Fiera Letteraria - Anno II - n. 20 - 15 maggio 1947

4 Ftl::!U l.E'ITEH \Hl\ Paolo il Monelli • ripresenta suo " Ghiottone Dialogo fra l'autore e errante_" Novello - Bè, No\'el!o, la facci».mo questo ristnm. !Xl del noBtro Chioltone En'on!c~ - Capia.co. D'ahro canlo que,;to libro è st-:lo sempre un pò disgraziato. L'editore lo aveva appeno messo fuori che capitò la foc eenda dell'Etiopia e delle sanzioni, e se al. lo a furono rose e gigli n.i <-Onf-ronlo di que·. lo che vonne dopo, no11 è meuo vero che proprio il.fora ti <=0mi.nciò a pnrbre di re.stri i::ioni e di cinghia. L..'\ terza edi:t.ione era sta 1a appeno sfomalu che '$COppiò la g\1crrn. E adesso l'editore ci propone di rimetterlo ir giro, e che si tomi o p.1.r!nre di dov,iziose cucine, di focoùui orepitnnti d'unto, di ma, nicarctti, di roba genuina, di vini ahbondon ti, di strippate, a gente che non morrà di fnme, mo tut10 quello che guad,agna lo spcn dc per nutrirsi.. e, maluccio; e non s;J se sia più caro il cibo o i: combustibile per euo oorlo o .k ,e,eodelle ove ver,s.'ttlo; e le tova. glie .sono di carta, e I to·,•ag'ioli di vdina. - Sì. 9nrebhe un ~l sottotito!o. • Spec <'h'o di t)l'!ra pcnilen::a •• Anche Sani' Ago sii-o fu confermato nei suoi propositi di mor– tificnzione dal ricordo dclln .~un p ;iovinez.za peccalYice e sensuale. l'uhigsima pii.rete. e !a fizl.6St1.lda cui si af. faeci,_va Stendhul Ì! solo un documento sto, iico, oggi. Ma i'. mio inno al brode110 di Ci. vi1avccchia è sempre vero, ci -s.uà .sempre 1u11!cun altro che lo rieucinerò tale e qunle: ; :,d ogni modo. • muor Gio':'.;_~in110 del poeta rcsl:a ". p~r{'11lo1Ìi..nu;nte di darci una -specialicò del iuogo e dtl\"osteria, u non abbiamo nu'.la di llpecia\e ~. continuava n dirci . .- mn a,mc:no qu.ilco1a, delln regione~. insistemmo. u In regione 110n hn nulla di ;.peeiale ~, repli .. cava: ma Cl hanno lodato i fagioli stufati co11 In salciccia, la friuat-n con g i roccoli, 111 salsa agliata •: rise verde, _ iTi ricordi di ,:iuel ,,rete che lrowm.- K 1mie,\ è S!ln Giovanni, oggi: vi , darò m'. mo n. .Pieve ~~r,1., nel Ch.inn11, d~ Siena con :,7 d~~:.t:·. c;~:\~~r~ ~e~ n~u~~~l~;vr;~'. ,~l'.a~:n i~p\:~i;:· 1 7 1 ' 1 :~:\:o•su:a~:~~:\~'. ~o eu1. in~ noi i_J ric~rdo d_egli _ossi buchi go"nbra di vecchi mobi:i di s..:1111~1e. di libri -~m~fi. ~uccu!1:,nto. '!"'lrugho d1 carne di e lil:rueei d'ogni genere ·:,, Rcgofn dcllc Mo. ,..lle.-o, attnccara ,da 11b1nco.n :, brunu salsa 1ache accanto dln Tr~ja Rapito, di t,;1Te. 1.1r;molad.'I. ?- nel cnvu de_llosso .1. vellu1~10 ·ott~. di GUadri. di ido'.etti di simbo'i e ~•,u• m dal o: cd intorno la e_on~1e~ ~d r•~t1.o d 0 menti s.>cri e: profani, cinl~rt~ di cn.;tirò ero, ·o {c~i C:. ,1pp~rvc, 11 ~1cord1? la_ gtfv~no .ifissi, un cilicio di monnca 11! eor o di un O~IC9:';ine.I oslerta lungo il eam1.l7. d ~:011do n.armo imil~ntei la Vt:ner<? di Milo? Non ,·'e, ~~!O èl~Ì~:ct~:~a~l:f~~~ t:!dr~'.cl!