nella Commedia, che cb· s:aggi O ra!&er;:nodi O.ante e della 1rou 3 ca, che sià ca,•3llerC!c:tmen1e aveva con- ~un. 7 1I Fr1ed<:"1cb, 1~~ett, 11 VoH!tt, to e :tmoro•an,cn1e aculO, J'Ange1ini e !-,ero. :1llora, cr-ilici acuii quuli il Dre– opera, non i,i pubblicano più O .ano chiwo il Farinelli. nè tan10 meno 1ta· ~I \,; erner e 11 Bert1ni che banno v1s10 tu Sticco. r.he. afTrellalamcnle ,i 1,.. 3 glia, il Ru5,.co. il Vitto.di e che ,i len1e a riprendeni. purtuuavia onimi bilire una ~c:tla di valOC'i, 1ta1i1tiche di 11 Poeta e la ma op•ra nel mondo; non ~nzn doli Jj aintesi h::i, tenuto Jgi1ano ancora nel Geuo nel Leo nel ea,;gi e Hudi su D3nte e ,ut suo tem- cui abbiamo ,i;cmpre diffidalo, ma 110I• 1>er• l'Italia inv«e _l'opera. seneros.a diuro .alla di,·ini1ù nelle o'perc minori Monl:mari, nel De Micl;cli,. nel. Pie-– po 11011 mttncuno oni, in Italia e fuo· 1anto orienlare ,·u•30 i;:li ,tali do"le ,.i· dell Altamura, quel:ln 1rruentc del Mon· tli O:ante. cagli, nel Riuo, quesiioni or or3 ri• ri. Sembra anzi che il tempo ,•ad3 opc- rie p011izioni critiche per un bisogno di tano ~ ,1uella eobna e ,oda del Co~mo Vicino a c1uCEII ~au;i la buona file; fosc d::1ilvisoroso idealismo polemico nndo un::i,1Clexione epie1111:1, a cui, in cliiareu.a. e di comprensione. ilul ,c,cento. logia del 0:tl"bi. rigido cm1ode degli di M. Ros-:i. quctlo ecnAO. il primo pouo non cer- Cli eludi ~ul medio evo. ti noi p:ir--- Nel campo più ~pccifico dclb cr-ili• iludi dante•d1i. ha cerlamente 1100 eun M:1 la più :1pcrta conquilla di questi to tpclta alle vicende che 3 11raver1ia• ticolnrmenle ulili l)('r ,eguirc o in1cn· r.a leucrnria non 11i ,sono abbandonate luce J>it l!J)!enilcnle, un suo vigore rtiù ~ludi e chi11r:1111e111e il commento del mo. ma a un l)ÌÙ vigilnto controllo, a dcrc i temi ehe 1>rcccdettero o ne.com· Jcl tullo le que!lioni particolari (e Jo mu•colo&o. una c:1p..,eillÌ scn,-.n dubbio Momig'.iano (S.m•oni, 19•16-1947), 111cui una più agiucrrila e nieno ingenua po. p::agnarono D:1nte, hanno unu vn~ta e ll!tture Aono state meno con1inuc ma 11111:i;iorc di , 1 uella dello ~loricismo lnr.i cd ombre 11'ahcm:1no damlo al la• 'l"it.iouu di "rilica. n Crol'e in noia :il- ricc::i,lcueraluro, dal sempre vivo Com· fortemente vivo e ìntcmc, qua!i quel!o e&tenio. ad :iccoa1:1rsi all'opera arti~li• voro t·a11r:111i,•:1 dell'indefinito e del b quurta edizione Jet tiUl' L 11 puesia di ))arcui. che riguarda luna 1n noetna '"1 0· del S:111c~i.Gcn1ilc e JY.fflicolarmcnte