Fiera Letteraria - Anno I - n. 13 - 4 luglio 1946

8 FIERA LETTERARIA ~ LOSPETTATORE ITALIANO~ Lettera da Urbino Amico fedelissimo. aappi dunque che Urbino è un P<,t!.se co– me tanti allri Sito in un determinato luogo, con una 1uo sto,.ia, i suoi caralleri, le ..-uc &lal(ioni: e, come tufi, , pac,i dioeuo ,!a fulli gli' altri. Costruito su un monte di cc no11 si' ricxc subilo a definir-e lo /orma u do,,o di cammello, t: appurmì sempre di ue,,c, ogni giorno e ogni ora del giorno qua– lunque ,ia la strada d1c dal piano ti .seroi. rà per raggiungerlo. I paesi in allo, isolai, e che si possono guarclorc da lontano. go– dont, del &>anl.tRgio d'investir•· (I, vario co– lore; lc nubi gli ~fllnno oicinrs~imc. Par– lare di un " tono locai~ " come /anno quel– li che c,,cn,:onv dc.Ile e t:à ben m:nrncalc. per d,rc di quella certa incon/ondib,le palina d1e /ionno lulte le cillà anticl,e e pretende re d, aocr lrooato a rolpo cl'occlw, il color.! di Urbino, è assai esa,:erato. D(/1 di /uoi 1 l.irbino par gareggi lrCl'Jpo corno un raro ~,'. gonleM:O e ben orchitcltnto modellv di ,ia. turo morta tutta all'aperto. per /iuargli un colore .tlabilito e .una •ola i>isualt! · come Ira le mura è così molteplice nei C('ralter1', che •olamente chi non ooplia /are ;: turista ne capirò tutta la (isonomia Incorporata da un palano ducale OGShHirno e r•cr() quanto lo poteva cnere una rcgllia nel Hinc.•cimcnto, non m"anca di quelle M>lide co1lru:!Ìoni, che riccwlando i polcnli periodi dc,:li alfi caaa· li e dcll'aulorità papale, par conlrappesino l'imporlanza clic cbb<' i"/ clornini" ciel Duca. Gli slabif; caUlmcnti dei palazzolli borghe.t1, e le oeccl1ie lince frammentarie d, un'archi– teUura molto decoratioa: gli a,,1,:oli remoti. le rampe, le alte muraglie e le c.olte con– se,vano quel difficile, uario cd cJficao:asimo n,::pa,ato che oicnc dalla sislrma:ionc d una città in/lucnle tulla su un monte. Ma :e beltole e le bottegucc1e, le case minute e logoraliHime, · vicolncci alanno .t0tlo alle 1tlorio.e a,d1itetlurc. E in qucslo /ramnii– ac:liiorsi, in qucslo 'ende,,i /o, mnn.:>, i se– coli. non .t0no ancora 1tiunli 00 tmr'/icare ed a confondere (e co:e /atte per slarc lon– tano l'una dall'altra, cl,è U,l,.:nt> lw una uni– tn puramente sommar,a. Se oie-n: da Pesaro sulla corriera, quando •cntfrai che il suo monlare è stentato e i 1J1oggiotori !Ù son lutti a::zittiti pc,, la atan. che::za, la città spunterò ad lfn trotto di C'O· lo, Joaco fra due monti, con un oamponile ed uno cupola nera. La ~ra omb,a i monti che fan da quinta, e le loro basi a/fonderle come in immaginar, acquitrini montoni, fan pensa~ clic al rii là d'essi, IK>il<"> ,ul Urbino che va mosl,ondo,i xmprc più, :cliano per ,palancaui >rizzonli oaatamcn 1 e iqnoli. Si ,a/e da Levante cd è quasi lardi. Se è dalla parie del 0ersanle ocpoa.to che i>ieni, e su ,:,.., giù olla medesima ora•, dalla ,lrada tli Canat>(.'Cai'o, la Lc,Ji tutta Quanta è lungo e mouiccia au un p,ccolv ,~lipiano aoslcnula da contra/forti potenti, di color tenue. f.' così /orlemente unilo qu,~· /osse un monlc ccrle=.d che oie~ do//'eue,s• atiLenturolo} d, o.rsi matlom /ali, con lena rlolce; di I E non ti dico, caro mio, quel d1e può essere quello che quando è cotta