La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 14 - 22 luglio 19

I medici eil "caso ,,diMilano .PARO LE DI UNA DONNA. A Milano , H capitale moral e d 'Italia 1), era stata indetta per il I O luglio 1917 l'assembl ea degli Ordini d'ei Medici della provincia di Mi– lano, per discutere le dimissioni di due con– ,siglieri. Era imeso che la discussion e avrebbe inve– stita la condotta del Consigli o degl i Ordini che aveva emesso un voto di soli 1 d'arietà con I 'on . Brunelli. presidente della Federazi one naziona – le dei medici. contr o il quale sparavano palle infuocate i medici guerrafondai . Degno di nota è, che i due dimissionari era– no sempre solidali con la maggioranza del Con– siglio degli Ordini in tu.tti gli atti , com,p.reso il voto per I 'on. Brunelli . Ora, invece , si erano dimessi. perchè dissenzienti! All'assemblea si erano dati la posta più di duecento mediai guerrafondai. Era intervenut o il compagno dott. Filippetti , presidente del Con– siglio degli Ordini, insieme ad altri dieci me– dici socialisti, P.,er dimostrare che I' Associazio– ne non aveva mutata rott.a e ohe iperciò erano in errore quei soci, i quali l'accusavano <I.iaver fatto della politica partig iana. Ma Filippetri non ipotè parlare. 1 duecento consumarono JU.na vera e propria aggressione contro i dieci socialisti , urlando, schiamazzando con la bava alla bocca. ricorrendo ai pugni , ai bastoni. e. per quanto i dieci opponessero fie– rissima resistenza , mettendoli alla porta! La selvaggia aggressione , mentre ha reso più grandi i nostri compagni. ha prodorto negli ag– gressori stessi un senso di profondo avvilimen– to, di compassione e di rpietà. I duecento si sentono mortificari del barbaro atto. Ma. non s:i rrarriene lo strale, quando dal! 'arco uscì. Fra il coro delle infinite proteste. non poteva mancare la voce delle <I.onne. e ben fece la I, , i, Jl•1':~A IJULE LAVlJHAl H1C1 nostra Giulia Ferreui Ferrari a mandare il se– guente scritto ali 'A vanti!: u Lascia te la parola ad una donna, perchè essa stigmatizzi con tutto il calore e con tutta l'in dignazion e che l'animano, il contegno tep– pistico tenuto dai medici guerrafondai contro ~I manipo lo di socialisti che ha tenuto fermo alle proprie convinzioni anche di contro alla violenza. u Con questo loro atto i medici milanes i han– no dimostrato un 'avidità di se ntimenti e un egoi- 1110 che costituiscono per tutti quei signori incance llabrile . 1< Essi - i medici - per la guerra fino allo sterm inio? Ma chi- più e meglio di loro è quo- 1idianamente posto dinnanzi agli orror i che la guer ra produce? Lo stra zio ohe essi fanno ad ogn i moment o del corpo umano, non li induce mai a se ntimenti che potrebbero esse re nei lo– ro amma lati? (( Se vi è una categor ia di person e che do– vrebbero imporsi un certo riserbo di fronte al– la questione della guerra , questa categorìa è proprio quella dei medic i. 11 So benissimo che essi adducono delle al– te ragioni .politiche; ma so anche che quas i tut– ti que i signori -- -come j iustamente r,ileva I' A vantil - con la guerra fanno meg lio i loro interessi mater iali . « E all-ora, che valore morale hanno le am– pollose e sonanti ragio ni superior i che sono spesso b-uttate là per spiegare il loro atteggia– mento? (( No : i medici milanesi hanno compiuto una azione cattiva. Essi che hanno in mano la vita di tanti nostri figli. dovr ebbero rispettare il do– lore di ,tutte le madr.i che soffrono in silenzio. (( Per questa mancanza di rie-uardo dei me– ,dici <tlle famiglie degli infel ici affidati alle loro cure , il rp-opolomilanese non assolve rà e ~on dimenti dherà cosi pres to, ,questo brutto episo– dio dì vita cittadina. 