Critica Sociale - XXIV - n. 23 - 1-15 dicembre 1914

366 CRITICASOCIALE \iVEININGER Sesso e caratte.-e. - Bocca, 1912. 11110,·noa!le cose supnme. - Bocca, 1914, Questo po,v,e,roW,ein-inger si soittrass•e alla vita del co·rpo con un colpo di rivolteJl.a a-I·p,etto, dopo essersi sottratto .alla morte de•! proprio nome oon la pub:bli– cazi-0.ne di questo libro: Sesso e carattere, che non p-er1ra finrchè nel mon<lo ci sarà - pa'l'e imposS1ibil,e - del misoginismo, di cui è insi,eme bibbia e viam– gélo ,e fanfara e, fanfaronata ,eroica. Perchè nes-suno·, immagino, aveva p·iù detto imperti,nenz.e così co,J,o,ssali ,e un po,' anche bestiali contro le donne,, da quando Me,sser Giovanni aveva scr.itto il Corbaccio - e me– gli•o anche, o peggio, da quando il c,ardinale Palla– vidno, nell'Arte della p,erfezion cristiana, ebbe a nominare cc quel sésso, ch'e·ssendo imperfetto nell'in– cJ.ividuo, sarebbe un m,o,stro nelfa. speoi-e, se non fosse necessario a, perpetuarla con la generazione; onde J.a no.turà il fe' non fuori dell'intenzione siocome· i rno– str•i, ma intendendone per fine, il generare JJ. Tra pa– re,ntesi ,e per chi non. lo sap,esse, secondo l'aff.e.rma– z~one d,i un suo contemporaneo, il _P,alla:vici:no·, cc era tuitto amor•e JJ, e, s·econdo l'afferma.zione di un nostro grande gi·om,alista ,al tempo del co,nflitto itaio-turco, spetta ai turchi tutto il di-sono,re d·i aver degradato · la donna .... Ma nel suo lihr,o - di oui egli stesso ha il corag– gio di dire a pag. 383: oc Questo libro è il maggi,or onore che si-a m,ai stato tributato ,all,e donne » -;- a pag. 339 il Weining-e-r scriv,e: oc Voglio ripet.erlo an– oora una, volta·: Ja, donna superiore è anco•ra irnfini- . tarnemte inferi•or,e all'uom'o p,iù basso». Po,vero· We,i– ning,er! E di,re, che, se avesse posto il piede in una sala di un manic.omio qualsi.as ~, avrebbe viste (vigilatè d•i giorno e di notte, p,erchè non s.i facci.ano anch'esse l'ingiustizia che ,egli feoe contro sè, giusto), al,cune d,eicine di po·v,er,edonne analfabete e in/ eriori, le qua,li si fanno le stes-s-e autoaccus·e d'indegn.ità e si tor– mentano con gli s-tessi scrupoli e si rodono della medesim:a dispeI'azione per cu,i egli, uomo superiore, finì con l'ammazzarsi! Il Boine raooonta il fatto così: oc Otto W,eininger, ,ebreo viennese, ammazz,a:tosi di 23 anni nel 1903, dopo aver filosoficamente sistemato in un libro di quattroc,ento pagine la p,iù eroica delle morali uscite dalla tradizione ascetioa del cristiane– simo monale, a cm-i,fattosi battezz,ane,, gli parve, p,er vi,ol,ernzadi sc;rupolo, d.i esse·re impari, e perciò si ammazzò >J. E il Levi: cc Abbraociò l'ideal,ismo plato– nico e kantiano: fu il più prof.ondo forse, il più a-r– dente e il p,iù rigoroso kantiano che sia passato- sull,a terra. S-eguì in lui, negli ultimi due anni del suo breve passaggio, una trasformazione interiore, come ebbe poi a dire suo padre. Nato e:breo, abbracciò il cri– stianesimo,· in oui vide la più alta celebrazione del valore morale; si conv,értì prim,a ,interi-orm-ente e poi volJ.e anche la consacrazione este·rio·re del battesimo. E cominciò un esame di cosci,enza spietato e senza tr.egua: il suo passato, in cui era v.issut-0 s-enza la c-ons.apevolezza d-el fine supr-emo, gli pa,rve tutto mac– chi,at.o di colpa; diventò insoffer.ente di ogni impurità nella ~ua na-tu-ra; volle conquistare l'essere, il buono, il santo, il divino: forse la soverchia intensi-là, con cui attese a quella battaglia interiore, a,ccre.boe in lui il terr@e. del male-, e diede forza alle tentazioni p,i-ù orri,bi,li di tormentargli la fantasia; si cre<lette BibliotecaGino Bianco nato al delitto e, quando disperò di vincere gl'is1; in.ti p,erversi, si uccise JJ, ln parole povere, più basse ed empiriche, cioè in J:i.nguiaggio psi,chioatrfoo, il Weininge•r si uccis,e in un accesso di infer,mità psichica. Con paura il metto in metro: sto in pa'l.l'ra ohe i miei amici idealisti, se av– v,e,nga ohe J.eggano, queste l,inee, v,o,Jti,noverso me J.e spade. che ora hanno puntai.e contro ,J'ia-to incr,escioso al,emanno. Io Li immagino sì che già li sento, pi.