La Difesa delle Lavoratrici - anno IV - n. 22 - 5 dicembre 1

trO' l'ava che i pro!essori, gli insegnanti d'Italia non aveva.no bene agito, facendo nelle scuo1e, la propaganda per l'intervento. « Dc,v'è la libe– ra opinione'/» scriveva. Lo scolaro vede sem– pre nel maestro una personalità superiore alla sua, nella scuola il tempio della sapienza e del– la ,·erità. Aocetta, quasi senza discutere ciò che è dato per necessario e giusto! ». Ebbene, quello che si fece, nel illagg10 passat o nelle scuole d 'ltalia e che parve avere una picco.la parte nelle determinazioni de.I Capo de llo Stato e del Governo, viene fatto di regola, per tutto l'anno. :.\1olte volte le circolari rninisterial,i, oltre i programm i, regolano il tormal\51i delle opinioni nei gio, •a.ni ; e spesso provengono dalla scuola i sacri orror i per la giustizia nuova che sorge, per i colpi di piccone an'entato con– tro le vecchie teorie di diritto e di dovere. Ora ,mi par qua si simbolico che <1a una Uni– versità popola.re , da. due operai non formati alle teo rie. s,a. , ·enuto l'ammonimento. « Por– tate la scuola alla sua funzione! ». :.\fa si dirà: È possibile non sentirsi italiani in quest'ora.; vh·ere f.uori della. guerra?». Io non nego ciò ci1e è; non nego la patria, la quale ra;ppre enta lo sforzo, l'idealità, il fine di di,·erse generazioni ed è, nel formarsi degli agglomerati umani, un segno di altissimo pro– gres..."-0 ,l'allargarsi della so!idarietà fra gli uo– mini e del senso della. vita colletti,·a; nè penso che si possa dimenticare la grande partila in cui l'Italia è impegnata e quello che p'!lò signi– ficare la sua risoluzione in un senso o neLl'a.1- tro, ma ho nell'anima, come se fosse noto in me e solo mi fosse mancata la !orza. di precisarlo e di esprimerlo. il grido che Roma.in Rolland get_ tava, ora è un anno, agli educatori - maestri, sacerdoti, capipopolo, uomini d'arte e di scien– ze: « :\'on lasciamoci soffocare dalla guerra! Gridiamo noi, abitai.ori della città di Dio, le ragioni della pace! ». Se grida~simo noi, ora, le ra__<r i.oni della pac e non anemmo forse vigore per farci intende.re e se Romain Rolland si ri– trasse di sgustai.o d alla « non intelligenza degli uomini » noi. forse, ci ritrarremmo sfiduciati di noi tessi. :,la qualcuno abbia almeno il coraggio di ripetere: « è\ on lasciamoci soffo– care dalla guerr a!». I giovani la respirano nelle case, nelle tra.de, se leggono, se Ia,·orano, se entrano in un teatro o visitano un cimitero; abbiano un luogo, dorn possano occupar i di ciò ch'era prima della guerra e di ciò che sarà, quando la guerra sarà -passata: in cui senta.no, balzante ,·iva dal confronto, la tragi ca anor– malità di quest'ora e la considerino come tutto ciò che è anormale nella vita, destinalo cioè a lasciare un ricordo, jorse una ferita, ma non a improntarla di sè, nè a darle le norme ed il fine. E questo luogo sia la scuola; la città dello spirito « la città di Dio». I due consiglieri operai hanno detto ciò: penso che molte donne siano loro grate. :,fARIA Gor.,. Unfruttodell'organizzazione L'A.vanli I dei primi di ottobre pubbli– cava: « Il Comitato Internazionale Femminile per una Pace permanent.e, j cui capisaldi sono due: uffragio femminile, meni paci– fici per definire le divergen~e Ira i popoli, comunica quanto segue: « Il ministro dell'Interno <lei Governo di Olanda il 28 setteml:>re ha ricevuto una de– putazione di 130 donne (composta. dell'Uf– ficio centrale che ha ~ede ad .