Fiera Letteraria - Anno I - n. 13 - 4 luglio 1946

FIERA LETTERAR A N N O I - N. 13 ESCE lL GIOVED! SOMMARIO ROMA'. • 4 Luglio 1'46 UNA COPIA L. 20 ComilaJo di Dire:io11e: Corrado Alvaro. Emilio Cecchi, Gianfranco Continj, Ca· briele Pe1>e 1 Giusep1>e Ungaretti Oireltore: G. B. Angioletti R(!-(./altorcCapo: Bruno Romani Direziòt1e Ammi11i5tra:i'.o11e e Pubblicità Roma, Pinzza Madama, 8 . Tel. 50919 J,èrrante Az:ali: Cultura e rivoluzione - Alfredo Piero11i: Italia e Jugoslavia - Enrico Pea: [I Ponte del Diavolo - Umberto Saba: Tre poesie - Alfredo Gargiulo: Campi Flegrei - Libero Bigiaretti: Piet,ì contro pietà - Mario Albano: Meridiano Argentino - Gù,seppe Marcf,iori: Mostra dei capolavori veneti - Mario Alessan– drini: Architettura romana - Note e rassegne di R. Colacicchi, l. De libero, ecc. Ab~: anno o L. 9-IO • semeou-ale L. 490 • trim.cetra.le L. 250 · &itero: aonuo L. 2000 - Avvisi e conomici: al rigo L. 50 Pul>bticità: al mm. L. 20 fino a 500; L. 18 Cultura • I • quella che ne dù il poela tragico che col I ,;uo sguardo lim1>ido lutto condannando e e r I V o u z I on e in ... icme l~tto g-iu_stifiu111do. colpe,. deboleue e<t umani errori, scorgerebbe 1I dramma 501 o 1000; L. 15 da 1001 a 2000 Italia e Jugoslavia La polemica di una culturu , etchiu t: di Si tl'nll:1, se 11bbiamo ben compreso, di 1~:/~:ve~~~td:el 1:uoca~~:~:,e;ito ciu~:1':f!.~ 11~ 1~: una cultura lluova agi1ata da ,crittori di que~to: la cultura deve comandare 6ul po- ignorata da quelli sl~i che ne 80110 1 (1Vostra interoi.sta con Bogdan Radit.sa) •diellni~lra, ri1~i1cfdopo tutto gli ctcr 1 ni motivi polo_; t'ÌO~ 6U qu~slo popolo. ~u q~e~ta. bo 1 r_. protngonisti? Diplomahco d, p,o/•••ione, u.i;don n _ uomo m ronte al probema e ella vita: ghcs1~. Luno e 1 altra sot~o u111ma11 da •<lo': I A 1106 iro avv_iso il I ,roblc·rna app?rt•. in- ..._. &;;(J "-Al la pos.iz.ione razionale che nel !!iU0C:,lrcmo i>ro1>rio nel ::eru;o che rnlcndcvu. ~ac-one. solubile: ma e @oltnnlo una com•mzwne ditsa, i.ugoslat>O, è passalo attraoe,•o 11liau. degenera 11eU-orgoglio iJHcllcllunli.:otico, e ou~1ii1~, re1>trizioni mc:nrnli, pigrizie. mo- J)CMom,Je, espresso hi note afTrettalc. giltf. oenimenti bellici, ne ha c<>noaciutogli on. la 1>0-izione irrnzionale che tr:u.