dà nel camicino. scat1alcando piccole ve/te che paiono cose Gli PoHi sollo. Urbino è lutto in alto e do da nulla! ,angiungcrla c,ncora; ~ilen:ioa.,. e pigiata ,ul Lo natura si è e/Jcttivamen1e rifatta e brctie spa:io uel quale l'l1ann' co,treUo. co11Jormota alla follia c/d/c atagion, che 11u Mentre se la raggiungi da ponenfc è mi,ero; di eS$l1- si precìp;fono, cl1è la mi:,uro delle di poco conto; un angoletto solo /ra molto cu,oe, pur apparendo a,cl1itcttote dalla ma• ce,de e sen:::o /cntosid. E dallo strada di no d, un Di.o cl1e mod •llb con ìmpa,egg1abi. Urbania, t.e/lo .! spa.:io110: miracoloi.omcnle le equilibrio. nascondono in ,è gli inaftesi 1n moaho col Pala::zo D?Jcale eh<' spicca ,ul. contrasti di una ,rrniolilò ardenlruima. Dn le lr,ntc ca.elle <-Jastellnt,e e m1r.ulc. un po. Porte S Lucia l't-ccai.;al/orsr de/re catene dei cc. bionchiccie al sole della .era che le co- mani· .t'al:a quasi infinita, e si può correre glie in pieno fin doiJe van st,cmando,i. sulla via maestro p~r molto, prima che lo Pc, lo ,ua posi:ionc dao0cro rara sim• .scenario QOrii; ma gu,1i a prendc,e uno ,t,o, pati:-zo tanto col panoroma, col cielo e col clctrn sul fianco.' Qu\:'slc: stradette sì, par ti suo oaricre, da parer cosa eh.; debbo ca- po•tino _nel mondo ddl"imperturbabile e do, ma/cont1camcnte mutare peggm derte s/a. uc I uomo non debba ,'ncontrars, più. Pcrce• groni d1e quauù son oeramcnfc bizzarre e pisci tutto assai lontano, enlro una natura Ìn$labiliasimc. Clii con<'scc quclfe me.tltfc do- coaì altamente mcd-lato: la tua casa, i tuoi IJe i giorni si susseguono ai gicrn, sempre uguali' J,a l'in,oUerenza d.- lutti lrotia ad Urbino l'og,:,avio di un iempo clic non po. so mai. Le quattro alagioni sa lnrcono e si jlettono, riapparendo di &0ppiallo La pri• m(ltJCTa o;en gcnerll!menlc ta,di e r aut.un– no che è di ro,a bclle:::a, si porta nell'in. i.;e,no /rome:z:anJolo: come f im rrno t'iap– t<»rt: olle oolle, con imp ,oooi.tc bufere, :n piena primo•Jera, L'n!:ur,o è C!IIGSI .tempre a,:,tato da alJ>iclte fin,': e 30/ quando il cau:. amici. Lr JG'm1g6.c- sbno q.tuu, lutle d origi"'I: campagnole; di poco clrstonlc, ma inurbare n,n si diRaccono dalle usan:e IC'rn che deb. bono e.s.sere poi quelle di gran parie delle Marche. Poco matlj,iicr; lutti. a di/lcrcn:.fl della pianurG. i mercal1 si riemp,ono 1m-J1 e si pl'olraggono a /ungo, Qui il mo,chigia, •10 è amante della quiete e riei giungere sen:;:a/retto ovunqur; lir il paa,o s·curo e il pensiero ben esaminato. Non s conturba 110 tempo non oicn pi1ì dal mare si t>UÒ dire, trnppo giudicando come fa. j Jatt1 tutti di anche .enz:a colendaric:- allo mono, che la ato,:ionc tlci fior, è in pieno ngogl•o, Ma non t'auucnturare troppo in un giudizio CC• ccs,iQOmcntc certo A llorchè dastli citi mon– ti le nubi apunfano, non vorrebl-e ancor dire che dal mar..:, da quelia striscio fosco che nelrandarc dcrla giornate s'alza 30tpinto dal venticello freddo cl,e li prende o-,pcna !lei al Crocicchio, la minaccia dei Lnantc ae ne sia del tulto andata. Vallo pia::a della c:llii si dipnrfono quo/. lro &!rade; tluc in ripidn dis.ceM e d.uc in 11a/1ta. Una quinta piego sui torrioni avool– gcncloai a mò di naslrc:- per finire m corsn, l:iforcandoai, ocno la pianura. E' di qua chi'" si t•edono le bianche occo,ciatoie e le 1lra– dell<" rigare i pnmi mont.