Critica Sociale - XXIV - n. 22 - 16-30 novembre 1914

338 CRITICASOCIALE patriottica cuccagna! In quella si radicava il gioioso connubio costituzionale-radico-riformista contro il « pessimismo» dei socialisti. Ora, con l'aiuto del– l'on. Carcano, principalissimo ed aulorcvolissimo luogotenente d,ell'on. GioliU.i, e col sacrificio del– l'on. !1ubini, non si radica il nuovo gioioso con– nubio democratico-conservatore pet' l'iprendere là politica finanziaria ottimista ad oltranza clcll'ono– rcvole Tedesco? A buon conto !'on. LuzzaUi, che è rimasto fuori ciel convito, sembra ave!'e assunto su di sè di scrivere il malinconico: Mane Telcel Plwl'es in faccia ai banchettanti: Nuove imposte, nuove emissioni, nuova carta-moneta per le nuove esigenze dell'esercito e dell'armata! Ùi Lai camp,ana sono lugubri i rintocchi. L'ono– revole Giolitti e !'on. Tedesco, che conoscevano i loro. polli, fìnchè ebbero bisogno dcli' entusiasmo popolare per la guerra, si guardarono bPne di farla suonare. La borghesia italiana ha un domma per il quale essa si balte magari eroicament-c: Non pa– ya/'e. Il perchè la campana Rubini-Luzzalti può esse1,e fr-a le file borghesi il vero mortaio da l12 cm. delLa .causa della neutralità assoluta. L'avarizia di classe può anche essere madre di saviezza di Go– verno'. Appunto: sarà opportuno che il gruppo so– cialista parlamentare, in alcuna sua prossima adu– nanza, slucl'ì quanto e come convenga si sforzi perchè vengano in un piano indissolubilmente congiunte le questioni della politica estera, della politica militare e della politica finanzi.aria, le quali, a seconda che sono con~emplate unitamente o separ.atamenle, pos– sono essere suscettive delle più differenti soluzioni. L'esempio del primo Ministero Salanclra non ci dù nessun affidamento che il secondo Ministero si,'l per inlender,c ln neutralità italiana, nella tragedia in cui s,i disfà il mondo, con l'idealismo giurirlico-in– t.ernazionale operoso e attivo con cui la intencl~ il Partito soeialista e· che in queste pagine fu ri– petutamente spiegato (capitananza cl,ella Lega dei neutri; assunzione e custodia con assoluta equità, co11 pari sollecitudine verso tutti i bellig-er.anti di Lulti i rapporti internazionali recati dalle Convcn– zio11 i e sospesi o r.esi difficili dalla guerra o anche recati cla lla guerra stessa; coraggi,osa e leale pre– par:u.ionc degli clementi per l'int.ervento pacifico– ~·iuridico al momento propizio e per la proposizione i:l'ci termini cli soluzione liberale e giuridica delle qurst.ioni cli nazionalità, indipenclenz.a, ecc., ecc.). ~oi possiamo anche ritenere che il secondo Mini– st-ero Salandra non altrimenti consideri la nculralitit italiana che come la necessaria e mortificante espia– zione degli errori, delle menzogne e delle abdica– zioni che l'inf.aust.a impresa di Libia portò con. sè, e, per-tanto, sogni prossimo il termine cli queHa rasse– gnata espiazione, prossimo il giorno che possa lan– ciare il Paese verso nuove e più grandi avventure. Allora chiedere severe garanzie pregiudiziali che la patri.a sia sicura dei suoi organismi essenziali, eco– nomici e fin-anzia,rii, che le classi lavoratrici, le qua-li giù. basiscono nella fame e nella clisoccupazi-one, siano cautelate nei bisogni fondamentali e che le classi borghesi si.ano chiamate a contribuire non con le solite millanterie, ma con sacrifizi reali tangibili, chicclcrc tali severe pregiudiziali garantie, che poi vuol di,re imporre, a differenza cli quello che è riu– scito loro di impedire pèr la guerra di Libia, la considerazione intera del problema della guerra, in tutta la sua complessità rispetto alla vita della na– zione: ecco ciò che, ad una certa ora, può anche salvare la patria da qualche grosso rischio. Un'ossc•rvazione che non si ripete mai abbastanza è quest.a, che la guerra attuale per il suo- costo folle è essenzialmente la guerra delle nazioni della mag– giore accumulazione capitalistica, delle