La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 6 - 6 febbraio 192

4 T,cl Dl FESA DELLE LAVORA1'Jll(.;f clini già lontane, dello qiudi ft ~ tempo ha dimontòca.to la strada. - Mikheitch I Mikheitch I g1·idò una voco dal basso. Ti ooi dunque addor– menta.to7 oh! che vergogna! CORRISPONDENZE co,, por mettorlo in a.p,;rta battaglia col nootro piccolo m_a forte <;}ruFPO Co– munista,. E di fotti l'occamon!) venn,- 1 . poco tempo fa, nellinauguraz,on_o_ de_ loro vessillo sociale. F_'at_to11 oom1z10, ' Sa,n Lui<>ini e 1o Santissimo _«.G1ovan_ne d'Arco ,, 0 guiùato da tutti. gh « onesti ." o..'lercenti, attraversar?no 11 paoso tr:i. 11 norriso del.la popohL10110; faccf!do can– tare abLas;:;.o il soc1n,hsmo, <lai ra.gaz– zetti cho iil ma-3giof parto componcYano E' !'or& di suonare per la seconda volta la campana Attorno alla chiesa girano lenta.mon– te gli stendardi scintilla,nti alla luce fiammeggiante delle torcie, Un profumo d'incenso sa.le fino al campanaro. La folla formicolante canta in coro: - Cristo è rioorto ! Cristo è risorto! E quello grida fanno fremere il. cuore del vecchio Mikheitch. E' forse d1 pau– ra che freme e piange anche il ,mo po– vero cuore straziato l Ed egli suona, suona sempre ... Sembra e.ho la voce del bronw si gonfi di tutto ciò che traboc: ca da,ll'anima di Mikheitcb, il quale s1 nicorda o perdona ... Le note volano nello spazio, vagano pel cielo come rer andarsi a oongiun– gere a.Ile costellazioni sc.intillanti. E mcntro con una, mano egli regola, il moto della campana giornaÌicra., col– l'altra ogli ne fa suonare una dalla voco più MUta, . L'antica torre è scossa e rare stia per crollare, o le co1·de delle campane bruciano le mani di Mikheitch. E Mikheitch, trafelato 6 sudante, canta in mezw a quela formidabile sin– fonia, con una S,Pooie d'ostasi o ·colle lagrimo agli occhi: - Cristo è risolto ..• Egli bevo avidamente lo strano o su– blime canto, ruggit-i di furore o gridi di trionfo ... lamentazioni, pianti o sp~ ra.nzo. Per lui significa il pianto della terra che saluta il cielo ed è per questo che egli ride e piange ad un tempo. Del resto non sono soltanto lo cam– pane che alzano la voce in quel momen– to; egli è circondato da coloro che ha amato e tutti li ode mormorare che è giunta finalmente l'ora della speranza, realizzata, della. fede coronata, l'ora dèlla felicità: come i risuscitato Cri– sto, oos\ lui, il povero Mikheitch st,a, per rivivere... o piuttosto rer vivere la vera vita. .. Ed egli suona ... suona si,mpre .. : e l~p;iù,- attorno alla chiesa-, i buoni fe– deli meraviglia.ti si ripetono che il vec– chio Mikhoitch non ba mai suona,to a Pasqua in una ma,niera cosl meravi– gliosa ... All'improvviso il suono ressa brusca,– mente ... e gli ultimi rintocchi si per– dono nella vallata .... La campana, dal 1111ono più acuto lan– cia