-cclli che a/anno sollo olle alture più elevate. Le. montagne, le l'erc monlagnc eh, s.!'l'gomano ii ciefo, sono amplissime e molto più al1e natura, e se ,ano di singolnriuirna portota e umonisS.:mi, quanto l'uomo no·1 sio che un j,ulto, Un vero /rutto della /erro. A mo i pro. do'· clic ric,,.•o dalla fatica di un foooro ,u. tiatissimo; ma di natura paco'a non sente del mierconlcggiore intricalo. e' perciò che i ~enaoli e cert.: ,:ompratori delle rc,:ioni oici- ne son lemuh'. giudicali non troppo bene, p,•, qutv1lo in /o"do s.: ne usi e si ritcnl(ono molto utili, Dai nomi di ceri i r oni della c,itltl si p.u,j pensare, anchf.. non t11Jcndo sottocchio lo sto ria, che /u ·.ma ciltà molto rctif(iNu o dove le con/ralernitc QJ regnarono larf(.imente con ccmodità; S. Bortolo, S. G1'ooanni, S. An. d,ea, S. LuciJ ccc. Scn:a c/ie que~li non11 abhiano ancora troppa ,mpo,tar:r. all'infun. ,i della parroccliia, d, una d1ie1:!Uo o di una località, sono i ,o/i, loltt- le clue st,ade pr,o. cipafi, Lavag:nc e Valhona, che corrono rici d,Ycorsi d'ognuno e cl,e tu slcsso at,ope,c,oi ln,µamenle. E $C "lll"omllfa• del Pala•io Du- Se in un cerio qual modo non è troppo /acile slabili'rc /in dal maltino la stagione cl,e aoremo alla sera o quello che s..uò domani. non è nemmeno facile /'orientamento. " E' venlo di lcV<mte; è Greco"; dicono que 1 li del luogo con un'espcrien:o da marinai; e cole e a'i qu<!sle f)a,roccl1ie, la pop,,la:io-,e quando parlano cli una località lo fanno q'.Ja• crebbe- per ~eco/i ,:0tlendo di c:(J che da fo. s.: at.tre.,.ero la bussola ir'! mano o /oue gen- •o .si poteva oc.ere .oc, vioerc scn;::a lroppo I.: in perpctutJ em,,:ra:.ione. !o debbo m iatica, ancor o~Ri v'è un cerlo aftende,c cedi ca,i fermarmi, pcns-"'c. rigirarmi e mo. dalle proooidenza our Mpenc/o che quella ::r:,;J;;r7 1 :, 1 :r:=J~a~ s;,a:!~i~. Mperc do- p,ooviden;::a non esule ,:,1'ù comt- ncuun'o/. Le pouegg,ate. che non sono tutte sulla t,". del genere. e ne stanno r.:olentieri a Q.;a macalra quali giorn◄lmcnl:! si ,fanno, mo\ cl11accl1ierar~ in p:_azza in capannelf, ,anclir. atlruvcrao j compi, /ra un su e un giù e u" au,.,ndo neo1ca, e l usun:a del pcs,egg10 sol. ripigliare le velie, fra un cos1 cambiare di lo i portici non è dislolta l'nrr.rneno nella sili, non li invogliano nd aflro d1e afta bel- .tlal(ione più rigida e impcroia. /I loro man· lezzo del pae11t•g,:io e non mai all'or:enta- giare è semplice; e cede usan:e casalinghe. mento. Rioedendo da lontano un eenlicro che debbono e.tscrc molto anticl1c, non si d1e .segna a mezzo cesia un mnrilc. o pcn– .tando ad ,un torrentello (coso ,ariuima). co. mc puoi dirti cl1e poco prima e, r là e poi Id ancora, scn:.a quel cerio scn.t0 tli oago in• imparano che qua.bÙ, Stare ad l,',bino vu:,l dire p,endCTe il gusto della quiete. LEO~\RDO \.A<:TFtLAi\1 CORRIERE SLAVO Oton 7 up,1nc1c, il m.!ggior ~ta ttlovcno, cl-e: notizie contraddittorie avevano dato per morto qualche me!J.! la, esce col volumt> Zrm~len pod .tnegom dal mii;t,.ro e rompe il lungo silenzio per fare mtcndc:re nuova mente le sua voce. Li raccolto ,i riferi11Ce ad un periodo tragico e lormenlalo, m cui p--rò la fede nella r~urrczivne contro l'n. rrocità del gelo è affnmalti dal titolo Mclii• so: c. // S<?mp,eue,dc -'Ot'IG la ncuc •· Con&i. dcrnto appunto come un con1r:huto ad uno ,,.111Ìtllcnza nnzion"le, come inc:lamcnto n dur.ue II sopporltHe a !:perare rivolto alta nrozione questo volume stampato dnll'l!.d,– zione d1 Stato Slnvena e ,uggclla10 dallo t-tdl,, r08S.'