\, n~;~::~:~ ·-~c 11 /:$ 1 :':t1ibrc~t c:;:\~iaa~::i nd:g~ss=~~ il vdlut.:to midollo dcl'.a bocca -a,dr,nle• .... nere: il ~ffit10 dclk, ::raia terrena crn copcr• o J" pitture uimt-o 1che e immogini d,;1 -Haec ego dum mcmoro, /lui! solioa per "randi maghi. da 201,>astro al czn-. Levi, nel offillo dcl'a cucina c'erano &eritti inv,~c :uei VCr$idd Purgatorio di O;i.ntc al Cauto 'ei go'os1: e fuori dall'orlo densiS:1:mo I,. >'igna veniva fin contro la ca,a avvolgendola sopraffoccndok1. Dall'\1sciolo che du·la sa. h dava direllnmente su'la acaln di cantino uscì •!a serva con k, botiglia di n.lcnlico e ci Ti.:zò roC<'hio: poi il prete ci portò lui stes. o il boccale de" Chianti, e sul boreale sta. va $::rillo: • Bi bile f,otres ne diabofus OOII - No, Fc!engo, Merliu Coccdi. E. qul•nlo a1 r,oli1iei e oi diplomatici pens'.no a quelle r.arole di Ta~eyl'and, • 11011 si può fore buo– na 1>0litica con .la cattiva cucina •. Ti ricor2i che dis,.i una \'O]~ che per concorrer~ alla carriera d p omat.iea io ;wrei volulo una \eg. ge rer i" c;uale il cand dam do,·e,·a dimo, s1rnre di1avere lrc capacilò, la prima un'inet. ittd.ne =luU\ (\ parlare i\ frnneesc e le 'in.Jue straniere in generale (non dico a leg; lit Palais •• dall'Ambosci.atore Francese Il gerle), In -s...a.condnuna profonda conoscenza Berna e da a)i-re personalità. dei vini e delle grappe d'Italia e molta resi. Credo perciò che ~rebhe. opporluno che s·enza a'. bere li, terza .... ti ricordi cos'ern le Autorità competenn S.'lnclssero una vul. lo terza? · In tanto dei regolamenti che disciplinino fra le altre CO.Ifele Mostre d'Arte all'Estero. Se ques o si fosse fatto a tempo dc bilo si sa– rebbe evi' alo il pasticcio di .Bianeale e non ,,vremmo dato spettacolo di provineiali,mo tenendo aperte nello stesso momento Ire gra:idi Moslre colleui,,e in un piccolb Paese come lo Svizzero. S(! gh uomini di Governo e responsabili non far.anno attenzione e non si prcoceupc. ranno dei valori dello nostra cultura, c.he tiono lro le poche cose che possiomo von. ta e. dopo questa sciagurntissima guerra, co– stringeranuo noi Arti-sti 'l'I rimpiangere gh Oppo e I Maraini di cui il Si•J. Biancale forse sogna di ereditare la succenione. AURELIO DE FELICE llettilfo11 - Ah .iÌ, Giusta. ,·ero? Bè. la seconda ca. pi::citò dovrebbe l'!S.jCrecstes.i alla buona c.u· era: e diremo dunque che i! diplomatico deve col'.oscere e ama;<: la buona cucina di c.asa sua, e servirla ai suoi ospiti, inve<:e di qucl'.n cuc:e::i .'lnonim..,. frettolosa, conven– , ionale, che uw in troppe ambasciate e I~. aaz.ioni: mr, ogni pran:m che egli offre sia un'opcrn d'auc, come nel salone il quudro de' •;oo dato in prestito dal Governo, come indo!SO al!