c:1. La eu:1 « ... modenm filologia non sui,i:&Ciiti,•o. E for~c pro1irio in ciò iono Dnnte icrivcvn: cr••• do circo vcnt'an· l"ia culturale dell'occidente, ol te11111rc,lei Grallher), poniamo Eul Veltro. ri• i: fo fi!ologio delle inutili varianti ma la polcnzu e i limi1i, nello 11uuo tCm· ni in qu:i lu "Jclleraltlrn" donlesc:1 prC!Cnlc Buizinga nella ricerco di quel• 1i111diu10 dal Vc111ur:i, d:i M. F. Dian- un me1odo piii rigoroso per In con· po, dcll'op:!ra. Oucrvazioni di un'aeu. è &Inta meno (erncc di quel che fo•-:.c le epiri1u.-1li1àe a lui vicino il Cohen, dii, 1/al Cri\'c:li o r:111IM-lic:1111e,,1c dal 111itila ,!ella Oprcuiono arti1>1icn ... D tezza ,-ingoiare cn1rnno o 11':1pp:1muno luni;o il 8 ccolo precedente. e in p.ir- c. 11:r lo l-lc"o 1>riu,lo 111ain un ,cr.,n Cancellieri, e che ha avulo il ricso• (Sgroi). Sulla eua ,,i 0 con aicura e in una continua almosrcr.:i f:i11a ~m· ticolnre le indagini O conlroversie in· più atrellamenle cnllolico. il Gi:tcon e uu· ,!u11i~<i1110 1lcl <.:inn in un:a ..c,"rn· J)ropri:a forM C l'o1>"ra del Bo~co. che 1m; di dra11111111 o di c!e11;in(nd ruem· torno alle inlcrprclazioni al! egoric.he il Cicchillo: 1>er il M. E. es:11ninalo e do edizione allarg:110: o sulle tre fic.l"e imp,:i!l:1 i11 ~cm11?ici1ù di modi chiare pio. ,•. Inferno C. 111 p. 21. U. 25 10no a.••ai ~cemntc e 11u:1si cenate; il scompo110 nelle: ~ue correnti ..,orichc l' nel ~nso 11oli1ioo il Fle1cher o il Du· e 11ru1e <iuc 1iun~. L, critica di M. 26...). prei,entuv3no l'un co111ro l':1)tro orma· 10, e irriducibili ad unità; si 1r:1tttavn 11111hrvdi riguardare tJUCi moti,; più focili e, dirò terrc..:tri. "u cui tnnla critica ,weva 1ro,•ato 13 ,ob poc ia del Par:idiso. e ,edcrli non come mo1i,•i ii1ob1i di luce, ma come P3r-ti di una ,11>Cr3 che 11111:1 insieme è luce. In quc– el:1 linea e tu ,1ues1e J)0-3izioni il Getto ha modo di intendere e di fare incon· !raro J)OUÌII e ICOlù,ia, dirò meglio. di far mise.ere l:1 poc.ia dalb teoto,ia. Coi!Ì i motivi più vnri, i fiori, i giar ,lini. le danze ,ono • temi tulli che eri• 11:onodi eucrc riporlali 111golito nuc.leo ispir:11ore. quali ,imboli del fondamen. tale ec111im(11toumano 1cologico •: pcr– chC un:1 unilò c1uct.lOmondo l'b:t, for le, vigoroaa, JlOlen1e cd ù nelb teolo– gia. nel 1en1imcn10 delln gr3zia ci:'comc i;ioia e.~enr.iulc che. inonda J'3ninm, co- 1110 iulcriuro lrmm!irc dello tpirito, rie· eo di un improvvi,o dono e di un'ignota 1ristcz1.a. che è per l'appunlo il 11e111i. m •11101cologico, e nello ~te.s•o tcmr-o umu.niuimo, su cui D:1n1cimposta l:1~ua ma11ima CJ11re,;sionc 11oetica ..