• alimento r:ili. lk-01,:na dunque comb:111ere ques_111do: chè si ritiene che il i>roblema csign 1111 le/atl, e i retroscena e ne ha ,:-reoi,to 11-'i dag.li c:Janri del cuore, d:11l'c•ulJcr:111z:i dc- li: si dirì1. Orbe1~e fra que"li ido~i e oggi muggiore approfondimento. lnsonunu 11011 sviluppi. Per un lungo periodo d'anni p,i. gli a ffetti e nel suo estremo degenera nel d1ffusn una generica ? vna;n avv~rs1.one \'Cr~, esiste uua cullura come vita dello ~piriio, ma dello .contro di Oriente ed Occid~te, rnnatismo tll·glj ideocrnli. degli i111ranc:ige11- 60 la (·u~tura o ~li 111telle11ual! riguardati la quale in certi ruoruenti potrà a,ere t·oJ. ha maturato ed ha esaminato un'idea, ,voi. ti, dei dognuitid. Da quando il problema con "or~1dentc d';"J>rezzo 1>ropno dal cet~ pe e responsabilità nei singoli indi,•dui ed ta in un libro importante. Criei d'Europa, dello spirito ij'è imposto agli uomini sem- prolelflrio o meglio borghc-.e, che senle d1 offrire un generoso riscatto alla r,ua ombra originalmente comp,>sto di una scrit> di con. pre quec,lo di:,:-itlio è 1>re-.c111c. in:.oluto poler fn:e a '"!1~o di ";na c~l!ura .la. q~1al_edai dubbi. e dagli errori 0 dare un·umann oersa~ioni coi maggiori spiriti europei.: Cr;>. fore;e insolubile: quindi rt-0n fa mcnn 1 iglia c0lllJ?0rt1 sacr16~0 e nnunzrn agli 1st111l1. e consolante giur.tificazione del nor.tro .igi- ce, T1lgher, Ferrero, Pirandello, _Pap,ni tra che- og~i, in una :,ocietà come l'attuale che Ma 1\ popolo, s1 6?, accella ~om~d~ solo I re. Infine Platone ci rKltrÌI dire una imrola gli italiani, Cide, Mann. Vdéry, Benda, Ra. ha pcrdulo ogni sm1 coere117.a ed unità si qunnd~ ~11~~10focCJa pr~su .r.u,. suo~ 11npul- nncorn più nuovn e audace di <Jucllu di I muz, Maurick, Gor~i, Maritain trp gli altr:. ~~ 1 :.~~1~1:~~ cf,:~i:::~;rre (}!~,[,:~~:.'11~ ~::.~O~lr Si ~d. ISlrntI o a.Imeno ! 1 gmsllfdh, 0.~ 0 \ S11rlrc; e il medesimo arlre ci potrii dire I Malerialc slorico.ideolcgico eoidenlcmcnte I( i>rolJlema 0 la nec~iti, di una nuova ::!: 1<!~c1! ;:~l~~d ~:J:~a/ 1 ,:: 1 ;~and:l• ~~:ol~ I unu parola :rnlira come <1uelJa del 6losofol di grande imporlanza: d1e ~i auguriamo 1i cultura 1,arte, come si sa, dal concetto di e non si e--:crcil:110sul po1>0lo siamo al- greco. oeder presto tradotto m llal1a_,Da pa,'°!e mia w1·azione innO\'&lricc e rholuzionaria in- trellanlo ace.rii che es&o non si ~llragga a I 1-'ERRA;-.TE AZZt\1.1 non pouo far !ornare l{ad,taa sull ,nteres- lC:,.11 : migliorare il destino l<'rreno dell'uo• quc.sl :i ct-"igenza: per cui il maggior sacri– mo a) di sopra di ogni i.stanu1 religio-.J, an- ficio c he :,i possa imporre agli uomini i· Zi includendo in eè, a1>pu1110in <111elsuo quello di rinunziare a <1ualcosa di si: in for,,j umana e lerrena, <1ualmHIUt•i:,tanza di un bene inlcso rapporlo di vnlori nt01°ali e nntur:i rcligio~a. Una culturn, in :altre J)aro. spirituali? le, la quale do\'rebbe for 1,rcsn -.ull'uomo E-.amini:11110 il problemn in rcrmini ,,olu. ,·he.111e in una ..O<"ictitdetenninat11; di cu.i 1:11ncnteem1>irici. La