-a moglie la più recente ispirazio. re èel!n celebre sartoria: e lasci 11i;i;uoicom. m~ns.ali tutto l'aJio n1:eessiu:o per gl1stare quei pialli e quei vini. e lodarli. disponendo b cose in modo che il servizio procedn con savia lcn1cz:za: che non intervenga od essi quc lo che ml sueees.sc più vole .illa tavola di u.nn nostra Ambrucetn, ove la cucina era squisito, i ,•ini ottimi, la conversazione $pi- ritosa: ma cosi rapido il servizio. i pit11ti /I 4 di moggio alla p,esen::a di 4/Ji"i. e.ambiali cosi in fretta. cosi presto mutati I me per,ona/ilà u//ìciali ai è i11ougurala a ,•ini, che Ol~nl volta che ero invitato mi si Ffren::c in Pafa;:::o Stro::i fa primo Mo, p:o. oneva il problema, 1rascuro i cibi, o sfra d'arle antica a corallere inler11adona. ,1as u:o i vini1 Ch~ per 1utti e due i piacer• le con la quale', dopo fa lunga parenle,i sapew già che non avrei a1•uto tempo, pur della guerro o dc/l'in,urre:ionc e le lor.le, rinunci•.mdo dal principio a.ltn conversaz10. ro11:ne che hanno /une.,/alo l'Italia o in ne. Dunque il diplomatico sia gnsttunomo e porlù-ofar modo Firen;:e, .,i riprc.,nde una ze:la'ore de'la cucina patria: chè iu questo lradidone che ci ri.aeco,ta alla ano glorio campo occorre sgominare pregiudizi invete. e che con!ri.bui:sce alla ,ua uila. f7~~-::ss: c~: h~n:::l~nat~u;iù rr,;;,rr:non:~ Concorso ))Cl' 11 llèl C8,JIZ011C conox~ delle cos<: nostre_ c.he polemn e ~a-1 Come è giil sia!<,. varie volte pubblicato, .le nsciutte e gelah e scrive ch,; • la maur~ • I • h · 1 · f · · _t>o/~nlo a /a,;onné. ~'.Ome piém_o11taisc •; ,h_a• :1 0;,~':or~ e~r p:~t:::~n~~v;t::r:::• 0 ': ::i'isti.nfin~~izf;r~ !i~m:~~ 1: 1 !t1: 1 i ::~:m:~ffi: sere contenti in ·t iJ'ico_ suld yat dovrà !'oti. ~'inge.1no con i lartufi bianchi di .Al~. ~ÌiS:r~ =~::,;_~~o i~ o;n,o~~~oero edclla nFc:::: 1 ! P. 1u delto P_rodoll~ de!lu te':a, ~nzi de.: Il "ieo dovrà essere indirizZ.ilto alla Se. I umd~rso: e.te se ~• • !ono ptanelÌ e alt~: grete~o Centrale dell'Associazione Cuhuu,. ~:: 1 ;::.: 1 dt~:~o s~e:\~i:e~~e ~i° ,::;tuf~ le_Fiera Letteraria •. Pia~ Madama 8. Il ter- b1an~o è l'a'.imcnlo più prelibato? r;;,in;iu;oprl~s :7ntozic.ne e stato prorogat'-' al I m1;rnoSC":ri11i non si restituiscono. P,\OLO MOl.'IEU,I - Natura·menle, tale e quale. Vorrc:i ;ig. giun3ere nelle Note il ricordo di Qm:Jla no stra settimana veronese, il marzo del 1940: ma per il resto ripubbFcarlo così com'era. s:-nza rog!.ierci nè melterci una \·irgola: co me una nanazio11e di !empi fovo!osi, con qud pr=.Ì minuscoli, vino n 1.20 al 'itro. C>J p-ess.ia 0.30, polenta fritta a un to?do il pezzo: e quella foc.ili1à di andore per ta verne a tutte le ore, e \·eder l'alba bn 1 ugi. nn::-e d"ra le steecho delle imposte ;-.ncor se. duti into:no a.Ila tavo'a, ancora alternando vino e panini secondo il preee•to SCOlasl;co prfmum crotlinum, dei11de t1inum, deinde cr~'inum, deinde oinu::m, uaquc od mal.i.r tinum, ancorn ha un bicei1iere e l'altro con venando e discutendo come vuole Eris..im.'I, co nel Co11t1ilodi Platone: e queg'i osti orna bili. acnua ncrv1. non come ol{gi streui fr,. il bisogno di iniirnnnr le leggi e la frettfl di spennare il cliente sùbiro. perchè $i sa già che domani f\VrÌl i soldi, - Ma