\ eh,. sor:se sul Tricorno, è aen z altre, un positivo e .;ommovente apporto m cui trovano t-co le ansie de-I rodrc per iJ figlio nel c,unpo di conccnlr,1mento. in cui ~i ,iRcuono le ombre d~lle fucil,'\Z1011i e de, massacri, in cui iJ ton> melanrcnico e te nue e sognon:e riella pC'es1a di 7upancic di. venia cli uno pnteticità ancora p·ì: insisten– te. Qualcuna ,:li queste liriche circolava mn nN,criuo da ilnni: l',pologo del • Generale crru·•st- il &cmpo • altri brani onrora sono cr.,r11di mano ir rmmn nei tempi c!uri a ~ar ""ritirc agli Sloveni che il loro p<'Cl3 nnzlo• noi':" era ace.in lo a loro in una comune M>!. le•enza e spernnzo, Ma ~ considerata aopunlo cNile un con- 1,ihuto ;)]a vita ~love:~.- la raccch11 ha un11 sua significazione. ncllfl poetica dell l'lutorc cs:,1,1rappresenta se no, una involuzione, ,in punte fermo, un rie,·hergiame,110 di modi :o di temi, un trasferirsi del eu.. , pre:tio-n EDUCAZIONE '11..LA VIOI.E.N/A In una strada cli Palermo ti b,mbo un• dicennc A /berlo Spalare, os.si' stcoa li una par• tita di calcio giocata da suoi CC'Claner'. Es• :ccrdogli capitato o lire- la polla d1 gom mu. lo loncìalJl.• lontano dal oampn di giuo c,,. Il trcdicennl! V inccnz:o lngras,ia, un<' dei ,:iuocoto,i, lo affe,raoo per il collo sbat– tendolo oio/cnlemenlc contro 11 muro. So"'• cors<, dallo madre. il piccolo -4 fherln i:iU"· SCI)(.' codaocre all'ospedale. lingW4rgio ad altri dimi, che non riescono a trasfigurare la poJcnuc:a e stavo!ti0, nep– pure a rinvigorire la tenuità stCNa delraf. flato poetico. Nella con,umata maCM.ria di tante liriche &enti oncora la materia lroppo vibrante, troppo grezza, troppo elementare; manca il canto che l'assorba, diKioghe.n– dola in tè e il1ummandola: e la te.cnica. !a ricchezza stelJIJ di un ape.rienzn poetica co- 11ì annOBa diventano in11idiOHCcompagne de:. l'ultuno cammino di Zupancic, Ma talune. brevi poesie, che cristalJiuano quasi su un'arin di ,...ma popola1e, con un richiomo allu1uvo, una vi,ione ~ un pae– saggio: qualche :,punto epigTd.mmat1co: qu.ilchc nostalgia di lrtture o di traduzioni: qualche richiamo dt ombre di caduti, che si accomunano alla lunga fila iniz-mta da ~1urn Kétte negli llnni giovanili del pocl<1. conservano tullo un loro sapore sc.hietlo, che senza raggiungere il migliore Zupancic !o fanno 1'1cordnre non da lo:itono e senz.n troppo rammarico La recente opera Pi.aie/i i Kn,g1, , Scri1. t.