La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 13 - 27 marzo 1921

4 il mondo sul terreno della lotta. di cl,as– oo per ipstauTare nel mondo un'~ca leggo: quella del lavoro rer tutti. Rosi:na: &no belle le tue fa.vole. Me ne racoonti un' al.tra 1 Giorgio: Sarà per un'altra. volta perchè, oome vedi, si.a.mo giunti. En– triamo e conf=a che c'è J?Ure un po' ,di sole nel penetrare le verità. deJla fo. de socialista. Rosina: Non pOOll<> negare che hai ra,. gione. M. c. NOTE D'ICIEIIE [ome 11 deve allevare il ;m!Jino lattante Massime 1. - Il bambino app,ena nato è un es– oore doli=issimo che ha bisogno di cu– ro a.mor066 non 50Jo, ma anche intelli- genti. . 2. - Il neonato va. tenuto in una. ca– mera. ben riscaldata e beno aereata. ·va posto in una culla S€0Za cortine, !lIB.i rn letto oon altre persone. La culla non sia. esposta a oorrenti d,iretw, nè a.Ila. luoo troppo viva. 3- - Se il bambino presenta nei pri– missimi gicrni di vita gli occhi arroo-, sa.t.i, lo si faocia, _visiwe immediata,. mente dal!' oculista., potendo essece af– fetto da. una. m&lattia tanto gT-&ve da tenerlo cieco per sempre (congrnntivite hlenorJ'&gica). 4. - Fascla.ndò il bambino non lo si 11trin.ga in nessuna parte ool oorpo. Gli si la.scino le bra.ccia. fuori da.Jle fa.rei~ 'Lo si tenga sempre :no'.to rul-ito, sot– vegliando in modo sp,e,eiale Je piegature della. peJJo (coilo, orecchie, ascelle, in– guine). Gli si taglino le unghie, perohè può graJ!la.rsi e graffia.re il patto del'(), nutrice e causare infozioni. 5. - Biilog:D.-a. comincia.re a. due iJ latte al neona.to 12 ore dopo la nMCita– Non prima. 6. -:-- Oj,n~ madre dev?, allattare il proprio figlio tanto I1&1l Ultort!eoo suo ohe in quel-lo del IIlO nato. Solo _per ma,., Ja.ttia o per alterazione "lfot capCl'l.Wroo della. m=mella la madre potrà. esimer– si da. que,,.to dovere. 7. - La. donna. tuborcoloea o r,redi- 1;~!,a. alla tubercolosi (bronchiti o ploo– nti an.tiche) non deve allattare nè soo figlio, nè quello d'altri, perchè 1'alla.t– t=ento può peggiorare la ma.latti.& ee già è m.a.nifrota., o farfa apparire !18 è la.tenoo. e. - Il figlio di_ l!ifiJ.itici, ~ na93e ammalato od anche m a.pparooza .sano, devo eesere allattato aolo da.l!a. {'ropria. moore- Se questa non può, lo a, al-levi col biberon. Non 1o si dia. ma.i a. balì.a., perohè può difl:ondero la malattia. oon forte 'danno altrui e oon grn.~ ttep0n- aa.biJità. dei nitori. · 9. - Quanfo là madre oon ruò a.I~ f.a.re , ,ri J?<>nderi boo.e so conviene mo– i:elio nel singolo eaao, l 'a.ll ,a.tta;ioonto per fa nutrice o qncll-0 a ,rtiffoi.a.le . 10. - Per la. ooelta. del.la. ba.~ia. ci ai affidi solamente al medioo come oggi è di obbligo per legge. 11. - La. donna. che a.lla.tta. segua un ~ime di vita sobrio e modera.to - 12. - Altiaiima. è t.. mortalità. dei ba.mbini affida.ti a balie meroona-rie in Clt!Ilpagna. Incuria. ed ignora.n-za. ne so– no · 1e oa.1180. CJomrH,;ne quindi che il bambini affidato a. nutrici sia. con!tinua,. -~nte wrveg!liat-0. Se questo oontrollo diretto e frequente non è pogsibil-e, si preferisca. l'allattamento artificiale &– eegui to in ca.sa. . 13. - A.ffinchè l'aJlatta.mento a.rtifi- 1,11Dlf.'1:S.-1 DJ:,'LU,' L..1VOR.