La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 6 - 19 marzo 1916

LA NOSTRAPILI' AlTAMISSIONE e: A11chela vii, umileprol cfado . siap1c1·epriu a di coltu t·a e di t·1sor~-eiut ellettuati. pu ò e– :spl.care un 'opera valida ed c{ficac~ per il diveu ire del Sociali,mio, solo che assolca de– g11a111e11te il ,mo comp,to di t11adr e: elle sapp ia al/ ernre - ver le lolle dd do111a11i - dei- figli sani, forti, equ.i\ibn,1-i. • Faccio seg1.1ito all'a rti colet to preoedent 9 per intratten er e le letLrici sul regim e da se– guirsi durante la gest azione . Tale r egim o ri gua rda lo spirito non me.no del corpo, poiché tanto il benessere morale quanto qu ello fisico della ma.dre hanno di retta in– fluenza sulla salute e sul caratt ere del figlio. E parliamo oggi del regim e fisico ferman– do .specialm ente la nostra attenz ione sulla alimentazione. E' grave .error e il crociere che la donna in cinta possa impunem ente ciba rsi dl vi– n .tnde indigeste o comunque nociv e alla sa– lut e, solo ,perc.hè i suoi gusti cambiat i le fanno preferir e tali Yivande ad altre più san e. La madr e non deYe mai diment icare che ha il sacrosanto dovere di nutrirsi il m e– glio possibil e durant e la gesbazion e per for– mar e un figlio fort e. ,Esist ono - sì - du– rante tale iperi odo, ri,pu g,nanze invincibili per certi cibi e forti attrazi oni per certi al– tri: ma s.e non si possono Yincere le ripu– gnanz e, è possibile inveoo pwd,ron eggiare - alm eno fino ad un certo punto - le vogli e. Le donn e incint e si sentono sp esso attratt e a mangi are frutta acide, insalate piccant i, sals e, ecc. Ebb ene: questi cibi d annegg ia,no il reg olar e sviluppo del bambin o e debbono venir e, se non esclusi, almeno evitati quan– to più é possibile. E non si abb ia timore di n uocere al bambino con la mancata o in– compl eta soddisfaz ione di cert e voglie : non è il bambino che ha la voglia , come talune donne credono ancora. Questo è un pre– giudizio dal quale debbono lib erars i tutte le madri intelligenti e che haru10 a cuore l'adempimento dei loro doveri. Certi desi– tleri di cibi malsani non sono se non la conseguenza di quello squ ilibri o organico al quale ho accennato e della aumentata sen– sibilità del siste ma nervoso. Infatti, tutte le donn e molt o nervose, isteriche. organica~ mente poco equili br ate, anc he senza ess 2-re incinte amano i cib i acidi. piccanti, o molto dolci. <per la sola ragione che i loro nerv i ecciia.ti richiedono sensazioni ,più acute 1 sia in rie-11ardo al fisico che al moral e. P erò. siccome quello delle voglie è un fe– nomeno 11ervoso e in certe donn e deb oli la - manca ta:'-sodçlisfa zione di un desid,irio po– tr eb-be lascia re una penosa preoccupazione, coloro che si trovano in questo oaso, posso– no - per loro tranquillità - assaqgiare qualche rnlta il malsano cibo desiderat o. e,itandolo ordinariamente per il bene della loTo creatura. La gestante può mangiare qualsiasi qua– li ta di carne) ma deve inv ece asteners i da c.;rti pesci (carpioni, anguille ) e da certi legumi secchi (piselli, fm-e, lenticchie) che possono produ rr e disturbi intestinali. An– che i fagioli non sarebbero molto indicati; ma siccom e essi - per le loro buone qualit à nutTili,-e - costituiscono uno ,dei mi-gliori alim enti dei poveri , le madri proletaTi e non possono esclud erli dal lor o regim e. Debbo– no però mangiar li passati. Le gestanti deb– bono pure astenersi da erbaggi (sedan i, asparagi ) che aumentano la secr ezione del– le urine. Le frulla debbono essere oompre ben r,w,ture. Le donn e ch e vanno soggette a Yomili. debbono cibarsi in pi