Critica Sociale - Anno XIII - n. 6 - 16 marzo 1903

90 CRl1'1CA SOCIAL8 mentre, su1>poncnclo il minimo saggio del 4 •1. di in– teresse pel mutuo, do,•rnnno 1>agarsi60 milioni annui. E i ca1>itali necessari dove si troveranno? e gli in– teressi come si pagheranno? E lo annate sfavorevoli per meteore e 1>crcrisi di consumo, come si su1>ere– ranno, intanto che si compie la trasformazione? Si vorrà forse sui:;-geriro qualche temporanea coltura consociota, ad es. quella di certe leguminose da foraggio o del cotone. Ma, oltreehè la coltivazione consociata del cotone non si 1>uÒpraticare che 1>ei elft11·a e quella co11ti11ua ti base ,li y1wIlu,·co e (rllmento 11evuole 2,i-30, le <tllrt, giusfll computi isfiluiti dallo seri• t·t11te ('l'n,tfolo cli rc<momu, rurolt, 1•recisamente quello citato dal )IR.Sè-Darl), cogliono le qmwutù seg11e11ti: Vigneto rrutteto intensivo del Napoletano . 90-100 n ,. Bila pugliese . . . . . 40-a0 Olh•eto coltivato intensiVRmcnte . . 60-iO AJ:rumeto J>alermitano . . . . . 200-240 Coltura ortense Irrigata molto intensiva . 200-250 (Pagg. 8-, della citata Relazione). primi anni e solo nelle plaghe pii, caldo, e Pestcn- Ora il lettore può giudicare: noi non abbiamo preso siono della forai;rgicrc suppone e impone l'adozione un "così solenne abbaglio"' nè u11 11 abbaglio ma- o l'estensione dell'allevamento del bestillme, il quale, gn1fico .,, scambiando" ora le 01>ereper gh abitanti, Il sua volht, richiede non 1>iccolcspese d'impianto e cd ora I km' 1>orgh Pttor1 °1' Bensì 11prof .\lasè– conclizioni spocinli di situniiono geografica o cli idro• Dtt11, spinto dtlila sua nutica fn:\~ola eh chf'cndcro non grafia, che non si riscontrano. sempre nel .\[ezzogiorno I lll scienza, ma lo ragioni dri suoi a1111c1 propr1etar'ì, d'Italia e nella 8icilia, o, per essere a 1>cnaproficuo, ha voluto equivocare fru. opera cli agricoltori e 111t• vuole il legame e il sussidio di altre industrie agri· mero di misi e porre a nostro carico l'equivoco suo! cole, In. casearia nel es. 1 - h~ quale, a volta sua, non Ora noi co111 1 ,1•erHliH.mo perfottnmente che l'amico 1>uò concepirsi come un'Industria d'occasione; - le e J)arento strettissimo dei ~rossi proprietari di ter• colture moderne intensive e rnzionali, degli agru- reni mantO\'ani, signor Masè-Dnri, abbia 1>otutuas– mcti1 dei frutteti, degli oliveti, dei vjgneti, sconsi• servire tnlmcnto il MrtslLDari professore di Economin. gliano ogni coltura, erbacea o non, coml)inata. e politica, d1t s1>in~crlo l'- difendel'C (con quelhL fortuna sussicliuria ad esse. Quindi, <1uesto rimedio tempo- che tutti sanno) i 1>ro1>rietaridella sua plaga claJle raneo, che può gcttnrisi avanti con gesto vittorioso, stringenti accuse di Vezznni o di Bonomi. Noi com· non è d11 suggerirsi in pnrticolnre da chi, e qui con \ prendinmo a11chc come lo abbia 1>otutospingerci eou sano criterio, non vuole che le nostre colture agri• sì grave scapito della sua famfl scientifica, a scrivere cole isteriliscano, con vecchi e antiscientifici metodi, , 1 uel suo libro a fnvore del dazio sul grano. che lo le risorse pii1 vere del paese ed i dettami della nuova I espose alle trionrali frecciate del valentissimo Giretti. scicmm agricola. \ Ma che, questa volta, l'anima proprietaria l'abbia Sicchò ora non rimane che la terza affermazione. avuta talmente vinta sul prorcssore, da indurlo ad (Coutlmu,). E. ~Llst-0,\IH. \ accusarci di un falso o di una leggerezza. c!1e non PSistono 1 questo nò comprendiamo, nò scusiamo, ~ COME I CRITICA Cabinti ed Einnudi ci Inviano la seguente replica al primo articolo del pror. Ma.,è-Dari: Il prof. Masò-Dari promette una serie di articoli contro il nostro lavoro. Benissimo! Eravamo pro1>a– rati allfLlottn, dal momento