11 E ne trarrà gli oppor tuni ammaestra menti. Giu lia Ferretti -Ferr ari . gJi interessi della loro famigli a e sulla vita dei loro figli... Certo ... se i cuori di tutt e le donne · del mondo avessero pesato sulla bilan– cia, a questa gue rra sang uino sa, a q~es~ strage degli inno centi non ::,i sarebbe gi unh! Spe riamo che un giorno la donna poss a_d~vy e: ro pe5are sulla bilancia. e far \'alere 1 ù1ntt1 del suo cuore e del suo imm enso amo r e. u Ma. ogni donna da. sola è c_ome_ una pi_u: ma in balia <lei vento: sono pwnti e gem 1t1 disnniti che non !a rmo corn e non muovo no a ,pietà il cuore dell'uomo im1piet.rato da !Jn. su– perstizio ne e dall'in tei·esse, oppure offuscato <la una falsa cultura. u Le donne' si debbo no unir e, orgau izz.c:U"si; i loro so!:;!pid debbon o fa.r e u Il solo sospi ro. i loro gemili 1111 gemito solo, i lor o desideri ~ le loro \'Olontà II na !--Ola volontà: e allora clu re5i5terà a voi ? <( Una soh1 nuhe ... c oinpa.re nell' azzurro del cielo: ma moll e nubi oscu 1-ano il sole; un gra: nello cli $.abbia è uort ato dal vento, ma molti gi,anelli ro1·mano gli immensi clesel'ti; un_'on~a rnon spave nta nessuno, ma molt e onde nunite tr avolgono i bas timenti. Cosi è di voi, o don – ne· unitevi e poi comin cerel e a contar e qual che co~a nell'u man a società. Finora siete state nulla ma sta in voi il divenir"e tutt o ! n. La 'con fel'enza finì con app lau si prolun gat i. La compagna ._Zan etta i-accolse ,poi .~olti abb o– _n:1menti al!! Dif esa. dellP Laroratric1. r\llH :-:im pat ic:1 rom1pag-na i più \·ivi ringra– ziarnPnti ! S. GEHM!ANO VERCELLESE. - La lega femm inile, in num erosa. assemblea. dopo aver discusso un im1po.rta.nt e 01·dine del giorno ri– o-uardante il movimen to economi co e (Politico ~.ttuale, ha mand ato unanim e un plauso al Gruppo socialista per l'atti Nità ohe svolge in P arlam ento. ed in special modo , aJ compagno Tuni ti. PISA - CORRISPONDENZE CENSURA Le compaane inca r icale dalle Se:ioni e dal Gruppi di 1nandarci la corrisponden;;a , son~ pr egate di adempie r e al lor o dover e con assi– duitci e sollecitudine. La u Difesa n i:uole a,;ere la soddis fa: ione - legittimo deside rio del resto - di ri spec– chiare sull e sue colonne ogni quindici giorni il comp[Psso moi~imento socialista femminile italiano: P perciò la rubrica delle corrispon – den:P del"essere sempre copiosa e ben nu trita. L a corrisponden ;a sia sempr e breve. ed im.– poslata a tempo per arrivarci non più tardi del martedì della settimana in cui esce il giornale. Scrit·Pre sempre sopra una sola facciata, non inai a tergo della carta . MILANO. Xell ·a.-..-€mblea .del Gruppo socialista femmi– nile fu apprm·ato all'una nimità il seguente ordine del giorno: f{ Il Gruppo femminile socialista milanese, riunito in a.s.semblea la sera del 14--7-17, rac– cogliendù l'appell o lanciato dall'Unione fem– minilP. aderisce alla sott.oscrizi.one in favo re di;-1 giornale dir etto da Clar a Zetkin e mand a aJJa r-oraggiosa compagna il suo voto di plau– so ~ di .completa solidaMetà n. ~iOXZA. - Kell'ultima riunione del Gnrp – Po femminile socialista, numerosissimo !