Fiera Letteraria - Anno II - n. 23 - 5 giugno 1947

4 nelle orecchie. Procedevamo lcnli ac. I A çaldaLi dalla fotic,1 di conlrastarc 1 ali.i tormenta che c'impediva e perchè mi riusciva difficile andare avanti con gli zoccoli sulln neve recente dove si SP._rofondava d'un palmo. ulla nostra strnd:t c'ern una caser– ma di soldati e davanti al cancello una ~nritta: era deserta e v'c11tram– mo Per prender fiato. Là dentro 1antc volte, nelle ore noiose dclln gunrdia, la scminelia avrà sognai-o di baciare la sua innam0- rata. Quella sera l.is' bcth perdette il suo treno e le .'5Crc S\1cccssivc ancora: adesso era più dolce stare in:-icmc a sussurrarci fr;rnj d'amore, cli:, in te– desco, io in italiano. * La grande editoria e il g-iornalismo statunitensi fanno la loro prova g<'– ncralc, nei decenni antecedenti al 1650, tra Boston, Baltimorn, New York. E' l'cttl leggendaria dei repor_ tagvs di grnn cla....,;;sc, l'età della ton– dazi011c elci giornali e delle riviste che, grosso molf'o, simbo]( 'ggcr:1.nno la storia politica, amministrativn, so– ciale, culturale della Confcd-crnzion1,:. L'intelligenza compie il .suo ingresso fragoroso tr:.1le forze del paci.e: il ro_ manzicrc e il crc-nista, il po!emista e lo scienziato 1 il cri1ico e l'uomo oolitL co sembrano leg-nr:,i di colpo in una ::,nalogn immediatezza cli contributo al ritmo ,·italc ~tatunitcn!-e. li g-:ornale i vetri appann::iti della finestrn, in è. il libro, a:,pelti tipici dc·ll'a1tualit:l. quella baracchcna dèl pronto soccorso tendono. nei loro modi e nei loro li– dove la mia mano :-i era abitunt<1 a miti, a .:.illlarsi nl centro di quel rit– portarsi sul vetro come a dis~ip;irnc· mo, a oper:ire t1llivamcntc nella ca– il vnporc: nella stnnza accanto .!:-en. tena delle serie intcnsificatriei. Ecc() tivo ,il fruscia, delle bende di carta e apparire, con un:1 rapidità e una fe- licità ccCC/.ionali, le formule che di– t ~-<->-->.. -{>"'->"'->"'->'->"'-> ➔· -1, \'Crranno da~si1,;hè nella storia e nei Una mattina l'allcsi invano dietro t. i• metodi del g-iornal;smo, il gioco, inc. Con questo numero si v ! chiude il nostro V concorso i sauribile, tielle trovat1,: cl'all,i scuola; t i le fresche. le esperte combinnzioni tra · permanente, di cui al pitì f invenzione e <"ronaca, tra fantnsia e ? presto saranno forniti i re- v scienza, tra arte e interessi sociali; l i infine i celebri pasUches. le strnordi- sponsi delle giurie. \' nn1·ic « mistificazioni " chc- travolgo- .,. t t t t Da 0 88i pertanto deve r no i pubblici da un capo all'altro deL e.uere coririderato aperto il i la Confcdcra;,ionc. E' una tecnica a VI concorso S grande orchcs1ra, una tecnic,1 che si invent:.1 nell'istante in cui si pone: i c5.Sa surg"c dal fondo· stesso dell'nni– ma statutinense, è il fragile ed elet– trico fiore che germina ogni giorno e ogni notte dal b:lltito ciel vitalismo spaziale. la voce nasale della scl1wesfer occhin– lutn che medicava un compngno fe- rito. Mi rimase, c per sempre, la visio– ne di due turchesi dissolventi in una macchia bruna che stemperava in un;, grande distesa biancn. Dopo pochi giorni anche per mc venne un ordine superiore che mi portò lontano, ad altro lavoro, pili faticoso. Partii, con accanto la sen– tinella che imbracciava un lungo fu– cile vecchio stile, i piedi nudi imbar– cati in un pesante 1>aiodi zoccoli, ('On la mia tuia consunta fino alla traspa– renza, con il mio pastrano russo di colore kaki, col mio bcrreuo di ce– rata ed il piatto di ferro smaltnto che sostituh·ano tutto il mio patri- monìo. SAL\'ATOH Rosso Di qucstc- premesse ,~cnichc, come tutti sanno, si nutre il primo Poe e and11..