arnx,ra una nota vibrante che si spe– gne nell'aria oome il gritlo di un uc– cello ferito. Mikbeitch cadQ pesante– m<>nte sulla ta.vola._ebe )lli serve da se– dile, cogli occhi fissi e la bocca imme>– bilo ... lo steHe lo fissano allfl. loro volta e pare lo chiamino verso di e&Sf"... le belle stelle chia,rc nel ciclo impassibile ... Poi una piccola stella si 9tacca. da,] fir– mamento, sinfu1rnma, e fila nell'infinito. - Ohè ! buona gente... trovatevi un fl.ltro campanaro .., Il vecchio Mikheitch ba suonato i suoi rintocchi funebri. V. KOROLENKO SESTO S. GIOVANNI. -: Il Grup– po femminile socialista 1 udita la ro– Ja,ziono del Convegno d1 Milano e d, · sentendo in merito alla propaganda ohe dovrà fare la nostra Difesa e alla ne– cessità cho tutt-i si debba aiuta.re affin– chè possa svolgere una incessante e Prù· ficua propaganda inyia lire cento. _In vita pure i compagm tutti a _spogha,– si del loro egoismo; o prestarsi ad edu– care lo lqro donne a.ffinchè possano ar.– ch'osso assurgere alla vi.ta politie~ Giunga i1 nostro saluto a tutte le ccl· laboratric; della nostra Difesa e alh compagno che fanno propaganda 1c mezw all'elemento femminilo speranzo– se di averne p.rcsto qualcuna fra noi. Rina Bianchini. Segnalimno alle compa;qne _la gene,·~· sità del Gruppo f.emminile di Sesto. S._ Giovann·i verso il nostro {!t0rnale e ci auguriamo clie il fondo delkt sottoscri– zione i·e11 (la devoluto alfo. p-ropar1and.u co11 la d-if/usione del giornale /l'a lf donne vroletarie. * VENEGONO SUPERIORE. - Ri– si,eylio. - Ancbe 9.ui, 11,cca.ntoalle pro– mettenti orgamzzaz1on1 crea.te con 1n tenso lavoro dai compagni, la donna rn comincia a destarsi da.1 da.nnoro tor pore costantemente a.limentato dal pre– te. Domenica scorra., 16 corrente, fil ,h noi la ccmpa..gua Momigliano, la qua.lo trattò, nel! applaud•,ta Hla oonfereLZl. del voto alle donne o della conseguen– te importa.nza delle stes._"<l _n~lla v!ta P'?. litica. Un gruppo forn~1mlo_ s1 ~ <11 già formato e quanto prima s1 cost1tu1- rà la Seziono Femminile. Auguri di buon lavoro alle brave giovani che sa– ranno le nostre future compagne. * LAVENO. - Per inter;,ssa-mento dei. la Sezione· Giovani lo e dello compa..gr., la. Sezione del Partito fu oostituifa zione del Partito fu costituita la Se– zione femminile con 15 iscritte, e tutte si sono abbonate alla « Difosa "· Nel– l'entranto rottimana. avremo fra noi 1 ~ carissima compagna Giw;:,ppina Moro La.ndoni per una. conferenza, ed in se– guito ha già aderito al nostro invito la. oompagna. Tilde Momigliano. Alle nuove iscritte porgiamo il benvenut,,J, coli' augurio che abbia.no a lavora.re pm la nuova idea che hanno abbracciat•> onde far'> nuove iscritto. * CODIFIUME. -- Il 26 gonna.io fi; tenuta. l'adunanza di Sezione con buo·1 numero di presenti. Dopo p ,rolunga.ta . discussione sul movimento a ,ttua.le , fu votato all'una,nimiu,, un voto di soli– darietà a,lle vittime politiche di ques,i infame reazione borghese. , Furono MCetta.te le dimissioni dell,1 soda. Maddalena ·Poli non trovando gia– stò il motivo da, lei.esprc ,s.so , che intores-– si familiari lo proibisca.no di partecipa.