~ fint.ervento delle donne. La compagna Ab1- gaille Zanetta sep.pe con la sua eloquente pa– rola <li fede entusiasmare tutte le mtervenu – te -e aJla fine del suo discorso fu molto ap– pl~udita. Si pre!';ero accordi per iniziare una scuola di coltura socialista: pubblicheremo a suo tf>mJ)(, il ,aiorno stabilito della pJi.Jna ~ez!one. Prima di sciogliersi la compagna Frghodo– ni .\J.":'c;:.'-andrina, ringraziò a nome di tutte le intP.rvf'nutR la oom:pagna Zan etta, con 1'a,u– ::.rurin <'h~ presto ritorni• ancora fra noi. CAXDELO. - Queste Sezioni maschile e fem – minilr> aderisr..ono all'ordine del giorno della PP.d~razione SociaJL<;ta Fil')Tentina. Discutend o in merito al nuovo quotidiano socia 1ista pie– montese . proposto dalla Sezir.,ne torinese, le sPzioni dr-liberano di rirnettersi alle decision i rfr•JJ~tDirni.ont:: del P artito . GR\TOSOGLTO (~1ilano). - Il parroco - rlandr, a suo modr., spiP".Zazirme sull'origine de]~ Ja J'..'lJr•rra - died e come aJ s01ito la colpa a i T>""<·;:,atl,ri d cendo chf- Dio mf-ttP a dur a provo :indir- i cu-nza pr~..,cati. CENSUP.A PO:\TEDERA. - Questa sezione socialista, r:ircoJo giovanile e /ZTUffPO femminile, inviava– no iJ sP;.rnente ieleg-ramma. all'on. TodPsd1ini_: ((Sr,eialisti pontederesi. giovani, adulti, gruppù fPmminHe, invi a~o, _valorOS? compa– c;no fratr>rno saluto entusiasti autod1f'!sa pro– te--tan<lfJ insinuazioni viJis!';ime, bass.P acc.'1.l~ nazinna}i,mo m-ercen ari o n. osnw. - CENSURA ~0 \-I riI ~10DE1\A. - L'a 1,ma dei reali è in grand 'affare. Essa non \·ede che ~vve1:sivi. sabottato 1i della guen·a, ecc. ecc., e 1 ladn no: ma non s'accorge che essa ogni qualvolta Sl interessa di socialismo e di socialisti, finisce ,per rompersi _le co1na _co~ir? il In:m·?· ~ no_to anche ai sassi che a i\o v1 s è cost1twto 11Cir– colo ~iovanile e il Circo lo femmiinile so~iali– :sta, ma il nostro sempre zelante maresc1a ll~ non lo sa o finge <li non saper lo, ed eccoci che mandà a chiamare un am ico simi})atiz.zan– te che col circolo non ha n,iente a che fa.re, per sape re da lu i quali scQpi si propongono questi cir coli. . Come si vede il mare sciallo è bene informa– to, e capisce anoh e molto bene cosa è il so– rialismo. .\-la nonostante la sua crassa ignoranza in mat eri a non tra lascia occasio ne per addimo– st rar e il suo fervor e contro qu anto sa di so– cia lismo. ~la finisce sempre per uscirn e colle ossa rotte, ed anche que sta volta la bombetta di cartone g li è scoppiata nelle mani. Non sa– rebbe meglio , m.arescia 11o farne a meno di queste figure barbin e? Perchè sap piate, che rrui da noi nessuno, n~ tan_to meno cruell_ uno che voi avete mandato a chiam are sono d1spo– .,ti a farvi la sp ia. VIGEVANO. - Er a tanto tempo che le no– stre compagne vfgevanesi agpe~tavano un.a donn a che potesse interpretare 1 loro senti– menti economi ci e dscaldar e la loro fede so– c·ialist.:1, ehe fu rice vu ta con vero entu sias mo la, carissim a compagna Zane tta. Il compagno :Rodolfo Moggia, presenta ndo– la ri volse a1l'as semhl ea poçhe par ole com– m~ssr, ri cordand r, il grave compito che in– rfJm.be alla donna neJJ'orn. present.e, ment re· i rrtariti ed i frate lli mnoirmo alln. frontr per una. rausa cJ1e non è la Joro... Prp.;;p qnindi la parnla la ZanPttn , la. c.1uale Ndla s1HL solita vivar·ith ed Pffi<'.H<·ia parlo <le– p-Ji ide:di s0<:ialisti, fa.cr -n<lr,n(' risaltarr. tutta Ja. ~ft.11tabellezza. 