Critica Sociale - Anno XXI - n. 16 - 16 agosto 1911

250 CRITICA SOCIALE comandita, della quale son forse noti, agli elettori di una data località, soltanto l'accomandatario e uno solo degli aceomandanti. A causa di questa scarsa notorietà di quasi tutti i candidati rispetto all'ampiezza della circoscrizione, si fanno d'oro i grandi elettori e gl'impresarl di voti. La corruzione, tentata o consumata, diviene più vasta e più grave che nel Collegio uninominale, per- chè il candidato ha bisogno non solo di vincere gli avversari, ma di superare i colleghi di lista; e l'elet- tore corruttibile, disponendo di parecchi voti, ha più merce da venuere e può, oltre tutto, mettersi in pace ls coscienza col votare per amore almeno uno della lista, facendo come quei disonesti nella vita pubblica cue ostentano in cambio la purezza dei loro affetti domestici. Nemmeno il procacciantismo è attenuato, anzi ogni elettore d'un Collegio a scrutinio di lista si fa solle- citatore ai ognuno dei deputati, e ogni deputato ria bisogno ai gareggiare coi suoi compagni di lista per farsi vedere più sollecito degli interessi locali e de- gli interessi personali degli elettori. In altri termini, una circoscrizione a scrutinio di lista mggioritario è una pura e semplice aggrega- zione di Collegi uninominali: non ne sopprime alcun difetto, ma ve ne aggiunge dei nuovi, derivanti dalla artificiale aggregazione. Non si ha una combinazione chimica, che dia luogo a un prodotto con proprietà assai diverse da quelle dei componenti, ma un sem- plice miscuglio, in cui dei componenti si conservano e si sommano tutte le caratteristiche. Quanto più è vasta la circoscrizione, tanto più è difficile, complicata, dispendiosa la preparazione delle liste e l'organizzazione della lotta. I partiti, e i gruppi cam&ristici, finanziariamente più forti hanno un enorme vantaggio sugli altri. Sopratutto — in una larga circoscrizione — è strapoterste l'aizione del Governo, che, rispetto a qualunque partito — per bene organizzato che sia — ha pronto ad ogni istante il suo stato maggiore elettorale, che, dai prefetti ai sottoprefetti, scende fino ai delegati, ai brigadieri sparsi fin nell'ultimo paesello, a moltissimi sintlaci, e può quindi in pochi giorni, spesso insufficienti ai partiti, far convergere, sull'a lista del suo cuore, numerose forze morali e materiali. Alcuni ritengono che,. con lo scrutinio di lista, il partito socialista sarà costretto a diffondere la sua propaganda in località finora trascurate, e quindi credono che, se pure non se ne avvantaggerà la rac- colta immediata, verrà in compenso estesa la lavora- zione e largamente sparsa la semente. Questa osser- vazione può essere anche giusta, ma non ha certo eccessiva importanza, perchè, a prescindere da qual- che effetto immediato, lo sviluppo del partito, più che dal modo con cui distribuiamo topograficamente le nostre forze, dipende dall'entità delle forze stesse, che non varia a seconda della maggiore o minore ampiezza delle circoscrizioni elettorali. Finalmente vi è, nel passaggio dal Collegio unino- minale allo scrutinio di lista, un pericolo imminente per il nostro partito e per i partiti di opposizione in genere. Con la già segnalata tendenza a fare circoscrizioni più vaste delle provincie, col desiderio patriottico che non vengano a coincidere con le re- gioni, ogni nuova circoscrizione sarà una circoscri- zione artificiale, intermedia fra la regione e la pro- vincia, ed, essendo artificiale, arbitraria, offrirà il destro al Governo di manipolarla in modo, che ogni centro d'infezione socialista venga circondato, neu- tralizzato, con una zona abbastanza grigia o retriva da toglierci le vittorie, che già contiamo a Rgma, a Genova, a Milano, a Torino, a Firenze, a Bologna. Le nostre oasi socialiste, ché ci son costate un as- siduo e intenso lavoro, verrebbero, per molti anni, agli effetti elettorali, sommerse nel deserto della va- sta circoscrizione. Dall'introduzione dello scrutinio di lista maggiori- tario il partito nostro uscirebbe dunque gravemente danneggiato; forse decimato nella sua rappresentanza parlamentare; certamente spinto a tutto vapore verso blocchi, le transazioni, gli accomodamenti; minato nella sua stessa concordia, per le rivalità, le insidie, i sospetti, che scoppierebbero fra i diversi candidati d'una stessa lista in gran parte soccombente, e fra i gruppetti che fanno capo ai singoli candidati. Un'ultima osservazione. Se il Parlamento appro- vasse presto il passaggio dal Collegio uninominale allo scrutinio di lista poichè certe questioni non si riportano di frequente alla 'discussione parlamen- tare, e si vorrebbe esperimentare per parecchi anni l'efficacia del nuovo sistema — sarebbe, di conse- guenza, assai procrastinato l'avvento della propor- zionale. Cosi, per prender un falso pettirosso, lasce- remmo scappare il fagiano, o, peggio ancora, nella illusione di sopprimere il veleno del Collegio unino- minale, lo sostituiremmo con un veleno peggiore, allontanando sempre più l'applicazione del vero an- tidoto, che è la proporzionale. Per ragioni di principio e per ragioni di tattica, il partito socialista deve quindi opporsi, con la mas- sima vivacità, a qualunque nuova incarnazione dello scrutinio di lista maggioritario; e deve, invece, accen- tuare la sua propaganda per la proporzionale, dentro e fuori il Parlamento, affinchè, nel più breve tempo possibile, possa essere sostituita al Collegio unino- minale. FERRUCCIO NICCOLINI. L'Associazione proporzionalista di Milano, che si propone lo studio e la propaganda della rappresentanza proporzionale all'infuori da ogni tendenza esclusivista di partito, e il cui segretario è il doti. Alessandro Schiavi, ha pubblicato il primo e più fondamentale de' suoi opuscoli, intitolalo: Che cos'è la Rappresentanza proporzionale tPer la giustizia nelle elezioni). I titoli dei vari paragrafi bastano a darne un'idea: I vantaggi dell'attuale sistema elettorale; Il sistema mag- gioritario all'estero; I sacrificati sono i partiti di minoranza; Vantaggi della rappresentanza proporzionale; le elezioni in provincia di Milano; Il sistema proporzionale svizzero; Il sistema belga; Lo scrutinio di lieta e i danni che apporterebbe; La reale fisionomia delle Camere; 'Panachage „ e " voto trasferibile Dove si pratica la proporzionale; Nota Bibliografica. [N'enciclopedia in 20 pagine; ricche di cifre; semi- nate di illustrazioni che rendono froebelianamente tan- gibile il pensiero. Sulla copertina: lo Statuto dell'Associazione; il Con- siglio direttivo; un questionario ai lettori. Il prezzo: centesimi 10. Oppure cartolina doppia. Anche presso la Critica Sociale. — Presso l'Associazione, per acquisti ingrosso, sconto 40 °/0 (Monte Napoleone, 29).

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