• il Poe piì.1 maturo. Non oc– corre ricordare come derivino dn ciò i ripetuti 1Spcrimentalismi narrativi, i pcz;:,i cilt' poggi:rno !>lllln logica e :-1111.1 l Otll'<Jll'll:l/.ÌOnc :.trulluralè, le serrale ripre:,e di motivi e di stili. Scnonchè, in quc-..to fervido profi..'S– sionalismo, thiun<1ue può rilevare il ~cnso che H'l:Hnne, ,'IJ>punto 1 ciò che vi è di insi-.tito: aspetto <li un im– pulso verso zone di intensificazione, vt.·n•o contatti con climi di pili lunga risonanza. In l'Oe c'è dall'inizio, la ricerca cli un centro, cli un punto di presa per la risoluzione delle cliver-;c ICOR EiTELLA: Oisegoo l~IERA LE'lì'Ell:AHl1\ su Poe propulsioni. Tutta l'opera clcllo .!>Crit– tore è uno sforzo per la scoperta e la conqui:.:ta di questa presa, per il calibrnmcnto e lo spicco in quel quid cli intensificazione, che C in ogni mo– tivo e in nessuno, che sembra di vol– ta in volta aniorarc e chiarirsi e che di volt~1 in volta si allonwna. Le gra– (lazioni del procusso sono singolar– mcnlc complesse, nella misura in cui, s;multn1,eamcntc nll'impulso verso lll intensificazione, verso un <( oltre "• opera l'im1>ulso a\ln sua fissazione. Il tccnici.')mo ddlv scrittore si nrticola. di fallo. sul gioco di <1ucsti due e\c. menti, ha echi e tegami di portata <:ccezionalmcntc sottile. di Pietro Savelli gr.tfi<''> cli' una cu~truzione che, in ogni suo tnHIO, richi:una uno degli a:,pc1ti ispirativi, che proHla e ncnifica. 1.1~1 proprio .spazio la trama delle flu1cl1t,1 propulsive. Nasce un'aura di contat– to, di tangenza; e, col riflcttcr~i dei moti, alita, nella !-Oia;pensionc, un'au– ra pili interna, nitida e insieme inde– finita. J\la qual'è il ,sc11..,o,quale hl rC;1le n;1tura di queste costruzioni, di qut.– sle vi:.:oni? Ebbene, ecco nel Poe un momento straordinariamente esplicito. Le immagini sorte (• so...,pesc ,sugli sfondi, i grafici, calibrati e co\l:vcl. lati, profilati~i allo sbocco di una ri– cerca molteplice e costanle dell'inciso e del viu,1<', divC>n(!'(lnO,..;nr.ucoaris1. Le captazioni razio,iali il nuovo punto di partenza, C'è, nei Una prima prog-re~.sione è .segnatn racconti di quest'epoca, una prosa dal costituirsi delle u cnptazioni II ra- tipi1:::1. u1o11 pro~a in cui, \cttcramen– zionali: cli quelle scrit' dcduttive,.,;n te, lo scrittore ,,,-1:'llla si..·operta cli un cui la tcn:-,ione si se.irica, o sembra mnbicnte, di un paesaggio che sic– sc :iricar.si, convergendo verso la sco- 110 di per sè costruzione ccl <'uritmia. perla degli addcn1ella1i, irraggiando- A ~rado a grado, con singolare !e– ~i per le lincc- cli una costruzione che nac1a, per un :iccostamcnto e un e– sorge e si pone nello spazio, viva vocazione ininterrotta di particol...'lri, dei propri legami. equilibrata sui pro- è disegnato questo mondo ideale, pri sviluppi. E', presso :1 poco, il cli_ questa patria dello ,spirito, con i suoi ma dc Lo scorabeo d'oro o, sotto \'a- fiori, le ·acque dei rivi che la scpira– spcuo che può comprendersi, quello no dnl resto della terra e al di hl dei del Doppio assassinio della. flia Mcr. quali l'aria è :.ubito "malata e ge– g11e: dove ciò che importa rilevare licia"· Il gralico, e l'i:,,pirazione na– non è rnnto l'acutezza cleduttiva, la ta dnl grafico. sono trndotti in que– concenlrazione razionale, quanto un !