Critica Sociale - XXIII - n. 19 - 1-15 ottobre 1913

• CIUTICA SOCIALE 303 presto dispensarsi da una sufficiente forza difen– siva, all'interno come di fronté all'estero: l'eser cito. e l'armata sarebbero i precursori, molto im– perfetti, cli una futura polizia internazionale. Ciò ··che rende ogg~ odioso il militarismo ai socialisti sono la disuguaglianza e la schi avitù su cui è modanato - per le quali una l1 ·ar.te ·1tniun di soldati non riesce neppure concepibi le p er un Mi– nistro della guerra ·o per un generale contempo– raneo, e ogni discuss,ione di e ·con " inferiori ,, · sembra un'offesa alla cliscir,lina; ed è inoltre lo spirito cli sopraffazione che esso -coltiva nei rap– porti collo " straniéro ,,, è il cosidetto " imperia– lismo"' che sogna l'espansione violenta, ecc., ecc. l\'Ia il socialismo, per la stessa l::IUaindole, si •guarderà bene dal confonrlere grossolanamente la difesa dell'ordine con l'offesa e con la violenza, che ne sono la perfetta ant.itesi. Per esso, ogni Stato ha, verso gli altri Stati, gli stessi doveri morali che hanno gli individui fra di loro; e, . d'altronde, le aggressioni, o militari o anche sol– tanto economiche, le rapine, sianc, di territorio, di pop·olazione; éll denaro; consumate brutalmente e direttamente, o siano .esercitate mercè imposi– zioni di tributi, guerra di tariffe e così via, non creano ma,i fa prospel·ità delle. nazioni, neppure nell'attuale periodo di semiciviltà. Noi non ci ·avvantaggiamo già della inferiorità delle altre nazioni ; anzi, piuttosto del contrario. I rapporti fr.:t Stati, popoli o razze sono. in fatto, non già una questione di mag:giore o minore, bensì di reciproc]. superiorità, nella quale ognuno, a sua volta, gode del vantaggio del guidare e dell'es– sere ·guirlato, dell'insegnare e rlell'apprenclere, del ricevere e del restituire .benefici. Questi criteri non mutano gran fatto neppure cli frorite alle cosiclette razze inferiori, in realtà razze " non adulte ,,. immature oggi alla civiltà. La politica del socialismo, di fronte ad esse, dovrà essere di tutela collettiva nel loro interesse · e dell'umanità tutta quanta, esclu~o sempte ogni sfruttamento, e applicato nella più larga misura ragionevolmente possibile il sistema dellti auto– nomie locali, fin dcive cioè sia compatibile col dovere <li evitare che quelle ra~ze rechino danno a se medesim~ ·o alla restante umanità. f. p. Al 1wossimo nume1·0: Le Mutue Scolnsticlic, del p1•0(: ENRICO CARRARA, La •pia·ttaforma. elst'torals ·dsisocialisti Nelle sne assemblee dell'aprile (1913) la Sezione So– ciali~ta di Milano esprimeva l'opinione che ~ pur do– ven<lo il Partito Socialista infqrmare la sua azione quotidiana, e quindi anche quella elettorale, alle finalità rivoluzionarie· che gli sono proprie - fosse il caso· di inNistere p11rt.icolarmente, di fronte ai· prossimi Comizi politici a più 'largo suffragio, sui segne'nti quattro c_a– visaldi, scaturenti· dalle immediate necessità della vita proletaria -in· connessione coi còmpfti cone1·et-i che. la situazione imporrà alla XXIV legislatùi·a; e da prose– guirsi, perciò, con azione e cou agitazione indefessa, anche dentro ed attorno alla rinnovata assemblea na– zionale: I. Opposizione implacabile ad ogni aumento di spese militari e progreasiva loro riduaione ; 2. Nella non lontana rinnovazione dei trattati, opposizione ad ogni inuprimento di tariffe doganali, e loro successiva ridru:ione, fino all'abolizione dei dazi di confine, che rincarano le derrate alimentari, o sostengono artificialmente industrie eternamente pa• rassitarie, fonte di 1·ovesci inevitabili e di disoccupRzione operaia; 3. Intensificata politicn. di ln.voro, razionale ed organica. che - accelerando i lavori di bonifica, vikbilitil, sistemazioni montane, opere idrauliche o idroelettriche, igiene degli &bitl\ti, edilizia sco– la~tioa, borgate rurali, ecc. - con