Critica Sociale - XXIV - n. 4 - 16-28 febbraio 1914

• 50 CRITICA SOCIALE rica i conshmi . voluttuari popolari, e non per · na.zionalisti, doveva sopprimere, per sempre,· i promuovere virtù che sarebbe triste affare per partiti (e li ha infatti per un tempo soppressi l'Erario avido, ma per continuare l'antico esecrato sotto la dittatura,!) ci ridarà i partiti per la ne– sistema di far contribuire il proletario anzichè cessità obbiettiva di ovviare alle sue conseguenze. 1 in ragione delle sue entrate in quella delle bocche Quella: divisione dei partiti che si voleva arti- che il padre di famiglia ha da mantenere. fizialmente produrre col reagente anticlericale La democrazia in nome della morale approva della pr·ecedenza si profilerà sostanziata della e applaude. · spontaneità e sincerità di tutte le preoccupazioni Non basta. Il Governo vuole sùlle entrate or- economiche di classe. Essa è già nella matrice dinarie dello Stato, alimentate dal feroce fisco dell'attuale maggioranza che di quel parto suo è protezionista, non solo pagare le spese straordi- condannata a.m0rire. E così quel suffragio .uni– narie per la guerra di Libia, ma le spese che versale, il quale nel pensiero astuto dell'on. Gio– diventano ordinarie della futm:a colonizzazione litti doveva consacrare di autorità nuova la mag– burocratica e statale, l'unica possibile da che la gfonmza stessa· e prorogarne indefinitamente vile borghesia italiana altra non ne intende che l'esistenza, già istiga, aizza le aspre risse, i som– non sia delle forniture e degli appalti di Stato. . movimen.ti interiori della maggioranza, distrug– Non è questo infatti il senso precipuo della grossa gendo quella che fu il capolavoro dell'on. Giolitti. battaglia di questi giorni sul conto delle spese Infatti che più resta ornai? Non il partito e della guerra? Ebbene, la democrazia si riserva. non il programma del giolitlis1no; non l'esercito B1·uto, tu dormi? Dormi e il sonno ti sia leggero. e neppur la bandiera. La persona stessa del duce Tutte le forze di preda, i cavalloni fangosi del , non è più. sacra. Essa è discussi;i,, veerµentemente parassitismo invadono lo Stato; la burocrazia" 1 discussa e non protesta che il sottosé_gre'tario di ::moda, distende, moltiplica i suoi tentacoli, il mi- Stato agli interni, on. Falcioni, per d,ebito profes– litarismo domina senza contrasti; questo povero sionale. Un piccolo urto e l'ingegnosa macchina popolo di Italia che non ha trovato la patria in sarà arrestata. Basterebbe che i già pronti eredi patria e che ora è minacciato di non trovarla si decidessero ad ·una fazion.e qualunque; e si più neppure in America, onde lo caccia la sua deciderebbero se avesse~·o qualche affidamento ignoranza e la sua selvaggeria, questo povero che i ,socialisti hanno la t,aviezz'a del distinguere popolo di Italia, in ragione della riduzione dei e del misurare e adattare la loro opposizione a suoi salari e della sua sempre più frequente dis- ·seconda della diversità· dei tem]:!i e dei governi. occupazione, ha da fare ricca la Libia rnercè dei Oggi è una· verità incontrastabjle che l'opposi– suoi contributi. e, prima della Libia, gli eroi dai zione dei socialisti è ossigeno al ·Governo ed ll,lla molteplici soprasoldi; i mandarini dai molti sti- 1nag·gioranza in agonia, poicl'iè li galvanizza nella· pendi, gli appaltatori dalle molte imprese, tutti gli solidarietà delle colpe e delle respC:msabilità. Ogni italici impresari della civiltà burocratica. Ma la audace è messo in apprensjone che il suo domani democrazia volge attorno lo sguardo, lo solleva in ·sia specchiato nell'oggi, Ma. appena conquida