ccole quantità e a bre– vi intervalli. Possono così dimi nuir e di mol– lo le. qualch e volt a, anche eliminar e) le lo– ro soffer enze. Le migliori bevand e per le gestanti sono l'acqua e il latte. Può esoore permesso l'uso molto moderato del tè e del caffè, ma é proi– bito quello del vino e dei Ìiquori. L'alcool che ingerisce la madr e vien e in part e assor– b ilo dall'organismo del bam bino che ne è fortem ente dann eggiato_ E non si baidi se spe sso ca pita di vedere dei bambini belli e irobusli. nati da donne che han no fatto uso e abuso di bevand e alcoolich e dur ante la ge– stazion e . Le consegu enze di questa tri ste abitudin e non si vedon o mai mentr e il ba m– bino è ancora lattan te, ma si vedran no poi: e saranno malatti e in testina li che colpiran– no il piccino dopo il di vezzamento r, nel periodo della dentizion e; sara nno i di fetti di conformazion e de lle ossa che si pro dur– ranno durante l'infanzia deform ando in modi orrib ili - sen za cauoo appa rent i - i pi ù bei corp i infant ili. E saranno il linfa – tismo, l'ane mia e Ja lu bercoio . .:,i nel periodo critico dell'a"'.lokscen za. ed allr 0 malalti-· an cora , che come una tr istr! :-;c·orla scg-uirn.n– no il fie-Jio fino alla vecchiezza. '\ elle class i poveTe é anrora molto diffu-:i la convihzione che iI Yioo sia necessnrio al– l'esisten za ; ed io ho veduto molte oper-air, incin te far e dei ,·er i sacri fizii econom ici JY~r non pr ivars i di alcuni quoti dian i birchiui di vi no aI1o ~copo di rtwn tffiPrsi i11.. foT:fJ, app unto in riguar-1o al loro stato. Ebbene, LA VlFF.SA DELLE LAVORA'I\IUCl non vi è erro re maggior e di questo. Le ma– dTi pov ere hanno , sì, il dov ere di fare i sa– crifizii d ei quali ho accennato più sopra : e incomin cino coll'abb andonar e il cinemato– gr afo che. è dannosissimo alle gestant i per le sensazioni monbose.iprovocat e dai dram– mi che vi si proi ettano; ma spendano i sol– dini del cin emal.og.rafo (e Lutti gl i altri che potranno econo mi zzare) in I-atte, fo UOYl!i fr esc.he , in qualch e buona fetta di carn e. Nel :prossLmO nu me ro par leremo degli in– dumenti, del ,rip oso e del moto, special– mente in rapporto •al lavoro delle madri prol etari e nelle case. nelle officine, nei campi. A. MARr. LEDUE '' SETTIMANE ROSSE 1, DELE DONNE SOCIALISTE TEDESCHE Come in Austr ia. così anche in Germania a"remo, per iniziativa de lla Direzione del Partilo, fra, il 12 e il 26 marzo, due set ti– ma.ne rosse femminili, destinal e a una più attiva propatgianda fra le donne pr oletarie, Un proclama della compagna. Zietz, pub– blicato dal f!orwtirls e dag li ;i,llri giorn ali del Par tito. arnnuncia che, d1l'rante quei gior ni, si terranno in tult,a , 1a German ia adu~ nanze alle quali , ,per espresso desiderio del– la Direzione ciel Parti,(o. sono invitali an– che gli uomini e non so ltanto le donne . Con ciò è eletto chiaramente - osserrn a ra– gio-ne la. compagna Zeitz - che il lavoro di propa g.ancla fra le donne non è soltan to rii grande importanza , per il pro letariato fem– minil e, ma per tutto il Partito . Quelle adunanze sarn .nno dest inate alla disc ussione sul moélo cli far t"iconoscere i diritt i civili delle donn e, quali sono fissati nel programma sociaJista . Altri argom enti ch e "erran no tratl.a.l,i in quelle assemb lee e altri scopi dè!Ja propaga nda sara nno l'or!ja – nizzazione e la stampa: tuU i prob lemi co– desti, che la stessa guerrn ha resi ancora più urgent i. Jl proclama della compagna z,ietz ù1wit.a le donne tedesche a.d accorrere a quelle ad u– nanze, e presi.are tutta quanta la loro opera. e finisce con le