Critica Sociale - XXIV - n. 17 - 1-15 settembre 1914

CRITICA SOCIALE 269 rapidamenibe perchè, naturalmente, mi diverto a Jec- · care il bambino dopo lante doglie». H 6 giugno 1866, durante l,a guerra austro-prussiana, Marx, ripl'endendo un concello già espresso (25 set– tembre 1857), oss•erva che « !!a nostra teori,a d,ella de– terminazione dell'organizzazione del lavoro da parte dello strumento produttivo è confermata più lumino– samente che altrove nell'industria d,el macello umano ». 11 7 giugno, comun·1c_aa Eng,els che sta slludi,ando Comte, p,erchè gli ing!.esi e i francesi f.anno tanto bac– cano intorno al suo nome. « Ciò che li colpisce è il caratter,e enc;iclopedico, J.a sintesi. Ma questo è pie– toso in confronto di Hegel, p-er quanto Com.te, come matematico e fisico di pro.f.e.ssione, gli sia s·uperiore; superiore peirò nei parti-colari; Hegel è ,anche in ciò infinitamente più grande nel complesso. E questo volgare positivisn;io è apparso nel 1832! ll. li IO no-v,embre annuncia a Engels che, neHa pros– sima se.ttimana, sp-edisce a M,eissnier il primo pacco di manoscritJto. Il ritardo non è dovuto alla teoria, ma alle' 'coll'.cfiiiorri .-,èo'rpora-l'i e fàmiglntri. '· Engels risponde subito, l'll, che la notizia che il manoscritto p•arte gli toglie un p,eso dall'animo. « Fi– nalJI1,e,nteun cornmencement d'exéculion. Bevo un bic– chie1'e all,a tua salute. Il libro ha molto èon,tribuito ,a rovinarti fisicamente; una volta che te ne sarai libe– rato, ti sentirai un tutt'altro Kerl ». Finalmente, il 27 marzo 1867, Marx annuncia che il libro è finito e che intend-e recarsi ad Amburgo dal– l'editor-e. « Bisogna però, prima, che disim.p,egni abiti e 011olog,io;nè posso lasciare a casa la famiglia sans sous-, tanto più che i creditori div-entano sempre più insolenti ». « Hurràh! - r;isponde Eng-els. - Non ho potuto re– primerè questo grido quando finalmente ho letto, nero sul bianco, che il 1° volume è finito e che intendi partire subito alla volta di Amburgo. Perchè non manchi il nervus rerum, ti mando qualche sterlina ll. E il· 13 aprii-e, Marx, da Amburgo, scrive a Engels una gustosissima Je,ttera sul suo viaggio. « Dopo tanta clausu,ra, war mir Kannibalisch wohl, wohl, als wie 500 Siiuen (mi sentivo cannib-a-lescamente bene come 500 troie) ll. H,27 aprile, Eng,els scriv,e all'ami•co: « Mi è sempre parso che questo maledetto libro, che hai portato nelle viscere per tanto tempo, fosse la causa principale di turtte le tue disgrazie e che non avresti potuto uscirne, fino a. çiuando non l'av,essi mes·SO al mondo. Questa ' \ l ~-' '·' ... ~ ... ~ .. • • • . \ I • • I i,. '. • • "' ' I eterna cosa irucompiuta ti deprimeva fisicamente, mo- ralmente e economicamente e capisco benissimo che tu ora, dopo esserti 1-ibe·ratoda q·uest'incu:bo, ti senta tutt'altro uomo di prim,a ». Il 7 maggio Marx si propone di. rimettersi subitp al lavoro, sp,eci,a]m,enteperchè, per i capitoli del c·re– dito e della proprietà, è stato pubblicato tanto nuovo materiale. Questo inverno deve ess.ere finito il 3° vo– lume, dimodochè, prima della prossima primavera, l'intero op[IS sia• finito. « È tutt'altra cos,a scrivere menbre arrivano au f ur et à mesure le bozze della parte già finita e sotto- la pressione del libraio. Senza •di te - continuia con commozione Marx - senza di te non avrei mai potuto condurre a termine l'opera e ti assi,curo che è sempre stato pe•r me un peso sulla coscienza che tu lasciassi per me sperperare nel com– m,e.rcio e arrugginire l,a tua famose Kra/t e,, che, per soprammie-roato, tu d()IVessianche vivere tutte le mie petites misères. Non posso, d'altro