·ITI'.1G-/ eia.le (OOMistente nell'aJleva.re il bambi– no con latte non di donna., ma. anima– le, di aolito con latte vaocino), di.a, bùo– ni risultati~ va. fatto roguendo con la. m=ima diligenza lo regolo igieniohe in prup,osi to. 14- - Si faocia semp.re bollire almeno per cinque minuti il latte che deve oor– vire per l'allattamento artificial.e: e ciò per evitare il perico!'O che il bambi– no contragga la tubercolosi intestinale e che il la1r,tesi alteri presto. 15. - Non si ad~peri mai il biberon a. tubo rerchè non lo si può pulire be– ne: si usino inveoe biberons a dito di guanto od a capezzolo. 16. - Il biberon va. lavato oon a.equa bollita dopo ogni poppata. I recipienti non puliti perfettamente facil.itano I.a, po ogni poppata anche oon laQla.acqua diaadatta. all'età, i l"!élOipiooti 11on berui bollita. I r~s1dui del latta che vi rest~ _pulivi, le mosche che possono infetta.re no aderenti possono oa.usare le ragadi il lu.'be. dolorosissime che, spesso l!OlllO origini di 28. - Non si dia a.I bambino nessun malattie. Si _può a.vexne ocme oon..egu~- sciropIJO, n«aSun medicinale senza il par za deforma'l.1one della ma.m.meJla per Cl- rere d,el medioo. catrici o così impossibilità. a prooe,guire 29.- La. va.ccinazione contro il vaiuolo l'allattamento. va. fatta nel primo anno di vita, dopo 26. - Due sono i sintomi più comuni i tre ni.esi, -in primavera od in ottobro, e più importanti dei disturbi gastro- oompr-ec.hè il bambino goda buona sa– intestinali nei bambini: diarrea di co- Iute. !ore verde e vomito. 30- - Non m forzi il bambino a. cam- Ogni. anno muoiono molte migliaia di minare anzi tempo; si eviteranno coa:ì la.ttant1 ~eI' gastro-enterite speci.aJmen- parocooie deformità. dello scheletro. te noi mesi estLvi. 31. - La m.amma. troverà il riù dol- 27. - Non aono i vermi la causa. di ce compenso alle sue cur-0 nel vedere questi distl!,rbi, perchè il lattante non prosperare e cresoere bene il suo fi– no !J ,a.qua.si , m_ai; noi! sonç neppure i .gliuolino. doo.t1, ma. I aJ1mentaz1òne irregola.re o Dott. Emma Modeoo-C,amporini. deoomposizione del latte e possono cau- =================================== sare a-1 bambino gastro-enteriti anohe gravi. 17. - Il latte per l'allevam®to ar.ti – ficiale sia. &emtJre fresco- 18. - Quando la mad-re o la balia ab– bia.no pooo latte, insufficiente per alle– va.re il bambino, si faccia a.llattamonto. misto. 19, ~ Qualunque sia il metodo di a1- lattamento materno, meroonarjo, misto od a.rtificiale, si ooservi col massimo scrupolo l'orario rer le poppate. Si dia il latte a.I bambillò ogni due ore nei pri– mi tre mesi di vita: ogni tre ore da.I quarto aJ settimo mese. Prima. di quo– sta età. non &i diano aa90!Jutamente mai pappe, ma solo latte. 20. - n trasgredire que1,te regole pro. vate giuste dall'mperionta di tutti gli speciali,;~i per le ma.latti-e dei baml5ini, può ·.portare un'infinità. di malanni, dai _di6turb-i ga..otro-intestinali, al rachi– ti~o,' alla scrofola. 8.i pesi il bambino Ja.tt-anbe, a! me.no ogni otto giorni: lo. bilancia solo dirà con oorteua ,;o orosco bene o male. Aumento di Jl6!IO del lattante: da. gr. 3200 a. gr. 3500 fine 1- 0 mese )) 3850 J) 2.• )) J) 4000 J) 3.ò Jl. ., l\i40 " 4.• )) )) 6010 . )l 5.• li '! 6600 J) a.• J) J) 7Ò20 J) 7.• " )) 7680 ,, &• " -,, 8100 J) 9.• )) )), 8370 )) 10.• " » 868Ò J) 11.• n ,. 9170 J) 1\1.• )) J) 9250 22. - Lo svezzamento si comincia ver– so il ckcimo mese e lo ei. completi:> in due mesi cirea.: va fatto nelle due,sta.– gi-oni miti gra.da.ta.mente 1 _ con prudoo.