Critica Sociale - Anno XII - n. 12 - 16 giugno 1902

CRITICA SOCIALE 181 consiste nella preoccupazione dei risultati finali - abUia fatto tacere la parola della ragione. Preoccupali del bilancio ultimo dell'intrapreM, sia per la riuscita dell'opera tccnicrii sia J)Cr l'erogazione effi– cace delle somme occorrenti, sia per il bene~sere vc1·0 delle nobili popolazioni pugliesi, noi non esitiamo a di– chiarare che l'opera dcll':lcqucdotto testò votata mppre– sentn. uno dei massimi crro1·i della nostra legislazione. Come cittadini e come tecnici, abbiamo creduto nostro dovere di esprime1·e questo no.stro con\'incimento, appro– fittando dell'o~pitalit.\ cortese della Critica, nelle cui colonne con tanta compclenza e con tanto amore si trattano i problemi che riflettono le condizioni econo– miche e sociali del 110.~tro ))acse; e, pur sapendo modesta. la. nostra parola, noi ci auguriamo che altri J)Ossaprcn• <lerc da questa le mosse, con ma::rgiorc autorità. che non noi 1 J)Cr esperire un'azione ìntesà a. che questo errore possa ancot·a in tempo venir ripara.lo . .mw110, s qi.,,q110 llJ()2. lng. A. l\L\n·rn:01xt. LALEGGE N GLI SCIOPERI AGRICOLI L'abbondanza degli scioperi agrari ha generata !'ab bonclflnza dei progetti a prevenirli o a comporli. Già.un disegno di legge per l'istituzione elci probiviri {1gricoli è stato presentato nlla Camera. dal ministro Jfa.ccelli) già un altl'0 progetto clell'on. Alessio è a\Pesamc par– lamentare, e un terzo progetto si assicura vcrr?i pre– sentato dal ministro di ~rnzia e giustizia per cliscipli• nare 1 col contratto di hworo) anche le grandi contese collettiYe fra. il capitale e la mano d'opera. Così l'Italia, che era fino a poco tempo addietro quasi l'ultimo paese in fatto cli legislazione sociale, minaccia di diventare 111Ht g-rancle fucina di provvedimenti le– gislat,ivi, con infinita gioia cli tutti coloro che amano ricordare di essere i nipoti di Paolo e di Imerio. Se non che, questo improvviso risveglio della atti– vifa legislativa ci lascia. un poco clubitosi. Abbiamo noi un movimento operaio così evoluto da richiedere, oltre le leggi protettive della integrità. fisica del lavoratore, anche una disciplina rigida e complessa.? I•:, concesso anche che il movimento sia maturo per venire inquadrato in norme di legge, la concli:r.ione politica del paese, gli attuali contrasti di classe, sono di tal natura da legittimare la spernnza che una nuova disciplina giuridica possa. essere utile allo svol– gimento normale del movimento stesso? Gravi dubbi sono questi e che spiegauo la indeci– sione del partito socialista di fronte a questa im– provvisa fioritura di legislazione sociale. Però che quando la legge si propone di fissare ciò che si è conquistato e di aiutare ciò che deve essere con– quista del futuro prossimo, allora può sorgere il dubbio, o che la legge sia inefficace e quindi inutil– mente ingombrante, o che la legge, per voler troppo affretta1·e, arresti lo sviluppo di <1uello che è.ancora immaturo. Anche di fronte ai progetti del H{lccelli e del– l'Alessio questi dubbi si affacciano insistentemente, nè a rimoverli vale l'esame puramente tecnico dolio proposte di legge, es:une che può acquietare soltanto quei giuristi che giudicano i provvedimenti legisla– tivi dalla bontà del loro congegno e dalPirnitazione più o meno felice delle leggi forestiere. Un solo criterio può darci il valore di queste proposte e illuminarci sugli effetti della loro appli– cazione, ed è un criterio cli relatività.. Occorre, cioè, esaminare questi progetti non in sè stessi, ma rt!la– tivamente ai fenomeni che essi vogliono disciplinare, te ::1 CJ no B1arcò ossia trarre eia ciascuna proposta