• :o. I le• mi lerreslri e p3e,istici ricr1rano ::i,d e..~ ,ere, con gli altri, vori e modulazioni .J, 11110 ...1e ~o ,cntimcn10 ccnlr:ale che dal Ccuo C dimo~1rn10 in 11111a la ,ua di• •tensione e picnen.a. Il cagi:io ha per ciò 1111:a "ua \'Oce propda m 11uc:13 ri• lll"C~3ti e;li ~,udi 1lan1e•rhi. ed C per ,1ue,10 che ci è p,nciutu •eE-n:abrlo par- 1icolar111e111e. mc uon maJ il nome di DOJtojevslt;j circola tra d! loro. E' g:usto. Egli è ,7 genio c.scmplarc. dei tempi d, catastrofe e di contradd:s; on,, ['ammonimento 11'.vo di come l'art, sbigott ta da una crisi possa us-:,; ra tr'onfcu1tc dai su.ss1{ti dell°f.'f,O. ca. La su,,. a in cuj gli uom 'ni 'Vi– ••0110 ha ridato loro .1 scr,..to del'• angosc'a prodotta dal 111011"'-mento. dalla pluralità elci ca'i, dalla di. vers'tl1 dc!lc idee. Agli art:st·, hd" mostrato come ,1 tempo minora, q1iello della cronaca, sia q11a(i r • importante del tempo mage:ior,, ori.e lo de'l1t. ide, genr-ra'i, ·n q,•a."tto clic 'IIICSte t4lt'm~ molt'pl ca all':,. finito. In ,rna cttì in cui sor10 /er. mer1tat.e tutte le cotradd'.c: "onl (l'Europa ha., per csemp·o, jmpa. rato che nou si 11i,1cono ma' li quale uh imo e.fretto •ari da riporlare, 1>oli1icho il Ouprè 1l1~Cillcr. il Sol• chan:1n; o ,111cllc in1orno all'al di IU in Ho:;.,i al comunl• m:1~1ro mi piace di E~li ~tc::,o ~i prcc.1~:1la ~11:1 IX"izio• in p:1rte ad ahd molivi, - non esdn-1 rni. il Soranzo .. il Da~lh(,en, .. il ~eidl· D11n1c e prima di Dan1e. ,u.-r il Rie- intenderlo l'Olo r.ome una giutto rea- no critica nel -a~gio Il 1111e&aggi.o Jc/. 93 la Oca "'Joi:1, d1Jlln qun'e unn ,•oha maycr. lo Schn"•del". I Ec.hague. 1 1 Do ciolli o Riief\: o inlorno :11'11ling113. ziore al filolof;i•1110 freddo c!ce;li tche· fo D. C.. aHerinando che Il l:i O. C. parlò il Go('the -· ma ,,orrci allribuil"-, i\lonlO)'a fino alle t"lpcrc di den•:1 1in- c111:1liquelle del Ru"n. del Vo~~Jrr. malici ealalai;ntori. che 11cmpre l)()no è la .1ori:a ldc.-1le Jell':111im:1 di O., lo :1nche. in lJUalche parie, nll'erfica• 1e~i del S:1h•:11Clc-clli e del Per.e: è r,~i 1 ùel Wartbur~ e ilei ROmhild o éulln k,111:mid.::all'i111cmferc la 1 ,o~in. Rilie,,i in un dr:muna a molti pcn,ona,i;i e d· eia delle mie me1odolo~iche dimo~tra·' s1tecificamenll' il Barbi e il 8 3 11:1gh(i lin,u:i J)er Pc:~1dli-Godni R,,ncorli, eh>ril'o-filologici. tra ,-li :ahri. h:inno !111-i:.;1 i11 un J)aC•3_;;gio ...». Alcune parli ,ioni e ammonizioni. non rim 3 •te rlel per le polemiche del ICmflO 11cl pcn· E. llianchi. Austin, Crocioni. Moll:1 a,an.i:alo il Pt'r.:1rrl in un •3uio ,olido .,.u cui oper3 Ira sua ,c11~ibilitii. tr.a lo rullo in:t•cohatc •· F,cJ è ,ero: è flnC.