-\.mesterdam e di una delegata per ogni sezione) che pre– sentò una petizione firmata da 160.690 per– sone chiedent.i il suffragio per la donna». L'Avanti I del 12 novembre pubblica: « Il governo olandese ha presentato alla Camera dei deputati un progetto di legge per la riforma elettorale, mirant.e ad elimi– nare alcune delle restrizioni avutesi finora. E la disr,osizione più importante è ap– punto questa: che il Governo propone di acc'.Jdare il diritto elettorale agli uomini e alle donne di almeno 23 anni. • Il GoVE,rnoolandese afferma infatti non essere p ù possibile e non esservi più nes– suna ragione per negare alle donne il dirit– to elettr>rale, tani.o attivo, quanto passivo». LA l,)l;F,8:a DlllLLE LA TOIU.TIBOI CORRISPONDENZE· MILANO Il Gruppo femminile socialista si riunl do– menica, 21 no,·embre. La segretaria riassunse il lavoro fatto nello scorso anno per notizia alle nuove iscritte. L'azione di propaganda, semp11e esplicata fra le orga.njzzate alla Came– ra del Lavoro, fu portata anche nei circoli so– cialisti e nei quartieri pO<))olari. A mezzo delle sue rappresentanti e delle compagne chiamate a far parte dei Comitati esecutivi dei circoli, il nostro Gruppo potè far sentire alle donne proletarie la voce di libertà e giustizia del socialismo, la necessità della cooperazione femminile alle lotte economiche e politiche, e diffondere la Difesa deUe Lavo– ratrici. La vendita del nostro periodico fu c.o- ì triplicala. e il suo reddito bastò a coprire le spese di funziona mento del Gru.ppo, -senz.a bi– sogno di quota.re le socie, come era stato pro– pooto- La minaccia della guerra si faceva ~mpre più grave, .sempre più vsicina, e il gruppo chia– mò a racc.olta le donne nei diversi rioni per interessarle al momento politico, per prepa– rarle alla grande manifestazione del 14 feb– braio, che doveva essere, e fu, la solenne af– fermazione di protesta Quando la g,uerra scoppiò, il gruppo si mise a disposii,ione della Giunta socialista per tutte quelle prestazioni in cui I 'atUvità. femminile poteva rendersi utile; of– ferse l'opera sua alla Sezione per l'assistenza speciale alle fa.n1iglie dei c.ompagni richiamati. Ogni domenica le incaricate del!e visite si riu– nivano per dar relazione al Comitato del lavo– i·o fatto per ovviare alle difficoltà incontrate e per le nuove intese necessarie. Fu infine deliberato di visit are periodi ca– mente la frum~glia ded compagni ,richiama.bi, rul– lo scopo c1i stabilire con esse qu ei rapporti di cordiale a.n1icizia che tanto giova a determi– nane una corrente di simpatica solidarietà tra tutti i socialisti. :.\folte com,pagne assunsero l'impegno di compiere quest'opera di propaganda destinata ,i creare nell'ambiente famigliare l'armonia di intenti educativi. Confidiamo che il modesto nostro lavoro non vada completamente perduto. Da. At'forl. In Affari si è svolta una splendida festa in onore della signora maestra Adele Ciocca Bo– noia alla quale ,·enne concesso dal Ministero della P. I. una medaglia d'oro di benemerenza per gli otto l'UStri di lodevole insegnamento, ed una medaglia di bronzo al valor civile del Mi– nistero degli Interni, ed un'altra di beneme– renza ed 011ore con premio di L. 200 della fon– dazione Camegie concesse