paro le: « In ispirito sara nno con noi le donne so- L'organizzazionefemminile nel Partito Socialista. CaTa (( Difesa i1, La qu estione de!l,e Sezioni socialis te fem– milnili dovr ebo e ,essere dibat tutt, sulla rnra Difesa ne' suoi du e asp etti principali, e cioè : 1) Le Sezioni femminili esistono esse realm ent e ? So si, quanLe sono? Come. fun– zionano? Qual'è la loro vita.lità ed aUiv iLà? E' qu esto un p,robl ema non solo di or– ganizzazi one, ma sop rat utt o di azione. Conosce.re l'organ izzazion e femminil e sq– cialista, ,ne' suoi Lermini esaUi, inciLa al lavoro di pros elilism o e d i coordinazi one, conforta le nostre donne sulla forza delle loTo file, e non !·e illude su forze non an– cora sort e o l])repa,rate . Le Sezioni femminili sono Lali e tante da ritenersi ut ile convocarle in congressi lo– cali, 1·egionali, naz ionali ? Se il (rmmero ,mainca, è bene si sapp ia, per indirizzar e l'opera del giornal e e dell e compagn e ;' se c'è, è bene radtmar e le Se~ zion i pe,r la d isc,u6Sione dei temi più ur– gemti. 2) Il secondo -punto del dibattit o im– portan tissi mo1 ver me è ques to: le donn e socialis te devo110 cos liLuirsi in S-ezioni. fen1- m~nili, o .devo-no in scri versi neHe attual i Sezion i. masc hili? Ci possono 1essere- delle bu one ragion i per ri-spond ere affermativ am ente all'ultima do– man da, come ce ne possono essere delle ot– tim e in favore delle Sezioni f•eimminih. ,In quest'ultimo caso, non dovrebb ero, con rmetodo, tratto tratto tene.rsi delle adunan– ze di Comitati della Sezione maschil e e di ciu,ella fem minil e? Non si dovrebb ero con– vocare asse,mbl ee mis te d i compagni e. di compag ne ? Quasi tutti i probl ,em i fondam entali del– I'-az.ione socialista , •non i.nteTessano e 1,e un e e gl i alla.i? Come v-edi, non risolvo. P ropongo delle qu estioni che mi semb-rano degn e della 'Difesa e ,del compl esso movimento del no- stro ,partito. x. y .. Aprianw ben volentieri qu esta d-iscussio– ne, e ci riseTviamo di dire il nostro pen– siero in seguito . (N. d. R.). cialiste di tutto i_I_mondo , con le q.uali ub,· ~ ·11lavoroed i propositi biamo comune I ,nt,mo des1der10 che ben presto il lavoro pac ifico ci possa rioorndurre della Lega Nazionaleantitubercolare. insieme a lla lotta comune per i diritti e le libertà del pro letariato"· Il Comitato i'iazionale delle donne socia – liste incari cò -la compagna A. Ba.Jabanoff (che fa. parte del Comitato s,'esso) di porta,'e alle donne tedesohe il saluto au gural e delle so– cialiste d'Italia e l'ade sione cordiale all'o– pera di propagrunda per la conquista dei di– ritti civili e politici, finora negati , aJ pro– letaria.Lo femmini le - facendo voti perché la pace da tutti au spicata permetta. presto alle donne socialiste {],itutti i paesi di com– battere con maggiore ililtensilà ed a,dore di fede le rir endicaz ioni politiche e civili delle classi lavoratri ci. li socinlismo e In modn Il giornate (( UEquité >,, organo delle so~ cialiste fr{Jncesi, muove un rim'fr' overo ol– l' 1, ll umanité » espresso in qu esti termi ni: " Possiamo dire all' Humanité ch e noi ci associamo compl etament e alle proteste del- 1' << Azione Femminista )) riguardo alla ru– bri ca di mod e ,della domenica . Noi speriamo che questa rubri ca sarà rimpiazzata pro s– sim ament B da sm-ii stu dii sulle pl'incipa li question i inte ressa,nti il proletariato f.em – minil e. Noi siamo feliciss ime di ruppr end erc che i ruban s di satin usano moli.o quest'a nno, ma non abbiam o bisogno che ci si dica, per esse rne a cogn izione:, che la ((bianche.ria cosLa ca ra 1> e ohe bisogn a ingegnarsi a confezionarla da sè stessi. Noi sapp iamo an che - ahim è! - ch e oc– corr e; anra cosa, oHre alla " pazien za 1,, per ,rprovverfore og:ni ann o ad un rinn ovo di biancheria))' e per g·ioir c r,r-r la~1·azia indi – scutib ile che rfa " sotto la traspar enza del- 1<~ carniridte Pslive. la prc ziositi1 di una hianchr•ria finiss ima ! ,,. C irooir, rL,,l/f> nfJSlTf' ro rapagnP / ran rf's?'