>ri e libri ,) in tre volumi di D. 8. Mitov n,•ela ostensibilmente. una orifrin• • giornal:• stica, Dalle :olonne del • Lilero/u,en gla, • (La voce le.uerarin), :I settim;malc che egli c-Jires.se, il \i1itov se.guì, fedele cronista, l.1 vita culturale bulgara. Come base della pro. pria cultura, il M1tov lrn le lettere francesi e le rus~. L'ommiruionc per In cultura francese coslituis ... r per molti balc11nici li') modo di ac:co..ottnr:,i t11l'Occidente, di giun– g.. re anzi per illusione nel cuore di questo ,imbito mond:>. Mn appena raggiuntolo. essi trrnano a volgersi ve1so il proprio orizzon. te nazionale, co11 un'1mpnzienzo, con un di– sagio a malapena ve.1.,to Ne. è norova an• chr lr. scarsità di:gli :,pporti che i più rie ,icono a d,irc ali., studio dello cu!turn !rnn– ccsr ~n un eenso 8Cti,, e degno di ar,t,>rez– znmcnto non locale, Più naturale ;. il le– Q:.!Une fra il ~itcv e la cultur.l russ<1, Qui senti oltre che d peso di ev~nti storici i Quali hanno imprr:s90 nr\ sentimento uu'or• m.1 dura1u10, unn vicinnnzn nutrii<\ da studi " di letture per.tonali: arguisci un pasaag. g,o agevole nll"una e alrahro lingua, con un;i familinrità che lo rivolur1ont' ha un oò lurhato, ma anche ac1.1ita con nuovi ime, rusi, Le tendenze sociali del re11lismo bul– g;iro, il quale si diPf!,1'te da lvar'! Vazov, ri• chiamano di frequente i caroucri documen Ui.ri dclln lotta clai.sist:i d1c imµ1onlnno .,:o. 81 gran 1>1irlc della !•lteralura sovietica; e qui non si tratta pili di un accostl'lmcnto "nobistico, com'è il coso della Frnncia mR TROCLOOJl.1 MODERN' I di un 'n.dercnz,l più '.orte e più sincer.n.· Ciò drtto, l opcrn del Mito,• ci sembra utile '\Il· ,, Le abitazioni r.rano già insu/1,cienti pri. zilulto come documen,to d'uni\ mentalità e mo del grande disastro tcllu,ioo; immagi• di un costume, prop~10 _per q~~lle che _nr mamo o,:gi, dopo la rmmonc rocJina della sembrerebbero le p,1rt1 p1~ frng1l1, 0 negat'.vc ,:u<"rro ~ con uno popolodone aumentata di Oald la lenla aut~fori~az1one d una cnt1('0 cuce qu,ClromUa anime. Migliaia di per. bulge.ra m~erno. il M1tov trova ~~J s_uo Idi• sonc d'olJn; età sono co,t,c/tc O oii>er"e pro- voro ostac~li n~n. sempre supe~ab1!1: '! mo• m,.-;ruamentc, nMsclii e (cmminf:, ,n "m• do con cui eal1 h va~cn, li e_v:ita, o v, M>C: bicn/ 1 mal.tani. angusti. pr,vi di ccHi, Per con~be, ~r,- ron_che un ,·alo~e ,md1c;i~1vo. Nei /'igi<.ne e la deccn::;,o ,,uc,ta oita ::in ar'Csca suoi sc.nlli ~1 rado ~rma1 s1 coglie: l'eco cfcve ce.uorc g delle polemiche ast,vse e per,onal, d'un "Non si ·,ratto soltanto di Juguri e ca• lcmr><:'· Il comm~~to di Mitov vuol c:&1ere lapcccliie, ma J, .•tamberglic, lopai,c e luridi un bdanc10 f...m1li~re 1 fatto ~on ~cnevolcn– ed tmgu,ti conlubemi rlo0c si dorme, ,i ,u. 7..: e ~on, la mo~g,ore cons1dernz1onc non c;no, si mangia, si .. , procreo e M a,cndono ...,10 d1 ciò che I autore. ha dato, ma di ciò ,:cneri alimentari w>n laoabili, cr,me pa.tl1', ~:~ 3 ::~:~;e~arc, O di r1ò che vorrt'bbe dare dolci, ciambelle, ricolta, ccc. •· (Val Cam. pnnile di /sola del Uri\, 1 ci confr.:>nti poi e-lei maggiori sc.nttor1 da Elin.Pclin a Jordan Jovkov, da f.liM• véta Bagriana a Ljudmi! Stojanov - egli vti anzi mcontro all'intenzione dell'autore:, quasi BILANCIA DELLE OPINIONI prr-muroso. '\nsioso di dimostrare il suo ri- f}iti spetto alla g:ernrchin ormai offermntasi. Il Mitov, 9Crivendo, si pone sul piano dei suoi •cuori: le 111uen.fferma21oni ,on tutte ovvie palesi. quosi banali: e ogni autore si rico• r.,..,scerebbe. nel profilo traccialo a grosse li. nC"c, con tanta bencv:,?n intenzione. Anche cc.mc docume-,10 del livello medio de.I pub, h!ico bulgaro quindi, volumi del Mitov co. shtuiscono un sicuro 1ireTimenlc h1 In di.:;tinziono generi•·•• tro .. ,,ontc11u1i- ri/((l'rf' -~~,t11~J1r(J, '"" rmcJ,1, cm, la stj'. 