che " dulia diletbizione vana di accademici ,, propo11evnmo di passare a una ugitazionc concreta. E il 1>iaccrnostro dovrebbe es• sere t anto maggiore, porchè, proprio quando riceve• va.mo biglietti e lettere lusinghiere cli industriali, pronti a seguire il vessillo della libertà. economica, non ardivamo certo supporre che una. critica acerba ci potesse venire dal professore di J:]conomia politica all'Università di Modena. Avremmo atteso tuttavia sino alla fine delle sue escogitazioni scientifiche, se l'indole della prima. cri– tica1 tutta poggiata su un dato di fatto 1 non ci im• 1>oncssedi riSJ)()ncleresubito, per non restare ne1>– pure un istaòte sotto il 1,eso di una accusa che giuclichiluno ct1lunniosn. Noi 1·i1JOrtammo i11tegralmente e se112a la beuchè me,1oma mria.zioue un passo della Relazione elci cav. prof. O. .Bordiga, della. Scuola di Portici, fatta al Congresso degli Agricoltori e Orticoltori Ltaliaui (Firenze, IG-19 mt1ggio 1901), dal titolo: Vesporla– zione degU agr1011i, delle frutt<, fresche e secche, degli Ol'taggi, fio,·i e foglie('). }~ questo passo lo rico1)iamo, ad edificazione dei lettori: t~ poi di particolare ,·antaggio eccitare in ,.rn paese la tra.srormaziono della coltura erllncea e particolormento della estensiva a IJase di soli cercali in quelle arlJorea e ortense, perchò In tal modo si dà alimento ad una maggiore quantità. di lavoratori agricoli. lnratti, mentre la colfi,ra este,,sfm. y1·a11c11·ia 1wn esiye l'opera (non il nu• mero, JJror . .Mnsè-Darl !) che di 12 ci 14 ayl'icoli a<luW ver (') 8tam11ato dalla l'nlone COOperatln t:dttrlcti t11Roma. ci autorizzerebbe senz'altro a non entrare con hn in discussione. Ma 1>crdimostrare ni lettori quale sia, a parte la lealtà 1>olcmica,il valore scientifico del nostro cen_ soro, ci teniamo a. rilevare come, quand'anc? 1101 avessimo confuso la parola. 11w11ero c n opern, (11?llC? ripetiamo, non ci passò mai poi capo), le decluz1on1 che ne trasse Il prof. Mnsò•Dari si 1·iassmno110 i,i wt (lup.ficegrossola110 errore statistico ed economico. J.'crrorC' stati!1tico consiste in ciò, che in nessuna dello scienze fl!iiche o sociali ò lecito, senza tener conto di tutti gli clementi costituti"i dei fenomen!, risalire n deduzioni <ut ahsunl1wI I come ha fatto 11 nostro contraddittore. Il suo ragionruncnto rientra nella categoria. logica cli quei paradossi, di cui ,il Oeorgo csempllfica,•a il genere a un dipresso cosi : " Il mio cane dai zero ai 30 giorni è cresciuto cli 400 ~rommi in peso e h\ sua coda si è allunga_ta cl! 6 centimetri; fra dieci anni esso peserà 400 q~1ntah o la sua roda fllrà. il circuito di una grossa città ,, ! Nò 11errorc economico di Mnsò-Dari è meno gros– solano. l~a. sua conrutazione riposa su quella veritì1, che gli economisti hanno riassunta so~to il 1~om~d~ teorie, dei.costi comparati. Per essa, smo dai pmni anni dello scorso secolo, si è dimostrato come ~I fatto, che una certa industria ap1>aia in un deteri!11- nato 1>eriodo piìt remunerativa. delle aJtrc, non I~· elude che a questa industria si possa applicare _ut1!• mento un numero indefinito cli uomini e cl.i capitali. E noi qui ricorderemmo il nomo dell'illustre creatore di c11iesta tcorifL al· prof. Mt1sò-Dari, se non ~e l? sconsiglinsse il timore cli i :uldolora.re il :Mnsè•Dar1) amico dei proprietari, col ricordo d i Ricarclo, lo stesso nutoro che giocò quel tiro così birbone a! latifondisti inglesi, con qucll'o1)Uscolo sul [>rezzo. dei grani, che non mancò dì produrre un certo effetto a quei tempi. . .. Cosl resta dimostrato: 1° che la hase critica dei ragionamenti del prof. Ma.sè•Dari è ftilsa; 2° che la nostra citazione è coscienziosa. ed esatta.

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