cultura donà adeguar. non pos.ea ignorare i rorti, le i11giu.s1izie, i liii al 1,opolo, interprel3re le forze sociali biso gni in .:.0ddi,;;foui. Ma, a11pun10 in quel in movimento: queeto è stato dello e suo dil:itar-.i di -,ignificali e comprendere ei dice.. E in quale modo? Oiven– una re:1llà :-cmpre varia e mulcvole, e,,.,a lllndo enciclopedia, erudizione epiccio– ri6chierebbo ahrcsì di for.. j quulc·oM di al. la, nmmn,;eo di cognizion.i scien1ificl1e tro da '-è, cioi.· ò•iveniro idcologiu nslrolla e h.:l'niche? No di rer10. essendo que– e , uoa. 1 1d1c :,i ~ror""~ d"imprigonare la 6l• la petizione di principio e dal I realtil come de.nlro una camiria di Nei.so. momcnlo c-he la cultura è esperienza e vita E allora la 1>0-.izione dello ...cetrico non sa. dello t-pirito. O piutto:,to il popolo doni, rebbe più umanamente giu:,tific:1111in una con<111i•tare la cuJtura 9 E in quale (onna 9 j società che lcnde a forme -.cmprc 1>iù ,,car- Le nhcrsilà popolar.i 110110<"erto uliliui·– nificale e razion:1lrnente fhi:ire'! Pure, re- mc, mn su un piano J>ratico, non certo for– iitando •ul pi:ino dt"lh1 cultura hl posizione nmti,o: d'altra J>nrte, non ntrrin•crso la pro– di un .l\10111niµ,11,• a me 1n 1rc tanto va.lida pngurulu flello idee il po1)0fo :1cquisla cui– come quella di un Pa: ,c.il : /'i1,tanza :,CCI· tura. ginc(•hè. si ~a. le irl'ce t-0no buone o tira del 1,rimo e 1·0-.i u man a come l'i~tnn- C'Ullive 11011 in sè ma 6e<'Ondo l'uso che ~e za mistica del -.erondo. -.oll:mtu un moto ne ra. I::' l'elerno 1>roblem:1 del1a vita. il d'affetti o u11·c-.pe1ienza in1enia u una cri- dramm:1 dello s-pirito. Ma, ecco il punto: •1 ò-elf,.111i111.1 cioè <1uel d1e deriva da.I- è !"idea che .9rerede la ev-a, o è la co~a re,.pcrienza ind1\idualc e dal rondo par- dll' g,·ncr.: l..d'ea e <1n•~~ln \•iene do}-•ola 1>rÌ· ticolare dell:1 n,11ura di eia-,·un •·--,.:re vi. rna, dopo l'a\'Venimenlo, <111asi a giu;;fÌfic:1• 1 venie po,,(ir10 r;ir ,oli;erc lh r moti di zionc di e•so? Si polrebbc· allora dire: non affinril,à e ...i1111 : 1ie ,cr,,o l'una o l'ullra il popolo \'U alla cuhura, 11111 <111ci,10 1rni-t·,· I deUe due 1,osizioni. '\on si H.·tl,· 11crchè la nel po 1,oJo e per il popolo e anche ciò poetica ..fidtwia \"t.r!!I0 i ,alori mc1alìsici · t I I II M I · · · po'~a ~ser~ meno dialclli<"wnenlc ,era o : 0 :~:n~.a \: ;,-on ~n; 1 :a,i:~~~-i:~n~~u;;,~~~ic~: l ~rncera. 