allo scolaro Osti Giovanni, per aver tratto a a sal•v,amento un fanciullo che stava per affogare. Parlarono il Sindaco, il comp<agno LocatelJ.i e due maestre. Ma noi riportiamo solo il di– scorso del compagno V. Frati perchè questa è la nota veramente socialista che altri tenta– rono rpoi di diminuire, senza riuscirvi, cer cando di trasformare la simpatica festa in una cerimonia patriottica. " Signori! Queste cerimonie, per quanto mo– deste nel momento storico che attrav-ersiamo, sono in "lvidente cohtrasto con altre che si cele– brano giorna:lmente. 11 !ragor delle armi, e l'odio fra i popoli, sembrano aver soppresso l'amore e Ja civiltà fra tutti gli esseri umani. In questo momento psicologico viene esalta– to più d'ogni altro l'eroismo di chi qccide i suoi simili, l'odio al posto dell'amore, è la mol– la che spinge i popoli ad operare; lo stesso la– voro che si compie nelle officine dei paesi più civili d'Europa non è più il lavoro che produ– ce utilità e benessere, ma è il lavoro destinato a seminane la distruzione, il pianto, la ruina, il lutto, la morte. Per la civiltà e per l'umanità noi vorremmo che soltanto queste cerimonie fossero le ceri– monie da festeggiarsi; additare l'esempio nel– la maestra Adele Ciocca Bonola che quaran– t'anni la entrava a far parte del corpo inse– gnanti di questo Comune, con vera vocazione e con sacrificio, con il lauto stipendio di L. 350 annue, e nel giovinetto Osti Giovanni che a. undici anni mentre si reca alla scuola, costeg– giando un largo e profondo fossato, ove peri– cola.va un bambino in procinto di affogare, il giovine tto Osti senza esitazione, guidato dal buon istinto altruistico, coraggiosamente si getta nell'acqua e trae a sal\·amento il piccolo pericolante. Voi msegnanti che siete i coltiva– tori del cervello umano, spargeteci il buon se– me dal quale germogli l'amore al •posto del– l'odào, fate che i vostri alunni crescano tutti generosi, coraggiosi e buoni, veramente eroici, <·ome il piccolo Osti, pronti a mettere .a cimen– to, la propria. esistenza. ,per salvare l'altrui ,·ita. La strage e la morte anche se portate per dure necessità devono addolorare gLi animi no– stri, e a tener lontani ; fanciulli da si orribili visioni, facciamo che in aHenire la società compensi in miglior modo coloro che insegna– no la civi ltà e l'amore, augurandoci che so– stituisca.no completamente coloro che insegna– no le arti della distruzione e della morte. Sa– lutiamo, o Signori, la brava. Insegnante, e que– sto giovanissimo campione della nuova gene– razione civile. con l'augurio certamente grato ai loro animi buoni, l'augurio che ritorni pre– sto la pace, e che con essa si aYvicini e si av– veri il sogno fecondo, in cui spariranno le ar– tificiose frontiere fomentatrici di odio e tutta l'umanità sarà fusa in una sola famiglia. La cand;da bandiera del1a pace s,ientolerà immuta.bile e perenne su tutti ·i ba.lua,rdi del vecchio mondo nel trionfo della nuova. società veramente libera, giusta ed umana: la Civiltà socialista ». Da Castelfiorentino. Adunan:a del Gruppo femminile. - Sotto la presidenza della compagna Scarselli si apre l'adunani,a con la lettura del precedente ver– bale, approvato senza discussione. Quindi la segretaria attual•e, Lombardi Pierina, come ebbe ad annunci.are in altra adunanza., di– chiara irremovibili le sue dimissioni motivate