'e "formalisti". St:ritlu1"Ì 'i\ggiorna1i, 11wdn1U, lflrgl,(>zztr di. vetlulf'. ;~h:::~o i c~~n',:: 1 /l 1: 1 1: 1 i:• r~~:;~;~li~•; 1 1 :i -,~~ 11:: ·•c.,,, if qual metodo. ugm,f11u•11tt• fo 11- Scrittori rep11bblica11i 23 giuf:,UO. Il \ieri. dopo :1vcre 1>rCIIH'l>• :::,o •·he non er:i esa110 dire. come 1Li<'ono E' appcn,1 1ial(1 la repubblica e giì1 nn• alcuni. d1e gli ;,triuori itali:rni t•rano ri– i.et • una nuo,:1 1>1111izionc letternri11; non um~ti in.senc.ihili o l'SLrtrnci al moto di 1>iÙ (< con1enutis1i » e « fonnalist~ », non rirmov11men10 no1,ionnle, afTcnna ,·hc ~e più « dc ..tn, \I e C< sinislra ,, lcllerarin, nrn si l'onsidernnn le opere e le 111anicf! !ln1.io– i-,eri1tori repubblicani e no, '>i 1>olrebbe di• ni della 1,:io,a11c 1,e.11eraz.io11c. e 111 ... i rf' parnfrnsa.ndo il titolo celebre di un li. giudica ,, 11df,. 1,ro11te a11iudi11i dw bro dello 8Cf'ittore repubbli1·a110 Vittori- ha dit1tr$1U11f'11I<' uuvii.Jestc,lo. !141r(!mo ni. E di•·~mo C( .-.1•ri11ori rq,ul,blic:mi e sorpr~i della della i11Mli1t1 1 ÌV{/(' IÙ f'o~e da dire e l)0f'o o nulla i,'i111peg.11:1110 111110 d11 temerittÌ com{! do timide::,1, al– ncll:i fonn:i. nella e:ipne ..... ione. St:nonc:hè. tr1'J impulso }orM:' IJCrTn agli studi tff,f• a <tut.·•to r.1gio11:1111cn10, , C'f'Chio ,,u~mlo è i'°<uitil'l,itcì ch,ssica! pri11ci,palmen1e tlllu fi· ,ec,·hia In <1uerd:i tr. 1 ..f,,rm: 1" 1 , ··<·onte• lofoJ!'. 11 C:"'·"--<IClL: 111 JiDologio ("lrf.c..{lio, p<t• nulo ., , non si ric;ponde cl)n altre 1,•or1 ~ r1>t•c/,, iis.er ; fJrel ,riu.di ':i s-0110 dfl ,rtulic,,re cd ahrc cn1111d:1zio111. d1c polrcbbero e.:- C<>t1 roragjlio C -"en.:o r1111pu11110. pPrche ,ere del t)ari generiche e Limit:11e. ma con pro1!rfo e;;~, ,,mo !'!.l<tll il lmc,ll~, che ne gli e.;;empi del.la 1,1oria Jc11e 1 aria. Si ri• lw impccltlo il vermn~nl.e pieno wilu11vo: Sl)Onclc, (·ioè. co11 l'l!•e111p:o di Flaubert. .'to/ln (X!.rh <UfJell, la /ilolog,a clo..ssicll. e ch'er,1 pro1nio un "freddo O•:.Cn:1tore"' e 1 'f 11 tll,, "''""' "' rx,rticofore. d1splllce d1r– :,('rit1orc che 11hbi1li,a alln di-riJ)lin. 1 1 1d· I"':.""" fiorili il /XLSSO riel, no.Uro .,;,ecofo. Il materiale restro ~crò trC"ppo f rammcn– lario: rari sono profili di scri1to1i o i bi– idn,;Ì di tutta unn. opera; il più rilevnnle è quello di Jovarov, nel terzo volume. Cli scritti tendono piuttosto a pr~sentarc singo. le opere, fresche nnco,a di stampa. La lu• sing<' d1 più pcriglios~ esplorazioni, di bi• lanci più complessi, di indagini pi\1 l!Ottili non i.ernbra vincere mni. m Mitov. la pre. occu~;,1z1onc d'e~t'.re un informatfl cronieta dell,1 lct1erat1Jr"."t LUIGI SAL\'"'' 110_.. 1>erchè non tutti gli ~ri!lol"'i non re- di pro1w,iti, ddlo Jervilfo fH1rtt•ciJH1zò• pubhlicanj sono ruonan.