Fiera Letteraria - Anno II - n. 37 - 11 settembre 1947

6 FIERA LETTERARIA ;~~!~ O l,"-=-=-•~=[=~L-~[~~B __ R __ J~~•~ A Br~~ MO UN su Qucs10 ritratJo di Na1>0li, tentato e olle• nuto da Cfo~1>pe Mnroua (L"oro rii Nopo. li · Bompiani · L. 300J. sul filo incaotevol~ e rh.chio.,o della nostalgia e dcU'autobiogra. fi11, otlieuc :I ttUO 1>remio maggi<,·ro prO,Prio dai &UOi Jirniti più dichiara1i e scoperti. Era facile, per uno scrittore oome il l\laroua, eludere le triic risorse l>Clltimentali. capo- ;:1!~r~is;te~:1t:1 i::1:~i:!i~:~ 1: fnf~~ 1 i ;:: Qui i 1m:gi mng@iori d:i i\larona ..crittG· re, inve111ore di tipi umani da far galleria, di rilrani do scn•irc alla ,,,oria intima di una ci11à più che cento i11111 ili , olumi ,li s1oria: qui anche i suoi limili. aecc1ta1i 1111- ti 011e,;1amente o non nrni ,ra~gre,liti nella v:initosa smuniu dj rni;giungere cfTeni 11iii a1111,i -& èOl!UIIUple lliÌI 110re,oli_ Perchè in fondo In \'alidil:i di una ielW· raluro con~i&le proprio in c1ue .. 1u ol,bf:(Jie11- z.a. in quei.IO ri.~petto ai propri limiti, 111i pare che 1./Oro di Na1XJli tli Maruta r it'• scs. lliù che 11011 fact'iano uhre O)lere. dallt' ambizioni più am1>ie ma dai ri...uhati o,~a, 1>iÙ111ode;;1i. a co11,.,eJ1,uirc In proJ)ria ,:1hli1R e la proprio net:e•-..ilil. E :,e tln (fU~IO librv finalmente !)()tesse rieulrarc nella letterato. ru iuiliana. contemporanea <1uella libcrlii dalla paura di canta.re j propri 11 cntimenli. che iter tnnli anni h,1111roibi10 le t.-tru"ioni del c.uore J)i!r incrementare i;l.i ar7.igog&Ji della iu1elligcnz11. io ,·orr,.i inlutore <1ue~1e 1,ugine del Mo.rolla romc le più ge111ili e poetiche che i.iano n:tlt' in r1uesii uhimi annj e da e,, • .,, aui;ur11r111iunn leueraturn finalmente um1111a.c;oc corrlinle. nel ~n~o 11iù neceHariQ all'Italia. • \1.\1110 TEFAl\lLE gionutnte si c..pJica l:1 t"Ontinua e~111oruzio· ne) con un ('O-.t:mte racec.rtlo al IIO•tro al• lUale e al nostro itali:1110 mo,lo di capire, di ~entirc, di giudicare e tJuimli d1 trar 1>rO• fiuo. Ul in c•inismo: ma così sarebbe nrnncata quella 11uperiore ,·eritù p0c1ic11 che. irwece, egli i:: riu~cito ad ottenere pro1>rio sforzan– do i regit.tri 11iù napole111ni della eua musa. Lo ste.sso continuo assen~o dellu ragione ai moti del cuore - moli trOJtpo larghi. d"ac, corde.., e SJ>C8SO smaniosi e imhfazarri1i per ccccss,o di generosi1à - iu fondo tei.limo: -------------------------– E cli uhre due antolo~it: ora ,c,rrc.mmo 1>-1rlnrc: 11uella di 1>0eti cata 1 ani (dal ,1ua1• trocentt.'Sco Joun Pois de C-Orclla al moder– no Joan Murugall) 1• l:1 nUO\ 11~-( 1111>lifira– .,jon,o ili cç.mp, o11imc111i. tu11i di i,timuni. in lingua friulana, che eon tci:ri originali e traduzione 1:0110appar ..i in Quridemo Ro. ma11zo 11 3. Sc11011cl1Canl"he 11ui non ci re~,u che "egnalare- tali opere al lettore. c-he leslimonjano con quali intenti t: c<,11 l!Ua. le volontÌI. <101>0mezzo secolo di li ri,olu– z.ioni » e <li u ma11ffe51i :e. si i>lia<tggi lu,·o• r.i11do pt.T tiare ai gio~ani«•imi un'immagi– ne rec'lnda di J)Q('i:iae lil,crurli dal 1,erico– lo dell"imitaz.ione o della ;;ciaucria formale 1•besu di e!