dalla prof•essione che sta intraprendendo che le impedisce di dare la sua attività. Dato il giusto motivo, sebbene con dolore, le dimissio– ni vengono accettate. Si chiama quindi a so– stituirla la compagna Pupeschi Livia che la– scia il posto di collettrice alla compa.gna Mag– giorelli Pierina. Dopo di che si passa all'ap-provazione dei deliberati presi dalla riunione del Partito a Roma, unitamente al manif.esto del Con,vegno Intem-azionale di Zimmerwald, augurando che esso sia il messaggio che risvegli i popoli ri– chiamandoli alla realtà, ed al bisogno di una pace immediata che possa alfine promettere ai proletari di tutto il mondo di stringersi in legami di fratellanza. e solidarietà per percor– rere insieme la gloriosa via che a caratteri indelebili il Socialismo segna. La segretaria ricorda alle compagne del gruppo il feroce assassinio del campione so– cialista Bernardino Verr-0, avvenuto in Cor– leone per opera di queJla maffi'1, che infesta la Sicilia e che suona ra.mpogna ad ,una nazione che rnol chiamarsi civile. Si delibera di in– viare alla Sezione G· S. di Corleone le condo– glianz,e del Gruppo, qua.udi l'adunanza si scioglie. Da No,ara. Abbiamo nell'ultimo numero accennato alla. vittoria delle tesS'itvici; essa si è comp<I,etata con la sti pulazione d,ell'acco11do fr.a la raprp.resen– tan.zl) . o°peraia e Ja ditta Varz,i, in un lungo colloq uio a cui partecipò il compagno on. Du– goni ·per la direzione del Pa.rt,ito e pel Gruppo parlamentare soci.a.lista. Si è ottenuto, con questo accordo un aumento del 12 per cento (minimo cent. 20) ,e la fissazione della giorna– ta a, lire 2 per le tessit1foli addette a due telai. In media, l'aumento sarà di cent. 30 al giorno. f: precisamente quanto a.vev.a domandato la Federazione Tessile; anzi, di più perchè essa, nella sua prima riclliesta, non aveva doman– dato quell 'importanbissima conquista che è la giornata miruima. L'assemblea degli wopera.nti, fra vi,·e accla– mazioni, ha ratificato l'accordo plaudendo agli organizz,atori. In complesso - cioè - vrenden– do :in considerazione tutte le ditte: Varzi, Tosi, Rotondi, Wild - gli aumenti ottenuti, calco– lati per un anno, ammontano ad un importo di L. 242.695 per 2939 operaie, L'aumento in– dividuale medio ·sarà di L. 83. L'importo delle giornate di salario per<h1te (28.240) è di lire 58.000 circa. L'importanza economica del successo è an- VOCI DALLE OFFICI:NE .E DAI Cara compagna, Come puoi pensare che il papa abbia tanto potere di rel!alarci la pace? Se veramente egli impera~se sul mondo intero perchè non ha im– r,edilt, l'orrendo flagello che devasta I'Euro1,a? I socialisti devono fidare sulle loro forze, es 0 lusivarnente sulle loro forze, visto che la tanto decantata inu,rnazionale cattolica è fal– lita ,dio swpo. I proletari tutti devono unirsi per imporre non solo la fine di que5ta orrenda guerra, rna di tutte le guerre. Lavorino pure le r:attoliche e le pacifl-te di tutte le fedi per– <;h/, la pace si faccia più. presto che sia pos– sibil<•, Noi facciamo da so'e la nostra strada. Law,ri:imo pnchi, l'Intern"zionale proletaria sociali~ta si rafforzi co,i da imporre la sua pace; quella pace dir, libererà i lavoratori ,J,,JJa ~chirl\ilù del ,-,.p1t,1li rno c·ome da quel– !,, del pregiud.zio religioso. La Vice-Lucia. r·ara Lucirl, Oirimp,tt,, altri m.ia al,itazione esiste uno •talnlimer,tr, meta lluryicr, che conta all'indrca dveantr, ,,r,,rrii. Quand,, l'attuale proprietar11, ,,,diti', dal padre lo .fta/Jilimento. questo era ,n cor,di:foni disastrose; sovraccarico di de/Jiti, r1ro1:ato d'ipfJt,che, il suo passivo superava l' a/liv" di alcun, migliaia di !ire. L'r•rede (che in gioventù era stàto un bollente anarchico, riusci in pochi anni, un po' colla sua attivild e mollo collo sfruttamrnto, non .io!f/ a ristal,ilire il pareogio, ma a formani un in~~nle capitale. 