. 1;,,rso l' /( // 11monitl- 11 non i~ d(Jvvr,ro fuor di {1J1J{JQ. Perr-hf: c,tivparP lo spazio di un uior– nal'I' sor;irf/i.,;;to r·on orl iro /i ri gu orrlon ti la raor/o, qurnr/o tont11 qul' .S'fioni sr-ri,, of/an– n.11no /'fJnimo rlr-llP socialis tr>,dPllf' 'ftrole– /lJTiP di t11lto il mondo? Sotto la pr esid.,nz.a del comm _ Magal di si è adu,nata in qu esti giorni la Giunta esecu– tiva a<lla Lega N.azianale contro la tubffi'– colosi, la qua le fra l'a ltro h a deli berato di invia re una circola.re ai Comitati locali in– vita ndoli aJd intens ifi-care 1a loro azione; di prend ere provv ,e.d ìmenti di var ia natu ra iper la ,propélganda antit uberco lace, /.ca i quali notevoli qt>esti : di richiamMe l'att enzion,e dei Comun i e delle pubblic he Amm inis tra – zioni per misur e più effica ci ,per la magg iore osservanza del divieto di sputa re nei luoghi pubbli ci, nelle vettur ,e tramv iarie e ferro– viarie, ecc.; di difforndere i pr ecetti più ele– mentari della ·profil assi antitub ercolar e me– diante conferenve e ,p.roi ezioni cin emato– grafich e; di fare appello alla Federazion e delle Università popola ri italiane; cli isti– tuir e p.r:esso le medesime, com e giù si è pra– ticato 1presso qu ella di Roma, corsi di igi.e– ne ,popola.re e -di pr evidenza ; di f1are un nuovo appello alle Associazioni sanitarie e magi strali por con tinuaire e ,rafforza re la propa g,anda igienica; di fare ,prati che effi– caci per la istituzion e d ell'[speltoralo med i– co del lav oro. 1.1uti,e cose oLtime, ne conv eniam o, ma a che giovano tanti inseg nam enti per il pro– letariato che non 1)}uòp,rocurar si una casa sana e suffici0-ntemente arieggiata? La Lega :s;azionale conko la tub ercolosi ,non sa ohe il diffon idJor·si della tub ercolosi é dovuto spe,– cialmcnt e a:gli amb icnLi lur idi o malsa .ni in ,cui sono costr ette a viv ere la maggior p-ar~c delle famigli e dei lavorator i? Non sa ohe il rincaro delle pigion i co– stringe fam iglie di sei e di olto persone a riv ere in un solo amb iente ristrietto e qual– che vo!la privo ,di luce ? So si vuol fare seriam ent e una lolla con– tro la tub ercolosi, 0-nsichè cr ear e Isp ettorati sanitari s i rlov,ebb ero abbat tere certi tugu– ri cho di casa Jaanno soltanto il nome_ Case a buO'll mercato , salari pr oporziona– li al lavoro , gue rra all'avidità ~pecu lativ a dei p adr oni di cas11e agli esc'J'Cenli che co• strin ~O'Il() Ja ge,nte che la.vara a vivere co– me bruti , a Janguir o nella mise.ria , a mn.r– cire negli ospedali , a diffondere il conLa– l(io ne lla fami glia p rop ria e in que lle che hanno la sfo rLuna di abit are n0l casegg iato che li ospita . Aria, luce e nu trizione adatta e suffìr-irntc ; qu esto rlovreb be invo care l[; Jipg-a a:ntitu bPrcola re rpe1· ragg iun g,ere il JlO– bilissi mo scopo d i risan are l'a mbi ent e so- ria lc ! La loSica dei semplici Do1n enica scorsa fu a trova.re i m iei di casa un giova.ne cont adin o, nostr o conos ce.n'" te. Si parl ò di mo!Le cose attuali, e pure della ch iesa . Egli é contra rio alla dottrina dei preti e mi raccontò che, quand o era raga.2zo, il ,padre, che faceva a llora ldie.i ser– vigi ad un pnete port ava sovent e a casa d,igl i avanzi della colazione