l't\ument,ata produttività del , suolo e la messa in val~re delle innumerevoli ricchezze latenti o potenziali del pn.ese, n.ssiouri insieme, alle massè operaie e •rurali, un lungo periodo di proficua occupAzione; 4. Assicurazione obbligatoria., ln, quale - gun.rentendo, in con~ veniente misura, ai lavoratori tutti d'Italia, delle officine e dei campi come dei traffici, le indennità negli infOrtùni, i sussidi alla malattia e alla disoccupn:r.ione , le pensioni alla vecchiaia. e alla invalidità - fornisca alla <:lasse sfruttata quei pre~idii indispen– sabili, nelle incolpevoli tristezze della vita, senza i quali il nome stesso di " società. ,, diventa irrisione, e per i quali si conservano le ~nergie, onde li lottH. proletaria, per conquiste successive, pre– para. forme superiori e più giuste di consorzio cl vile. Nel luglio, la Direzione centrale del Partito socialista, convocata in Roma, accoglieva in sostanza questa piat– taforma, alla quale - r.onglobata in tre soli commi - ne aggiungeva poi altri qnattro.- Dopo avere, infatti, ·ri-coTdato..anch'essa ·la fondamentale 11eues~itir ùic nna propaganda di principi generali informata al vero spi– rito e all'intero programma socialista, 'tanto più dov~ndo, fornirsi una orientazione po.litica a tanti milioni di nuovi elettori, chiamati a giudicare dell'avvenimento più im– portante dell'ultimo periodo di Mtoria italiana, cioè del– l'impresa libica; - onde il dovere altre~ì di prospettare ad es~i tutte le disast'rose conseguenze di indole poli– tica e finanziaria provocate dal militarismo e dal colo– nialismo, e la. cui re8ponsabilità risale alle istituzioni 'dominanti; - e dopo avere confermate le disposizioni ta~tiche di ·assoluta intransigenza, a-lottate dal Con– gresso di Reggio Emilia e ribadite dalle precedenti riunioni della Direzione; questa raccomandava in modo . particolare, come obietti vi concreti da proporsi alla prossima azione parlamentare socialista; e sui quali richiamare fin d'ora l'adesione popolare: ·r Una ferma e sistematica: opposìzione H-llR politica di avven– ture coloniali ed ai bilanci militari; 2' Una poÙtica dogn.nn.le apertn.mente liberista., speoie in vista "della. rinnovazione dei trattati commercia.li , in precisa opposizione al protezionismo industriale ed a quello agrario ; a• Una legislazione sociale, che non consista. soltanto nelle par– ziali ed effimere riforme, ma investa risolntnmente i piit gravi pro• blemi della vi~" del proletl\riato industriale ed agricolo. Cosi le pensioni opeì-aie - la. bonifica llelle terre incolte o malsane - la estensione della legge sugli infortuni al proletariato rurale; 4° Una politica. tributaria tl.i espropriazioni, che permetta di colmare il ~ficil cagionato dalla guerra, riversandone intero il peso sulle classi capitalistiche e che consenta la dest!na.zione di tin milhtrllo per· dare i mezzi ~allè' recla.that'e 'rrdvVidenze'Sociali; 5° Una. politica scolaStica, che dia alle nuove generazioni i mezzi e i .modi di conseguire una. coltura. VH sta e moderna, sot– traendole all'analfabetismo e ad ogni influenza deleteria; insidiante, a fini reazionari e confessionali in genere. l'insegnamento del po– polo, e ohe t,uteli efficacemente gli interessi e la dignità degli in- segnanti; · 6° Una. pr~nta. modificazione all'ultima legge elettorale, incom• pleta. e difettosa, col suffragio universale agli kdulti d'ambo i sessi, coll'abolire il collegio uoinomina.le, sostituendogli un largo scru– tinio di lista, opportuna.mente integrato colla rappresentanza. pro– porzionale ; 7• Abolizione della legge eccezionale Crispi e degli articoli del Codice penale che reprimono e colpiscono la. libertà di pensiero e il libero svolgimento delle competizioni economiche: Dott. GIULIO CASALINI Le pens_ionidi vecchiaia e di invalidità Opuscolo di pag. 96 - Centesimi 50 Presso la (Mtica Sociale.

RkJQdWJsaXNoZXIy