1anc Fin qui nulla cli straordinario; noi siamo abi– tuati, se non rassegnati, allo sfruttamento e al– l'ingordigia dei signori industriali. Ciò che mi ha profondamente indignata t! il fatto seguente: Allo s-coppio delle, guerra (quando non era ancora uscito il decreto sulla milita– rizzazione) alcuni operai della ditta chiamati sotto le armi a/Jbandonarono il iavoro e parti– rono per il fronte, dove si trovano tuttor<i, non avendo l'inàustriale trovato opportuno esperire le pratiche nec,ssririe pel loro rimando. Trovò invece più comodo prendere al loro posto dei signori ricchissimi che non sapevano nulla né rli /urina, nè di tornio. e che poterono cosi evi– tare di partecipar, a qnella guerra a cui non avevano 1r,ancato d'inneggiare Ora, per quanto sia ripugnante il mestiere della spia, io li domando se non t! doveroso il denunciare simili canr,(lliate; e mi sembra che se il famoso Co,nitato di vigilanza si fosse as– sunto questo compito, avrebbe fatto opera ve– ramente rivile. vermaente utile. Fin quando <toi;ranno passare impunite que– st, ent,rm i inyiuslizie? Fin quando la guerra che va sempre a totale benefl.cio <Lella classe borghese, farà le sue vittime nel solo ceto operaio? E dire che vi sono stati dei duci del proleta– riato I avorevoli all'intervento !.. . Come chia– marli costoro ? Col nome di venduti o di inco– scienti? Verrd fl.nalment, il giorno in cui il popolo fa– rd giu.,tiiia spaurmdo via per sempre questi elle superata dall'importan~a moral,e. Da anni Je ditte erano abituate a vincere. La massa operaia., ogni tanto insorgeva, lottava strenua,. mente, infine era obbligata a cedere dalle ma– novre degli industriali, che usa.vano tutti _mez– zi - leciti ed illeciti. Anche questa volta, 1 me– todi di lotta e la tenacia padronale sono stati gli s tessi. Tremila operaie hanno doV'llto lot– ta.re per 28 giorni contro /orze palesi e forze occu lte, ques:e ultime, ancora oggi, impoS5ibili a definire. Ma hanno saputo lottare con ammi.ra.bile compattezza e coscienza, e vincere I Da Torino. Le autorità non soddisfatte di aver soffocato lo sciopero di Caselle nel modo più brutale hanno voluto fabbricare una di quelle macchi– nazioni poLiziesche che non srupp,iamo se siano più bestiali o malvagie. Diamo qui l'elenco delle operaie e degli or– ganizza.tori contro cui si sta procedendo: I. Gorlo Domenica Teresa, fu Valentino. 2. Ca.t. Berro Rosa Lucia, fu Giovanni. 3. Gar– bolino Cristina, fu Bernardo. 4. Bodrino Mar– gherita, di Vincenzo. 5. Bodrino Lucia di Vin– cenzo, residenti a Caselle; 6. Cat. Berro Rosa Giovanna di San Maurizio, ivi residente, ope– raia. 7. Balma Giovanna di Giuseppe. 8- Sciut– to Domenica di Giusep,pe. 9. Chiappero Maria di Agostino. ro. Bosrino Maria di Vincenzo. 11. Andreoili Maria di Bartolomeo, residenti a Caselle. 12. Dalberto Zaverio fu Giacomo. 