se anche te, tornaco da\la prigiouiu, 1'ho visto tracannare vino con piacere! No, no. Bibite /rafrea ... Questo è un libro morale. PROTOCOLLOPRIVATO - No, no, come si ristompano i classici PeJgio ver te, se ri penti odesso di quei tuoi diPe-gni e~primenri il tedio del cibo, In no sta.l~in dd mnngiru- leggcrino, scia;_ruralo; e ti 11ei poi Covu111sgrugnare \l ririm!.n di Rus sia, rompendoti i denti nella galletta dura come i] marmo e nelle pat-ate gelate: e .due anni di o-renda prigionia ir: Germania e in Po'o"Jia. avendo a compoqna quotid:ann 'a fame, la fame vern. m.i~rnbi·e, squal'idn, -avvilente. E !ascerò stare. come le ho scrÌlt•· ne' tempo fa6Je ouelle mie onervoz:oni pi gno 1 e, quei miei -inni alle genuine materi~ prime. quando non im.m{lginavo che ,arebb,-, venuto il tempo che avrei venduto libri per comprare un pane che $8pevn di 11<:gatura. - Certo. Pcrchè togliere quelle .Jlusio.,i ti pcrso~a~i e ag'i avvenimenti del 1empo' Questo hb-o è un ckissico. te "ho de110. E se D:o vuole, non ci mettemmo lodi di cui abbiomo oggi a pentirci, nè esaltammo i.'l•i. tu7ioni da rinnegare oggi. Se le osteS.'ICdel. J'l'IOla dei Pescatori ,perdettero la t~ta e tu disciol11Cro in lacrime all'onnuncio che Mu,. 50]inì si d:rigcva a gran passi verso di loro, ~r:~:;~d~~:edt~v!rr;; 0 f:~:~af:t~~ ~i ;o i::: val è s1.ato fucilato. non è men vero che ol. lorn era il più importante personaggio di Francia, e pur ai degnava di trovare raffino, In e concettosa la nostra cucina che per mol. ii dei suoi compatrioti è in\·e~ chiassosa e b.-.dia1e, indolente e appassionato (u pU!es mo'la,~ et as,ai&0nnemen/s oiolcnfs •• così Tia&sume il suo giudizio :iulla noalra cucinl!. un gastronomo di Fmncia, Dio ' 0 p.-rdoni). E se abbiamo parlalo della Mnrcia Rea~c la«!-mocene il cenno e !J disegno, anche s~ oggi non lo suonano più, ed è giò passata nel novero delle cose das.siehe, anchiessa (e corre oggi noi torniamo a di'cuarci delle de– corazioni f 1 oreaJi, non perchè ci p 1 acciar.o, ma perchè ci paiono commovente e dilenoro espreisione di una certa epoca, così pen!O che ai musici dell'avvenire, Cl'!'S&ataogni ra. gione di r.ostalgin dinastico. quell'aria p;a eCTA per certe virtù sue proprie. intrinseche, melodiche: ed avventuralo io che !'rimo le pre-cntii, e ne attribuii l'ispirazione al ba. ro'o). - Non insisto. Sai che non capisco la mu– sica. - Anchr, questo è veio. ~fo questa è la sorte delle osterie, e la loro labilità ce le fa più omabili, come la sp!endente bereua di donna matura. Molte dcl'e osterie da noi vi. s-irate morirono sùbiro dopo, o mutorono pro– prietario. il che è lalvolta peggio della mor– ie. Mori Spizzico, e ehisaà se ancora c'è l'osteria, e .se -si leggono ancor,'1 sui mun quei verai che ne ce'ebravano i meriti, .- 'O pesce è uii.