>Siinco,nbe. E forò dum111epun· 10. ma 11<,11 J>rima d'a\·er iu par1!1:olar 1110- do 10egnnla10 il 1>0eme1to o Ciallt in/i11il. di Pier Paolo Pa:,0lini. cl1e da, ,•ero e la più bella è originale cosa gic,aia.ile d.a noi lei· 13 dalrinizio della guerra ad oggi. QueEto Jioemetto ili Pasolini col :,uO si1>0re ,·aga. menu: mallurmeauo. in forme chiu 1110non in•i1are anzi rei1wenlate, ci cc,11for1a co1r Cromarlo cc;! Recitativo di Pafi,wro di Ciu, &eJ)l>CUngaretti (onch"e,;;w ~ l'O"trctlo,, nel. In 1>iù rigit1a fomm chiu..at co111enu10 in Pe>esicVII: C()&iJ>Crmerito del piì1 unzianc e del più giovane (Pa§Ol::ti !111 JlOCOJ)iÙ di vcn1'auni) dei nostri J>Oeti, ci 1>iace , edere que~o primo einquamennio del :.eoo!o ve, rmlo da un capo olraltro do due e:,empi che soccorrono u11a careu.a1a iJ)ote~i: che la 1.oesia slD sempre più decisamente pr<,·po• nendo la nee~ilà di 1oCOJ)riree adottare nuove fonnc chiu.!'e. eon 111110 un ruezZ<,- 64!· colo d·'esperienza profondamente vissu1a e un linguaggio 101almente rinnovato e poteo• zinto da tale esperienza. Un richiamo cu: (e l)O:S!\inmoadotture identiche le pnrole che il Reed 1•ronun<"in a pro1t0~ito dei gio\.-a.. niS5imi ingJe..i) 1>0,..,,0110 restar <-ordi sohan. to « quei 1t0et.i che t:M.·ludono le dìfficohii tcc1tiche. e la cu.i produzione consiie1c in niano della purezi,;n insolila di una )eth!rn. mra raua J)er dare e pc.r da~i conto di uf. fcui 1>ii1che di pensieri. d'is1i111i 1•iù che di opinioni; in fondo avvia nl ritrai/o me– ~io e più d1e non avesse J>Otuto un ge)jdO rifiuto a queste perentorie solleci111zioni sen– timentali. Intendiamoci, l\larc.tta non a.i costringe al bo:u.ettismo dialettale per povcrtÌI t1·im·en• zione fantasùca - se.mnmi, i uoi J>erSG• naggi risentono di un continuo sforzc, del– l'immaginazione per ri(erin,i a uua concre· la rea!tà, in questo bel senso richiamano i JH!rsonaggi consanguinei <li Eduardc, De fi. 111•1>0 ma proprio per rernum:, in I.imiti precisi e identificabili i rermen1i più vitali della t1ua lettenn-uro. Ohe è Jeueratura po• fila t!iÌ "Ili lìlooe di qucl.l'alla lelleratura na– poletuna che si t1noda allr.iver.so i magnifici nom; dj un Di Ciaoomc;,. di una Serao. di uu Rus!O ma eh6 in Mnroua dl\•e1ua più m0<lerna, più amaro. più 11ctmda1tliata.Non ,·orrei, per carità. lasciam1i andare a far paragoni impossibili. le pagine ili r1uest'Oro di i\'ap0fi contano per se otCSiC." ho par. 11110 di filone è l)ef' riconoscere al l\luroua una dote ancora. queUa di po1ersi uscoltare e di potcn,.i diret in luc.-ghj e ixinoue e arie e.he già furono occasione di poesia per nl• tri &emm rubarne i terui, senz.a rjcalcarnc gli accenli. senza insomma obl,cdirc a ,1ue]. le lezioni Dunqu~. 1tls.rona è dentro il sangue di Napoli e 1u1tavia .se ne di&tacca que.l 1aot<r che gB basca a rica,·are un suo linguaggio. 