•la I .,.icro di 1)3ntc. Mo gli .atudi che ab· l'ritica 1cde~c11e american:1. ohre che cui Cnru:frw: il C:1-e!la ,lotto e acu· p;U aculc ncll:1 crilica d'ugii. ci C::ur una dimiouila /cra,ùà che b::i,da1o e hracci:tno 1u11e 1 1• col"renti in una uni· italian:t. hn im·cce rifallo il cammino 10. il Chiari. il Vcn111ri. il Ma;;~ini. il n,, •ènlirc la ::icur.i e 111 111,a ,•i:t (p-. 23) d::ir:'tJ,uQni frulli 3 gli ~lutli d :1111rcd1i.un I 11Ì vi~or~.,. 3.di •Idria c. Ji ,.en>i.crn. 11! Ji Dante rile,•:rndo figure e :1sr,ct1i del- Cur1'1. :-il a,, Uo1•h1111•. ~ ilrc:- e i mi •u cui bi~gn:a )Wl"lan• 1 no•tri elmli. ulut 3 re • 3 J:i,,o 3 1cmpo 011 portuno, , 11 :1r1c e d1 ,,11a, 1•che r,~ohono I dubbi l'ohrr101•·li, (Crnl'lii1. BaC'nmcr. Ll'i· nor-i fil Di R 111·1fo110, il C:lrrucei): o \l:1 1=ii1 l'Eliot e 11 iù 311corn l'Oliviero cer1 3 rri1ica già fiaccamcnic pingue. rhe t.' .,ciano lè ri1,o•IC 1iri1tini ,li 1111 :i,· .•et311g. P:1lgcn, Ledig, 1\ustin), Accan· pur:1111 nte filolo~ici. i1 P'"r11iro,e. ~l:l :i,c,:1110 3,•,•ia10 ciucs10 c... :1111ealla ri• mir, pcrnll'(lt'\/1 l':udlc ., alJtri. ,cnimen1,, e ~i un"oprl"a teguile coi~ lo n ,,ue•IC <1ur~liùni p:arlicolari lii Ul'l'illll) al lbrl,i H1ll.1 t-U~s·n linc.1. e;.- ccrcJ 1111r"9me111c J)C.elic:i Jd!e fiituru- Tr:i 1 3 pn,duzione di qu('~li u.himi un :ie:-ito_e •JllChtlO C•:tmc. ,ono quelli l)'>,.~ono rieord:1rc i minuti rie.ami s10. Jllll"r con 1111:1 ben ,lin-r,-.1 i11ql(l<l :1r.io •zioni e delle imm3giui. clic i•oi ,;; ii· 111111 j ()910-1917) potilo COSJ)icuo •iiet• ilei N:1rd1. rirn-leuerari. di rui ..i ha un (locu- 11ccrilira, un gio,:inc urnc,1ro il Con- • 1ho nella ,·iti!:111,m 11ell'unilÌI Frnmli--• l::i, all'll:ili:l, Del re~lo non di,•er~amcnte I L:ar~ JlO:IO lrnnnt1 oudw ;li ,tmli mC'nlO n('j ,olumi 111i,cellr111ci del i\lnn· l lini, lm !IO 10, n Ile a Ri11II' Il ili 1)311. ~im:1 <lclb Commedia. le cote ruid:u·:ino nell'800. ,e il G:i,Jlo· ~nlla ~pirituuliii 1 fronce~r.:inu O il tcm· 7.0ni, in'=itic:1hile ric"rl':1tore di 1101iz1c te. l'e e11q1ir, di <",une e p1i1 1:rnfon• In 11ues1o ~cn-.u cirrn 11111,wtazicrne ry 1 ,cr lii Ci•rnmnia roi;i .!cri,ew, nl Do po tli Dnnte ('l'rucelii, Jhum:ann. Ca· e cli doli •('n111re r1viuuli cl:1 un'an-io d1111t•111c ~; può inlcuclcrr 1111 lc,lo .. E' frJrtirolurc h:a ;l:ihi eio,onni Getto 111 Sancii&: « •.. A urnl(lraJ() ,li lullc le lo· sella). coudolli a 1111 r~1remo riiorc di u11n111i111ica o tl:i un domc~1ico lep.,re I:. lr1.io11(•ili 111m filolni::ill pii, ag~ucr. uno ,l·i suoi "·'Gl:i miglior, ,u Ounle, iiche. Ji lulli i con•enti e ,lolli lavori. metodo per ruhura o acume ilal Co· 11nt·1ico, o ilei $Jnesi, eh·· rron1:u11lo al- rita i' piì1 lnrfa1111•111c 11111.111.1 e 111 iri- J•oeri11 e u:ofo,.:in riel l'tmn.\.(Q di D. in J'oper 3 di Danio b ., mpre in Cermonia .. 111 0: e quelli 1mll':iri-101clisrno o il b c .. iciiru lii liono h·•u formo oll:i b:ibo I tua'<,. !spetti ,!elfo 110csic1 16 D11,uc (Fircn– la 61 ,iriluo'c pro11ril'tà dei pod1i. Cli IOmi•mo con il Crobmnnn e l"Orc,1a. •IOriC'li. Ni•. 500 ? p;•~~nli. ino 5 •er\:~li. i ~u pot-irir111i 11i,cr,,,. d:11 prl'rdl'nl1 zc, ::,:111~0111, 19-H). 11 1•c-Ìt1('U ,., npro· :1hrj l"ammi•nno a rr 3 ,.i. e in 5 ep:rcto no. pu11tunlizza1t1 11:il Nardi. Nuvi1,\ e t-:ip;p;, J_cl Cu.iffc-c, Culca .. i (' Ì'l,lln.i, '" •i tr1"·a111, i;li ~tu,li Nl tiri rl-r uhr·• 1l0nc in uo,•il:i di 1111uli il pl"ob!cnrn 'i>C~'o .,j rotlono di ,lo\l!r 1lire ciò ,ho•, dollrin:1 MIIO •.late n1>prirlnte wllr ri• l'UÌ lo 1nd0i::ine ~tol"i<:Js'allarga. e qual• 11\1"011era~ana lii rontrollo 0 e di ",er- .-.11ll'1111i1ù xie1ic11tlnl P.1radi~o e par· non iicn~n.> ... .o; e J'llauvHtc per l:1 l'erchc ~ul p:io:1,·ddnirn,o e Dante n clic ,oha .,i .,,-:11?, 3 , in con•idcrazioni chia111l'nto -u tullu l:1 prod111-i, ne r.ri • 1endo d::al"cll.l·izioni croci:111l'.ne •t·nl~ Fr:incia: 111 ••• pel" qu::i,nto grnnJi 1i:1110cui h:mno 1lcd1ca10 l,uoui ..a,ai 11 Fo· d"umnnitÌI o J)~ic.,lo,:i!I •. \111101a.iun1 1ic:1 dunl<'•l':i a rui to.i;. 111•,11rn nr· il dk1g:o e l'inquie1u1line. Si 1ra1111va •lati i progreui dc~li •ludi dontc~chi li"r1i o anni ~1udi e virtù l'acrur:iti•·. mor,in:al1 Elorichc, non di rado 1110'11.1 «'.<'mnl<J,lmnm, infcr,oraw Il• ril'erch ... di ,up~rnrc il 1ircronc~110 l'rilico ili io Froncia. reil.3 oncorn moho da fare. I ~imo T11ndelli. utili. !'C'l'lll>re-em1)li~i e chiare. ci (o,-. dd C:lfla•--o -11ll·e,1c1ic::1di Dante, e I due pri11ci1>i.p<1oi:i e 1e,1lo,:ia. rhe ~i \la le 11i1Terenxècd i c.ontr:hti che in h:1li.1 ,cmbrun" 11111111d r---i balz:JnO , 1,c cd irrurnli ,111111111!