111 u11 -t'n•o ,1•-0111•0 .h-1 \ ,il.. ri, dn:1 c:1H"ranz 3 rivolutionaria e nulla più. ov– della po"-izione deJ mis1ico, ,·ero un modo retorico di interpretare la La nuo,a <'ultur.t è ,lat., dtllo - de- realti, fOmt in tanti romanzi a .,,fon<I,, i,o. ve uS<'ire dal cerc-hio dell'io, dal :,110 iso• riale ,·hc :-I \:mno J>ubb\ic 111 ulù? la.menlo e eoraggio:,.1mentc l•nlr:tre neJ vi- IJil'c i\ligucj De Unamuno: ,e Le no~lre , o Ò'ella rcal!i',, prendere il (>0tere, la d.iret- dourine non sono la fonle e l'origine del. IÌ\a degli uomini. guardare al loro soffrire. la no-.fra condotta nla la spiegazione che rl= alla loro 1,n·ck., 1 e ronnela rcalli'i. .l\la la qucqa diamo a noi st~,;i, g:iacchè c·in'-C· ,,era cuhur:1. , he i.• cr,,.azione poetica u filo- guc 1·an-ia di ~piegarci la realtà. Non c:ono »ofi.ca è ~ 111 1,re e-pe.rienza di uomini che siaie le idee che pre<lica, n 1111tllechr por. hanno \Ì3..•Ulo e .,offerto l>Onendo-.j un pro- rnrono Ha,achol al deli110 ma la rormn ~~~::a p~;,c~:,::t\.i~:~li:!~,:~ 11:/~:· 1l:.'· ti~'.·; ~:Ì>~ con cui le giustificò all:1 1>ropria co•ci-.n– bio per il fotto -,olo che in c_.._,i La cultura :•~n;·~nC•;.a~~~b:,: ,~>:,::~o,l;lil,~..,t!~r~~~lerr~•~:r,:~ era vila dello -.pir'ito. '\cl ca;.o conlrario, n; 1 urrirlt·. t'hi per salvare il prossimo l'ha f:;:e1:: 11 t·h~~~nr~:.;;~ 1 ~~o (~~~~~:d3fzi:~1 1~ bullalo 11111 rogo. Quulu11<111e idea ::en•e al di teru~~ni: ~arù dunque o~n~mt·nlo. dilet• ~~:li~~n~mic~,.;1~;:~ 11 ~\hl, 1 }~,,.~; 1 ;:;;ea i~e n;; t 0 dell 1111.1•lh~cn.t 1 a o cru 1d1z1011t•. libro <el.:e-c:-.enu della !-li~t~nan tradotto da Amme'ti:11110 f 1e la eu lura l)0••l"I a~u- e J 8 mcr.-,i <1ue-.to incarico, di essere al polere e ar? . OJ. . I . .• r . di comandare -.ugli uomini: in tal cnso essa CJ_1 .ideo\rati .-,~1.10. a 'o te , lllll erot·1 JACOPO TINTORE1TO: Particolare dell' apparizione di S. Ago.,-tino ai lebbrosi. Que– st'opera è esposta alla Mostra dei Musei Veneti a Venezia (vedi articolo di C. Mar– chiori a pag. 6). potrà a, ere efficnda i>raLica -,olo <iuando aia I n~rn1c1 dell urnan.'I~ aut'~•<' <111and 1 ..rt·cl:1111: di, enula 1·onqui ... 1a clall'inlerno C non dall'c. (ul,-.nlvarla :1 tul11 I COSII.~ra le r•rO~l' d1 •l<.rno, del J>opolo 61esso. Se gli uomini han. .namuno eono ceno c-.t>e~cnza <_1,,11:i e no •marrilio il cJJ,-.ico C(luilibrio fru il J>en- d1 ruhura~ ma potrete 1~1a1for~ 1~ mod~ .are e )'agire. e Ja loro vila è \&ria e molte- che c -.,e dner~gono e-p.cr1.e-nza9 d~ \'tla e '!' i>lice a -.{"t"t nda degli impul-.i. detti i inter~ cu.lt~ ra )>Cr I uo'"!"'o d az101~e. :Soltanto 11 ,.i i·ontin enli O dei r~entinwnli oc-ra-.ionali, te~r1 co, 11 tanto d1spr<!u.alo 1111el1~1tu~le J)O· in gui~a ~-hc nel loro i,pirilo 11011 , i ... ia più tra (''-'!llprende~le. nel l_orocsallo 6'1g1116c.~10; cenlro, armonia od unità. la cullur,i non J>v· non I ~101110 dazione 1I <111:ile se Je t:1p1hC lrà mai e·•ert• crfìcace ,. 