11n &I.lolungo diario di memoria. Qui, già sinrebbc la sua diveMità (gli ahri elusero i dati memoriaJi, la dolccua triste e lurenle e inutile della memoria e-be s'appoggia, per eeielcre, a 11n p:ie..<.aggi"'e a dc1ennin.ate ereaturè: e Morona è dentro ognuno dei suoi J)Crsonagg.i, uomini o donne che siano vicoli o pinz.ze e, nlbcri. in fondo non l~ d1e andar~ inco,uro e ricouo,i,ccr,,i nap0/e. ta110 ogni volta che gli accatle di .scoprire (1ualcuno. sua madre o A111011joCri~uolo. Em.ber o EUOpadn:. se EICSSO J)Geta di tre• t~~:1ti~:"~:1n~:r:1a~eCJ 1 ~~:i•:1:J~!>;~~~;e~ 0 iÌ ('ugino 1>re1eDon Aurelio; perfino quando ritxtn:la Ju 1)31ma di Piazza Cavour o la S:;i. lj111S1ella o il Ponle delln SnnilÌI o Piazza Snlva1or Rosa o i Quartieri, àlurou:1 è 111110 in bilico sul filo della sua memoria, sua e non di ahri. d.i nessun allro al punto eh.e. non è un paradOS &O.di\ ·e11ta c!ki ili rulli che in quei personaggi e in quei luoghi noi Jet• tori abbiamo il \'ero ri1ra110 di .\'opdi): "e poi, a imis.tere. non 1ro,•11:,oi1110 alla lettu.-u uno acaltro mordente, come un'amarena ~'lltinuamente sottintesa. e <rua t• lìa gridata. alJusa con disperazione: che è la cifrn ve;a di àlaroua scrittore, anrhe Jcl Marotla gior. nul~tn di me.sc: iere. Negli 1thri c'era un calcolo din!r,.. 0 dcll:i pugina. c'era l'ambizione o (11rpoc,;iu grnn– cl:e o gr::indo narrativa: in ritnroua segnale– rei un"inu<h.-e_nza.uno neccs:.i1i1 im1ml..i,•a a narrare in cl1ia\•e di Nmholo immediato di certe sue notti n::ipoletane, tli certi woi l!iorni napoletani, di certi suoi i:e~rcii peri• sieri nnpoletaoi. Nece$Sitia che a un 1110111cn· IO gli (c;rz.a la mano. lo costringe a liberare i fontnsrni di una 1ri.s1cinfanzia. di un'umi• liiun ado 1 e.-cenza - vedete le pniine cosi p,errnnsi,•e dc Ì' JHlTc11ti ricclli. giii di~1>01:1e 11 trnmutursi in un romanzo pcrchè è<:Rrnite jn 11111liseg110 di strnordinnria evidenza - o che lo 1rru:cina al .çt1ggio - il primo ca• pilc.lo del libro. che tlit il 1i10lo al \<olumc. e /.'amore a Napoli. 1..a mor1t• a /\'a1>0li. nm-lie Il iuappo o Il rog,ì. 1·1 0 detto Eduardo De Fili1,1t0. pili avan– ti: un·uguale, ~n napoletana \Oluttit cU djro la 1>rc,pria opinione. d'iutencnire con la propria <':ljtgia follia non a nni1are il mondo - la ,,1upida au:,!a dei po1>0li nor. (ti..-i ! - ma a i111erpn:1nro il 111011110. cioè a ridurre il morule, u J)ropria immagine e ò<>· mi~li1111:ta: ecco In \'Cru. grnnde, profonda nnpolc11111i1itdi Marona: fotta 1lcllo stcs•:i ,~1anza 111is1eriosadi cui è ruu:1 quc ..ta cit· tit nostra. un ceppo tli greciti1 e tlj JXlgane• ;;imo ,,uJ quale fìor!