– re alle a.duna,nze nonostante che queste si Voci dalle Olllcine e doi Campi Cara Romilda/ eia - e se te lo dico è p,;rchè lo so con Si fa. un gran parla.re di rivoluzion,~. precisione - nei quali i nostri _comp:•,· d . d·tt tu a., ecc ma a •gni a.mruinjstraton si sono m<?ss1 1n c:i- di comunismo, 1 1 a r · ., · po di reprimere la di.erzione dalJ.. cost<l ct 1 r-aasaro p_er un_ foes1_le,una. ,·1- ta.rdata.ria., una. nformistaccia - como scuole, flpccia.lmente nelle classi quinta mi gratificò gua:lche co,ppagno D:l qu_s,· e sosta, crea.te n,prost.a PN daro al prv le esposi le mie ,dee_ e neccssano cc.e letarin,to il massimo d1·I sa.pero gral,s il mio punto di vista lo sostenga aneti<' conse,1!.ito dalle le~gi borghesi. ,ml n05tro giornale. . . . Gon03Co dei sinda,ci, che con pazicn- Dunqut> io dico che la r1voluz1one i,1 za da cerloBino, andn,l'cno caoo per ca prepara C?l ]lbro prima, ooll:i, n;olte, se ad interrogare, ad ammonire: la. poi. Dico e sostengo che il p1ol~t~ -- Vontro figlio pcrchè non è più in ri ;i.to non è maturo per un~ vern nv?- scritto alla scuola. 1 luzione socialista o comumsta, perchc. - Farà a gennaio i dodici anni e --' h p nsat, dovrò cercar 0 <>li un posto da lavorare non solo, 11i_no "'° ,.ora, 1;1on a e " ormai. a procurarsi quel! istruzione che lo fa.- - Ma che clas·;o ha. fatto 7 eia libero per sè ate,;so ed elevi la_perso: n •lità valore individuale - _e_f,~ q~, - I..-,. quarta. a dodi··., ~ · J d n1 u - Como la quart~,, per<·hè si p11ògiu st ihcare con e oon ~ZIO c ,. anni ;. rhna~to così indietro 1 turali fattagli dalla bo!ghes1a - m1 q uesto dovere, questo bisogno, questa -- Capirà. ho don1to tenerlo spes~, r P rr a casa a<l aiutarmi a colt.ivam ~uel pez– neoessità, non sente nemmeno re 1 . ,. P r\ figli. Uomini e do~ne !avor,at.n.;1 retto di tcrrr,,. che abbiamo o e 1c, io e oono ormai tutt.i organ1zzat1. E un:1 mio ma.rito, larnriamo fi11ita );i, gio: necessità alla, guaio f!on si ,Possono w~ nata allo stabilimento. trarre pcrchè 11 continuo rialzo de\ CJ - E non avete capilo cli~ per qu I cto della vita co5tri?1rn. all'o~g3:'11zz~ poco utile immediato lo avpto 1ovinaJ-> aione anche gli .-tra.l.1 p1u ogo1st1. Ma per tntla la vita. i Non romrrr.ndru, c·ho ue,,t,a è fine a. !lè 8!.eEao dal m_omcnto il sa.pero I, nocP,s&1.rioqun.nto i.I pano ,, qhe non sa iD-~naro ai geniton la no- cll4l '!0>, 113.rcmoPempro po,e11 <·d op ~tà, iroproro&abile di da.i-~ L,._.'_;,:, ~r~,.., Slll(J a (tll1Ll1•fola,;c,,'.r;,:io ~h_o , Ji p.iù va.lido criF•~ oon un ,..