l'opi– alto, al G. A. D. U., si inebria di precedenza;. gh nione che l'irruenza socialista possa, di fronte ad· airivati si pavoneggiano davanti agli arrivisti altro Governo, concedexe delle soste, si affolle– del partito della prova della loro autorità, sul ranno i coraggiosi a vibrare il c'olpo di grazia. ~overno, e ~ella manifesta convenienza di servire Chissà che quando queste righe sarannb lette il 11_ G?v~rno hberale e democratico dell'onorevole colpo non· sia già stato infert.o! Fors'anco biso– G10htt1. gnerà aspettare qualche altra quindicina per re- Il solo· accenno ad una rivolta è dato dall'ono- gisfrare il felicissimo annunzi,o funebre! Ma la revole Chiaraviglio, che ~i prende l'enimmatico sentenza ornai è scritta. L'inevitabile si compirà. diletto di richiamare le memorie gloriose di fa- lr, VICE. miglia in materia di riforma tributaria. · Ma ohimè! che l'accenno è stato dagli scettici accolto qome l'inizio di una superiore intenzione :suicida. Perchè? Perchè l'agonia è nelle cose e chi non regge alla morte a centellini è indotto a bal– zarle incontro, per finirla in un colpo. O i prov– vedimenti finanziari sono adeguati alla necessità, ed allora non passer,anno perchè troppo molesti ; o sono inadeguati e tollerabili, ed allora la ven– detta .~ell~ situazione, perchè prorogata, non sarà che prn v10lenta al suo scoppiare. Fata tl'ahimt. . L'agonia è co!11inciata. I nodi sono tutti al pet– tin~. Il_ pr?letanato protesta, crucciato, irato per. le 11l~s1om _ca:~ute, per _le promesse frustrate, per 1~ass:due v1g11ledella d1~0.ccupazione, per i lunghi g10rm senza pane. In L1b1a non si può nè avan– zare, nè retrocedere. E' l'espiazione. Il Senusso è almeno così influente sùlla politica del Governo che il Congresso dei radicali . · A Mon_tecitorio fra le fila della maggioranza che. sa cb reggere \111 ca:davere 1 già è scoppiato il· pamco ; tra br:ve, 11 gndo sara: Si salvi chi può! Ognuno, per se e per i suoi, si leverà in sua sde– gnosa _fi~rezza, ur~ando : Non pago!' Non pago! H Mm1stero sara travolto; un'era un metodo una civiltà saranno travolti con lui'. Scriveremo! i'f!,Cipft vita nova; sa~·à la ripresa della vita poli– tica mtorno a grandi questioni che sistemeranno i gr~ndi interessi collettivi dei partiti e delle class1. La guerra, la quale, nel vano pensiero dei BibliotecaGino Bianco Attorno.· ai ~roorammi ~irnlonillalione ~ : libia TV. , . 13: -,- Or•diname.:itojòndirprio. -- '•Manca, ~lla Libia la prima carattéristica essenziale di u.na co– lonia nel senso economico, <lacchè essa, pÌ!,ese vec: chio e degradato, pur avendo Ja çlensità scarsa di poco più cii un abitante per chilometro quadrato difetta di terre fertili inoccupate (1). ' La politica coloniale degli Stati capita,listici avanzati s'inizia con " l'apprensione violenta ,, ( 2 ) delle terre libere. E' questo il sistema indispen– sabile per sostituire ad un regime pastorale se– minomade, come quello vigente in Tripolitania e iu Cirenaica, il sistema capitalistico senza attra-· versare le fasi intermedie dell'ordinaria evoluzione dei metodi di produzione. Per la colonizzazioue . ufficiale l'apparecchio capitalistico· de!l'.ambieute libico è l'esca. indispensabile che sola potrà a't- • ( 1) La densi(~ di Trtpolltanla, uguale a quella dell' AIgerla del Sud; o superiore a quella del Marocco, ch'è di rn.; detl'Egltto ch'è di 11;, della Tunisia, ch'è di 10; dell'lndi11 britannica, ch'è di ,;5, A parità di fertilità la 'frlpolltanla sarebbe più colonlzzablle di altri atabllimentl europei. · t', Lui:. Cor. comv. di B. l'. § 221.

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