Critica Sociale - Anno XX - n. 23 - 1 dicembre 1910

CRITICA SOCIALE 355 che i primi tre giorni di malattia siano sempre una frode, evitabile con altre cautele, dcl,.:'liag-cnti delle ferrovie. - Vi è qunlcosn di ben altrimenti gra\'C e iue8plicnbi\e, Non pili tardi di ieri, ai ropprescntanti del Sin– dacato, venuti alla capitalo dopo aver lanciato il ,·eferendum da cui può SCltturiro l'o:struzionismo o lo sciopero, 11011. Sacchi accordava - sarcbho piì.1 esatto dire: sollecitava - un amichc,·olo colloquio. Non noi certo, come altri farÌL, lo accuseremo di a,·ore con ciò dirninuitu l'autoritÌL dello Stato; la qua!e crede– remmo anzi rin\'il,!oritn .Jalla attestazione ,u uno s1>irito conciliativo degno· di og-ni encomio, di un onesto o sem1,ro tempestivo desiderio di resipiscenze rng-ione\'oli. Ma lo scopo di quel colloquio 11011 potò essere, come si pretese, il desiderio cli ciliarimcnti, che il 11101,ivntoordine del giorno elci Sir1drcato e le in– numerevoli mnnifestaz.ioni <lei Comiz.i avevano giù fatto pervenire, con esuheranz11, al Ministro. li ai• l!llificato di quel colloquio - troppi se~.nli d'altronde lo confermano. che a nessun lltteuto osservatore po• trnnuo srug).:'iro - non potè eai;crc che quello di un artidamento, sia pure entro conflui determinati, dato nl personale. Ma a qualsiasi serio affidamento osterebbe la pre• giudiziale del limite finnnzinrio in:mpernhile 1 che, anche immediatamente dopo quel colloquio, il Go– verno faceva confermare dulia stampa ufficiosa ed amica. Perchè - è necessario stabilirlo hcn chiaro - tutte lo lacune lamentato nel prog-etto, all'infuori del· l'amnistia. e di qualche minoro riforma disciplinare - tutte, non esclusi <1uogli stessi pr0V\'edimenti elio si pretendono reg'olamentari, come ltL modificaz.ione dei turni di servizio - si risolvono in milioni, e in molti milioni. L'aritmetica non è un'opinione. Non esemplifichiamo, poichè dello critiche al pro– getto è inondata la stampi, quotidiana, e ciascuno IHIÒ ricordare o confrontare focilrnente. Qui dunque è un equivoco, elle è urgente pcl Gruppo socialista cli chiarire e di risolvere, per dc– tonninaro in conseguenza il proprio attc,!,{giamento, di fronte al progetto di logge, ai ferrovieri ed al Governo. Perchè, se fu ben consigliato il GrupJ>O socialistn a porsi nettamente a traverso, per la parola di qual– cuno de' suoi membri più autorovoli, a deliberazioni impulsive e preci1>itose, che il 1>roletnriato ferroviario minacciava di ,,rendere anche in proprio danno - se sarebbe sempre per esso 1111 dovere, sfidare l'im– J>Opolariti11 shl per resistere a cupidigie eccessive di Ciltegorie, sia per difcudcre di queste gli interm1si le~ittimi contro ostilità in~iust.itìcate di qualunque parte, della piazza come ciel palazzo - non è am– missibile che il suo atteggiirn1ento possa cresimare anche lontanamente il sos1>ctto o l'insinuazione, che esso, per altri fini, importauti qullnto si voglia, possa mai prf'stilrsì a coprire, in danno di un gruppo cli la,•orutori che chiedono giustizia, quella che sarebbe - sia pure non intenzionalmente eia parte del Mi– nistro - 11111\ vera e propria mistificazione. Dissipare questo equh•oco, senza ritardo, ci sembra dunque il primo dO\'Cre del Gruppo socialista pnr– lnrncntare. I~ un altro dovere semhra a noi gli si imponga, che proporremo alle sue prossimo deliberazioni col– lo~iali. li progetto accenna n. ricavare unfl economia com– peusntrice di 14, dei 21 111ilio11i nominali (ahi <1uanto nominali!) promessi ai ferro,·ieri 1 ,!alla riforma del l'ordinamento generale. Di tale riforma