~g,or I scur,la. c1 vaùano rnla,n~nte I s1gn011 1 Wl'n<lo di istriniono. . I F, i,n r,cr grà s 1 ·rni,ro lo ,,,,_ ...o d1alow,. v, IIOBO dei pa.e.Ei nella. nostra provw '21Jakhc \Ol' . ..i cr,,11 c.1e1 p:-,,e,~;: f,•an'c tongano ogni_ 15 giorni. Fu prima._ chi,1- mata all'ordrne del giorno per nspon dero del perchè si ~n.ta ~. sem P:rc, _o non si ebbero che mot1v1 mgrn;;l!hcat1_ Perciò l'assemblea ha creduto bene a, MCettarne lo dimissioni. Fu puro e– spulsa la socia Amalia Gnaccherini per indisciplina o oons.ueta mancanza all0 aùunanro. Per la prima volta fu portata. a.ll 'a dunanza la sa.via parola della già com– pagna maestra Amelia Amadesi. Da ossa attendiamo p-ofitto. * il oortoo . Un fatto che ci provocò fortomcnt.', fu una frase lanciu,ta dal cortoo, co,,– tro a delle compagno nostre che assi– stevano al passaggi~ del eor~ o se non fosse stato por il pronto rn~crv~n-– to della sbirraglia,, certamente nn&oia– vano la turpe frase per sompr~; v1 fo uno scambio di protesto fra. 1 .n?stn ALTARE. Grnppo Femminile. -- . · f t ~ Nell'ultima assemblea dei Giovani,i giovani comumst, e uga prec,pi o,, G f · ·1 dei pipini. · yenn!) costituito il rup,ro emmirn ° 00 - Dopo questo fatto abbiamo _avuto u,o mun1sta col nome d1 Rosa Luxcmbur~, po' di paec, ma aclcs:<> si ritorna ::1 annesso al Circolo Giova-nilc. Con li vecchio metodo, att,i.ccando lo nostre o .. massimo entusiasmo aderirono lo nostl? ganizzat.o. . . . giovani. . Perciò noi donne comurnsto nvolg1d- Sia di mònito alla borghc.sia nostra: mo u!la fra,te.rna O siuc 2 ra pa,rola ?,-lh na ed in spccia,l modo h,i i,cn·i corvi nostre or«anizzate: Porchè alla. bugia~– clolla monzogn,i, cho lo donne hanno orn da oralofia dei vostri dissanguatori, compreso anche ad_ A_ltarc che l'unica non rispondete con un unico mczw che via è quella del soc1ahsmo. . si moritano7 Non avete la forza suffi- Avanti adunquo, g1ovam, non dato l at · · l ·etta a chi cerca tirarvi ancora verro il cionk. 7 Ebbono, 0 ccm,pa,$ne avor :' 101 ; Fato rn<lero a tutti gh a,vvorsan de, prde, venite a noi a com~v.ttero_ finchc nostro movimwto, si-ndacale o poht,. apriremo il pasoo verso l avvcmre mt· co, che -la loro propaganda ottiene il gliorc e la vittoria fina.lo del prolet"'• contrario, entrato compa,t-te nel locai) , :ia.to comunista che la Terza lnt-crmi de.I G,·uppo femminile oomunista, o– zionale ci ha insegnato a conquistarn v0 molto compagne vi asi »tta.no a. bra-:- con una sola volontà. eia aperto. Così unito, inizieremo la no- * stra marcia o nulla ci arreste,rà, nè mi- SAN QUIRICO. - In questo nostro naecic, nè menzogne. movimentato pacs~llo la rropaganda, co- Cagno F,·ancesca, mumst.a., dà abbastanza ai nervi a1 no- * stri "": "crsa.rl . . , , ROMAGNANO. - Per opera della Un fatto che m~ressa foir.eme-nte n '.: Commi,, 0 ,ono Esecutiva