- r.a, -e oon I~ guida. del meaico- . Alb'a.llattaroento di solo latte &1 ag– giun~e qualche :i:appa., osservando oom– pro I orario di tre in tre oro. 23 - La iìentllione di solito non è la. ca.u.s"a. d,i tanti disturbi c ome si ere.de . In un bambino sa.no , b eno allevato, co– mincia dai eei a.gli ,otto mo,i. Età Mil'evoluzione Mi de:nti: 6 è, _8 mooi 2 i.nei.si vi inferiori; ·8 a. 10 m-es1, 4 incisivi su~iori; 8_ a 14 ~~,- 2 in– cisivi laterah inferiori e 4 pnm1 molar ri; 17 a ZO mesi,. 4 ca..ni'IU; 24 a. 9/7 mesi, 4 "9COndi molan. 24. - Si faocia prendere a.I bambino, un bagno g,ene~o tiepido ogni gio_mo. Gli si tenga pulito il ca.po dal sud1cm– me che forma. cl'06ta che non deve mai ceoorvi, poichè p-uò. dare i pid-occh.i e per il oorn;ecutivo grattamento l'eczema,. Si lavi la. booca del latt.a.nto con a.equa. bollita e poi resa tiepida.: dopo o,,=i poi:-pata. 25. - Se il bambino è al.levefo al se– no, si I.a.vino i capezzoli della badia do- CORRISPONDENZE GU.ALTIERI (Reggio E.) - T'auguro I è risorta e f.n a noi doloo invito· di rioor– che l',iwello che _tu l'lvolgi lJe! la revisione gere con •1~i;a vita più feconda di bene. delle (orze. ooc1;>1istc fooim1nlh, sia compre- Mai inv1to fu più utile, ed opportuno oo da tutti .. E bene s1 sappia d,l quanta di questo, ed ln questo m-0meoto. Segu!a– forza numerica ai -puòcontare nell elemento molo compagne studiamo con più amore femminile,_per potere indire presto un con- lav-O'rlamoper Ù ;nostro 1~1e con maggio.'. vegno naz,onule per valorizzare Ja propa.-, :re alncrità. ganda e seguire la ltnea trneclata dal v-ec- Il primo seme è gettato. A noi il ciìmpij.o chlo e glorioso partito soci3llsta, che tant,e di oolt!varlo. Il -sangue dei caùutl le ia.– battaglie h,a sostenuto e vinto a pre,.,oo di grime del rimasti griduno vendetta' e qne- • qualunque sacri1kio, ront.-o tutti i traditori sta v<frril,atroce inesornblle, per lo 'oorghe– òel proletariato dl qualunque scuola. . sia, per~hè atroce inesom1bile, .ieri e ogg:I La nostra 3ezlone adulta conta ventJ don-. fJ) contro !J nopolo· oppreSEJO. ne; poche perd1è tu sai <:he la donm pro- I A v.anU, ,n•antl eon entu.sl1lsmo più viro .!et.a.ria che ~e curare la tamlgHo specie avanti ron l'opem. Donoo al nostro posto' se ha ciel figli, non può avere tempo <l'i contro _il cklitto borgb€s~ elle eem.lnò iJ di: partccl1,are alla vita delle nostre t1ezion1. ~stro. Cl c<hiamano le agonie lontane e vi- li gruppo giovanile Invece conta quai-~nta cine, del milioni <ll giovtoez,,e oadute · cl !llSCritte, 001 adulte part,eclpl.amo sempre chiamano i compagni nostri; sepolti ingiu– a.lle loro adunanze per avvlal'le bene e far- stam€'1ltc ·ne!ie o~'Ure celle ci còiama 11 ne deHe forti coscienze eoeial!ste. grande eogno comunista ~Ila paclfi<'a e La malattia deìlll scissione da noi non at- santa g!ustlzla del lavoro. tace.a; siamo refrattarie tutte e l nostrl Ma.-ia Conti. voti, tanto adulti che .gi<rnlnlll SODO stati * ~:1r:i::_nlmità ·per l'adesione al partito S()- OLA VESA.NA (Cuneo). - Sono una tua Non mi ·fa ineraviglla -e-Ile certe donne ab- 00 ~-na, <.la '[Jilreccllio tempo Iscritta al– biano ~gulto il psrtlto·comumsta, purtrop- la Lega Tessile ù1 Claveç,na. Simpatiz=– po per formare delle-vere coscienze occorre te del .Partito SociaUsta, sono molto a man. del t<,mpo; rom Difua continua pure !k->lla te deHa lettura specialmente quando J,eggo tua opera di propaganda; avrlli il plauso e attentarueu,e 1a Difesa delle Lavorai-noi. l'incoraggiamento delle buone. I Ora :'ono c,onvluta nel fort,e mio Ideale, I vuoti l.a9'.:iuti