esso accenna soltanto le linee generaliss'mc: 1'1\bolizione dei Com• 1nutimeuti 1 la riduzione dei Servizi ccnt.rnlì, l'istitu• zione di quattro Direzioni d'esercizio. Come debba concretarsi, la legge non dice, non dirà quindi la Heluziono 110n nncora pubblicata; solo questo sap– piamo, che lit determinazione sarà fatta per decreti rouli. affidata cioè a quclhL stessa hurocrazi1t, cui dob· hiumo. coi prodigi dei migliornmouti <lei personale, b~ presente elcf,tntiasi 1u11ministra.th •11 1 la corsa ac– celerata ul fallimento dcll'uz.iencla, e della quale conosciamo. per tante prove. le c111>idigio insipienti e dilupidlltrici. U1rn 1110.tcriacosì susccttihilc di 1,rcsentare delu– sioni e sorprese - poichè semplificazione e dec,rntra– mcnto non sono nitro che hci nomi sonanti, O\'e non si indnghino tutti i particolari dell'effettuazione - non può essere sottrattn all'esame del Parlame1ito, nè dev'essere decisa da questo in eo1111essionecon l'ar• gomcnto dei mi,!!lioramonti economici, hl cui urgenza 11011 permette lunghe discussioni preventive, e il cui influsso politico 11011 potrohhe che offuscilre, nel– l'Asscmh!ca lc~islativa, la !!Crcnità tecnica necessaria a delihcrazioni ponderute, Gi;.. t1·oppo il geloso patrimonio ferroviario dello Stato ru Ol!i;ctto di efpe1·ime11/a in co,·pore vili, pcrchè- sia lecito consentire più oltre il cuor legtioro agli arbitri del potere esecutivo. Lo stesso, e a maggior ragione, diciamo dell'au– toriz1.a1.ionc, conten111a nell'art. 15 del progetto, alla spesa di 5C milioni per la scorta di 8000 nuovi carri, la cui necessità (basterebhc ull111opo ricordare lo stut.lio del Baglioni da noi pubblicalo) è per lo meno molto discutibile, e che allo stesso .Dc Viti De Marco, frn. gli nitri, parvero piuttosto un'offa gettata alla shlerurg-i.l na1.ionale. Noi pensiamo quindi che tutta questa materia dchha essere stralciata dul progetto e rinviata t, mng!:iori e più pacate indagini. 1:; il rinvio non vuol essere un comodo mozz.o di liberarci da una spi– nos l (1uestione, ma riconnettersi alla necessità di quell'esame profondo sugli ordinamenti dei ser\'izi puhhlici, del cprnle dicevamo in 1>rincipio, e sul quale un'ultl'ft volta ilH'ochiamo l'attenzione e l'iuteressa– mento di tutto il partito. Che se ad e:sso il Ministero persistesse ad opporre qucll'ostl'uzionismo passivo o tcmporeggiatore 1 che ha tutto le qualità ciel cl)nicgo illl'infuori del coraggio e del hl sincerità; ben dovrebb'csscrc un coetficientc anche questo a determinare l'atteggiamento del Gruppo e del Partito, di fronte alhl presente situa– zione del Parlamento e del Governo. LA CHITICA SOCIALf:. OL[T!CA INTEl'tNAZIONALE PRELUDIO Lo scritto, che pubblichiamo, del dott. Mario Govi di Modena - che il successivo articolo del nostro Storcili integra e non contraddice - può parere superato dalla risposta che il Ministro degli Esteri, on. cli San Oiuliano, diede al Bi8solati nella tornata parlamentare del 2 corrente dicembre. Ma l'argo– mento non è di quelli che seppellisca la risposta evu!:liva di un Ministro: perciò diamo corso all'arti– colo, che cm scritto parecchi giorni prima di quel!tt discussione. Soltitnto la cavatina del diplomatico Mnrchese, che in sostanza si ricusò alla proposta iniziativa di ne• corda rsi con l'Austria per una Cou ferenza intern,L– zionale diretta al parziale dhrnrmo, e lo fece asso– ciandosi alla dichiarazione del suo collega austriaco che" ~li armarnentr cieli'Austrin- Ungheritt e dell1Jtalia non sono diretti gli uni contro gli altri, ed è iute•

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