~e<illO gli inrlefili del· l'amnbilc superficialità frru1ccee. della cupa ••atrolicitù ~pagnola. del formali~mo bori.io . nico. dello spirito d'a,,,,'entura normonll(I ,. ora lici/a tleca1le11z:1.domani lor-e dell'in. lan.;Jismo americano ... Tu1ta 1ra-(uiu1 nel– le J)(lgit~ del suo libro. ((UC~la11npole1anjrit. E 5enz11 mai degradarsi alla \"Glgariuì. eoen– 'UI mai concedersi tre,:u:1 nello , i~ilanz.a .,u una 111:1teria1rop1>0caltla e 1ro111>0 UlrC. Ve, 1k'tc con che mano leggera 1lirei lcui11- dra. ma suggerirci fo~c 1rop110 una " ·• J>iaccnza isetteceme..ca cl1e 1111111(',:i il Mn· rolla snppia t.r.iuaro la 11ta1cria IK,ccacce•C.11 dei •110 ruccon10 in Geme 11el l'icolo o in /f ,iumerv, virrcc111eo ne ff documemo. do, \'t' c·t: più Na1t0li che in tulle le oleografie e i 1>eni di l'Olore che riguardano la ci11i1. E vcdeie ahrei;i come riescn iQ. ceni suoi pe~nagg! - Don Pe1>pino Canunarc.ta. Don Luigino Gurgiulo. Don Ern•·~o ,\cnm. 1>orn. Don Nicola Ang11rella - n s1abilire di •"Glpo 1111'111mosfcra drn111m:11iN1. un ~cn– r,0 prer~o e ani;o!ò<'iOSodella fo1olitìi ridot– ra a umile eH!lllo quo1idi:1110, Antologie "in • azione" Il VII lluudcmo di Poesia co111iene 1lue antologie (nutrilÌ:,,;Ìme. ~,>~ie la Jlrima, di infornwz.ioni critiche e bibliqruliche) d1" per lo loro molo e rin1eresse 1lell'a.rg.0111e11- 10 JtOSSOno considerarti due , e.lumi a i;è stanti. tali da giu;;lificare in q11cs1a <.cdc una ~gnalnzione: una rac1:olta o 111cglio"e• lezione di canti funebri 1r:111i1lnlla minie– ra inesaurLilç della nom·a 1x;es.!a popolare, e più di t.-elllo pagine. in 11111.;~ima 1mrtc r111· tologiclu, con tes1i originoJi e 1raduzio11c. dedicali alla 1t0eBia inglese in tempo tli guerra. Due opere, dunque.. clie t1ddirittura meriterebbero due di:,tinle segnalazi<mi, CO• &o purlrop1>o irrealizznbile su <lue.ste brevi mezz.e colonne. !'.O il comune fine •li rimuo,·ere la Jort, mu– sa dai forti-,,inu 111'1us.sidella I precedente generazione, Soprallulto dalla 1weminen.za clie hanno giusiamento as..unto le ,·oci di E!.iot e deUa Si1weU. E i111ere Ynte e 1mr ficuo , .a.rà J>er i] lenore italiano, nel 1a..la1110 d'w1 sereno giudizio. lare i <-uoi confron1i fra. la situazione di ca~ no»tra e ttuella in. glt.-se in Inie erunpc;,, e 1rarne. 1-,co1i.,,.egue11- ze_ Natura!mente. per unu mnggiore nil)– dcz:t..ndel c1uadro olfer1oci, ane111111 0 prcfe· rito un accordo maggiore ira le 11'lrol.e deJ. J'ing]ese Reed e quelle dcll"itoliano Rosati, nc,ocl1è una maggior concorda.nza fra i no– mi citati in causa e 11uelli ei:em))li6c.ati in an1ologia. Ma ii capi»cc che luttoc.iò dicia. mo in suffragio del leuore pigro. il leuore accorto da,·Yero potend,r,, rit:oi.trWre coi vari eleme111i un panorama critico ,111111110 mai aderente ali.a reohà. lntunlO la domanda 1>iì1assillante (la moUa dnnl111e di 111110 <111e:e1a anlologia nc,n certo •·01111>i]ata n pu• ro scopo info.=.nutivo) dw "i 1>0ne in dii leggo è quesUI: fino a che 1m11tosi potrei>• be seguire il filo di ciò elio Heed dice della poesia ingle:oe J>CIISllntlo alla poe.,,ia italiana, con particolare auenzione ai cinque anni di guerra? E qualcuno. lro le ,•oc.i ..one do1>0 il 19-10, da conlrapporre a un Da,ide Co:,– goyne, a un Vemon Wa1kin,,, e sc,·1wat1u110 a un Alnn Lewi.s e u un Sidney Keye... )o potremmo trov·are? Sono tutti incilame111i, punture ;;a.l111ari1>er muo,cr"i almeno r,cl, l\.':-.ploraz.ione. E ~110 quegli incitamenli 1,ropri <li ogrmno ili quesli 11uadcrni di />oe.sfrr. il cu.i St.'Ofl-Q orn più che mai chiara– mente appare giu-1ap111111lo1pu~llo d·un:1 t.'