11 di loro. fnfaui, e le vivesse nella l?ro um~nu. portala ..i _a• per comandare la c-uhura dt,t" C!>trinc:ecnrei tlerrebl~e dal l'On11>1erca1,11~111 anche __ .!('111• n_on ~u <i~ali·he l'O~ di .a!tro da ~ (non ~~:~~-~nt ;~;1a:z:1i ";1 1 :0 nfi'rc~~:jh~~:io:!:'. INCIDENTE A VENEZL-\ Rinvio del Primo Congresso', s; i ratta d;. co;F.ando ~m111r1l· J) ma •u <Jual- anC'he q~1ello eh: -,embr:t il iliÙ disintcre,. c ir. 1; 0 ::ri~ 1 1 0 a u:.:.e \ 0 0 ~1:· \ iuorini: ,, Voglio ~10 e 1.1o.iù n?bile. 1,~mpre rac-chiud'" in tra Quarantotti-Gambini Nazionale jDemocratico santr.s.simo argomento, .Ve abbiamo .uno, la JugoslarJia, più ristretto, ma pia immcdialo. E cominciamo 1ubito dalla letteratura. Per- gfodicare della più recente fette. ratura jugo.,-laoa - gli chiedo - lei credo che dovremmo esaminare le sue ,e/azioni con gli ctouenimenli politici più recenti) - Certamente; quando fa pol:iica ha nel– la IJila della nazione una parte tanto impor. tante non $i può eaominare ~titamente po. litica e li!ttoalura. - Allora mi potrà dire, prime.i d'ogni aJ. tra cosa, quale influenza particolare abbia atltUto la guerra nella tJoslra letteratura> - k dovrò /are un quadro d'insieme. Noi jugMlaoi non abbfomo combattuto per una particolare idea Politica ed eravamo co. munque conoìnti che il processo di libera. zionc nazionale ci aorebbe por!oti olla ti. berlà, ci°'- alla democrazia. Tanto cho i combattenti della libertà nellr. loro stra. grande maggioranza erano contadini .tenui alcun colore polih'co. S 1 ~ oeri-ficato, è oero, un processo dallo •toto borghese allo ,lato comunista, ma io pe,sonalmente X>no con– u,nto che il popolo abbia combaUuto qc/u. •itJamente per arrivare alla democrazia. O. ra, la pmu degli u:riltori in tutto questo uaoaglio è notevolissima. Ed è particolare il caa.o di uno dei nostri maggiori, Miroslao Korle:..a, che ora dirige la rioista r Rep.ub. blica •. L'opera di Korlczo ai>eLa appunto un i>alore come cn·tica allo staio borghc,e. A marxismo realizzato la sua /onte artistico s'è inaridit4 - Tra.curando i rapporti soci.ali - chie. do - mi potrebbe tracciare le linee geno. rali del mondo arliatico jugo.,-lavo? - A rrit>eremmo comunque allu stesao dl– ac:orso. Il no.tro mondo artistico •i oa Jog• gfondo sul modello di quello rus110. In b,e. oe, •i pre.aentano due a.spetti' del problema: opero d'arte e opera di propaganda. (fol piano dialettico gli aucrtori dre/rispiraziono politica raccomandano naturalmente di te. ne, conto della realtà delle oose e di desc;,i. verla.. Con la prevedibile reazione, si 80no formate in1omma le due correnti°: una se. gue fa politica ufficiale, raltra