del prete_ Il g·iorno che port ò a casa una oella dose di salarne, pe r comb inaz ione, era di vene.Tdì, giorno destinato a mangia re di mag ro. Al– lora il ragazzetto lo osservò, meravig liato, al padre . Ma quesl.i, chinan dosi sor rid ente vetso l'innownl e fanciullo, gli disse: A ca– sa del ,pr ete oggi si è anche mang iata la carne !.. Ma il prete mi ha detto : « Man – giame di gr asso in Yenerdi e tacere non c'è peccato ! i> • JI ragazzo capì da allana. la m enzog-na dei pre,ti e adcsso 1 fatto ,giovan e, è loro av– verso ! Alla ottava dei morti, quest' anno , il pre– te avevra messo nella ch iesa •un largo sacco, che l-e beghine d evono lfie1n-pire di grano· turco. La madre d i questo giovan e contad ino stava per portar e anc h'essa la sua offerta di g,rano, ma il giovane disse alla madre: r1 Se qu esta roba che noi fati.c-hiam o a coltivare, la portate a,d una vedova che ha dei bimbi da aHevare, o se la date ad un mend ico vecch io, fate pure , ma se la por– tate al prete perc hé viva inutilm ent e alle s,palle di ch i lavora, tralasciate di por tarla. Così la ·ribellione alle falsità della chiesa fa st rada negli clnimi onesti della giov entù che ha aperto gli occhi alla verità e che saprà col tempo fare giustiz ia in tutto ! E,nLiA CANDBLARr. Piccola e grandi verità Un individuo può trovarsi nel campo cat– tolico fino ad una certa eià suo malg.raidlo, poiché quando l'ha n batt ezzato, cresim ato e co·municato e imbevuto di cTeden:,c reli– giose, non era responsabile d~ sè, nè ave. va la forza di rend ersi indipenden te dalle influenze dell'am biente in cui fu portato a vivere . Ed è quindi ingiusto che si rinfacci ad un evoluto d'oggi il clericalismo di ieri , se le convinzioni e le opere successive al 1nu– tam,ento di fede danno garanzia di sincerità e di serietà. A1 a no i assistia1no spesso nel mondo so– ciale e politico a fatti che, pur nel campo delle trasformazioni della coscienza, son di ben altra natura e non meritano le giusl'i– fi,cazion:i che taluno pretend e invocare. C'è ad esernpio, in qu est'ora di guerra , chi diserta le :fi,!e socialiste, dopo d'esserci entrato ver spontanea volontà propria, in una età del tulio responsabil e e, per ma– scherare la propria leggerez:a, la propria pusillanimità o la prop ria malafed e, si at– teggia a grand e critico delle direttive del Partito e della moralità degli ex compagni od a grand e eroe del dubbio illus tre della coscienza. Con una parola alla buona, ma infinita– mente efficace, li abbiamo battezoati i don– doluni 1 ove non si tratti addirittura di sor– did i trad itori del Socialismo e del Partito. E sta loro assai bene , giac chè il fatto guenra a cui s'aggrappano per spi egar e in 1nodo che paia onesto la loro fuga e la bancarotta della lor o mentalità politica e morale non è per nu lla cosi nuovo e sorprendent e da disorientare proprio coloro che impostavano le loro battagl ie sulla criii ca della società capitalistica dominanie, la quale ha le sue lunghe braccia cons ervatrid nel clerical i– smo e nel militarismo. Di nuovo la storia tragica che volge non ha portato altro che l'avvcra:ione pratica di una cr.isi previs ta dalla dollrina sociahs ta, lo scon qua sso ine– vi tabile nel quale culmina il sistema dif – fuso del privilegio di classe e della propri e– tà privata. Per conto nostro i tlon.dolon i e i neo-na– zionalis ti guerrafondai denigratori della ferma condolla del Part ito hann o una sola ragione da addurr e a spieg azione del loro contegno : che non furono mai socialisti! A loro il n ostro: buon viaggio / VERA.

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