ù di mille sulle porte, di,re stizzosamente: Chi è questo . empirico che senza filosofia va per il , regno deHo spirito? Già Kant p,ensava ohe :meglio e con maggi.or competenza potesse giudi,oare dello stato psi,chic,o di un sogg-etto un filosofo, di quel ohe non po-tesse fa!"e un medico. Pa·re che i filosofi di poi seguitino a pen– sare lo stesso,. Il C:r,o,c,e comincia il suo gustoso sag– g,io su S.barba!l'o e Montefredini cosi: 'oc Tante volte la ari.ti -ca posirtivista ha pres-entaio i più savi.i ed equi– librati poeti e artisti d'Italiia come maniaci, che quasi mj, viene la voglia di .addifare qualche scritto•re eff.e.t– tivamente maniaco p,e·l'Chè si v,ed,a la di.ff.e.renza tra la follia immaginaria e quella reale, tra la follia a/– fermata dagli oc scienziati JJ e quella che si mostra tale agli occhi del buon senso ». Parole non oi ap·– pulcrl()o.Almeno l'imp,eratore Vespa•siano, · in AI,essan– dria, pl'ima di metter mano ad op,era·re i C'i1eèhie i r,attr,a-tti., si consigliava cio,i medici, voleva aestimari a medicis an talis caecitas ac debilitas ope humana superabiles forent. Anche· pel caso Weininger lo sp•eciiahsta è stato mes,so -con male parole alla porta. Dice il Le-vi: « L'opera magg,i,or,e del Wei-ninge·r ... ebhe la m;,i.-la v,en– .tura di esseire di.scussa da s.ci- enziati specialisiti,, che ad intenderne l'alta porbata filo,s·ofioanon erano pirepa– rati JJ. E un a<ltro: « Non permettiamo ,a p,rof,essor,i, ·psiohiatri e altri incompetenti di co,s,e dello spirito di giu:di,carlo JJ. L'amico di lui Emi! Lucka ha poi protestato che oc Otto Weininger. war nicht eine Mi– nute in sei11em Leben geistesgestort JJ. E dire ohe i,l Lu-cka ha scritto, a pag. 4-5 de-Ila ste-ssa sua pub'hl'i– cazio-ne su Weininge.r, _ohe nel 1903 oc div,entò sempre p·iù difficile il trattare c·on Weining,er; egli stava s-p,es– so lun,go temp 1 o tutto spro.fondaito in sè e ascoltava ap– pena i,l ,.discorso altrui. Dopo la pubblic; .a.zi• 0ne di Sesso e carattere ... fa-0eva a me e ad altri rion d.i rad-o un'i,m,p,re·ss-ionetriste, sconfortevole. Anche,: cc Un gior– no (sa·rà stato, un tre qua,rti d'anno p,rima diell,a sua morte) We·inlng,er entr,q, tutto s.convolto e raooontò al circolo degli arnie-i -che Knut Hamsun [scrittore nor,1eges.e che e.gli pred·i1igeiva] si era ammazzato. La notizia non fu conf,er,mata, ma tutti furono imp.re· s– sionati di qu•ello strano ghiribizzo e della cie,ra spa– ventaita che· l'accompagnava. fo ore.do ora che egli avesse fin d'allo•ra fermata la riso,lu,zione di uccidersi ,e che tale pensiero si fosse in un qualche incornp·ren– si,bil1emodo conglobato col pensiero di Knut Hamsun, ,al quale egli si sentiva affine >J. E io credo che il Luoka, come la famiglia, videro e non capirono: e fu gr.an disgrazia, poerdhè, con un p,o' più di aicco·r– gimento p.sidhiatrico, non si sarebbe lasciato, dosì miseramente perdere un uomo di; stirao-rdiniario in– gegno. Io- ricordo che- lo psichiatra: Asch.,affenl:mrg av,eva stampata, ma non ancora pubblicata, una re– ce,nsi·one del Sesso e carattere, nella quale era detto: « Il libro va consideralo· come l'opera di un. uomo non normale di spirito JJ - quando, a dimostrare che la psilchiatria non è sempre un'opinione,, a'l"l'ivò la notizia ohe l'Autor:e di que1 libro si e,ra: u,ooiso.

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