(llllinua raccoha lma rome 1oco11cr111, come vita, in modo cho nella labbri1·a che ,or• rei ,·eder ISCmJ>re nl 1~nicipio 11rc,-entc la frasca o la bnndiera non a, rii mni ragione di apparire 1,ul tetto). og.ni ,ohn introducen. do il lettGre in nuon.: 1.one e ;;0110 11110,·e luci specie per qunmo rigunnlo il passato e J'oltrdrontiern (i due lrrrilori in cui nmg. :::~a~:;:;:azio~,:bi;:::i~:e~~~\ ;;:~ 1 ~::'~1~111~~ linea o di-egno •· Il ('he. non ci ~i frain– tenda. non vuol dire :mgurarci il trionfo dei bra\'i professori (ami notlii11g more) 1er1>eggianti nel souobo!iCO df'lla poes.i11: nbl,inmo citato due poc1i. 1l11cinno,•atori: non due 1>rO(CSeOri. G10Rc10 CAPRONI IXCISORI tTALl.\Xl lè\ BRASILE. E.' pa,iitq In q~sti tiornl U rnatcriaJe /orwito da -15 nrt{. lti di opl te-den:4 e ttcniu, df'stinato olla. Jto. 1t,a "bocisori ilalioni d'oç.1i", tlrt aw,t luoxo a S011 Paclo dd Bro.silt. Ul nuuçx11 :t staia o,ia.– nlUtl/4 do Lu(ri Su::oliot{, col contorso Ju/ po. stu, dtJ xolq ,,il,o,, Jwo/. Froncistc, lori. Enrieo rolctui. nelrarmon!u.are iniorno all'idea. de) lomen10 funebre. cosi nnuale nello n~1ra rece111e poe"ia. la prima 111eti'1 di que:510 nunu.To, 11011>01eva&cei;i.liereme. glio il suo collabora1ore prinri1te o , ioLlnc, di 6J)lllla dando l'incarico delln rn1·roha a Pnol,c, Toschi, au1orilù in maicria. Il •prnle dopo uno 1uudio i111rodutti\•o mc,lto infor– mato e dGeumcotato !'olle origini. le rai;io• ni metriche e musiculi. e ~pra1111110 ~ul!a consuetudine e In durala nel 1em1>0.fino ai nOiltri gi0rni. dei .. piami » l« ultima :,Opra,·. viven7.o in )tulia. scri,•c il To:,(,-lii, t1·11u tHJ che ri.sale allo ttù 1,iù rem<i1e o che e dil– lU$0 ad uua vnsti~ima ,ierea », com'egli prova su tes1i111onianze che dalla di erta· zione De pN1efici~ dc!! tìClleccntesco (errore· se Gerolamo BnnifTaldi giungono ad alcuni versi W Scm ndlli va/fe riel Mù:.i110 dd no• str,r,, Snkatoro Quasimodo) passa alla llurtc che più direttamcnto ci ioterewi: dìco alta vera e 1,ropria nn1ologin. dove il , occro cor– ilO, l'attina sorcio. i canti di reputalri"i ra– lahrNi. pian1i lucani. irpini. sabini, abruz– zesi propongc.no al nostro anuale orecchio una vigoria. mne:.tù e uaturale1:ui di arcen, ti, i quali non i>OSSOno non indurci o racco· mandar con tntt.o il nM-lrQ calorc lii lettura 0 rileuura di tali 1es1i a 1u11i (1uei 1>0e1i, specie i gio,•1111i,.simi.cui J)re1110110 lo t>Orti dcll11 11061rnlirico. E poichh. non S,c, resi• ;;!ere a.lln irrealizzabile le11tazi<1ne tli ripro· durre qui :ilNmi -emri. mi 5-i p,!rmetln di ripor:a.re la J)ri111;1trofo d'un vocero ror~o ('On cui la raccc.ha s'apre: &11tu !IIIIIÙ le campo11c. Ri=:ati. fu me pao,ae. T'a!lf>(ètla1w li eumpag11i />ar a111ia11111 a 1111 Slrmfu,1f'. Ti clicre fa ,o 5p11sma Cl1'lw m11rutu lu balco11e: I PERIODICI DELLE EDIZIONI DELLA BUSSOLA U,, senti li ,o frmelli f,' pieg,w fu to babbo11e? Ma i.: già un:a 1111r1.inlità ,·cr~o le nltn· re• gioni o verso la stese..'