Critica Sociale - Anno XIX - n. 1 - 1 gennaio 1909

CRITICA SOCIALE di cui solo una minima pari• è coperta dalla ri,ervn. I Ir1•o~on11·su10 Qnos11·0110 bal•an1·•a oIntornaz1'ona1 Ad esempio, il solo capitale azionarlo delle Società in- IJUIJ , I.I lJ lt \J U U dustriali e commerciali tedesche (Statisti~· des De1ìtschw ( .Re1>lica al tlott. Anyelo Jrtvante) Reichs, 1908) è valutato a M. 14.2IS.829.000: di questa cifra solo il 20 '/ 0 ia media è dife!IO da riserva. 11 va– lore capitale delle azioni italiane opera.te in Borsa si aggira sui 5 miliardi di lire: ma beo poche Società rag• giungono effettivamente il quinto della riserva. )fa questo non ci dà ancora un'idea del movimento di capitale oho si ronda sul credito. J~isogna avvicinarsi alle Clea1·ing-Houses per capire li significato di quel ter– mine: ai 300 miliardi di lire, transatti annualmente alla Stanz.a di Compensaz.looe di Londra; ni 280 compensatl a New• York e giù glù sino ai 20 miliardi annui medi della Stanza di ~[ilnno, per comprendere a qual filo sia sospesa tutta la nostra vita odierna, Ora, immaginiamo tutta l'Europa, squassata d'un colpo dall'emozione di unn guerra generale: teniamo conto di I quell'enorme deglutizione improvvisa del dio 1farte della metà di tutto l'oro circolante nelle nazioni europee: i titoli pubblici prl:iclpitati di quindici, di venti punti: Il corso forzoso dichiarato in tutti gli Stati: lo scadenze trimestrali e semestrali all'estero, non più pagabili in carta, ma in oro, e qulndl l'affannosa concorrenza fra l singoli Go,•erni o I cittadini sul mercato di quel me– tallo: il rallentamento improvviso e mostruoso di tutti quel mezzi internazionali invisibili, come dice il Giffen, con cui si saldano lo bilancia commerciali - noli di trasporto, viaggi di rorestieri, rimesse di emigranti; la navigazione divenuta quasi un mitoj le consegne di merci e di valori a termine prorogate; i bilanci di previsione rovesciati i 0 1 1n poco tempo, tutto Il risparmio privato del mondo intero assorbito e insufficiente al bisoga\ Im– periosi della. guerra; il precipizio fulmineo di tutti l valori; i risparmiatori terrorizzati o tramuhti in sordidi usurai... . .Mettete tutto questo davanti agli occhi in una sintesi straordinaria sl 1 ma per nulla retorica nè esogerata, e la conclusione sl imporrà 1 iudèrettlbile: Una guerra europea, all1 stato 0U1tale dell'economia, è impossibile; dopo pochi mesi dalla dichiaratione di essa 1 sa1'ebbe se• gu2ta dal fallimento getiernle e si dovrebbet·o disarmare gli eserciti per Vassoluta impossibilità di mrwle,ierli. Una guerra europea è subordinata alla sicurezza di vi11ce,·e e11tro i primi sei mesi. Sicurezza molto problematica! . .. Il mondo borghese ò pieno di difetti, ma ha una grande qualità: la moneti costosa. E!l ò grazio ad essa che noi possiamo salutare con relativa serenità l'alba del 190!1. Spetta. al proletariato di effettuare quelle condizioni in· ternazionali in cui tutto il mondo, trasformato in un unico gigantesco mercato chiu10, possa faro senza della moneta costorn. Allora altre.iì si saranno realizzate lo condizioni necessarie e sufficienti por l'abolizione della barbarie guerriera. ATTll,10 CABIA'l'I. Abbiamo sollo i to,·chi: G. SALVÉMINI Suffragio universale Questione Ineridionale e Riforinisino. Opuscolo di pag. 56, Centesimi 25. An· IO copie sconto 20 °lo• J. Da "spettri di idee n e da nuvolaglie sentimen– tali non è certo frastornato il mio vecchio e caro amico di 'l'rieste, dott, Angelo Yivante, allorchè difende l'atteggiamento assnnto dai socialisti del– l'Austria nella questione \Jalcanicn. ]~gli ben sa che l'internazionalismo socialista non può, nè dove foudarsii come il pacifismo, sull'arena sfuggente delle declamazioui sent.imentali; il nostro internazionalismo deve nascere dalla concordia con– sapevole degli interessi: non esclude l'umanita.– rismo. tutt'altro; ma non lo nssume come punto di partenza, lo cerca come punto d 1 arrivo 1 e si sforza così di dargli una base e una forza di espau • sione, che manca del tutto al paciaiolismo. Esiste, dunque, fra il Yivante e me, un elemento intellettuale comune: il metotlo del ragionamento che rende utile una discussione. Perciò, discutiamo' * .. Cominciamo con lo sbaraz:r.are il terreno <la qual• che equivoco 1 il qnale potrebbe r iescire assai fasti– dioso. Il Viva.ate ha perfettamente ragione, quando at'• l'erma che " il proletariato, uato in questo Stato lPAustria] alla coscienza socialista e costretto a sudarci la vita, non può certo choisiJ• ses JJare,its, voglio dire scegliersi lo Stato borghese più omo– geneo o crearselo spezzettando quello che c'è; ma deve considerare lo Stato attuale come il feuomeno politico dell'oggi, e industriarsi a penetrarlo e a orientarlo, iu ogni campo 1 verso i propri inte– ressi n· - E i socialisti italiani dei paesi austriaci, lavorando coi socialisti delle altre nazionalità n. fare dell'Austria uno Stato 1lemocratico, inYece tli isterilirsi nell'irredentismo separatista caro ai ro– mantici mummificati e agli speculatori del nazio– nalismo, non solo provvedouo ottimamente agli interessi della nazionalità italiana nei loro paesi, eliminando il principale motivo della ostilità nu– trita dal Governo di Yienua contro gli italiani - ostilità, di cui profittano i tedeschi del Tirolo e gli slavi adriatici - ; ma provvedono anche ot– timamente agli interessi dell'Italia, in quanto con· solidauo lo Stato austriaco, dalla cui rovina, ora e per moltissimo tempo aucora e forse per sempre, noi avremo tutto rla perdere e nulla da guada– gnare, e spezzano le ali a quello stolto irredeutismo ph\zzaiolo, tanto caro alla nostra democrazia ram• mollita. che aspetta, da una primavera alPaltn1 1 dallo sfasciamento 1lell1Impero austro-ungarico la conquista dei " confini uaturali n· Conquista dei u confini naturali ,, significa con– quista del rl'rentino e dell'Istria. Ora, il Trentino - paese di popolazione itnliana compatta e nettamente <listiuta dalla popolazione tedesca del 'l'irolo - mentre 1 per le su~ condizioni ecouomiche, è in<lissolubilmente legato alla regione lombardo-veneta, non ha nessuna importanza vi– tale per i paesi tedeschi a cui è oggi legato: la sua unione amminislrativa al 'l'irolo e p:ilitica al– p Austria non è giustificata da nessuna considera– zione di giustizia, di equità 1 <li necessità: è un semplice fatto storico transitorio e ingiusto, in grazia del quale i tedeschi del Tirolo possono sfruttare g Fitaliani de l 'l'reutino, e Pesercito au– striaco può mmaccia.re l'Italia settentrionale. Anche il giorno, in cui il 'fr entino ottenesse dalPAnstria l 1 autouomia nmministratin.dal 'l'irolo 1 la questione trentina ne verrebbe attenuata, non eliminata i

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