Critica Sociale - Anno XVII - n. 3 - 1 febbraio 1907

48 OR11'ICA SOCIALE malgratlo delle semplificazioni un po' eccessive ilei fatti economici o delle approssimaziuni un po 1 grossolane, a Effertz resterà sempre il merito di aver chii1ramente rlefloito il conflitto tra l'interesse individuale e quello sociale, e ,li aver sistema.ticamente lumeggiato le brut– ture e le inòegnità morali dell'ordinamento attuale. e. m, Jl socialùmw all'estei·o. Secondo quanto scrive Io Streltzon ne.i Sozialistische Monasthefte, il 1mrt.ito socialista russo sarebbe presente– mente pervaso da due correnti, le quali manifestano le loro diverg(lnze tattiche o programmatich~ in tutte le questioni pubbliche dell'Impero moscovita. I Bolsclu.wiki credono che le forze rivoluzionarie necessarie per una lotta viltoriosa a favore della Costituente e dell'attua– zione della ReJ)ubblica democratica esistono di già 1 mentre i Mensche:oild sono delPavviso che tali forze de\'OOOnn– cora essere svilupJ)ate. Gli uni iiono saturi di rivoluzio• narismo romantico; gli altri ,•edono tutta l'insufficienza di organizrnzione della classe lavoratrice. A diffonder.) il rivoluzionarismo romantico ha contri– buito non i;oco il socialismo dell'Europa occidentale, cui spesso i rus~i si ispirano. "'l'raviati da informazioni in– complete e <la dottrine non fondato sui fatti, gli organi socialisti esteri assumano parecchie volte un atteggia– mento che non corrisponde per nulla alla realtà. Sa– rebbe un grau vantaggio per la democrazia sociale e per la lotta di liberazione russa se i compagni fossero un po' più riservati nell'esprimere la loro opinioni sugli intricati problemi rnssi. ,, '/.•** A parere del Vandcrveldo, la situn.zione morale e materiale del socialismo nel Belgio è in oggi soddisfa– cente. l deputati sociali.~ti - non ostante il sistema oli– garchico del voto plurimo - sono 3l su 166 i le orga– nizzazioni di mestiere si diffondono continuamente: la sola Federazione dei miuatori è forte di 60 mila soci; le Cooperative socialiste abbracoiano pili di 100 mila famiglie, che formano più di 5(10 mila consumatori; le istituzioni di cultura ed educazione popola.re aumentano senza posa. La grande battaglia cho dovrà sostenere prossimamente il partito socialista helga sarà diretta all'abolizione del voto plurimo. Guardando alla situazione politica generale c'è motivo a sperare che il principio 11 ogni uomo 1m voto 11 troverà fra no11molto la sua rea• lizzazione anche nel Ileigio (Sozialistische Mo11atshefte, dicembre 1906). . . . Lo origini del movimento socialista nella 1tc1rnbblica Argentina rimontano a una ventina d'anni fa. Il primo giornale di pa.rtito venne fondato nel 1894 a Buenos Aires. Al primo <Jongre~so nazionale tenutosi nel 1896 erano rappresentiiti 10 gr1tppi; questi nel 1903 erano saliti a 30. Oggi un deputato socialista si trova nel Parlamento argentino nella persona ili A. -Palacios. Il sorgere e Paff"ermarsi del partito socialista ha de– terminato nuovi orientamenti nella vita politièa della Repubblica; le riforme sociali e la legislazione operaia ne riceV'ettero il massimo impulso. Naturalmente il partito socialista dell'Argentina è di• viso io diverse tendenze, le quali però non ne hanno mai minacciato l'unità. 1 ' Coloro che si aspettano tutto dall'azione parlamentare e coloro che ripongono tutte le loro speranze nella lotta sindacale s'accorgeranno presto che questi due metodi si integrano a vicenda. ,, Il movimento socialista argentino rappresenta una sintesi della vivace fantasia italiana o della calma or– ganizzatrice tedesca. I suoi adepti sono in grandissima maggioranza reclutati tra le popolazioni immigrate: la propaganda non ha ancora fatto breccia nell'elemento indigeno. (Soziat. Monatshefte; gennaio 1907). e, m. * * • Lei p1·evisione <leilatti socinli. Nel cozzo degli interessi, nel turbine delle passioni, nell'intricato viluppo di fenomeni 1 di azioni e