del Circolo G. donno comumsto. e la piopaga, nd a. d, S si è coot1tt,ito un Gruppo ferumi– loca.le reggente: uomo venuto da ch_i ~~ nile che conta una cinquantina. d1 com qual paese arretrato nelle lotto socna.), pa«~c a.ttivo ~ volonterose. knta con una._vilo campagna fa&ta e.i f'1 g'1orno 18 u s 1iumte in numer,o– m~nzogne, 1 1 insozzare lo nostre opc sa assemblea Y<mi1ero nominate aJcu.1c raie,. orgamzzatc alle leghe rosse-. I cumpao-ne per la p1opa3anda fcmmim- 1\h 1_-ico_rdo anC?ra., che m tempo d" · 11e La °Co;nmi~·wno del G S ha MQ'l•– lc eloz1on, am!nm1strative I~ proJ)agan »t.~to opu,C::,1tdi propa.<>a:nd~ fommu\,_ d,, svolta f1a 1 oonta.dm1 da, preti, coCJ-, 1 ·h 1 • " . tro il nostro PMt1io Socia.lieta. era a.p I e e e vc.ngono. eLti con cntuS'lnsmo e so1- pog<>iata dal pi/i falso µr.ogranura: an-1 vono me1av_1gho'!<"montea. d1ffondero !., dav:no c1anc1ando che 1 C01nun1sti vo- id-ea. sociah 5 La. tra le d~•nno e ,a. pre– levano l'amor libero, cwè che quando pararle a_! nuovo avvcmre. E l ~"'-""111- ·• stanco di una donno n•, bica, S.J. S,c'IOlseal gndo d1: Viva 11 So un uomo e1.... . , . ';, ia.hsmo prendeva, un'alt1 a. e cosi via; che I Co I e · • munisti a,sa\tano lo case, e mas:o.cra - p· --------- no donne inern11 t.ruc1ùa.ndolo barba- , 1 BCCola Posta ra.monto portanù~ l'escmi:-io, a.Ile ma~-. POL\.. (Gruppo fcm1ninile). - Cnre com– oo contadine ancora arretrato della Ru,-- pngne, solitlali C'()Uvoi, coutro le vi<)l..,1,.e sia. di Lenin, facendo credere le 0090 fasc·iste, nbbio;uo provveduto r,crel·-, l'Am– p,iù bugiardo. Nella. seUimana ros,,, minii,trazionc ,i coutinui l'invi-o ùel gior– dd riba.sso del 50 per cento ove ahb1a- uak'. mo prt'<',o parte con e;rando ootusiasmn, S. QUIRICO. /Vnil-umo l,uri11i). - Trop– al Co:nitato dolio« Gl1a-rdi" Ros:s.o ", fu po t:<I.rdi, r"ru1ive,"':1110 è _n,,·.s;ito. Fate un vero fuoco di fila, diretto a colpir·, ablxmomrnt, alla D1fc.sa, d1ffùrn!>etc!a. la no~tra oncst-0. di donna, oon lancio CODIFIC~IE, (1111-e/ia A111.atloi). - Drn– di ma,nife-sti. anonimi, invitava,no noi a. YC, nhbl-!,ten tutto ~I ll').'ff:r? 1neot·a~~1- disr.rtare la lotta magnifi~a intra.prcsa u_:cut.•J, n<:"OriL.llc I>e!o che c1 vuol-2: pen- Ma noi. fenne e risolut-c a qualungu~ ~:-f~~f; 1 .~_z 1;~~ se:;:~r!\~~~~;·~H?~~;;~ 1 avvento nma.nemmo a.I nootro posto d1 1=~~..c.=.=___ ·-----·-– batta.glia.. l:\'VEH:\'1Z1/.l lllUSJ•;t'l'E, Ge>e1Lte ,·o•p. Coot.ituirono il Grupno Fcmminil,, fipov.n1fia della l>ocieti1 E,litrlce A.i;an<•l Popola...ro intitolato a. u Gio\:annn. d' A 1•• M1lano, V,a S. Damitrno. 10 ca.rica di famiglia cho aveva bisog~,, del $Ua<lagno ùel piccolo igno1:a11tc; ma, a,%a1 più sposso farniglio non totalme· .