! Cor~ira (cl.i cui bi, f.oG•gnere.bbc esem1>lifirnre anche il mome.1110 A MMJNISTR•A ZJO,VE: FIERA LETTERARIA :~ù c~~c\~ :~:,: i"~s:i:n: 1 ;:;n;;:~~!~:e cli~~:,:r: <.)' Settimanale di Lettere Arti e Scienze oltre rimandando il Jeuore. alla dirella !et. tur:i deUo pagine ruccohc. o,•e nulla è <illlCS· &'l unche per quanto concerne la bibliogra• fiu e il gl~nrio. E contcn1ia111od di dir tiueslo u lode sia di Fal•1u.i Grrhc~1r.11ore del <111ader110 sin ili To~chi: che \:i cornice creata i111orno ui nostri poeti n1111nli 111111• nali in qucs10 nunu:ro {con c,biet1ivi1i1 e probità secondo il co..tume di Falqui. 1·he 11011 er.ita a porre accunto ai 1:>.iù no1i le più rresc.he ,·oci. :.1>e:soc,, IH!r Ju prima ,oha alla prova) è inie 00 andare 111110 a loro ,nn• tai;g!o, &ah-o le due o ire eccezioni di l'Oloro che non prc.rnno qui le corde funebri del· la loro lira. (E eo:,Ì sono ecce~ion.i. 111:.1. d1e so1tilmen1e e arnioniosnmente :,Cnono a le• gare certi 1rapasai, la ll<iln della 1\o(eri. po• sta a cerniera rrn l"nnlOlogia ilei « 11i:rn1i t 1>01>0larie I.e ,•oci luttuose tlei moderni 11ui r.i11pres.-11101i. co1111,re:a un:1 11ro,n <li Giu. ~eppc Ungnretli che meritereLbe uno "Indio a p.1rte JH!r l'intcrc•,$C d1·~-a -u;;cita. non• dii: il ~ggiQ ~una « Mc.trica e mciafi"ira ne! Cimetière murin ili Ore•te Marri ». il quale co,,_ibt.·ne ;:;en e. in::.ieme a una « !\01:i per Sè!IIO 1ra1hmori i1alia1ti dello .,.u•s:,0 Ci– me,ièrf' mari11 di Jacopo Dare.a e a un 11a• ragrnl• dì Onega ) G11=et sulla ,•. \li..cria e beUeu.a ddl1t traduzicne "· n sfumare eon tutta un.a grudazione non certo ,:usuale il J>Os»aggiodaUa (,rima alla ~econda 11ar1edi quCiò:o c1uader110. cioè ll))pt11110all'a111c,logi:1 di traduzioni dall'inglese). Ma t.'&S'i:JIO~~ibile <Ure. in una no1icina ~~1~ 1 ~~0:i:~~h/ i:::~::::it~ ~lill;:r!:d~ se1J:~~; /=:;: ~:;! ;Ì~ 5 i 1 c:~el)i~Od"~\1;j:::}0~~:01~! •::;> fi1~:;~:)u1 ~/'::f 10 :~>r=~~~;•J~ :~1nca::;ec.::.: ~.:-:· airetto da U. li. Angioletti Una copia L. 35 Abbonomenlo 11unuo L 1500 LARASSEGNA MUSICALE RiTilla lrimellrale di cultura musicale tliretta dt1 Una copia L. 175 Abbooarueuto an.ouo L. 600 ARCHIVIO PENALE Riviata di dot1rioa e giurisprudenza diretta da Hemo Panuaiu Una copia L. 300 dozzina Ji trnduttori? Dobbiamo limitarci ;:_=·_,=:_:.: anche. qui allo "egm1la-z.ione.e dire t1111ulpii1 . (ahimè senza aver lo -"11'1Zio J)Cr 11r<. ..111rlo) < .'.I "lw 11011 uno di <lllC-"IÌpoeti uon ci intcres· Abbonamento annuo L. 1500 ea. 1utti scmbrondoei di proficua Jcuurn, • ~•:, 1 1\r:Si:~~:~~1i1~~11ri:::~7:~;od~::1eo,c:~~:~i ~~';: ~·-::-:·•"'•·:.(\-:·••· ..:.