i arte indi. pendente. - Qua.le delle due correnti ha dato fino. ,a risultati più noteooli> - Come accade Sffnpre, e come accade dei re•to anche in Russia doi>e il mi'gliore scrittore, che fo ritengo sia Sciolc,coo• non è i-ac,ilto al partito, CO•l in JugMiavia la cor• rcnle più imporl.anlc è qu,ella. slacoata dalla po/1tica. Già durante la guerra la letteralura. i"' parte clandestina, fu fi0renti.ssima. La mi. g/iorc, la oera non fu c<>munque comunista. Una delle opere più notcooli è • Sama • (Foiba;, di loon Goran Kooocic. un poema che parlando di .una foiba nella quale /uro. no gettati dei serbi massacrati da /asciali croati, inteue wi elogio della fratellanza e dell'unità. Nell'altro cl!lmpo dell'arte abbia. I mo un poema. su Tito, opera di Rado,an Zo– ,ooic, che .sarebbe un oò il Giot1anni Genti– le del comunismo tìtino. Ma è un'opera ar– tisticamente insignificonte, - Paniamo, per fa,;;ore, ai problcmi ita. lo.jugoslaoi. Il /doto che JugosfatJia cd Ita– lia segnino 1"1 Umile di due concezioni so– dali dioer.e che co,a le /a pensare delle noatre relazioni> - lo penao appunto queato: ho l' ,mpres. sion che (Europa sia dioisa in due parli. In una parte domina la democra.:1a di ,ito orientale, dall'altra (al d, qua e al di là d1 Triesle. s.' int.ende) la democrazia di rito OC· cidcntole. Que.,ta situazione mi pare che si rifletta ch iaramente nella m~talità degli in. tcllcttua.li ;ugoslaoi. Se ne dourcbb,e t,arro la conclu sione, a mio parere, che.: Itali.a e }ugo,lavia doorebbero cere.are d1 eoilare il pilJ possibile gli urti Ira i due mondi. c-~mha!h:n· :di .fr1111a1~ri.e gli o1)pr~ori ~iJ ;~::• :n~:~:i~= ~.;!~,,':tr~=r"ra7,~~' 0 .. ,:::1 1 ,'. I e Paul Eluarcl delle Arti Figurative ~L~;'1~~•~~t;I~ •,~11;0 l~u:~~òl'a',:~,,~ :~::1l~a't\:nti p~r il ra~10 •olo che ni:i--c·e r v}vc. la r~o-I 110/ •• ~ ~~--•,,mi:;~'," et/,: ~;;'.':;:, <~~1c:d:~::::io;u.::(•1~,~~ li Comila10 Promotore de/ 10 Co11gresso denlro di ruc. E' in me ogni J)Q•-.ibile efru1. I etra r?c:clcnz:, pece~ cd nra. L agir~, I I'• 10 ',/ :?'.?~- niu""" ~,,l'As!-.VCio:.ium, /t{llo- Na:.i-011alc Democr{ltico dclù- Arti Pigur(lli- - Personalmente ritengo che l'idea degìi inlcllclluali ilaliani1 e cli tutta l'lialia non s111dissimile dalla sua. Ma quale pensa che possa ca.sere in futuro la natura reale dc; no– •tri ,apporli? l~lor~ ed oppr~tore d~? 0 '~in:/ 1~gni f°lpo ;~/;~~;:,'. 1 1~'\\'~ul·:~~:r~/:a ,;:,:~~~a edl~~!r~c~;;;~ Jrmu:ese tro~ {, v.,.cri1tou istrimw P. A. ~~~ 111 ::: 1 ,-0 c~':otfJf: 0 a;;:~~-,,. c:~~ 1 ,,;!~!e=:;:; 1 c;~~ ~~;: ...~ori ~-1.