>e e /ri.cciehe - 'o trine è tlCru baf;:ame - chelR'è 'o trita, e Spi::ziche - ue sone 'a capa e 'a panze "· Il Pappa>Jallo di Bolgona cambiò CiUl(l, n Genova la lrattoria di San Pietro al'a foce mutò padrone. Ma poi che strage, che moria han fallo la guer. ro, i bombardamenti aerei: il tuo disegno di Civ11avecehia con l" tmttoria del Gobbo ~ - Ricòrd111i che i dittatori che hanno SCI\· •en-:ilo questa guerra erano ns!emi, lutti e due, e schizzinosi, e se ne 1•aut.;wnno - CO• mc te, sciagurato, E nvevano in odio,ln ta. vola, e i' p::is'o. Tu no, e que.i'O ti ha sa\vn. io: perchè a'imeno nHomo nl!n tavola. nn. che se per berci acqua, hai S(.lll!HC indugia– to volentieri, convers..,ndo. cantando, fncen. ~o o~c$Ta buldoria: e noi si beveva vtno, e tu t'inciuecavi dc: nostro fiato vi1•0S<:>. - Certo La Invola, oncht: modcgta. pur he s:a ono'rata, à nito.re di pl!ce e di omore. Le donne che '$anno stare ai fornelli, e s'in. .::gnano eo:1 umili' ingrc:.:l.icnli a for rose gra• te al palato e all'occhio. lcn,Jono insieme :a -.miglia meg!io che gli nrticoli d'una Co,11. •uzionc. - Sai che in quel di Lccc-e le fe:.1,; pepo. ari che fonno in montagna di prim;wcrn o 'aulunno 'e ehiamttno ,:,a,ti~ - Si fo ,,er, dire. La•~ra che vidi un ce. 'cbre uomo politico e eapop,:u!ito in una ntlorin di Rom:1 -nota per cerlil filetti di bac– ·.::ilàdi cui 11011hanno gli ugua~i noi Vene. o lo ,..idi a tavola diro. e con che :mp,.gro Tangiava. con che misura, godendo del vi. o prima i\ ,;o'orc e poi il '8:lpore, con che iso sv<>,·bro di c.ure (si vedeva cho le ave. va messe giù scdendosi a !avola come ave. va nppeso ,dl'att,ec.np.i.nn.i i: tabarro ed rl <'rp;>e.llo) quel!a eern dissi fra me, què8t'uo. mo ron farà mui la rivoluz.ionc. anche se lo deve mi,rnccinre ogni l,'ll>to nei suoi dis-con1i. - Staremmo freschi. Turt'al più invece di ('.:Ud cotrolitolo potTemmo melterc: nl libro o-ne epigrafe quelle parole di Kcp·cro nel. I' Hormonicc, mundi, che 0,ioni ho già mes. llO come cpiq:rafe alla sua U>l/o pol!Hca in I alia: • Il m=o libro aspetterà il $UOlcllore •. Ma più og,_{ie860 può giovorc, così com'è, a diVt'T$Ccotcgorie di persone: ai po 1irici. ni d·p 1 0'1lf"tici, agli ost:. ed a quelle pcr«ine che vorebbero introdurre presso di uoi certe b rbarc \"S-nze u tramontane e i-rnnsallanti. rhe i cibi in seato'o. g'.i a:limcnti sintetici, l'acquavite tracannata in fretta al bar col SO· ·o intento di raggiungere rapidamente un'cb. brezz.-, stupida e opac.i.. - Rieòrdoti quel -giorno :, Parigi, Novel– lo. che ueeivl'mo dall'nver fallo Colazione da Pau' alla piace Douphinc, che ci nvcvll dn. 'O que·ta sua specialità delle cos•o\ettc in earroc~io, cole!eUes aux popilioltc,, cd io avevo pcrsuoso te e Vellani ..Morchi ad a.s. ra.rgiarc l'eccellcnlc beaujolais dell'oste cl,e e.ra 'orse i! migliore che si beve85c allora a Parig:: e ne beveste, o come: ed usciti 1:1ulla pi~ :i:z:i avevate l'utti e due gli occhi danum. i, il IIOtriso immo~ile, i gesti p:cni d'aria: o u dicesti con pronuncia amabilmente esi. l~nle e con ,parole un pÒ pingui n Vcllani Marchi, • Cran stupidi ~irmo &lati, Ve\loni. ad e.iJ~lc rimasti astemi fino adesso f •· - Cli osti. dicevo. ai quali il nostro li. bro dovrebbe ridare il gusto per \'orte, a.n. che se odesso nc'la trietizia dei tempi fan r;untrrini lo &11'!8!10 tirando via: mestiere faet. ·e ogo-i, ed aveva ragione don Co;u,onni quando ci diceva a PescMenieo • a /à l'o3' o a eercà ,u, l'è un me.rlee da de1mé!I pu •• far l'o5te e andare alla cerca. oon mestieri. da r:on smettere p:ù; m.'I come al tempo del LeopaJ"di dalle donne, da-Jli osti oggi non po cola palrio aspe-Ila; e come in. Francia, vor. remmo che da lor;> venis,e. rimessa a nuovo '.:, patria, e doi fabbf1(:11nri di vino. Ed ab– biano l'orJog'.io del loro mestiere: non siano c-ome quello spe-nllierato Tullio, so ricordo bene. dei Tre Cris1i a $lena che si rifiutò Chiusura della polemica ·tra ma,ncalc e lle }'elice Caro Direttore, il Dr. Michele 6iancnlc (ben noto oer le ~ue famose 11 cxpews«:s,. dei quadri di Mi. ch~tti, 1\'iancini. ::i,padini, holii e di ahril ha grcHamente inteso 1n sel\so person11le .a mlfl prot.::sta lOntro il Ministro C.onell., e le 1n1c cri,iehe al a organizzazione della Mo;i,ra d, Berna. Protes.o e criuche che avevano per hne la messa a punlO a, cose ideali. la. di.. feso Celta noS!ra cu.tura e del n no~lra ripe • ro di artisti, Ma egli ha credu10 op1>0rtuno rispondere con una inqua,ificabue lettem do,·e ~ è abbandonnto ad oftese e ad cspres. soni non certo degne ai un genti,uomo e dct,alc unicomcnle da risenl,memo. Ha vo• luto profittare deh'ncca!llnne per lt:ntarc _del. In inutile pubblicità a. suo operalo: 1>01ho l'oluto di.tendersi, ma 111d,c modo? lnven• tando quasi tui.o, travisando e fai.j,Bndo ar. let,lrnt ntc quasi, tutto, Una cosa però è vera: ili dOR'l del critico del • Der Bund" il qua– ie <.apiscc di anc moderna, p1i1 o meno, quanto Biancale, M, si pere.On!. ma è chiaro che el{'i mi cosr.ingc a oare mo.gg1ort sp.egnz10111 alle preced~nli osservaz1011L ; ccco1c dunque: ui,.1nc,.,e di::e che 1 25 quadri di Me1C1li (in ~·er111. 21) àvrebhero tollo spazio al.e ope. re degli artisli v,ven i, ccc. ecc. Egli sa rr.o\ o t.Cnc che a di1,~.:ren2..1.1 del.e sue ridi. cole a gome111azion1 l'csr,osizione dei • Mc. ,cl,i ~ 1'na \oivamente deJ1dcra1n e oolulo il uirettorc de.l,.1 Gai1erin, cd ess.1. per quonto S(.lp'1rala e. ina,pendcnle d'ali ahrn i'v,osua, ha knur.-ui evi1nio ene si esponessero a,lrc LI o,-,c.e mediocri sulle [8() cuea rimas10 nel oeposito per il fallo. come ebbi a d1ic, che eg,i ne por,ò a &ma più del doppio di ql.ante Jliene erano state richieste. Il sue. ces30 enorme odia mos,ra di Me1clli forse è dispi~e1u10 a. nostro critico. Mu di chi è la colpa "5t: cg,1 ha ma.am.cnte orgnn1:uato ~"ni: 1 ~~0~1~ 1: 0 ~:~~ ~•u::.:dc;:~zi~nseu 0 !i~n;=~ che aveva promesso agli Artisti rnmani di f.. re? f\on si può perciò tacere il fat10 che ea:li fece titam,;iore nel catalogo lu1lc 1e opere in• viale mentre ne furono esposte e.ire-:, la metà. ~uo·che artista aveva addirittur,1 le opere S<..gnaie nel camlogo e neanche ,mn CSFostu. I/ eafah,go fu ,i~mpato a Bcma n/. l'uu mo momcnlo quando le opere erano I g.Q tulle a pc»la nello Galleria. !