11 Il socialismo è il solo che in rnpzzo al rombo dei cannoni, al sibilo dei fJr'<iirttili. all'infur iare degli odt nazional i, fra tanta propaganda <li rn:1IP, v i pa rl a di bene e di amr,n• rlri p<Jpoli. Esso, r,11r p:Jrtenr J() <ln 11n altr<> pnnt<J di vista, ha raccolto In. paro la di Cristo: Arrwl Pri r:f)'ln,1• {rfl ,lPlli; r· n0n si ron– tPnit1 <li predicar la., ma r·er('a di ar,-p1ic_arl11. ,wlla rraltà. prr~parando I 'eguag-lia.nut dPJle da~,, soriali. 11 La donna ha t1Jtto da fare in rp1esto cam– (>fJ. Essa purtropr,f, oggi P arwora ltl "irhi:11Vn.. che non ha chr• dei rfovni: non P nPpy,nrP pa– drrma deJla vita dei figli, e non r,uiJ protestare ,. deve sùffrirr in silenzio J}Nthi• P~"'H nrm go– <)P ancora dei diritti drl l'uorno (·i\'ilr. fJ voto alla donna A una dPl!P prirnP e piì1 prPs~anti rh·en,Jirazioni socialiste. Bi~ng-na r:he le don– ne poc..;c:ano e~primerP anch'Pc.~,. il l<n-r, p('.IISic– rn Pd abbiano anche i1 <Jiritt<J <Ji rle<'i<lrre sn SPO .L.ETO. - Finalmente anche a Spoleto le donn e pro letarie incominciano a sentire la ne– cessit.à dell'organ.iz2a.zione. in un a numer osa adunanza:, tenuta nei locali della Sezione so– cialista, hanno pro clamato la rest ituzione del– la lega di resistenza , cl1e pr esto farà parte della Federazione Nazionale dell e A.1:ti tess ili. La commissi one eletta per dirigere il ' movi– mento. g:ià funzion a in modo veramente ~~comiabil e, essendo compo sta di brave e d1h– genti giovanette, che lasciano molto sperare Sitil buon andamento della fiorente lega. E da notarsi sopratutto che le operaie , non aspirano soltanto aJ mi glior a.men~o dell~ ~o– ro condizioni economic he, m a voghono m1gho– rar e un poco anc he le loro condizioni inte l– lettuali con la l~ttu ra, con Io stu dio cb'è pan e della. mente ; ed all1uopo hanno deliberato di nbbonar!':ì in ma ssa alla Dif esa, delle Lav ora– trici. Sembra in Lanto che i pa<lronj dell'indu st ria nutrine "Propositi 1 cli vendetta, e già si tent~ •colpire con mu lte ingiuste e maltrattamenti , que lle che nel ca,mpo de1l'o1·ganizzazione espli - 1cano magg iore att ività. Ma le operaie non a ffatto sgome nt e, tengo– no .fin da questo m oment o a far sape re. che 1( una per tutt e, tutte per una ll, non sara nno disposte a subire ra1mresag lie di sorta. TATTI. - La Sezione social ista femmini le, accog liendo I'inivito deB'Union e Naziona le del– le donn e socialiste. tenne l'adun anza, prote– stando energica mente cont ro i SJCialisti mag– o-ioritari tedeschi, ed è solidale con le com– pagn e svizzere, per 1·idnre a CJa.ra Zetkin il mrnvo giorna le. GROSSETO. - Per domeni ca, 5 agosto, è convocato il Congresso della Gioventù socia– liRta maremm ana. Fr a gli oggett i posti all'or– din e del gio rno, al· nume ro 3 vediamo il mo– viment o femminil e (relato re Pietro Ravag Ji). Al Congresso, che promette di riti scir e nu– merosissimo, malgrado l 'ora che volge, sono invitate . non soltanto le Sezion i giovan ili, ma anc he que lle degli adu lti e le femminili. All'elen co delle Sezion i femmin ili devono s. sere aggi unt e cruelle di Caldana e di Tornie lla . Qual e ri sveglio si verifi ca nelle donn e pro– letari e! Tutt e vengo no al sorin lism o con