Critica Sociale - Anno XXI - n. 10 - 16 maggio 1911

156 CnITICA SOCIALE re"no o verso i paesi d'E(u-opa e del bacino del M;di.terrane·o: PREZZO DEL TRASPORTO li'ERROYIA.nIO D'OGNI ErifIGlU.NTE attualmente attualmente se a se diretto se diretto tariffa mllltare per oltre oceano a paes1 d'Buropa secondo 1cm. o lmml!{ntnte o del i\tec\lterraneo si dovrebbe (tariffa dltferenz. B) o del Regno reclamure (tariffa opernla) N. Lire Lire Lire --- 5 0,20 0,16 0,10, 10 0,35 0,30 0,15 15 0,55 0,45 0,25 20 0,70 0,60 0,30 25 0,85 0,';0 0,40 30 1,05 0,85 0,45 35 1,20 1,- 0,55 40 1,40 1,15 0,60 45 1.55 1,25 0,70 r,o 1,70 l,<l0 0,75 60 2p5 1,65 0,90 70 2,40 1,85 1,05 so 2,75 2,05 1,20 90 3,10 2,30 1,35 100 3,40 2,50 1,<l5 150 5,10 3,60 2,20 200 6,80 4.70 2,90 250 8,20 5;55 3,65 300 9,60 6,40 4,35 350 11,- 7,20 5,10 400 l2,40 8,05 5,80 4,50 13,55 8.75 6,55 500 H,70 n;40 7,25 600 17,- 10,80 8,70 700 19,30 12,20 10,15 800 21,60 13.55 11,60 1000 26,20 rn;ao 14,50 Evidentemente, i più direttamente avvantaggiati Sarebbero gli e1nigranti oltre oceano, e per il più lungo percorso medio che debbono cornpiere per recarsi ai posti <l'imbarco - co1ne si può desumere dagli specchietti statistici della distribuzione degli ~migranti. l?er regioni e dal numero di pattiti dai vari porti - e perchè, fino ad oggi, si ebbero uu trattan1ento peggiore di tariifct in confronto degli altri, non si capisce bene percliè, o anzi lo si ca– pisce benissimo se si rifletta che, soltanto pochi anni. fa, l'emigrazione era ritenuta una piaga so– ciale. ~fa anche l'emigrazione in Europa e nei paesi del :Thie<lite_rraneo e le 1nigrazioni interne ne av– vantaggerebbero in modo non disprezzabile, queste ulti1ne specialmente pei viaggi <li qualche· lun– ghezza, nei quali più si è costretti a far ricorso al trasporto in ferrovia ( 1 ), ed anche pei brevi per• corsi che verrebbero resi 1nolto più facili dai prezzi di trasporto quasi dimezzati. Di ciò, poi, non meùo dei lavoratorj, si avvantaggerebbero Je stesse in– dustrie agricole e quelle stagionali, J?el più facile concorso della· mano d'opera anche nei lavori di p00a durata e pel conseguente allargarsi della zona di migrazione. Nè si dica che, con tale facilitazione a tutta la massa emigrante ed immigrante, si verrebbe a smungere la già smunta vacca ferroviaria. Po– tremmo anche obiettare che, se tali scrupoli non hanno circa i due terzi <lei viaggiatori delle primè due classi - le quali, data l 1 utilizzazione dei posti, riuscirebbero passive anche con la tariffa ordinaria (1) Nel 1903, fra t lavoratori Immigrati In Lomellina per la monda del riso, so ne ebbero, rrn gli altri, J55 provenienti da Mantova, 8709 da Piacenza, 1906 da Reggio I:mll1a, 538 da Modena, 125 da Bo– logna, 208 da J.'errara, 128 da Genova, 135 da Arezzo; e, nel Circon– darlo di Novara, 100 lmm1granti da Cremona, 100 da 'Mnntova, 651!:da P!o.cenza, 144-cta Reggio Rmllla, 31 da Bologna, 138 da f'errarn, l:!6 da 0-enova. BibliotecaGino Bianco - sarebbe strano pretenderli dal proletariato e dai suoi rappresentanti. Ma, fortunatamente, non c'è bisogno di ricorrere a tali ritorsioni. Si può affer– mare con sicurezza che il trasporto a tariffa 1nili– tare