-::. :.ort;1 d· arehitcttura interiorizza– senso, un alone di fremito che si di- ta, in questa visione 1cgata alle cose, chiarano contemporaneamente allo concret.11a nrlle cose e chl' pure no11 snodar.si degli ad~lcntell:ni, n.ll 'emcr- c-ostitui.scc un punto terminale. li g 10- gerc e al collegarsi dei tratti della co delle luci e dei colori preme verso coslruzione; per attutirsi poi. !-trnna- armonie -.cmpre pili ~ottili. anima, men1C, nelle fa!-i lìnali, quando il ca- pr i;ucccssivi contraccolpi che, salen. ~Lello dialctttico è compiuto o qu:ic;i: do per le M·a\c cklle '' 1angibilit:\ '', come se la partecipnzionc dello .scrit. non si rii;.olvono in una effetliva fu-sio– torc si atrcnuas~c con il completarsi ne, qualco:-::1come un sogno, un ;smo dC'llc serie log-ichc o eome se egli av. dcll'.irmqn:a. della Bellezza. Sinnil– vcrti!i-..e un'insuftì("inza nena cosiru- 1aneamenlc, col progressivo definirsi zionc cosi definita. della visione, :-i precisa e intcnsirica Questa ti1>ica pl"O(>Cn:..ioncvcr:-o i il richimno dei ..;uoi climi, la ~,1[!"gc– ritmi clcg'li :1ddentcllamenti, verso il t-lione rlellc sue immagini; <!d ecc1., farsi di una dclimitnY.ione, lan10 più anche prcf'isarsi e inte11sifil'<lrsi l'im– si :11tivn, e .si stacca, quanto pii.1rim- pul:-o pcnctrntivo e l..1 reazione cmo– bnlza da una nmh::rin fluente. 1 ba- zionale. Si a11iv:'l cosi un moto di h.:.ni dcll'irra/.ionnle e del inistl'r(), i flusso (' riflu:.~o trn lo scrittore e k guizzi verso il fium~ oscuro e segreto imm:1g-ini, una i!-Criedi onde t·onC'Cn· che avvolge le apparenz~, gli aliti gc_ trid1<', sempre pili !icanclitc e pil, dcn– lat.i O infuocati del ~ubmondo, pa.s- s<:. <:he· isolano la :,,ccnn in un'nurn t-n1,o, ~cmhr,mo ~correre tra J;nc:.1 e c;cmprc pili intcrn:1 e incnntntn. linea dell:1 1..·ost n1zionc loiicn i e t ut- Il .• b l l B Il tavin, in cn1rambi i moti,;j°, l'impulso s1,m o.o e ,a. e.,ezza detcrmin:ll1le frnisce gradatnmcntC I Oiver~mncntc d, 1 qua1110 avveniva p~r p<l'.<':.n,·c Il.' fui.1d:.1me1~t:1\i analogie nella pr~:1.:cdcnlc fa:,C, i..ncui k. rent1i– d1 radice, per or1cr1tar~1 vcr:.ò an:i- vit:\ derivavano da un 1mnrng·111c un_ loghi obiettivi. Nelle dcnsitica✓-,1oni ,Jel mota, appunto in quanto immota, si sollerr,ineu, come nelle proiezioni sviluppa così, in q11cst:1 nuova fase, verso un oltre e nelle inrisi\ 1 itf1 ~na- un tipico p,ocesso clinamit;o. Le l'OSC litiche e CO!,itruttivc, è in allo la ri~ e gli sfondi si rilcv;1n 0 .sl nelJc lini..-t .. ccrc..'l della cosa pn.!mllla l' lìssata nel ma, al tcrnpn :-tc~so, O.....'li sono :.em– rcspiro, nella :.ostanziali1:\ vit;'tle del- prc pir, « interpre1~1i 11 1 premuti clap– la. sua naturn. Si clin.•bbe, in qirnkhc presso nelb.1 rete dei rapporli e dl•i modo, una ricerca che icnde a far sia-nificati. 11 simbolo è n un ,·erw letteralrncnlc pre~:1 sui dati sfuggenti pl;nto sollecitato insieme alla Bcllez– dcllo spirito, conc·retandol1 e Uelimi- za.; e i guiui delle scnsazi1mi (•rom– landoli negli :,:,petti vibratili del « pili perno in taluni silenzi, sotto talune 111- :.ouilt· ", del « misterioso"· Al fremi- ci pii1 velate e pii.i cupe, si vufg·ono to degli scnvi in questa materia n;,- verso il richimno di voci e di prt:– , enlc, corrisponde il fremilo che si ,scnze. Ma, :il fondo di queste luci– acçcnna quando ~i dclìniscono le li- dilà e di quèsti ::,ommovimcnti, riHp– nce della c~tru;,ionc; e tra i due b~t- pare infine qualcm•a, un respiro. un titi è. :1ppunto, il c.tstello compo!.i- impeto, t·he non si c:.:1uri:.l'e in e~si: tivo. E' un prOCC.'