nazioni la cui ricchezza si valuta dai /iOO ai 500 miliardi, I.e BibliotecaGino Bianco quali si preparano a distruggerne una porzione colossale, e che l'Italia coi suoi 75-80 miliardi di ricchezza, partecipandovi, corre il rischio cli far la figura cli chi con un solo marengo in tasca si vo– gha mettere in gara coi giuocatori che hanno por– tafogli gonfi cli biglietti da mille: se il giuoco si esaurisse con una p1mtata, il rischio sarebbe grave, ma potnebbe non essere mortale; ma se il giuoco - il terribile giuoco della gue!'l'a - avesse, come par certo, a· durare mesi e mesi e forse anni, quale po– trebbe essere la sorte d-ell'imprndente giuoeatorc? Anche per la guerra può essere buono il consiglio oraziano.: sumite materiam veslris quaesitam lw– meris. Ma il secondo Ministero Salandra sarà per· intenderlo? Torno a dire: Carenno che surroga Hu– bini con Le sue inclinazioni e aderenze non sembra dire che il Ministero più che verso Rubini propende verso Tedesco? . Il che implicherebbe anche che il seeondo Gabi– netto Salandra in fondo sia meno neutralista di quanto si suole supporre. Se da uria parte la reli– gione triplicist.a clell'on. Sonnino potreb be sotto certi aspetti -essere una garantia, clall 'alt.ra i vincoli dcl– l'on. Grippo con la Destra nazion alista non possono non lasciare qualche inquietudine - quasi come per la po-litica interna. Significante è che il mclicalism_o e il riformismo. guerrafondaio, Luttochè messi così cli&involtament,e alla po-ria dall'on. Salanclra, non si sono rivoltati contro l'on. Salandra, affelt.ando di sottomeU,ersi volonterosamente .alla disciplina del– l'ora grande che il secondo Gabinetto Salandra do– vrebbe rappresentare. Buoni figliuoli cot.esti radicali e riformisti! L'ora famosa che sapete doveva recare un grande Mini– st.ero-conciliazionc di tutti i partiti, reca invece un Ministero a tendenzè rigidamente autorit.ative, per non dire addirillura reazionarie; ebbene, pc,· poco essi non se ne· dicono giù soddisfalli! Mentre chiudiamo questo• quaderno un buon numero cli ca– valieri e commendatori ciel raclicalisrno sta conve– nendo a Milano col proposito (si direbbe) cli impe– gnare a Sàlandra la propria fede, se Salandra as– sicura cli rompere la neul.ralità ... Non è ciò s,ignifi– cante? (Ma potrebbe anche darsi che l'nvanz.are co– tale cond'izione non sia che un movimento ;;trategico per mascherare la propri.a dedizione al Governo, in ogni caso. Costoro hanno perduto persino le plii– sique du r6le della opposizione, dacchè si sono dati a quell'ardente idealismo guerresco, coloniahsta e militare, in virtù ciel quale non hanno, viturerJ che bastino a sti_mmatizz.arc il grossolano materialismo dei socialisti e delle masse, le quali non sentollo la J)oesia che è.a ],oro toccata di pagare il conto del banchetto omeri-co tiella Libia e che toccherà a loro sempre in ogni guerra). · Chccchè sia di ciò, certo è che, al riaprirsi della Camera, il sec,onclo Gabinetto Sal,andra con un solo Gruppo dovrà impegnare serio discorso: col Gruppo socialista, il quale, nella pienezza della sua auto– nomia, gli chiedcrù parecchie cose: che co,ncetlo <' che st.ima si è fallo della neutralità proclamata dal– l'Italia in mezzo alla conflagrazione europea; in chn modo intenda coprire le nuove spese e far fronte alle diminuite ent.rat.e, dando in pari tempo esccmionc alla riforma tributaria per cui è solennemente im– pegnato; come reputi cli impedire che ai contrac– colpi della guèrra siano immolate tutte le aspetta– tive proletarie di assistenza sociale; perchè infine insista in un'azione sorda e subdola di ostilità alle organizzazioni dei lavoratori, cli cui la eternant.esi proroga della amnistia per i fatti della « settimana rossa» e per i clisorclirii ferroviari non è che un altro dei sintomi. L'ora è veriune11te gr.ave. E il bivio è palese. O il Governo sente e J~Uòseguire le inclicazioui che ven-

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