·orse Bi"'n– cale per tuito questo pretendeva dei compii. m,nt11 Egli, oh"re :e iue battule ad effetto, ha tcnt•-to di mettere a scudo per la sua difesa alcuni attisti d'avllnlillJardia che ha sempre o-:i?to ne: suo in1imo e diJprczzato nc!lc ,ue critiche. La p.artecip:izione di questi, e an. che la miu e di altri, eg.i (per scopi facili a c:omp:enderc) se le assicurò, come dissi. con p1om.cssc ed impegni non mantenull. ~e. veramente gli slaV',lnO a cuore quegli nrt1st1 d'avnnguardia, come egli ipoerit ... mente al~:rma, pcN:hè non ha esposte. le a:. tn: opere ,oro el P<>81odei quadri di un pa. 1cn~e del Cardone (11 finanziatore) e di nitri suoi amici dilettanti a cui eJ.i vende le pre. fazioni ai cata!oghi delle mostre , 1.la .- Bar, e.accia•? E' un vero peccato che i no.stri critici non abbiano Vlilo questa Mostra; r.omunque 11 o...talogo è iuffieientc per rendersi conto di lutto. Secondo i'. Biancale un mio bronzetto (al. lo 12 ccntimelri) in più del numero slnbi!i. 'o, che fu C'dpOSIO in una vetrina fuo1i ca. t.1logo per (1Ssecondare il desiderio di un si. gnore bc:mese che ne- è il proprietiitio, avrebbe 111entemeno ~ impedito di esporre alt1c sculture di Tizwno. dì Ma.rtincz, di Crocctt.i e di altri ...... ! Danze popolari. Un p:ceolo quadro di Me1.elli fu soetitui10 U11aurit: ,U ~·o/umi il/usMiti &ullr dance J>Of'O· pcrchè conkgnato alla Direzione di una Ri. lari d( Europa e &11i cos111mi, le (a,.:oni e la mu– ,..jsta di Zurigo per essere riprodotto a colo. sica ,;/11: le auompogna110. ~-irnc o,a pubblicata ;., ri, •t.i::meae ha int.1cnlofo lo scandalo dell'o. brghiltrmi sotto gli a11pfoi della Rralc Accadcn1ia mino impudico, f1n~ 11 "I::rJ; 10~;'/'tr:~!~ia,~~j~',l'd,d~ E~~,u~,::~;ic, 0~:::. I. Dircltorc della Kunslhalle, che non <:o- re/o im'aurorit,ì ;,, fu:10 11; dan:c popola,/. Q11cJfa nosc.e la lingua ita!ian-:i, fece tradurre in te. lmbblica:ion,: ,1;1"1rn!lc in rm momc11ta i,1 ,,./ si nota ccs.o la pn.fozione al catalogo, scritta d,11 ;,. lughilr~r1a "" cr/'J r,rtr rW.•rgliQ di intcr/'JU Biqncalc. Dopo twcrla letta egli m.i disse che Mr le. dtniu 1tano.,o/i dr/ l'acu, Tali da11:c./!anno :::e ::cj:a t•~d::~:~~o I~~ ~~:~!:r~ i;i}t:~~ ~~;;,;:s~a::;;10 .. :alo~~:a:1;:rali~:-:;"~;:.,:•0,0:~~r ,:~::! a trovate urm ~luzionc. Infine disse; u Farò :~:;;at::o ,,~0 :::•·~i~tildic 1 ~:~~::gr,o,;;;;;·, 1;;:.::;; 0 0~: in modo di pul:b'.irarla in italinno così qui itJ ,"\'or:uiGJ,. cillil ddla (.'ot11Ca di ,\'or/o/I:, ben nessuno er capirà niente ... •· E eosJ fece. 900 uan,foi e domit Ji Jl>no riuniti nella. To-.c1 1 Potrei ancoro 1nettcrt: in chiaro molti nitri Ile/I per uno &crata dr/ gr11crr. La grnte a'!ra la punti, ma ne =le 111 pena? (D'altra parte ump:icitll ,li Queste da,r~ che possono