dei lavoratori in comitiva, diretti all'estero o a\Finterno, se pure in minor misura, sarebbe pur sempre redditizio per·l'Amministrazione ferroviaria. Abbiamo un po' insistito nell'esposizione dei dati riguardanU Je varie correnti 1nigratorie, appunto perchè ci. premeva che si potesse facilmente rile– vare c01ne esse siano distribuite, durante l'anno, fra i varì porti d'imbarco, i punti rli confine e le regioni italiane d'immigrazione, con regolarità tale da non creare sensihili maggiori necessità nei mezzi normali di. trasporto i~ ferrovia, anche là ove si accentrano - come nelle provincie di Navara e Pavia per la monda del riso - parecchie decine di migliaia di lavoratori. GU emigranti, viaggiando in terza classe, riuniti in piccole comitive, e senza alcuna più modesta pretesa, si accomodano in modo tal volta inverosi- 1nile nelle carrozze, e rappresentano 1 quasi sempre, un elemento di buona utilizzazione dei posti dispo– nibili che altrimenti viaggierebbero a vuoto. Spessissimo la spesa supplementare di trasporto, facente loro carico, è qua.si nulla. Ma, anche am– n1esso che essi venissero tutti trasportati con treni appositi e a tariffa militare, ripagherebbero abba– stanza bene Ja spesa necessaria per la messa in marcia di un t-reno in più, la quale, nei limiti di elasticità che offre l'organizzazione del serVizio, può essere valnt.ata, in Italia, da 1,50 a 2 lire, second_o la natura, la composizione del treno, il profilo della linea, ecc. (1). Ora un convoglio, composto di 20 veicoli a com– partimenti, può offrire dai 600 agli 800 posti, e - quando è utilizzato come nei trasporti dei brac– ?ianti1 pei quali si usano, pur troppo, spesso anche 1 carn bestiame: cavalli 8, ttamini 40 - il costo per vjaggiatore-cbilornetro scende a meno di un centesimo. E ciò ne sembra che basti - anche volendo tra– lasciare tutte le altre considerazioni d'ordine eco– uornico e sociale che non possO!lOesser trascurate - a dimostrare come la estensione della tariffa militare a tutti i trasporti .ferroviarii òegli e1ni– granti e delle loro robe risponda atl un criterio onesto e doveroso òi giustizia distributiva. L'esercizio ferroviario cli Stato, per controbilan– ciare le perdite <lovute - volenrlo tacer rl'altro - ai viaggi ridotti o gratuiti concessi nel le pri– me due classi a ta.n~Lvagabondi e ad_ altrettanti scrocconi, non può e non deve far conto sui sold.i stillanti sudore e lacri1ne, che può spillare angari- . camente in più dai diseredati che il suolo faticoso della pa.tria esprime dal proprio seno e sospinge,, per le vie del m,ondo, alle leconde opere della pace. GtNO BAGLJONI. ( 1) Yecti t,'. TAJANI: Tariffe fer1·oviarie. ROMA ELEORGANIZZAZIONI CRISTIA IN GERMANIA .Alla Camera i clericali lottano per ottenere la rap– presentanza delle loro Leghe nel Consiglio dell'Ufficio del lavoro, in nome della eguaglianza e della libertà ·sindacale. Da più parti gli oratori contrarì hanno fatto rilevare. il carattere confessionale e politico delle Leghe cattoliche. Non sara, dunque, senza interesse tl ricord~re quale sia il contegno del Vaticano rispetto alle organizzazioni

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