li colmeremo e .la nostra· e nen· ,n.le =l<lne di f)ropogare la dottriilft marcia non si arresterà se a-nche vi sono di BOCialistami decido .ad favi.are q°"8to scrlt– quelle che diserta.no per ,ùnore di novità. to. di incor.igglamento ed Incitamento a \!e Vedrai èhe ll t~o t! darà ragione, e che mie corupagne di· lovoro perchè s1 a,IJ'bonl– ta:nte, che ora tf b.anno ltbbandonato in no e i!Oatellgano questo giornale; il solo buona fede, rltor~ranno; le altre d.lremo veramente cl.te difenda il oo,;so femminile. che... non e?'llno .!KX:laJ.iete, I ComJJ8.::ne tutt'e f.ute 11 vostro c!-overe, Jeg- Se fo.sero state delle vere aocialiste a- getc e istrwtevi. Fate ob<l pre&to anche qut vrel>bero pen,sato che tanie d-Onne, la mag- nel _nostro pi<X:olo1meae1Josi J)OSS'.l presto gloranza delle donne, rono ancora sotto il oost1tuire II Gruppo Fenun!nile Soclalist:a. òomlnlo del prete e che oggi occorre l'u- ld;algr-.:idole i.nc, es91lnt! conferenr.,e che i nlone dl tutte le forze soc1aldste per porre preti_ !anno qui nelle nostre camp<1gne, òai un argine a qnest<J.marea d1 reszlone la Pu~p1ti e do. ogni luogo, la rnrità si fa quale tenta, colla violenza di abbattere l<l stra.da . No1;1 bastano le promew:e ci vogliono nootre conqo1ste. ,i tatt,; ·no, oper <l.le tessm di Clavesana Be l\fu ,!J socialismo non si uccide e le ma- 1 abò<iamo la pro,,a di quello che sanno fare novre della horghe..<>i.,. eemrà a svegllare 1 plpilar-f._ li solo elle difende la causa d. I <~mientL Tutti gli auguri della tn.a com- no, oper:ue è il Partito Socialista. Dlfattl pagna, ls•b•lla Sessi.. / dopo che qui è sorsta la. nostra torte e com- * patta 0ri;:>!D1zz;azJone rossa g1i abusi e le I P1'0J)Oten2€i padronali sparirono a r,oco a SERRAZl'JANO /(Pisa) .. - Un a.ppcno poco; gli 01,era.i marciano plù fierl e orgo– aUo oompa.gue. - E' 1)1"1mavera.Il sole gliosi delle lom vitto.rie, e <lOn la buorui. sorge pre..«toe tramonta tnrd1 rendendo la er,eran,:,1 ('be il nostro r<!IWO. v€aslllo trion– te.mpenitnra mite. Ln bellezza della Cdm- fii ovunque. pagna, !J verde ve]lut,ato <iel frumenti e Rosina._ quello fiorito de! prati, ·1e siepi di -bia'.neo. spino, che sembrano rlc,operte da una tar- Pi I p diva nevlcata, d ruostr~no le •bellezze, le CCO a Osta dolcezze, d<!lla prllll1lvem. Se entriamo in SERR.AZZA.,.'W (Piro). - Ma,-ia Conti. un boscr.ctto, ci parla ~Ila f)rimavera un - Man<leremo quanto chiedi verso la metà dqlc!.ssimo protumo che c'invoglia a cercare di· a:orile. Au,;;uri. I& viola mammo](I, · ''ElZZAN'O N · i.a · Lntanto sulle a,:,acfeprofumale sui ciprea- v . · · -- •·· '00 r1usc mo a deci- si, sugl1 abeti, sui p!.ni, che eso'iano I loro :Crare_ 11_vostro nome. Va firm:"to l'articolo? profmni 1~slnos!, ecntiamo oant.are gor:;heg- Per I g'.o~nall c~e chiedete nvolgeievi alla giare legioni d'uccelletto irrequieti. cl.le I ammlniSOaz:lono. riempiono l'ari.a <l'una melodia soavissima, CAMPAGNOL..-1. (Reggio E.). - R. D. _ mentre sui fiori si posano lo. variO()int.a Quanto dureranno ancora le g-este fasciste? farfalla e l'a~ op,•ros.1. Insomma tutto e I Scrivi uua bello. lettera. a ... Giolitti oppure ogni ora del gi-Orno,ci dice che la natura .al suo sottocoda Corrad'ini! Voti dille Officine e dHi tamol gni manifesfazione di vita, anzi la, vi– ta. ,Si;es,,a. Perchè sarai d'a.coordo con me che non ba.sta .