\~ 0 _011~r~u:~/ d; ~~e ah, r~ 0 7; 0 :~: dd~a di•!nte~~azione_ (hwra111otli•Lumlm1i e il fJ<Jell1/ra11cesc . . . . I . li le . . . rhe d'arc allo ,frullatore e ,·ill'oi,pre11:,ore che S, porra ma, fori" 11~1endereque,.1~ parole Pu11I _El,wrd. ccw,11 lt, 1>r.PICM1 Cl(~C's~On<' di ~f~~~ t1:,!;c 0 :,~,.,d!es~. 'lt::~;'/J~m?:g~;_i,•z~:~ i• in me "· \la <ruando \ it1orini ..enre que. e la_loro po;tala tra~,c~ a) fJOpolo il tjLHII•: ~~::;~t ';~:~;;,,.i 1 \.1,~'." c;:;;'.:}1f';!t,,,~ 1 ;ts/,:::; 11 {'1• sr: l'ntte11:.ib11p ~e,wrulc <' le altivi~,i .,pc• 1olJ1 e-i~r,11,1. rii(' ,e111·a1iru ~i a111mclle co- ~v~rn.mente. e mo5 :5o.al~ nprr ~al_la.~or,.a di Trie.ste allo Ju •o,l<wiu. memre pi·e,.d~ 01 _ c1/ichc per .,w11 cou.111r.om ~·1tcn1e 1/ sue- me ,;;incera l' Aen,·ro.:oa.e reliµi11,a1oente c:e\ J!(Jllli C d, emoz.i oni m •np~nmib,li autli(' . f!! I I / , dell'e ,licita I cesso l111 <h•l,ber Mo d, rwvwrP /,i Silfi CQ/1• 1:i l)onc (•0111epru,,;;i ri,olu.r.ion:irin fii ,ila ,11a11do_lllluno lo nn10,.1 in nome ~ldle to co,! t:11:11 ~111 ,,., 11:.10t1(',. .~, r•oca:.i011e verso f<i nwtà ,l<l.."o!tobre ]9.l6. {" ... omc 11rohlcmn di 1·11llurJ. iu n•rto ~en• ideologie aslratte? ~o for:,e le capirrl, !;: 1 ~~:;at,m!:;:1~,1,;: ,, "'.~ '.~,, ~1·r~:::!':,w;:; 1 '~r 11llt, ""'" r/1(' StrrtÌ SUCCC$$il:m11et1l(' preci• - E' in.utile dire che il problema non .! /acile ris.pondc Raditsa. L'ho portato in– /att, a tocc~ un problema che a~sai pro. babilmente non risoloerCJnno nè gl, italiani nl gli jugoslavi, cc..munquc la possono pen. sare. Mr dice tutlac1ia lo sua idea personale. Noi jugoslaoi 1 anche in considerc.zionc: che moli, itaUan1 c-ombcrltcrono generosamente a fianco cfe.1 nostri pffligiani, pensavamo che le relazioni del dopoguerra dooe.sscro e polessero c:.,-sere più strette e cordiali di q.uanto non le presenti ora la politica uDi– ciaLe. Il momento migliore per slringere una amici~:a indiuolubile .sarebbe state. appunto quello della gucrm com.une. Non ci siamo riuscili. p<.ke, ma io insisto nel clire che t,a i nostri due paesi c'è neceuità C1$SO/uta di c<>nco,dia. ,o ha ,11:i:, c-omba111110 e ,i111,, l'nppr{",~ort' e be •olo il gior-110 in cui avesse rinunziato "'"''",.,"; irt,i\JP 1-wrrl,;, ,.,~,, t1bbfo. sia .JC/ll/. lo ,fru11a1ore che l!'ono in lui. lk'r il follo alla forza di que6Li ic:1i111i etl emo7.ioni in- • ,olo che c:.enle di dO\ er,i 1wrr,· una tait> sopprimjbili: ponendo<-i con <"iÒ ~ul mc• ne//,, dttlllJHI ,111:imrnh• rh1• in r11wlio ,.,,e. e•i,;:en 1a. (:jr,(•, egli po ..,;;icde t=•Z1 la <'uhura de!imo piano dell'intell<"ttuale c-hc non (a rtl, lti più tut1f}ill <'Co. E riò tot1to II mt1J!· niel 11101111·111 0 in t'Ui di <111<'•h1 -.i •enl• 1x·r Eloria, non t11'isce ma piu11oc:10 vede api. ~~":i rrs:~;;;fl ;::,:!:~:::~~,,;!.