pas– sio.ne e convim,ion e. TORI XO (C. :IJ.). - Il Gruppo femminil e La Difr •.w s.i radunò nei lorali de1la Casa So– tialista cli Bol'go San Paol o, e alln. prese nza di com1Jagni e cowpag ne tenne U!Hl conversar zione s11l giormde di Clara Zetk111 e sul ùo– vere dPJle socialiste ita liane> di n.ttesta re la 10- ro solidari età coll'int erpl'Cte frdPle del nostro iclealf', coad iuvando all a fondazione d'u na 1111ovn. (:t PichhPil. Si espresse pu re il voto che il 1iuovo g-iornulc esca in lin gua, fr a11crse iJCr JJoter coi-riRpondrr mo.glia, data In. diffu sione qua si universale di drtln lin gua! a_la su.a fun– zione di orga no delle donne s.oc· 1:1liste eh tutto il mondo. . Dopo 1a conversazione si taccoJsc una discre– ta somma a favn re <l<·I A°iornal P e( L::ruaglian- 1:.1, ,, e Jr comp:lgne del g-rnppo ((La _Difesa u liete dei ri s.nltat i ottenut i in rp,e!-ta pri ma pro– pag-anda, in\'itano Jç, s.or- ialiste ita liane ad indire conferenze a. favore del nuoYo organo femminile soci alista che atteste rà al mon do il pensiero int ernazi onalista delle donn e prole– tarie. Si sono 1·iunìli i soci della Casa socia lista (li Borgo S. P aolo . del Gl'uppo femminile e del F:.i.c;;c-io giova nile per cliSClltere sull' azione ciel Gru ppo pal'ia nienta re. Dapo ampia e vi– ,,..ace dis cussione (u votato il seguente ordine del giorno: ,, r soci dei tl'e enti.: Casa socia– listn . Fa .scio giovani le r Gru)Jpo fr>rnn1iniJe dei Borp;hi S. Paol o e Ccnisin. riuniti in asse mblea generale hl sera. del 5 luglio, mentre disap - 1p/'(Jv;rno il discorso di Filippo Turati, perchè non intonato ai p1·inC'ipii rigidaniente sociaJi– sti delh loila cli clns-: e, e pe rrhè anche non corrì spo 11clente ai desideri ed al pensiero dell a st ra,;;-rancle 1n;1µ-tdornnz<1 del Parii to, invitano il Gru ppo pa da111em111·e ;1 S\'O lgier€' un'azione più ene1·c·ic-;1, CENSURA 11 pres ent.e ordin e del gio nrn fu aippro\iato con pochi voti di ma gg ioranza. essendone sta ti da ti molti altri ad una mozi one più si- nistra. · VALENZ:-\. - Sul terna : Guerra e socia li– :;ino pawlò la car issima compaigna Maria Giu– dice di Torino. P resentata al nw ·nerosiss imo pubblic o dal compagno Vittorio Bary e, la compagna no– .stra si i.mjpose subit o all'uditorio colla sua irru ente art e orato 1ia, face nd osi aprplaudi re caloro san1ente ad ogni pausa. Riasswnere il suo dir e ci è imp ossibile e ce ne dispi ace per dover 1>rivare cruelli che per molte ragioni non lf.)Oterono ipart ecipa.rvi. di un si interessante discorso riboccante di fede e di sa nte ([Uanto roventi verità sul conto di tutti i component i quell'ibrido conn ubio che in nome della patr ia comb atte il socialismo e che rag gruppa tutto e tutt i dal bott ega io al pescecane siderurgico, e/al prete al rifo rmista. La Giudice, socialista 1 pl 'ova.ta sotto ogni l'3/ppol'to, seppe tra l}J ondere nell 'u ditorio che pendeva dal suo labb ro, tutta l'energia del suo caratter e rib elle meritando si le generali approvazioni e lasc iand o in tutt i il viNo Jesi– deri o di riudirl a presto . ciò che ci auguriamo anch e noi per il bene dei nostri ideali. CALDANA. - Anche qui è stata costituita la. Sezione femminil e, segreta ri a A11nida Al – legri: cas5 iera, Piccioli Beati i ce; corr isponden– te, .