tsSCrc ap- a'.le sue .diffamazioni si potrà rÌ$pondere in P;:;;, ;~•:;,,,,:;~wsi; 0 ;;~~:;a~~ s~:?:.::';:ac / 1 :;;'. altra &ede). dlalilà ml usr gr.,r,a/mc.11tc co1mcsso. La Ctc,1 Quel"o che resta a dire, o meglio a upc. Slrarp UortJC, utlc crimalr dr/la Et1glish FoH: Van• terc, è che :•organizzazione e la pres.cnta• Cl' tltlla Sorrg Socidy, or:-ar,j~:a q11fodid11almcnfr zione della Mo:$tTa Biancalc si sono riso'te di q11cs1, ri11rnoni cd in csJt Do11g/cs Kr,wcdy. con un ve.o e •proprio danno per gli artisti. succrsJorr di Crei/ Sl,arp comr diullort della So• l'arte e lri cultura itolinna. e/età, .•piega agli inla~e,rnti ,· prnsi e le caraltr• Il Dr. Oiancale ha creduto opportunu cli ;!: 1 ,t~i~ ,~::',r ":i:uS1,1;;rs;::~:: ;;'.~ 0 1: f:;;:/; p:ofill•.::re dd la siluazionc cao1ica in cui si tenevo rc,:olaru,t 11 rt rma srnola cstù•a, ,' stato orta. trova on ora il nostro Paese illudendosi d1 ni::ato 11,. Fes1fral al q11alr Jro11110 parte ipcto ,:11. t ar guadagno e meriti, Perciò è ,italo ben mcrose squadre cl1r fo cos111mi sga,gia,,/i e accom• a'Stulo a procurarsi il patronato del Ministro ~:f.::::; ~, 1 11; 11 ~;::d~rìrp::~idi;::;:: 1 tr;: 11 e;;!~~ l,!:r:~ ddla Pul:.blica Istruzione il quale può anche ,uctrll' im ,itonio ai ttmpi del/a "Frlice /11gJri/. averlo co:-icesso in buona fede Il fatto però turo". è che l'Onorevole Conella sc~za accordarsi * con un Comitato di competenti e responsa. l..\ k.\DIO \'ATICA:,S,\ (Ufficio ProgranmtO, bili. ho compiuto un otto che non è punto in rollcOcna:iotr/' ruu l'Ufficio Ccn/ralc Aspiran:i democratico. rli A. C. e co11 /o Rcda:ìorrr d(lla- R.i:-ista 1/'0trc!t ~~i ::;d~ni~rr~i1~:t:~n:1a As~t;;i~:e s:~:~:: ~~:;::~;,~~•~:::.::i ~:;;t 0 ::: 1 :::.:: ; :~l rn fcom.c si può vedere dal catalogo) ha ri- e 1 f'rcdilrrti» (/11,ud), o•t -W,lO: 011de :mcdi, !::~1:;:n~:···:p:~:. 0 , 0 : 0 ~ ::.,r:~.:,'.~:: l J::r:i;J{i~:~i: Alla inaugurazione v'era completu assen• tt•1111"11r dr/la Prl'S/'01ta:io11cdri copioni concv• zn di Autorità svizzere e italiane, mentre ,rrrli scade il JI maggio 19-17, Agli" auto•i dri c:o, c:ualche •~iorno dopo all'nperlura di una f~:;: 1 /'!;"~ 0 ;~::,:;ca~i R";:7~ ~,: ~: 1 ;• 0 gi:,!~rt: 1~ Mos11-., d'Arte francese al Kuuslmuseum di poss/1,i/iUt di !•artrciparc a!/a :,asmissione della 2erna fu!ono tenuti sei discorsi: dal Presi. Radio \'atica>10. l'cr ricldrduc il rrgo!a,uc11to dct- dentc della Confederazione Svizzera, dal :a:,;.~:r;:,a;~;,~M~:;:o•J~,. 1 :i:·ol:i;:; 0 g; 11 ::i!7:/:i: d~ Sindnco di Parigi, dal Direttore del • Pc. Romc, PROCESSO E])IZIONI Al GIUOIGI DI NORIMBERGA KARL JASPERS LA COLPA DELLA GERMANIA E' il primo libro scritto dal grande filosofo csii.tenziali– sta dopo i st:i anni di g1Jerra. Il ducumento più drmu– matico delle tenibili con• dizioni nelle quali la di– sf,1tta ha precipitalo il Terzo Rt:ich Uu. volume di pag.150 L. 280 SCIENTIFICJlE l'l'A LIANE

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