("•·:/"•·:•( 0 '•;,:··•· •• :.:··•·•. di Noo ■ S Mad ■m ■ 8 Tei•tono T•I e(ooo 5561, 50'19 L'INDAGINE Quade.roi di Critica e Filosofia Ri,i11ta Trimestrale dire,ia da Enrico Cnstelli Una copia L. 350 Abbonaruenlo annuo L 1250 JANUS PANNONIUS Rivilta trime.llrale umanistica dell'Accademia d·U11gberia in noma diretta da '11iberio Kardos Una copia L 400 AbLooamento annuo L 1500 STRUTTURE Rivisla bimeatrale di Scienza ed Arie /·::;'. del Costruire Co11!1igli.o Direttivo C. Cestelli G11idi, A. Libero, ... P. L. Nervi, G. Oberti <> • Una copia. L 300 Abbonamento aoooo L 1700 ,:x; ADRIANA ~TALW: J.,evoti e cammina. J.P.L. ed., pagi:. 100. s. p. e• un ro,rum::.o d1e .si sr.-olge p,-eei– pwrmem.e 11etl'a111bie11te5eo[a5tÌco. e a con/e.ssio11e dell'a111rice, è frullo d'O!l· s,er1,"G.:iOr1e diretta di fatti reafmer,tc ac– c,idi,ti, r,·,i.,po$1i 110i in ,m·aura /an- 1w;1ìca. CAAlU ; /,u 8!.rm1iero. Bompiani ed. t\Jj. /ano. p. 152, L. 250. U,i breve ma intenso r'Omn11::.1} del giov,me Krittore fra11ce.sc. Una szorio torride in cui cade il per!!OtlQ/lgiOpri11- cip<Ùe, f](!r am<>re di r0m11n1ic-a condi• .scenderua, che si complica poi 0011 un a.ssa.uiiiiu, 1111 11rocesw e relativa co11dan11aa morie. Il :ib,o ha mom~llh 1!i buotw ef/icncVI, s-cblH!ne il ~uo r~– li:mro ma11cl1i 1111ae fù, e !IC0prt1 ml,. r.'Qlta fu trrmw ,!ella, vice11da in 1111a 1.e• 1Jisticr1w1goscio.sa e dis1wr(da del desti• 110. la cm ribelfim1e.i! 1111 c<m.meto ci, 11ismo, 11Cfl/lC/1e troppo omaro. ind10c re/Ile e comune / 'or.se . IL cinismo del lasciarsi vivere. Si ve<la11ule pa1inc del– la vi!lla riel pre1e in carcere. fe p:rgine d'amore, e fu!1ima ri/le"io11e ilei con· ilam,a,o a morte. col !luo grido {111a[r,: " Pe,chè mtro sia o:m&11mato, perchè io .sia meno .wfo. mi restm:a (M C11f!t1rar• mi che ci &Ìa110molti spetta/Ori il ICÌOr• 110 del.W mia f',tccrizione e che mi cc• co4!a110 <.'On gritla di O<lio ". LEONE TOLSTOr: !Come perisce l'amore. Lcngane"i ed. Milano. pag, 368, L. 380. lt racco1110 1io1,vmi:e elle ~,ì il titolo af libro ;. pflrticola"rmente imf1or/1111te f](!r u11n 1ecr1ico tutta te.sa di di$COrso i111eriore che sar(Ì p<Ji fJ(ITte ime ,rrm.te della grml(!e 01,era toL~,oiana. Degli nl• tri racco/lii particolatme11le imprc.s.vio- 1rame J.I Dia\•olo. con i .moi due lugw– bri /inali. fQmfau, sw 111111 ~scuio,,e .,e.ssua/e ri11corre,11esi. ,tttrGIJllr.o.oil tcm• po nell'i.mJH>!IJibilità rii dimenticare. Sugget:1.io 11i simili. su un altro pimtt> mn con eguale origine, a quelle det Mar~heSe di Rocca\·erdinu e ,li Malia. E fa serie dei racco,uj comlotti dal filo inJpeuabife di 1111a sorta di cb'cvole$Co ,les.i,ro. 6-eguita nella Ce<lola falsa. che 11ei motivi se11.za S0!l!a <lel Mgure dd denaro fnfsi/iauo. tra.fci11a seco una uoria i11tricctissima ,li morti, di suicidi, di miqerio,,e m11i'ié. di f11r1i e di per dizioni: e 1111cl1e, 11erchè il J!iro .1i e/iii,. tla. di i11spermi .s11l1,vrme,ui J'a11ime. Co• 1wscillt>o giù (1ttrmie.rso moltissime ,-ac. colu:. Pc1lre V111ilij 11011 offre invece pretesto cl'ufteriore ,li.scorso. Il volume è trmlotto tlalla Duche~m ,rAndria. ed è. come 11111i 1:oolumi d~ Lo11gar1e.si. C$'• !lai c11rR1011elfo sua t.'f?!lle eueriore. 