Critica Sociale - Anno XXI - n. 10 - 16 maggio 1911

Critica Sociale fl/VIS1'.II QUllvDICIN.IILE DEL S(JC/.IILISM(J Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO:Portici Galleria V. E., 23 Anno XXI - N. 10 Non si venlle a nttntm•i se1Ja'l'ati Milano, 16 maggio 1911 SOMMARIO Politica ed Attualità. Rlleggwdo Marx (AYV. TULLIO COLUCCI). L 1 n/Umo Cougresso socia/i.sta francese e ·L co11(!tttt l11tenwziouau (Pror. 010\'ANNI Mtmr.ONI). lt mo11ot)oilo ae//e asslc1trazlo11L: I. Come lo Stato organtzunì li mo– ,iopolto; H. Asstc1wazLt>11t popo/ai·L; ITL Lo Sfato di. fronte (tt contratti esistenti (L'ASSICURA1'0RE), U,1 caso fiJ)Lco di lotta di classe: la sommossa dei vtgnatuo/1. frm1- cest (Dott. GIULIO PUOLu:se). - PvstLtln {lJA CRITICA), Studi economici e sociologie!. Pe1· 1111a sa(Jgta poUtica fet·-rovlarta det tt-aspot·U: H. J g1·011di-1110- vtmena mi,grrit01·ti; L'impo,·ta11za sociale det fe11onHmo mtgnt• torio; le concessi011·i. fel'rovt<w/.e ntt11aU e UH emlgrm1tt ,· La co11- cesslo11e unlca aa dom011dm·e pe,· gtL emigranti (Orno IlAGLIONl). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Roma e le 01·gani.zzazio11i. crtsHc111e in Germania (f. p.). Fra Ubd e Riviste: Lettere lgnorA.te di Lassnlle sulla " logge di bronzo " e sulla monm·chla (f. p.). BJ.bHoteca at p,·opaganaa. ~IùEGGEN.00 lVIARX Io non so tacere l'impressione sintetica da mc riportata in una recente rilettura del Capitale cli Marx. Mi è parso di trovarmi jn presenza cli un uomo lenorizznlo da avvenimenti inauditi: sollo ln cui immediata suagcslione ep;li abbia pensato e scritto; della cui violinza egli abbia voluto lrionfal'e, qun~i vendic:wsi, dissezionandola con formule rnalemat1- chc cd clcvunclo il baluardo delle proprie costru– zioni economiche. Il cruento esordio del capitalismo $i è, nel po– deroso cervello di lui, ripercosso mediante un'eco formidabile, dalla quale noi Lutti fummo vinti cd i1)cbbrinti un lct'npo, e siamo ancor og-p;i mislcrio– snmcnle affascinali ... i\ 1 [ar.·x fucina le proprie teo– riche in quel primo e più lurbi.noso fragore. d'una battaglia indomnbile, nllorchè l'inerme esistenza prolclnria,. mulilnla, clelurpata, frantumala, sàn– cruina e clolora senza posa e senza scampo, o dc' ~uoi tormenti e delle sue miserie cementa i fastigi della vittoria borghese. Quelle teoriche hanno per ciò una innegabile prcrnessa psico!og-icn; più an– cora, hanno una vera e propria base scnlimentale. Nel sislema capitalistico è insila una i.niqu.itèt pro– foncln, In quale occorreva ricercare e denudare: spccialmcnlc per contrnpporvi un altro sistema so– ciale, fondalo su basi diverse, nel quale l'cquit.J parlamentare dominasse e rifulgesse. Jl problema psicologico che si prcscnlò a .Marx non. dovè essere altro che questo: condannare la soc1cli1 attuale, dilacerala dal dissidio economico, lumeggiando un lipo iclcnlc di societò, in cui al lavorntorc fosse attribuilo il prodotto integr'alc del proprio lavoro. Marx aclaLLòla sua dimostrazione scientifica a quc- BibliotecaGino Bianco sta esigenza psicologica, mis~ a servizio. la sua clia– lcLLica portentosa alla supcrrorc ncccss,t/1 elci suo spirito. Egli - da maestro c1ual'cra - non_ ebbe che da sapienlcmcntc maneggiare glL s~rumenl1 dol~ lrinali fornitigli dng·lL economisti suol nnLe~esson e suoi contemporanei, e specinlmcnlc d!J. H1cnrclo: Le sue teorie economiche - e dico verità da luLt1 ammessa - non furono che l'ulilizzazionc. lo svi– luppo e il compimenlo elci w~rmi te?1·icì diffusi frammcntnriamcntc ccl anche 1navverl1lnmcnte da pensalor·i dell'epoca in cui il capitalismo affermò con furore il proprio dominio sul mondo. La Olo– sofìa hcgeliann., cli cui, nltraverso 1l Feucrb~ch, Marx fu imbcvnlo, improntò poi dello specwlc metodo dinlellico ogni suo rn.gionnmenlo, che pn_rve nrticolalo in lerribili membra d'acciaio, e fu 11-to di aculc insidie logiche e di laceranti. punte nvv~– lcnatc. Dalla rivoluzione franéesc egh assunse 111 ultimo il modello ideale della futura rivoluzione prolclaria. La borghesia, che eia quella ebbe ori– o·inc aveva suscitalo forze indomnbili, nvcva po– ;Lo 'problemi da Ìei insolubili. Com'essa abbatlè ii feudalismo, così, il proletariato avrebbe abbat– tuto il presente ordine sociale, che dalla necessità del suo medesimo processo economico dcrivnvn la propria condanna inesorabile e la propria soppres– sione defìnitiva. Una nuova érn sarebbe sorta~ l'era del larnl'O redento. La concezione di Marx è tulla permeata cli con– tenuto clico. Anche l'indagine economica·, che pare debba esserne immune, n'è invece impregnatn e salurn: forse più dell'indagine purmncnlc sloricn. Così la teoria del valore risolventesi in Jnvoro: equazione puramente etica, colorala di fo,ti lintc scnlimcntali. Così Lutti i corollarì, che eia quella discendono: primo, fra gli allri, la tesi dello sfrut~ lamento implicito nella nozione del profitto: test insusceUibilc di qualsiasi clrfinila comprensione e dichiarazione economica. Tullo ciò appnrc più chiaro, qualora si rjcorcli che base d'ogni procc– climenlo marxislico è la inespressa vnlulnzione com– pnroliva tr:1 dt1e socielù: In capitalistica e la co– munislica; l'unn renle e vissuta, l'nllra ideale e so– gnata; delle quali, la prirnn non è mai npprofon– dita e spiegata in sè e per sè, ma solo nei riflessi della luce mistica irradiala dalla seconda. Ma non imporla clic il T\[arx scg-ua Inie mclodo jn ogni frammento della sua grnndc investigazione: bnsta che il principio del valore-lrworo, dal quale, co– m'è noto, egli parte, sia slnlo ricavato da quella indagine coml)nrnliva, l)Crchè t.ultn la cosLruzionc risenta della fallacia del procedimento. Jl quale fu ritenuto scicntifìco fìno n quando non fu lndovi– nato e smonlnto il congegno che lo movcvn. Decisamente. l'analisi economica di Marx qli for– nisce un nusilio lroppo scarso, perché c~di possa - per e sa soltanto - del Lutto evincersi dal so– cialismo che lo precedcllc, dal socialismo utopi– stico. La incrollabile precisione cli quell'analisi fu il sogno i_riclcsconte e fol'lunnlo di un'.~r~ lroppo breve. Po, lutto fu travolto. Le audaci impalca-

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