di legge la fìso– uomia dcll'1unbiente nel quale essa si propone di agire. J1 prog-ett.o per 11istit.m:ione dei probiviri agricoli presentato dal 13accelli presuppone uno stato di fatto in cui le contese individuali abbiano il sopravvento sulle contese collettive. L'operaio e il capitalista iso– lar.o sono h1. regola, la associazione è tm fenomeno eccezionale non contemplato clxlJa.legge. I probiviri non hanno normalmente davanti a sò che un operaio e un ca.pitalista, e sono eletti da. operai e da padroni, ,,otimti singolarmente. L'ambiente in cui debbono openuc è dunque fatto di cellule sparse o non ancora di grandi organismi in contrnsto. li 1>ro~ctto 1\Jessio invece presuppone una ernlu– zione sociale molto JlÌl1 alta. L'individuo è sover– chiato o messo nell'ombra dalla associazione. Quindi non più, o quasi pii, contese fra persona e persona, ma couflitti fm nssociazioni ccl associazioni. Queste associazioni sostituiscono gli individui :.esse eleggono le nuove magistrature 1 esse compaiono in giudizio, esse si obbligano a rispettare le sentenze. Conse– guem:a: l'associazione deve avere gli stet:.si doveri e diritti dell'i11dividuo 1 ossia deve essern persona giuridica. Quale di quest.i due ambieuti, a. cui si inspirano le due diverse proposte di legf!e, è pii, vicino alla reolt,\? A dir vero, esaminando il movimento nelle cam– pagne clelP[talia settentrionale (cioè dove il movi– mento contadino ha raggiunto il massimo sviluppo), 11011 crediamo di poter uffermare che esso sia vicino piì1 all'uno che all'alt.rodi questi due tipi ideali. La fase attmlle del grande fenomeno che si manifesta nelle ca.mpa_gne d'!b'llia ha. certo superato lo stadio di disgregazione e di inorganicit.i\) uel quale la con~ tesa è quàsi sempre fra il singolo operaio e il sin· golo padrone. :ì\Ja, d'altra parte, per quanto si sin.no andate fornrnndo molte associazioni padronali e mol– tissime proletarie, <1ucsti organismi sono ancon1 così giovani, così deboli, così ·malsicuri da uon p0tf're uscire dalla minore età in cui si trovano, e da. 11011 potere, senza il rapido sciu1>io del loro patrimonio materiale e morale, assume1·e tutte le complesso ,i delicate funzioni che altrove si sono ;1ssegn:1te alle orj?anizzazioni cli classe. Perciò appunto le due proposte di Jeg/!e ci p11iono avere due diversi peccati: il progetto Haccelli è t.roppo in ritardo, quello Alessio troppo prema.turo: il primo è in difetto, il secondo in eccesso. }'ra le due proposte eò quindi luogo per una terza che completi la prima. senza, anivarc alla, seconda, e che sia in 1>ieno accordo con le reRltà. dell'ora preseute. . .. La fase che it.ttrn.versa ora il movimento proletario delle campagne è carntterizzata da due fatti stretta.– mente congiunti: lo sforzo co11cui tende a far rico– noscere le proprie associazioni come rappresentanti della classe lft.voratrice, e il tentativo di sostituire il contratto collettivo all'tuitico contratto cli la,,oro in– dividuale. ]~ su c1uesto terreno che ormai - supe~ rato il primo periodo delle facili vittorie - si svolge l'aspro e grave cluello fra il capitale e il lavoro. Ora, la istituzione dei probiviri agricoli, come viene proposta. dal ministro Baccelli, quale mezzo offrirebbe por il pili rapido comporsi cli queste contese? Evi– dentemente nessuno. J probiviri agricoli sono una. magistratura eletta dalle tre classi dei proprietari, dei conduttori clifondi e dei lavoratori, coll'incarico di far risolvere, da un Collegio formato in egual numero dalle due classi in contesa, quelle controversie fra proprietario e con– duttore, o fra uno di questi e un operaio, che non

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