reazioni, di attriti e di lotte, di conflitti e di consensi, di armonie e di antagonismi ond'è intessuta la vita sooiale, è pos– sibile formulare una qualsiasi previsione storica intorno alPandamento cbe saranno per prendere gli avvenimenti nel futuro prossimo o remoto? VI AOnonella vita col– lettiva modi e forme costanti che, traverso epoche di– verse, infondano a questa un carattere generale di per– sistenza, in guisa da resistere, nelle manifestazioni più notevoli e sostanziali, al flusso rapinatore della storia? E in quali limiti devono essere contenute le profezie sociali, affinchè non si navighi nel regao fantasioso del• l'utopia? Hanno ragione gli scettici, i quali negano la possibilità di scoprire leggi o tendenze nella società, oppure ha una qualche base positiva l'istinto prepotente dell'umanità di squarciare il denso velo sotto cui si cela l'Iride misteriosa del futuro ? E, nel foggiare la visione del futuro, quali elementi storici, scientiflci e psicologici dobbiamo noi utilizzare? A queste ed altrettali domande cerca di rispondere il Limentani in una recentissima. pubblicazione ( 1 ), ehe vuol essere a un tempo nna critica dell'uso che si è fatto fin qui delle uniformità sociologiche al fine di ènunciar previsioni (intendendosi come previsione la profezia di avvenimenti remoti), e un tentativo di additar in quali modi possiamo dedurre dalla esperienza. indi– cazioni probabili intorno allo svolgimento avvenire delle attività. sociali, e a quali regole dobbiamo attenerci per raccogliere messe copiosa di risultati positivi e di pra– ttei ammaestramenti. L'argomento è di capitale importanza per la sooiologia ect anche per la politica. Ogni partito politico, infatti, che non si chiucta nelle linee di un programma gretta– mente conservatore e non ai avvilisca nella adorazione sistematica del fatto compiuto, ba la sua ragion d'essere soltanto noi riconoscimento della probabilità. di una data trasformazione sociale desiderata. La dottrina so– cialista poi, come beno avverte l'autore, non è in fondo se non un vasto sistema, fondato sulla critica della co– stituzione economica odierna, di previ,jioni, d'indole 11io;•fologica, relative alla decadenza necessaria della proprietà privata e alla forma che dovrà assumere cor– relativamente la CO!>tituzionesociale della umanità civile. li Limentani, che è un seguace del·positìvismo ardi– ghiano, non sì accontenta di assegnare teoricamente i limiti e i fondamenti della previsione sociologica, ma, nelle ultime pagine del suo studio, con eletta ispirazione kantiana, acolpiece il tipo ideale della condotta di un uomo politico mediante la. forma di questo imperativo categorico: 11 agisci.come se la p1·evisionedello stato so– ciale possibile, da te t·itenuto sommamente desiderabile, fosse certa ili modo assoluto ,,. Cotesto è certo un tipo astratto di uomo politico: ma ad esso devono tentare di avvicinarsi s11pratutto coloro che perseguono una idealità sociale, implicante un profondo mutamento nei rapporti umani. Il Limentaui sa ordinar bene la materia e mostra una preJlarn.zione scientiftea e filosofica sufflcente a trattare l'arduo argomento; egli è una individualità, che cre– diamo non anctrà confusa e travolta nella dilagante colluvie degli scrittori di ~ociologia.. e. m, (') L. Lrnt:NTANI: Lapre11•sio11e ae• faW soci,a/i,, Torlno 1Docou, 1907. Raccomandiamoa tutti i nostri letto,·igli abbo11amenti cumulativi, convenientissimi,della CRITICA SOCIALE: col Tempo di. Milano: anno L. 22, semestre L. 12; coll'Avanti di Roma: aww L. 22 1 semestre L. 11. i Colla Vita di Roma: esclusivamente annuo L. 20. I CIMITERI DEI VIVI Discorso di FILIPPO TURA1'I alla Camera dei deputati per la riforma carceraria Cent. 20 (presso la CrUica Sociale). Grust:PPE RlOAMONTI, gerente •responsabile. imano, S0/1 1m - Tipografi.a Operai (Soo. ooop.J, o. Vltt, Em. 12·16,

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