·hici e conserva• ne tli multi alht vita ri~d,io.v1 tf,.; tori, ,\nz.i. è nolo che di ,('ritlori diehia• mom<>nto. Certo. di ,,uesti scrillori 11iì1 ratamente monarchici l:t lcth-r:itura ita• otfo.re111i nl U'm/111 11ostrv. cl,e con 11111g• li:mu ne ha anno,(:r:tti ,cmJ)re pochi. e giure intelligM1=<1 si. sono cm1Jor111111i t1l r'l· cfo .!illerar<> dii' L:1 rl!J)ubblic:1 instauri 1111o't¼Jordi~w 11rnr<1U! e "'llw'lw ,,,,nsi o fìn.tlmcnlc and1e in h"lia umi tr3diz..ione tcstim-0niarlo 11ella li11ea del gusto mrrrt1• non 6olo politi.ca di scrittori monarthici. t.ivo, l'c/c11CI) 11011 potrebbe essere 11<' rròp– Pcrd1è le He:.se r:1gioni ehc hanno in<lot• /Ju lungo 11è tropf)o imponente. Mt1 - />Cr 10 ri1X!tutamc111e Benedetto Cn)<'t' 11d au- 11011 cit(lrr che <111.nlche 11ò111e riumuto gura11t1i il 60rgere ~ul terreno J)()litico. clolfo memoria - Frm1cesco lovi11e ed di un J)artito c-01iserva1orc, <tono ,alide Eliu Vittori,ii Carlo Berm,ri e liberto J)N nugurarc il na-cere. -0 lo 8Chiorarsi. l/omrfo, ◄t,fmo c1/1,,i1rw1Ji e....;icmpi siugofo,. di un gruJ)po di ,erittorj <ti deslra o ron• ri. mo 111m ,lifformi. di 1111 met.lesimo ,<t,('11• sen:itori. <t,Q di cumpre11.,im1e. di ,,,,,, m0<.lc~ima Ja• lo -.tilc e 11011 a\lu ''fogu··. il crunle è ri- . />c•rumt'! c~rte eresie, certi cliché, cer- 11111 .. 1.u e ant·ora ogJf,i i-i le~gc f'Olllc ~rii- 1 ' tJ~O<loltì ti, scuok,, re l'i.11 i di 11e11trrrlitcì lorc moderno, mentre molti .... uoi conte 111. 1 e d, m~todi SILperati o d.tt supcrflrl'. 11,m– poranei. rhe piì1 di lui ,i <• in<1uie1a,ann 110 _-~e11: "~!ro lasciati i1 1diet ro come ''im• 11_1 c..,-~r~ co:.tanl~mcnlc p:trk~·ipi :.IL, real_- /K'rhme_ 11111_ de/ paSS<1to: è il momcnlo ()!"~ l:t 1)0liL1ca e socrnle » nun ... leggono J>iu 111111 d~ _ruor,!ore. 511 C'e~te_ formule fossili e ~no terribilmente imtn·hi:1li cd am- e /o$$ihz:m,t,. dt OOmn,cwr(' ml 11bbat1c– muffi1i <'Ome ,cci•hj abiti. E re-empio di re p<~~eccl,i di 1 111e, COtll/)(1rtimR11li Stlll!lli I·l:mbcrt 1>01rebbe e:.~r-re 111011 iplicalo 1,er dli /liii C!'ri·ell;, creMi e JH!r tonto ICltlfJO ,--------------– <'enlo e per mille, d1è, ;li ,,.c_rittori che ('ou.4::rw,t, •e <h/~s, OO'rlle ~((ICT'f! bt"riere: r~istono aJ 1c111po .. 0110 , ('Ome i vini, /e lii/ON• gencraz1011i lwn110 il diritto e il qucllj di raz1,a 1 quelli allcnli :illc llUJ)C· ,foi•<!re tli legJtere ne/ grw, libro delle t; 11• rwri ragioni clcll'urlc e 11011 del ,·ontin- /lii(> e tltlh• lcuormure cn.. ,sicl,e con i /o. I genie, e cl1e imcccl1ia11clo ac<iui~1~ 1110 h:,- ''! /Jrf>t.>ri occhi. !rn" g~,ì ottrtwer.10 le /Ni- 1>0tfo ~· 1m:ic~cn1i1:·,. ,Allora ci i;:i accorge 11 tl(•JormmilJli Il, cert1. mi',0p'i, f,wfoµi , 1•ht• non •on tant,, le r,1f:io11i e i -crnimen- ieri". li !>0.litif'i e '>Ori:tli del ''.10111cnlo c he ~ on Il -;0111111ariodei !)rimo fo.5cicolo di ;1 11• qudl, che .-0111ano. ma il ,alore ulll.ll )0, tiquiuu re.-•. • • indi,idualc e uni,,•r~: 11..: ff'oi;::ni ein;ol o i\l I Il •'· 11 1 11 _eagf[IO di Clemente llcrittore. ' 1 er O " 11 e popo azioni delrh:ili11 :mlit·a al 1cmpo della eon<1uista ronrnnn: uno LIBRERIA Scienze e Lettere ROMA • l'iuuo Modnma. 