13. Drago Roberto, d i Tor,ino. Sono imputa.ti delle contravvenzioni previste da.lJ'art . 458 C. P. per a,·ere nel 5 novembre 1915 in Caselle Torinese pubblicamente con gIIÌ– da ed insulli molesta.Le le operaie Canova Ida, Da,rico Consolata, Lanza Angela ed altre che avevano nipreso il lavoro nel lanificio Bona ore erasi verificato uno sciopero. Ed ecco una seconda lista di terribili delin– quenti: 1. Lo Te11esa, 11esidente a Caselle, tessitrice ; 2. Marchetti •Antonia, di Caselle, tessitrice; 3· Barra Margherita, di Coal City (America); 4. Cat. Berro Rosa Giovanna, di San Mauiizio, ivi residente; 5. Salot Teresa :,'la.ria, di Corio, residente a Caselle; 6. Brunero Giuditta, di San ~'i•aurizio. i\'i 11esidente; 7. Demaria Teresa, di Venaria Reale, residente a Caselle; 8. Marchetti Margherita, di Monastero Là.nz.o, nisid.ente a Ca.selle; 9. Barra Petronilla, dii Caselle, ivi re– sidente, tessitrice; 10. Maffei Giulia Eleonora, di San Mam·izio, ivi residente, tessitrice; 11. Brunero CaterJ.na, di San Maurizio, ivi resi– dente, o,peraia; 12. Giacomelli Marcella; 13. Depaoli Matilde, di Vena.ria Reale, residente a Caselle. 14. Demarill, Marianna, di San Mau– rizio, ivi residente, -tessitrice. Imputate: a) del delitto previsto dall'art. 395 C. P. per aJVerenel 3 noYembre 1915 in Caselle offeso l'onore e la r>iputazione di Ferr-ero Mar– gherita; b) Della eontravvenzione prevista dal– l'art. 458 del C. P. ver avere nelle stesse circo– stanze di tempo e di luogo di cui sopra pub– blicamente per petulanza molestato con fischi e grida la Ferrero Margherita e Vaula Mari-a. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati compagni: &i,·erati, Gari:zio e Scaletta. Al momento di andare in macchina ci giunge la dolorosa notizia che si è spenta in Milano, dopo lunoa malattia, la ca– rissima compagna Maria Perotti Bornaghi che fu ass'icliia collaboratrice., e direttrice, di questo _giornale. Diremo degnamente di Lei nel p1·ossimo numero. DIFFONDETE La ''Difesa,, e l'•• Avanti!,, Abbonamento cumulativo al 31 Dicembre 1916 L. 18. - CAMPI arrivisti ambl:iosi e sen;a scrupoli, e... chissd io spero che quel giorno non sia troppo lon'. tano. Cordiali saluti. Una compagna. Cara com7Jagna, Tu hai perfettamente ragione ed io ho una sola cosa da dirti. Qua,ndo si viene a sco– prire una vigliaccheria, un'ingiustizia, una menzogna elle danneggia qualcuno o le masse lavoratrici, si ha il dovere di denunciare al pubblico e alla autorità competen e ciò che si sa; ma per uno scopo so!tanto: la difesa civile ed umana; ad un patto solo: quef!o d1 firmare la . denuncia assumendone tutte le re~ponsa– b1htà e l_econseguenze. Le spie usano altri si– ste~1: si_ appiattano nell'ombra, si rifugiano nell anornmo. Se i cora.g~iosi foss_er_olegione, la società si epure,:ebbe_ d1 tutti ~li istnont, gli ipocriti, gli ambt21os), i traditori che inquinano l'umanità danni:,,zg1ano _le buone iniziative, rovinano 1~ mdustr1a ,nazionale, turbano l'ordine sociale, devian_o I educa21one del popolo, opprimono i valenti per sa.lire alle varie cime del potere. Non è d_enunci_abassa l'indicare chi tradisce: non è SJJ!Ona1q;•o fare i nomi dei trad tori. È dovere d1 ogni coscienza che non sa piegarsi alle bassezze umane. La Vice-Lucia. RIGAM.ONTI GIUSEPPR, gerente np. Editrice dellL Sociatì. cc ÀVLnt! I u

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