à.ver lo storna.oo sazio ! Sarehbe oosl facile, mi p:,.re, moder– nizza.re -lo sp;iritp CQ!lo tsigenzo àeii nuovi tempi, studiare l'anima del baro: bino, indirizzarlo ma in pari ta:npo, farlo contento, del!.a gioia. interiorè, nella. libera eeplica.ziooo dello we facol– tà. ma.teriali -ed intellettuali. ammuffiti; fare sl che pon.etri un soffio <li vita nuova; fare conoscere a tante suore e sorc,le, gl-i ambienti sani e pi-&– ni di letizia,, pure nell'ordine e noli-a disciplina., che già. poooediamo · sogna.la – r? guanto ha.nno sar_uto ~-s per i baro~ bm1 (anche per t€St1momwze borghesi) nella Russia dei Soviot. Infanzia dolorosa Gara Romilda, Un bambino col sorriso spento sulle .Ja.bbra, col ,;est.o lento, la _pupilla va,– ga., l'eaIÌ'fesnone tra lo etup1to e lo stu– pido, non è la. cosa più triste a. veder,;i 1 E questo senao di tristezza. diventa iira. ed a.zione, quando, inveoo di uno, eo ne veda.no oentinaia., miglia.i.a I Come ~ivere l'impreaeione che provasi nel v~e, una. di qll<"5te do– meniclie dal ec,le preoooemento prima– :verile clie Ìll-.:Ìta a. ,igambettare, a. di– strica.re- le membra. anche noi adulte, le oom~. e f~ee lrfil~ di_ b~– n.i e bambme, noovera.t; nei diver81 1- 11ti tuti della ocmdetta. booeficenza. citta,. drna.! P&re qua.ai cb. 9D. bambino pen:hè or– fa.n,ç,, o abbandorl., o povero, ddioo rmclliudersi in eterno etella. sua sven• 111'rt, ntl.J'l/-" lutto. Io mi d=a.ndo per- chè, coloro che prèsiedono a t~i ici,itu– zioni, non abbiano ancora comprnro che si dove sollevare anche lo apirito in– eieme colla. vita. del oorpo. Perchè li vestono di nero o di scuro, sempre eternamente; perchè scelgono per loro .certe fog-gie antiquate e &grar zia.te , certi cappella.cci che sembranQ ooatnn.gere alla loro forma balorda an– che il cei-vel!o1 Vedeteli camminare e metteteli a ri– soontro coi bamibini che ~mbettano, le mani nelle mani d'una. madre o d'u– na. pare.nte 1 oppure giocano sotto il vi– gilo aguarao. Piatti, resanti, angolooi; eplle i;,palle ea.d.onti, lo mani ciondoloml lo sgu.a,rdo basao oome sotto il peso a'una oo,pa.. Abitudine, oostriziooo, sottomissione, &.'t38nza d1 un oordiale sorriso d'inco– ra,uiamento, o di benevolo oompat.i– meato, sembra.no avere u.ocisa ?!!:DÌ e– spr~one di libertà.. di origina.htà, o- · A Milano e.sie.tono varie C.a};è dei Bambini oreate da.Ila. Società Umanita,. ria in applicazione del met~ Mon.te& sori. T.ale metodo &SBai diJiuso all'est&– ro, in Ita}ia sembra votato al rachiti– smo. Perohè 1 Eppure chiunque abbia visti i bambini iv, raccolti ha, riporta,. to l'imrressione che quelra. è la. via, giu– ata. por sviluppa.re , nella eua. intoreua., La. personalità del ha.mbino. Perchè il· Comune, i Comuni e tutti quegli orga.nism.i che Ili pr~cupano della cultura. o òel.l.'a.vvooire del prol&– ta.ri ,µ,o, del quale il f11J1eiu.llod'ozgi sa,. rà. l'ossatura. domani, non si preoccupa,. no del grave problema 1 Svecchia.re. svecchiare tanti ambienti Sono forse ee,a,gera.aioni le mie 1 Orsetta. *" * No; sono un q=dro, ed anche incom- pleto, della decrepitezza dei 11_ostri ùti– tuti per l'infanzia: della nost1·a a;ui– ste-nza in genere che è ancora ,,_,.a ca,. rità. Penswmo che O!l'" uomo, ognl donna dai pensiero retto ed onesto do– v,·ebbe aiutare a tra.8/ormare, a modi– ficare le basi deUa sociei. per -rigene– rare la società stessa. R(Yfn,ilda. INYERNilIBI GIUSEPPE, (Jere,tte resp: Tipogra.fia d~lla .Società Eld!tr!ce A-i;antt°' M1la110. Viu S. na,_no, JL

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