Critica Sociale - Anno XVII - n. 3 - 1 febbraio 1907

Critica Sociale fy/V/S7' .Il QU/NtJ/C/N.llLE tJEL SOCI.IILISMO Nel Regno: .Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lei/ere e vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XVII - N. 3 ~lfon, si vcude a nunurri se1xu·ali, MIiano, 1° febbraio 1907. Rinnoviamo viva preghiera ai no .... stri cortesi lettori di volerci inviare l'importo dell"abbonamento, onde evi– tarci il disordine amministrativo che proviene dal ritardo dei versamenti e delle inscrizioni. SOMMAb!IO Politica ed Attualità. Son taubo ! (l,A CRITICA !ò!OCIALV.). J,<i 9(11'0/a d'ordlt1t {DOII. OARZI,\ CASSOLA). Lo scocco dtl SOCl<ll~mo ltdtlcO {(\'.\'i08 BOSOJiil). J>roblt111ldtl lavo,·o: La eonnenltà. del problemi del lavoro (Prof. G10- VAli'.Sl ll0li'.Tl:3'1ART!SI). - J►rotozlonlsmo O llber-, IICRmbto 1101 pro\ctarlato (Alilll,CARY.STORCUII.- La psicologia dell'organizza. zlone federale ,1.n·10 MARCHETTO. Ptr la &11ola (I. DONOXI) Studi economici .e sociologici. Lo Stato d' Lo11d1·n (Dott. ANOF.LO CRF.Sl'I). fA flll(ltl7;(1 h1qltst alla fl11t dtl 8ttOIO XYJll(Pror. JACOPO T!YAROXI). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. La comtdia d' tt/1 plor,wll-fta ((Pror. 1,. ~r. llOTTA:/lZI). c,-o,,aca Soc,nlt: I, lndu9trl,l della panlflcfu:lono o n lavoro notturno del fornai ( Prof. t-'. l'AUI.IARI). Fra Libri. t Rivi. i.te: "' l,Rtln1 O Rnglosasaonl ,, di N. Col(rjC11111i. (E. llAR• CHIOLI). - R d11eazlone economica (e. 111.) - Antagonismi econo• miei (t. 111.)- I! soolullsmo all'estero (t. 111.)- La prc\•lsione del ratti sootnll (e, 111.). "NON TACEBO!,, Ci siamo. Da piit, anni ci aUerulecamo il oto, ·no in cui - wua ptalla(ol"lna delle cosi dette " agitazioni " - sa,·ebbestata posta, i,1. J)J· im.li li,wa, l' 1 ' agita:;ione anticlericale :i· E questo gionio atte,ideuuno con 1tn senso di angoscia 1·asse{Jnata: come e espia– zione i1vlep1·ecabile rii peccali ,ion ,wstri. Am·emuw docuto vassw·e anche pc1· di li. l""i·a le tante agi– tazioni fonnali, piene di vento, che non cavano un 1·agno dal buco, che si generano Cuna l'alt1·a per effetto necessario della lo,·o stessa nullaauine, am·enimo (tov-uto subil·e a,tche questa. Senza vo– glia, mu non c·è l'l,nedio. Nec tecum, nec siue te. Non am ·emnw potuto nè eoilw·ta, ,iè astenercene. Quanti mesi o quanti anni vt dom·emo sciupa1·e? ('o,n.imque, i fati t1·asci,iano. i: da assai tempo che i partiti avanzati, in Italia, si condannano <la se stessi atl'inle1·essante J)assatempo (li imita1·c te infelici fio lie ai Dauao. }!,' pa1'e che il (Jim·no sia spuntato, o presso a spuntare. L'Avanti! - dall'antica intransigenza - è gi<i vassato a soste,w,·e i JJ1·ogrwn1ni piU democralico-b01·gl1esi, e canticledcalismo - ma. gw•i massonico - ne è un caposaldo inevitabile. Leonidct Bissatali, l'altro giorno, nel Tempo, a p,·oposito <leltele~ione <li JJantolino, presagiva e auspicava i ,tue 01·anai blocchi politici - clel"i– 'cate e anNcteJ'icale - del secondo (lei quali anima e nucleo aov1•e/Jl/esse1·c la pw·te wcialista. Il che, se non p1·0JJJ·io p1·ovato, anche potrebb 1 esse1·e -ve1·0. L' intei ·essante, · pe1· noi, è vede1·e,come i socialisti - partilo, come oonirn. sa, di svpposti mate,•ia– listi storici ed economici - inte,idano cotesta che, con parola che sa di mwitco,iiio, a·mano chiamare u agfta::.ione ,,. I sintom,i p1·emonitod sai·ebbero questi: Il 17 febbnlio, in uo,na ed all,·o,;e, si te1Tanno grandiose 1n·ocesSioni - la parola, anch·essa, è sig,ii/icante- 1•ispetli1.:amentealla statua di Gio,·• dano BJ·ww e ai suoi succedanei. I JJ>·eti01·ga– ni:;:;e1·anno ({elle conh·op,·ocessioni, cooie s'è già fatto a 1\filano. Le Quesll.o-e ·vigile1·anno che i due co1·tei pos.stbilmenle non s'inconh·ino, e non cor- 1·a,10 t>·oppi scappellotti, nè in nome ai aio, nè in nome di satanasso. Sat·à fatta una 01·an({e clistribuzione di numeri invenduti dell'Asino - e verr·anno issati come ban(liere. Oi· avnie,ie che a quei deputali, i quali - an• ticte,·icali, anticattolici e 1naga1•i antireligiosi nel p1·ofondo dell'anima - non a,nano eccesstvamente coteste slJandierate, e, in ogni caso 1 non credendo ch·esse aagiun{Jano rnenom.amente atced'l.(,cazione scienli(ica e razionalista del popolo, di questo non fanno oiiste,·o, si avventa l'accusa, o l'insinua– zione, di esse1·c anticlericali tepidi e di volersi tener buo,ii i pa,.,.oci e gli scaccini dei lo1·0 Col– legi. Un uzelodo (li JJOlemtca anche questo, come tanti all,·i. Questo avvenne a Luigi Liccchini - che aderi al Comitato ,·omano con esp1·esse1·iserve - e a Scipione JJ01·ghese - che, pe1· le stesse riserve, non vi (uteri - e potrà avveni1•e anche a noi. La verità è - almeno per quel che ci 1~iguarda pe1·sonalmente - che noi non fi,mmo e non vo· gliamo diventa1·e u anticle;·tcali ,, a quel modo che conviene ai pJ·eU che noi lo sia1no e neppure a quel rnoctocheconviene alla I.J01''ghesta 1·eazionaria. Il nosl1·0 pensiero, in questa m,ateria, lo accen– nanimo /.Ji •evemente, nel numero scorso, in una postilla atca,·ttcolo di Luigi Sutto. Non aùbiarno nulla eia niuta1·vi, nia av1·emo certamente occa– sione di sviluppa1'to. Noi teniamo fede al concetto socialista, per il

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