~1,;':;;"',,,: 1 ;:t/~,(;~ ubnuere se 61esso; Sl' no ee non l)O~e ro o ,;;01tJ)in~ealtr.i all'aJ,:.ire in nome di •'e• limf' ,t•ttima11,. t11 ,tt11t1Jm j"'!11,•1~11(1 ,, ,,,wl– de-.-.e la t uhura, non '-1 JJur;,,l,hc nrmmcno t:rminale ideol?gie o mugnri ~iudica l"a- I di J>flrl<• .,lorn a Tri<>~t". 11t1rilw- mio ,,1 una tale c-.i,11:<'1na. ~iamo imt<'e allrt-llanlo zion(' ~lo per il follo c-he ne e ela~calo. <' l'Altwnl 11 e] modo JJii, /Jr<'C ,o. 1li<l1i<1.ri1:10- r rii eh un umile gregario dc>ll'irl,•a rfl• 6i trova c:uJ piano ~~Il~ J)Ura ra~ional~••• 11 m1rri'o2/,(' 11 <1uellt, cot1f('lllllt1 11('/ 111011i– muni-.1a \ un bor~he-e dei c-eli m{'dii al,- e no~ IJU 1uella ~ell ,qrnfo ~ dell ,·rn 07 ' 11 fe.~lo 1x1rig:ùw. V{'/ co11/Pm/)O il Comiu,10 biano que.,le n~rdcc:ime. 4:5!genzc? Co-.loro ne~ll;raciufiani~ 0 : 0 eco~nd;;u:h:· i.di uomini Ci11/ùuw di V{'11t>:.U, ir1/<>r1t1C1 cli ca<><r i11- i1wece con. ogni prob~bd1ta .cornbatttr:11_mo vi,ono e .,_i agi1ano ,cnza un perd1C di na- ,,,,.<'-~"<LIO ICI rt1p1>r(>_<;('t1tcmu.1 g111limw ar- 601ian1o gli r.frutt.ator, e gli opprr~or, o lura lllt'lafi<,.it·a e .,0110 ,ohanlo animali ,la t11'llm.('1/le Cl /J(lrigi uffi11chè dio v11bMicità <Juelli <"he cy;.i ritengono tali e che sono iiit('re,~i pratici cd ccouomiri? 0 cht' ,i 11lfo .~mN1tit<1 <f,('/fElur,rr/ i11 1111cgli stessi fuori di loro. ma è molto dubbio d1(' f'en- dibattono in un Vltolo dc-.erlo e ,0110 un 111bi.e11ti1mrigU1i dai (fullli ;. portilf/ la iano l'<"~ig<'nz:1 di comba11ere l'opprrc:<-ore rido rhi• non Jj a~c-oha? per rui la ,oln 11oti~ifl d<> ,1 ,,w , d{'~io11,, 11lfi11gP11<'ruso " lo .(r 1111a1or<'c-hf" '-Ollo drntro rii loro. um,11w P 1·on,nlante ,ci11-1ific-azion<'~::irehh(' 1tu111i/eslo. v u I' I< B li/ O DI O Il I RA: La S,,cgrcleria del Premio •• Diomira '' di L. 50,000, per u,1 disegno di un gio1J<Jnc ar– t,st,: non ancora a-Oermalo, in seguii" olle numerose richieste d' informazioni che le (e peri,engono, precisa: r c<>ncorrc.:nt1 pouo. no inoiarc alla Segreteria presso la Duc::.io• ne dei Cwici Musei Jel Castello Sforzesco di Milano, fino a sei d!segni e non meno di tre. I disegni', clic pc-uono essere d, quol– sia,i formalo ed esegu·li con qualunque tec– nica. c/01,ranno pert1e"lire entro il 30 set!em– h, 1946. Non ci resfo che da spa-arc-, appunto. che la politica ufficiale tenga conto di tali scnhmenti. Ma su un piano e,c/usit;a,ncnfe culurale, ~omc si prcsc·nlano le ,e/a:ioni lrd 1 noslri due paesi} - Non troppo brillanti. Da noi la lctlera– tura italiana è pochissimo conosciuta e uoi

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