1J • r.1. S0.91' i libri che vi occorrono ... lnfolti, le 1>osizioni, in )dh•r,11urJ, so- colui l'C'cihta di rN1zio11e di fronte 11/ d1- 110 11:ile iempre auihi;-ue. Lo dill1j111,ionc tc11ire tocitile''. di una 1< .. jni,1ra » t' di 1111a u de ..1r:i » le-1- E tt: 1 co◄:.a ~i dis1i11guono qut:e,li :,erit- \lodentittì del/'a11li(·11 terari11 era in•U'>lli-.tenlc proprio pc1 <1ue- tori, ~,-..,,unti 1-.omc prototipi deU,;1 ''let- sludio di C.1rlo Galla\tolli "lii libro dei Gi:1111hi ,li C:tJl.inrnco; uno di Rirrardo A-! lr"=----...,,.....,. __ ..,___ • ':illonc Mille nuove li11,ce p&o.r Ut, s1oria 610: che non &L~1eu1, in hnlia, una lct- tcr:iltlra repubblicana" dagli altri l'he Continuando ncl noi,tro intento di d:irc 1crntura di <• dcslrn »· cio(· una le11cn1111- "'rc11ul1l,lica11i" non sono, 0 lo ,0110 me. conio di tulle Jc nuove i11izi111i,e cuhu– ra rlw 1>ropug11a, ..e la l'on-.cniizionc di no? '"Questi gioum 1 i /u 111110 , 1 ualclu• co~1 mli o leuerarie rhe eurnucrizzano queo:to inten·-,i morali l! -.piritu:ili. Unu di:,lin- da dir,► <' mm 11i preocc111xmo u111to del lcmpu di riJ)ire ..;,, ~q:nalwr111, o~~i ai 110- ,d,Hlt', imece. che fii ba...,1va ~clu'-hamen• ml)do i 11 cui vt, d<"lla qmuito di dir/<1 ,11. ,-1ri lettori la ri,, ..111 tri ..t·11irua11:ilt· di an- •le.Ha Jc11cratura lll1ina: e infine 11110di E. I manuole Rnpisarda 1mll'e1>i<'11reismo ,Jc1,:11 I 1e, .... <~:,ti ~ ..1crni e o~ra,ionali: a '-ini_str 3 bito. c1m,.!>i ,pi111 e 1 soilecitoti ,lalf11rge,1• 1idti1lt {']:1,.,-...ira, A11thi11iw~. (•he ,edl! In gli ,.-ntton che aderivano con lllllftgl0rc :t1 <kilt, moterfo c/1(' - L'i<-11 /allo di /K'II· lu<'e Il Salerno ~olio In tlirezione di Rie• L• riprod11 .. on• ""~Il •crin, e d,•e1ni tou1•nu1l In 4411.r.••• i!nmediatezzu alle r:igioui t>OC'ÌAli. 1 • poi'.· Mire - i,wecchi,, mentre uoi la COflt.Cm• curdo A,•allone. Il Jlrimo fa.. eirolo -.i a- I a,anot!~71~~•~:nè .~ 1 •, :;,;.,,.cono. urh,· dc! ,_110111cn10.,•~ t.l_e-.tra Jtlt altri. I p/i•mio. Il loro ~ti/e ubbidisce a uw, /o• 1>rc, ('Ome è na1ur,1li•. ('On un bre,e e~Pro• --------------- t1~:~;e.:1imr:~:~ra~?.3 djstmzJOII<' fondala Hl ga, che, '"''. "':{/('r(' mctlil~l(I. 110// ;. mc111, gramm11 ,,, nel c1milt• il direttore efJ)0lle c. u. ANC1ou.,,1 &t a,whe ora che d:i Ilari(' di quald1..' 111/mr«:, e ·" _1111pegHa ~"olulam,•nl m•I gli in,1cn<_lirucnti t' ~li ~(•1,pi. della nuo"' Oireuorc. zclnnlt• <'i .,j affrcttn :i i,.tahilirc due nuo,e te11tntn·o d1 rl!Jrmlurre_ I e1ul_11:1011~, nrsor• p_ubblicaz1onc, d1c "0110 tli dare una ,i. UHUNO ROMANI (':llt'gi►r;, .. -.('rittori re.i>ubl,li<·nni e -erillo• 1 d11uiw •lcill' td<'f>. de, çe11ltt11('11t,, della ;;1011e mo<~crna del mondo nntico. ri nou•rqmbblil·ani, è ticuq.>rt., ~11 ai1eri comlolfc1 d('g/i 11omiui. oomt• <1f)/UU''l! 11011 "Vf>Cchi vrobkmi \Urt111w rivre~i ; 11 <'· es.1cr~.i e o~c:isionali che !li ro,ula_ la ~li· ", 1111 Jn•<ld:J ':il..""rwu,r<' 11111 r, chi :!o'i!ul,'f!C• st1 111 e, 111wm 11robl<•mi ,.,or1u1110 posti 11 011 ;,linzionc, Cc nt• nffr(" un t'•t'lll!H0 G1u- t, dr t!SSl.riH C081l111tem.ei1te parlec 1 pc • se11:a don1c un,, so/11:r1111('; e• -0gt1ll1/I) di lin \it•ri -.ul Ui,or1im1>11fo l,il,nah rlt'I Come •i ,t·cle. nnrora e ,cmprl" ri--p11U-P{l_.,.j t<urà n0rrml1,10, sì. co11 il viii (Ct·l'rn u e L; a \.:J U Dlé:l l,;U Autorluulon. n, 64%9-8,3-llJS del 21-12-U ►,DIZIONI O~:LI.A BUS~OLA n,. .r.th ,.t>i Rorihl , Yi• dei Corridori. ZO-U • R•o • [ LODOLI CLICffES TRl(ROMIE·BICROMIE P[PPIVlSTE·C.IORNAL] FOTOLITO SELUIOIII PEtOffS[T [ ROMA] Yll DELL'OR/O 28 TELEr.52385

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