•\ma t..o Fr osali . P al'lò ap plauditis simo un compa2;no della Federazione aduiti, con pa– role simpat iche ed entusiastic he. Poi il gio– van e socia list a :\ [a.gna.oi :\[anfredo ercitò le compagne e i comvagni ad es5ere sempre !Ar– ti e solida.li. Il suo dire fu salutato col griffo cli \'in1. le donn e sociali !':te ! Lettere aperte alla · · Difesa Cara ({ Difesa 1>, Villa S . Mauri:io, luglio 1917. (Avbili Fiorita ). - Ti sei acqu,istata, in me una vera compagna, che sen::a la tua luce ri– maneva priva d'ogni cosa di bene. Nel pen sare al 1nio passato, tutt 'ora rabbri– vidisco, perchè io ero una povera fanciulla minorenne non in grado di comprendere il m.ondo, e i,e1· ciò mi vedevo attorno abissi e smarrinienti . Non avevo il conforto d'una com,pagna, perchè tull e queste corre vano alla chiesa. mentre io non facevo così. -1 miei ge– nitori non m'insegnarono di frequentare la chiesa, ell il mio pensie ro non era per il prete ma, nem,meno per il Socialismo. I miei non ,ne ne variavano mai. llta nel cresce·re, il 11iio pensiero m,i attir ava più al Socialismo, senza sapere il 1)erchè e sen:;a coniprenc{erlo. Giunta a sedici anni com'inciavo a comprendere un po' di più , ma, senipr e con /reddez::a, quando scorsi wi compa gno che leggeva un giornale, il quale cri tu, Difesa . Ascoltai attentam.en te quel poco che pot ei capire, ma il mio cerve ll o riman eva offuscat o, n ello stesso lem.po con m,ille pensieri. Dopo un po' di tempo rividi ii compag110 gli doman dai di te ed egli mi diede il numero che seguiva al primo. Nel leggere ,. ril eggere i tuoi articoli e racconti, la mia mente s'illuminò, fu come un raggio di sole. Da quel giorn o ebbi l'abbonam ent o, e ogni volt a eh.e lit arr iv avi, sempre pitì cr escevano in ni e in{init.e speran::.e. Incominciai a com– prendere i dove1'i che ha la donna , come si deve organi:: arsi e come deve conte n ersi verso al Socialismo. Si desta11a in me una vita nuo – ·1•a, pi ena di feli cil <ì. come la passo tntt'ora ac– canto a te. Come sai, a me::o del segr etario del Circolo <leali adulti (' dei (Jiovanili. abbiamo costitui– to il Circolo femmini le; fra queste compagne cerco sempre di far conoscere quello che a me cercarono di tenere nascosto; è per merito tuo che oggi pos~o esporre il mio ideale a chiun– que m'a.vvicina. . . . . Vortlin anche (l{rl i che in qu esti gior_ni mi trovo circondal a da un buon mtmero di com – pagne che fan 7Jarte ai Circolo, e anche da una qualch e simp ati::::::znte. E così, d' ora in avan– U, mi avrai rompaana fedel.e. ALCX\IO. - Da, pochi mrsi leggo l'Ava nti! e la Difesa delle Lavo ratrici. Non po tr ò mai de– .vcrii:crP il henP che da quei giornali scende nel mio cum·P. la luce r he penetra nella 1nia men– te. Essi mi parlano il linguaggio della, mia rosciew:,a. che, prima , ianoravo io slessa. Comr, dis71re::.:o cOloro chP vi ralunniano e 1 1 i svlilrmeuuiano ! Vo(JlifJ anch'io usere inscrilfn nelle vostre Sezioni; voalio anch'io essere chiamata so– cialista. Sto lo1tfMu( da voi, sono sta.nca e clolnrosa per non sapere . e.i;primerP (lolri var()l e verso di voi, corr, sorel/P. Ma la fede ci unisce. An– f'/ie il mio /ìdan:::ofo è lontano da me; si trova in (J1terrr1; ma il suo cuore appartiene al so– cialfam(), r perciò noi siamo sempre vicini l'una all 'altro. RIG,\~1ÒYfI GIUSEPPE , gerente -;. fip. Erfitrir-e dPlla Società u Avanti ! "

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