> :ttl C•CIIIJ)i, si r,t,ni:ano i no~lri •111cli1endcn1i :1d in· temlere l'opcrn nella ~u:1unit:"1di ,•·1a e ,piriti) in l'onfroulo con le tollili inda· ttin1 tctlc-.rlw, r.ltc anl'Orn r Ht~oc'lo ~t3• 1i-.1id10'- por1:11u ,ul Jli:1110dc'l.1 bilnn– dr1 1>:1rok· i' 11cn~icri ~1ra11-1mndoliul'a 1111iti1 dcll.i vuc~i:a e 11111ilitmdoli al 1c111· 11•1 t:>d:il!e re~nle. l~nrb due e,cmpi: il n,,.._, J(/1e1ari•cl,e f.'lcmeril j11 Drmlcs guerre, 1'n ness1m caso; la poL:ti. ca ·nscgna clie teoria e prat ·ca Jo., 110 sempre af!i,' ant:podi; e c:osl 11·• elencando tuLli i rnd"ss mj 11rti cita ,ram10 frantumato la. 11ostra p ·eco. '" logica trm/i:; orinle) la ,11t1t-i:,io. 118 dd mo11do s'~ fatta infinitamen. te pili complo..(sa, scaltra e d ffi. de,itc. Term.'tti i q1m"i potrebb# sembrare che. sf add'cess~o .U. Lragec/'a, al satan ·smo. o almt!IIO ad un -ver.knio spietato che quS. che :;ona della letterat11ra gi~ m,t. Le in prcr.ta: ma. che ·n-vecc io pe11- so non s 'ano a'tro che i 111,o-viOC• chi con Cll.: si ha l'obbligo di guM– dnrc 11n mondo rad<:a!menle muto. to. M11tat.o. ma non perduto; m.._ tato, ma non d:spcrato. Se oggi fl accc.lla la sco,ifitt.a dcll"11omo " tN– cl<lso ',. non è detto clic si debbo accettar la sconfitta dc'l'uomo. F. io credo dre la presenea d] Do– stojc.-:.,sJr.:j tra noi sia quanto mai necessaria proprio per corrcJ!ger• - antlicl1A aggravare, come alc1111 cr('do,w - l'infliicnen 11cgati-va 4, un c.s:stontlial '$mo oggi in -vog&. Ritc,1go che 11 tempo delle C4lfl• Lrald::;:,mi o de 1 le catn.strofi, la "'" ccss tli di metter" a contatto l• nostra ml'ntc coi problemi ,,,a;~. detti. -va!g0110 a s°"temare e riot• dinarc le " idei' ,, podute, a , lr"' 'i.,a,lc j,isomma, a preparare ;.d n1101•a era in cai .tarmmo ancord 11rra ;,olla autorh:ati , filosofi ~ : 'C'ttcrati "puri". 1l nwssagg·n dr DMtofe1,sJr.,; è in/atti -val'do sn!W 1• to se fmÒ essere inteso in qutsto senso costrutli-vo. Cosl come > e· (trut(;•a ogni profr!;·a, co$l c;•;1f.t lo è ogn; pnroln elio spc! ;r.rn r /JO– l(h: comuni o si protende 11cU't1'° ~fn ·ro: '" sprrnn1:;\ tlcll' I pocoliSSI• che è. i,1 fon,.lo, la pag·na mrll,., amara d.i q11cll'integna11umto Cf'• st ·ano chr Dostojevslt j l1a così bC1fl ... I). C. ,Mio S1neufer. e il Der Zeutraf. J;:f'•t1111{ dc~ l'11rpr1wrio wu~ del" Cnu:en D. C. di Hhcinr lcle-rin Dcw•cl,e..•Dmr ,. t,,· rJ,,,<1, 1 B 111tl 22 e 23. IIJU).]91O. \la l'uffirio llclla critica è di ,comp0r riru-.1ruire. Aldo VALLONE int.cso. Giambattista VJC.411

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