parte, nascondere toteca Gino Bianco che ho dinanzi a me ancora un ·anno di travaglio. Ma temo il ritorno a Londra; i debiti laggiù sorio molto not.evoli e i manichei attendono ansiosamente il mio ritorno. Poi di nuovo le miserie domestiche, le colli– sioni interne, la oo,ccia forzata, anzichè mettersi fre– sco e libero al lavoro ll. II 3 giugno invita Engels à comunicargli le sue osservazioni per r-èndere più popolare la esposizione d,ella teoria del valore per il filisteo-. Engels osserva (16 giugno) che il populus non è più abituato a que– sta forma di pens:are astratta e che ocicorl'e rendergli I-e cose più facili che sia possibile. Ril,egge attenta– mente le bozz,e e rileva le oscurità formali di alcuni punti. In quattro lettere molto importanti del 22· giu– gno, 24, 26 e 27 luglio i due amici discutono del va– lo!'e e del plusvalore .. Il 14 agosto Marx è ancora minacciato cli sequestro. Il 16 scrive ,a Marx: cc Dcar Free/. Ho finito ora (di notte) di correggere l'ultimo foglio del libro. La pre– fazion-e l'ho spedita ieri corretta. Dum:1ue questo vo– 'h'1'tnè!'èp:r'òiito. ·sol-tanto a te dev6 se"ciò è stato po!l'– sibile. Senza i tuoi sacrifici per me, non avrei po– tutto fare )',enorme lavoro per i tre volumi. I embrace you full of thanlcs1 >l. Enge,Js si congratula il 23. · Il 24 agosto 1867 Marx scrive ad Engels ·che·« il me– glio del libro è: 1° (su ciò si fonda tutta la compren– sione dei fatti) il duplice carattere del cc lavorò» a se– conda che- si esprime come « valor d'uso» o « valor di cambio», messo in rilievo già nel primo capitolo; 2° la trattazione d~l e< plusvalore >l indipendentemente dalle sue• forme particolari, come profitto, interesse, ·vendita. Ciò si mostrerà' precisamente nel 2° volume. La trat'tazione delle· forme particolari nell'economia classica, che essa confonde colla forma g-enerale, è una olla potrida ». Invita Engels a fare le osse•rva– zioni che crede. Il capitolo 4° gli ha costatò molto sudore. Per di più, quando era scritto, è uscito un blue boolc dopo l'altro e « io era felice di trov,are con– fermati completamente dai fatti i miei risultati teo~ici. Per di più, scritto il tutto con furuncoli maligni e visite quotidiane di creditori ». E, il 1° settembre, ri– sp~nde entusiasta della· parte teorica e· specialmente deHa storia dell'espropriazione. cc Molto brillante 'è il resumé sulla espropriazione degli espropriatori; ciò farà effetto ll. Marx è i.n caccia di recensioni. Il 7 novembre co– munica che ha mandato una copia del libro al The Chronicle, giornale cattolico, esprimendo il· desiderio che .il giòrn,ale ne faccia cenno,' « :vis·fo il carattere sci•entifico del lavoro, primo tentativo di applicare il metodo dialettico all'economia politica ». Engels (8 no– vembre) è del parere, invece, che si,a più importante che ne parli la stampa tedesca, « pour f orcer la main à ces gueux d'économistes ». Il 7 dicembre, Marx m,anda a Engels uno schema curioso e interessante di recensione da pubblicarsi in un giornaletto vogliano, c·he val la perni di ripro- durre integralmente. · · · cc flnzitutto - scrive Marx __: cominciare dicendo che, qualunque cosa se ne pensi, il libro fa onor·e allo spirito tedesco e perciò è saitto da un. prus– siano in esilio e non in Prussia. La Prussia ha ces– sato, da tempo, di essere il paese in cui sia possibile s·i verifichi una iniziativa scientifica, specialmente in materia politica o storica o sociale. Essa rappre– senta ora la scienza russa e 11011 quella tedesca. Per ciò che riguarda il libro, bisogna distinguere tra gli

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