•- t.c sprovviste di mezzi, e che por avi,h– tà di guadagno trndil'<:Ono il loro ·san· guc stesso, rerpduando le attuai i co,1 dizioni cli ùtfe,ior·itù e di incapacità a, reggere le nostro sorti, n darci il r.cgi– mo nuovò. V i sono dei paesi in cui lo donne, ~pc. cinlnient..e, guarda.no <li malocchio i SJ cialisti al Comuno in grazie della s,·– verjt,;'.1, in mat<>ria di a<lo1npimont.o d1•1 l'o!;lJligo dcll'istruziono elementare. D1- cu1o, si staYa meglio coi rrdi, quando ])<·rmet.levano alle hnmbino di novo an– ni di entrare in filanda o, quanùo l:t lcggc, per opera dei sncia,li•ti, volle sa 1 - vur l'infanzia falsificando l'c-tii, wi 'j. brot.Li di lavoro; tutto que,:;to per a– mor dei poveri, ai comprcudc, non pc,• chè l'ignoranza sia por loro un ca.pi :,sc ombrello. E' vero che. ~omc di diceva qnel tale compagno, abbiamo molti buoni soci1- listi e rivoluzionari cho eono e riman– gono tali aneli') r,~ sono giunti soluincn– to sino alla t,,., za. clcmenf.are, Ma sono riutlos.to casi isolali, lcm peramcnti ecctzionali r noi non dobbi-1- mo fare affida.mento sul caso ma valer– ci di tutti quei mezzi che avvantaggi,,. no !" nv:/:r•..; pc.;.;i,.;-,r ·. •r;·c. i m,,1.1i il '«'l,fX'/'o è ddla massi– ma, imJl-'l-rt.~H,1~.. ,"•11,Prr porchi' 1, -i.nm -, pO\-f\1i; Sopnc [..,,.,.,'b PJI pngno·di hri t;a nt,j ri a.ff.ani:i, rrJÌ d"l1,f. col rialzo, e ,·-01 rih~;o <l,·1 la muncLa; ,~'tt}J(',.,~ [)<',r r: 1,~ p11ii a,.,.oiù••r<1f'he. f){'r volont.\ cl; i,v<;b1, i i ,o.vù 1 i ;,.u1t; dci.1ba,n,, ,Jivoo ta.1·0 nemici o n1a.ssacra.rsi senza. chicd,!– rc lo ragioni; Sa})er·e quello chò potr·'· mo c,;soro domani, qua.ndo il no~t.r,,· sforzo ci avrà liberati dai dominato, 1 attuali. Ti mi_ dirai: _bada che tutt-o que~t_,, n_on_e1 1nr;:!gnn. 1n nc~suna. scuola.. Vr>– r1-:.~1mo; ~a l~ scuola ins-.,"'3na. n. studi ·l– re, dc~ta. 1 l bisogno <lclln. conosc.:mza '=' qu:1.,1~do<'~sa. fo&:;.o anche $oltnnto n t, scita a dnrc all'allievo ln, po 0 ,-ibilit-0, di l_P:J!!.C!e I' r11.t1ir,: i_) gio.rnalc, avrc .. Jbc g::n, J~JII_talo u.'-isa1 il nostro oòrnpit..o. 1!i ::::a1 dtrc quaHto sono ora.. i lavoratori ~ lo bvoratrici in questa privile~iah condir.ione? v Dunque, dtmque per ooncludcf'ti 1-, mia sfuriata,_ di_co che 0011 o~ni sforzo le or~i1,1imaz10111 jloliticho od cconcn11- ch0 _,.cbou!1o pcr'l<',gunc qu~-sto scop,): ob\Jhgar~ il popolo ad istrui,·si; vn,lersi ùe1 m~zzi_cho abbiamo; st.rn.pparo que··– b_ ut1}1 I 1forro,} _(&euoln,gr:itnil~, in<le11. nrzzaea. rrof,!ss1onale, <!CC.). che ri da ranno ]?' lev_fl-_ per ~vellero dallo fon,h rn<>nta , edif1c10 sociale chu ci opprim,•. obbhganùoc1. a.d. una lotta 8'pavcnto 0 :1, pcl' non lasc1urc1 sPhia.rciare. _Non li pare, cetra Romilda che il m10_rag1on~'?rnto sia. pinUosto' dinami– co cho foss1lizzatoi l:ìaluli dalla tua Jfiia110. tM. c. z. A Ro1111'.lda nori riman,- ehe aottoscr,, iue per ... naturale wliùarictà.

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