-SO che scmbrn qu::.~ la pcrsistenlc an:.ia cli un oltre, cli si svolgersi per successivi staclii di un tutto vivo, fissato e con ciò r:. tanglbiliz7.azionc dei i<lati. !Vl:1 pro- sollo nclb sua ,1s::.olutczza. E cli fat– prio in ciò, d'ailra pnrtc, sono le ùif- to quest'alito trnpass::i nelle linci: ficoltà fusivc, In 1.enden✓.a dei motivi comi>OSitc dello ~voll,!'imento din:-,mi– a strMific::irsi in quadri e in sct:m.. 1 co: la 1:1ngibilià delle immagini ac– con i conseguenti ricorsi a un'in1C11- coglie un'cffusivi1!1 di :.oflio, singo– sificazionc tecnica. larmenle v..:nala da alcuni t.:~trerni fili La patr,:a dello spirito Ed è in quest:1 ;,ona (.·he alfiorirno laluni nvvii più diretti. L;\ tcn-.ii.>lll' non cui il Poe avanza verso j s·ng-oli u ccnlri n 1 le pressioni analitiche· ccl emozionali, l:i stcs:,,a .:-.t•rrnt:, ch1bor:i- ✓.ione narrativa, g-iung-ono a detenni .. nare momenti di c-ollivcllamtnto, un ri1mizzarsi di forze che si traducono in visioni e in pano ram i :1 un tt.•mpo lucidid> e foschi, e come immoti. Qut:. sta improvvi~:1 immobilit!"t, <1ue~tc dense imm:.11:_(mi che paiono d1imll·re da ogni lnto gli oriuOnti. suscitano come un rinusso di !-plllta e di toni. E' un istante di deci-.a porlatn, rhe segna grosso modo il pas::.agg-io rl:1L la fase proieniva alla fa~ di foc-aliz– zazione e di diSt·e~a. E' ::i,vcnuto, sia pure in un senso an✓..itutto otrut– turale, un rilevarsi concomitante del– e immagini: sullo -.fondo emerge il di pressioni e cli :,,ensaz'ìoni. Cioè. per un;1 progressione in cer– to ~c:n:;o fatale, il Poe finist·e per compiere un çnn11pino che viene. spe. rimcntalmcnte, a 111('ronnrc il pro. cesso del farsi lirico. A11rnvcr~o i gradi della costruzione e ciel gr.,fico e poi per lo ~tadio riflc:.so d1c sfo– cia nclJe euritmie dei pnnorami, ciò che in realtà e costan1emcntc è ri– c-crcnto è h1 ri:,olm·ionc della form11 1 come pien;i \italin:ui,111l', rumc con– centrazione e spicco ,;en✓a re~idui, come specifica conquista dell'u ol- 1rc )I. L'annli~i, l'emot:ionnlità, il tee_ nicisrno delle varie fa~i ~ono mo– menti di qucs10 procccl<'re vcr:. 0 un:1 forma, in cui ri,·ersare l' tar rag– giare la moltcplici1!"i delle proiczi<mi. I.a posizione ciel Poe nella lc11eratu– r;1 :.tallmiten:,,t· -.i clcrmii::ce in quc!.ta interna ;,.coperta dclh1 forma; e l.1 su:1 upt•r;1 "i t·mnl:✓iorrn !.lii partiço)ari ,;;volgimcnti che :,ono su:-<:itafi ,l:1 questa s<:opcrta. * Il nipporto che si ..-.labili~cc tra la penetrazione amllitica e il farsi espres– sivo segue uno sviluppo analogico e c:onvcrgcnte. nella misura in cui chin– rificazionc e fissazione coi neidono con la captazione interna, essenzi.t– lc, della co~a. Nla lo spiccare della cosa libera e assorbe insieme, nel tangibile delle sue lince, le reazioni emozionali; e quC:$le reazioni, a loro volta ncttificandosi e fiss,1nclosi, pro– pendono a salire verso il pieno cen– trnmento lirico. E' un concorrere;: cli motivi singolarmente scandito e rile– vato, che lende ancora a concretarsi in serie di risultati, successivi e par– ziali, appunto in quanto ogni ri~ul. tato, ogni momento di spicco vengo~ no a rnpp1·csentarc di per sè un pa– norama, una visione, un'immagine. su ,·ui cli volrn in vo\la può far pre– sa l'adesività dello scrittore e soi:ta. r,c il ::-uo i:,tinto del formato; qucl- 1 'istinto che subito dopo lo