5. STELLl.\'C-MICH \ D: I purtit, poti• t_ci 5 00~a guerrt, · Garzanti ed., paga;. 375, U11 libro cl1i11To come pocl1i. d,.c e!la• mimi 111i1wU1111e11te alfa luce cli ww 1·a.s1" C!!periem:;a momle. le sorti (lei 1mrtiti poli,ici di 1111taEuropo dopo fu gu!l!rra e 11rinu, tfesw1, sce11tlendo n /omio 11ei foro mutamenti. nelle loro vari-1::.io11i di progrnmma dcpo il con, /litro. Particolt1rme11te ncuto 1 0 s111dio dedicato af com1111&mo e quello a R<JO· set.-elt. Nell'esume delle c-omli::.ioni dei. partiti JHlf;tici itafitmi. no,a JX>,ui.nmo IJ.0/1 sottolineare fo spirilo <leoi.J'ameme ami/uscis,(1 che a11ima l'ali/ore, f1Qrta11. dolo qua e lii hd 11svre crhicl1,e 1:ersn mm parte dell"o1H!rtllo fH>lifico rlei IJU· 1,•crni di 1merr1J m1.:.immle e dei C.J••N. l:iù trngioo if quadr~ fm/0 ,!ella Frm1. cw. e, !ltra,wmeme 1wr un osse.ri ,VJtore C4?SÌ ~culo. 11011prevista la progre"fra v1!10rw <lel M.R./>, 1,u,ro la guida di Bulauh. definito pi,ì che aliro moi·i• memo ,réfite. s<'11:::.t1 forte base p0pofore o borgl1ese. · tt1 1,-e11exi111w, G cura di El\111..10 LOVA. RINI. Le Monnier. 1917, (l<!gg. 165, L. 300. Queste, camme,fia de, ·soo mm1tie11e i,uatta. rmche in <111es1a cura!,r cdi::.iv- 11e looorii1im1a. t1111a la sua ira:.ia. la "''a p1111seme frcsc.l1ezza e Fl'lbilitii deì Ioni e dei tvccl1i PD"lici. La Morfo scor– re at/raocr.-lo 111t difllogo ,111e11to.velo. ce. !lt:>11::.a lw1,;11ggi11i o rist.og11i verbali. ricca tli poc!lia e di voi.ore. compre..w di 1111wni.tù i11 fluella s11ecie di des1ì11ata sof/eren:u1 degli nm1111ti e delle vittime ,fnmore. che f111:.ciw10.1mr i11 11110 Jl,rtm• di' /J(l!JSÌ01wfitfÌ, .,eg11i di rammaricato dolore. I cartll/eri 9lmo t1tt1i villi nella. loro s11ref!i11rlic:.te:::.ae le si11w.::..ioni in aii li laa ci1cc.iu1i iig,w10 muore ri."1l• 1a,10 !lempr,· 11er im11ror1·i~a famasia di lrooote e di 5ofu::.io11i. /,(1 bella e</i::.io- 11e si 1·ale (111cl1e (li 1111 t1ppendioo e di 11~1a i11trod11::.ione <kllo steuo IÀ>v«ri11i. LOUIS VEUILLOT: fl profm,w ,fi Ro,. ma. A.V.E. ,19,17, 1111gg. 1'16. lì. ,,, Ci piaco ,,01tofi11e.1re di V euillo, ol· tTe lo spiri/o lirico che lw f1t110 di ;,ue• ~" ,;,ict.-ola Ofk!rn 1111 ci11JOl..1voro 1fel, !1110 genere. ond1e t111.clt{) $/;I/ardo if/u. minato di fe<le. quella spcra11.;:..a sncrn che lo g11i<lanel 1:iaggio 11rima e nella !f:OOPt!rla r!'og,'.i ,,ict.m tli Roma. 1fos11i 1sta11te. d ogr11 ora. Si t.-eda110 '' Noui. romane". ·• Mo::.t1rt e Cocrl1e a Pie. lro ·.. ·• /.,e nuu.lo1111e romane·•. i~·f'rti• :ione attenili, in genere. !li ain;ale ,li. 1111a J[ra::iosa incisione in coperti1111 di -'!m~ifo ~i<rrro,cl'hi e di fH!S.time iru:i. .1,om fuori te.sro tli O. Pc11i11elli: DINO F'HATlì\1: l~e mcsdiere del mon, ilo. F.lli Lega cd .• 1>:igg. 138. L. 120.

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