ri~o– spinge verso ;!Itri esiti, verso .iltr<: emersioni pili den~e e pii.1 vas1c, cor. u11n in1ensità di avvio proporzion:1la alla minore o maggiore parzialit!i. ciel momento cli partenza. Aura di romanzi Ecco, auraver~o le ~oslc t: le 11. prese, palesarsi dall'interno l'in1crfe– ri1·c di clementi virnlistici, rn,:-ionali, lirici, nell'ambiguità cli taluni cqui– libramenti, nelle pseudo-risoluzioni di ialune immngini, che di fallo .sospen– dono, nculiuandola, una scnsazionc– pcnc1r:1zionc; ceco de'finirsi sempre pii't la 1cncknz::1 a coprire lo scarto <'spròssi\'O, .lo scarlo tra l'adc~ivo e il formato; e con e::ssa rendt::rsi più serrati gli interventi tecnicii;tici, sem– pre p i1 abili, sempre pili assottiglia. ti, sempre pili prossimi .llla consapc– vokzza del II farsi u. fai è <la queste sottili geometrie che, per contrappo– ~10. sorge fJUCll'indcfinitczzn, quel cli_ m.l "g'C'ller:de ", quell'aur;1 di « ro– manzo " che sono come il fiore e il sensÒ ùcll'intcrfcrirc, t1l!1la mc~colAn– za riflessa nella sua flucntcua, pre– annunzi. e presupposti del " vago ,1 fi_ rico. ~i trattn, per cosi dire, <li una din:11nic,1 npcrta, che non è pili I~ clinan1ic:i spnzinle e non è la dina mic:t della 1nrabol:i calibrnta e con- 1._·hius:,. Un'c,;cmplihca;,i{)11c ndcliritl'ur: 1 sin .. bolica è d:11a dal finale- delle At•~1cn– l1,~r,• di Gordo11 Py111. L'esi10, come bClllJ>l'e, sj postula su un panornma, sullo sfondo rche inquadra clementi cd immag-i11i. ì\luovendu dni legami e dagli incroei, ,::-li impul!ii ))l'IICtr:t– tivi e re:ntivi, per la g-rndazione del. le prose par:wtli, finiscono per pn:– mere \erso lo ~..;ca110rinssuntivo, la forma <lelle forme. E• una sollccirn– zionc che si può cogliere qunsi pal– pabilrn<'n1e nella pag'Ìn:1, cosi netto è lo 61:icco tra la 1>r(•ssillnc e la visi0- nc che tende a sorgerne: cosi nct1v, da p:ik-.arc appunto la successione elci 11101m;nti. E, di fatto. l:1 visioni..· ne deriva un che di rilevalo e, ancl1c, di nuido, di piéno e di tuttavia sa– lente. Si ha come il scn:.o di un na– scere circolari nato ,su ,sè; di uno !:'correre che è ;i un tempo sospcnsiu. ne, di una liquidi1à che non s, csnu– risce nello ~picco. Vi~i,mc .sing-or;:,re, che sembra registrare l'fltltwlit,i di un i~tante cremivo; c 1'.lura che ne con~eguc si amplific:t in tuni <· in lu– ci cffuM:, in parvenze e in prolurg-:>– mcnti. E' un'ondn che batle cd cdieg. gin, 1X>ianl'ùra hnttc e ribatt,', e il ~11rìno divit:nc indi:.tint 0 nelht indcfi– nit:1 :.uccc.s:.ion1,:dei::li echi. .\l'a <1uesto ,..,1adio di vibra✓.ione cl– fusa p1·<'supponc a sua volla un :1v– vio i~pirativo. Non .si tratta di un cinto in <.,è'°" compiuto, che lcnda :., riaL 1i,1nr~i t' a riproporre la sua compiu– tezza, si tratta di un :tltr 0 dat.o di– n:unico ~ul qmlk .:.i fì<.,-.anoe :i cui ;1dcri:.cono, tipicaoH::nlc, l:i rcatti\fità e l:1 kn..,ione drllo H·riuorc, cioè cli un dato che n10\ riproporre la !-u:, dinnmica. Dopo i primi arpcg-r;i pili ~aperti e !-piegati. per b.ltti1i clw sono .-dtreU:rntc prese rii consist('n:rn, 6i delinea una serie di cscmplific:1. z!oni. che p:1r11mo d,1 unO spunto, eh, una vibrilz one di « vago II lirico, li u appli,·rmo 11, li ,, des-:rivono "· li fcrmnno ne\ln conC'ntena✓ionc 'l:lrrati_ ,,a, per arrivare :11 ril·ombac1amcnto con l'clt.:m<•nto cffu:-ivo e vibrntorio. Sono oomp()sizioni di atmo-.fcn•, •edurate" liriche e drnmmnticht.: de-

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