Critica Sociale - Anno XII - n. 10 - 16 maggio 1902

<JRITICA SOCIALE 149 LEFORZE IDRAULICHE . NITALIA U1la circolare dell'on. :Niccolini, Sottose,.,.retario })er i lavori pubblici, in data del 21 febbraio 1902( 1), i~o1~portuna. per lo scop~ cui mirav~1, ma opportu– h1ss1111a per la forte reazione che ha suscitato, risol– levò nei giornali: nelle riviste, nelJe associazioni scientifiche, industriali, e infine alla Camera una vivace discussione sull.'argomento, essenziale' per l'avvenire economico d 1 ltalia, della utilizzazione dello forze idrauliche; e consigliò il nuo,·o Ministro dei lavori pubblici a preparare finalmente una nuova. legge sul.l'argomento; legge resa necessari.\ dai grandi progressi dell'elettrotecnica, a secondare i quali mal provvcc~c l'antica del 10 agosto 1884, che apparentemente vige tuttora, ma che in realtà fu negli ultimi anni sospesa d,1 frequenti ed illegali circolari di Ministri e Vicemiilistri. Tre tendenze si determinarono chiaramente nella. discussione, _o noi Je esamineremo cercnnclo, se hi nostra. non o pretesa eccessiva, di fissare i criteri fondamentali che dovranno guidare il partito socia• lista. La prima è Ja tendenza. piccolo-borghese, imper– S?n~t~ appunto dall'on. Niccolini, e seguita da mo!~ t1ssrn11 che non hanno affatto studiato o capito il problema. Su queste stesse colonne noi scrivevamo: " Por i grandi corsi d 1 aéqua 1 l'alto costo delle opere occorrenti alle derivazioni imperlisce utilizza:doni che non siano colossali. Ma anche pei corsi secondari e pei torrenti montani, quasi sempre (llenchè non io egm1le proporzione) il grande impianto ò pill conveniente del piccolo. !>rescindiamo dal fatto che, 1>er l'ubicazione e pei diritti acquisiti, un piccolo impianto, sui corsi d'acqua minori, impedisco talvolta o ritarda il sorgere di im– pianti pili poderosi, con grave detrimento della. ricchezza \ nazionale. Ma, a parte ciò 1 a numerose stazioni, scaglio• nate lungo un torrente, utilizzanti ciascuna piccoli salti della stessa. portata, con opere idrauliche proprie, pro– prie macchine, propria linea di trasporto completa, JJr0• pria. direzione ed am1ninistrazione per fornire l'energia ad un solo od a pochi utenti, ò tecnicamente preferibile nel più dei casi una sola e grande stazione, che utilizzi una pili vasta potenza, il cui limite è determinato da condizioni to1>ograflche ed idrografiche o da ragioni di massimo tornaconto, e che può, per via di successive ramificazioni, abbracciare tutta una. provincia. Siamo di fronte al pill colossale accentramento tecnico che si possa immaginare. 11 (1) Ed aggiunge\'amo: " Occorrono impianti colossali che distribuiscano l'ener– gia idraulica, trasformata in elettrica, ad una massa di utenti. L'energia diventa cosl oggetto di commercio. ,, Ora., di fronte a questa. impellente necessiU~ della .tecnica, dire alla Camera 1 come ha detto l'on. Nic– ,colini, che it Governo sarebbe l-ietocl'accordare te,, -:massimafacitita.zio11e, in fatto di derivazione di acque publ>liche, a-i-1>iccoliinllustriali, pur d'i comb(l,tfere la ( 1 ) •·u Interamente revocah~ -Oan·on. llnlcnzano 11011 ap1,e11adh·en– tato ministro, che 111 11ou1tulcon u11'1\\traun l)O' meno lrnizlonnLc. (-J Critica Sociale, 1'01, N. 12 {I(; giugno), JH1g. 1so. Questo IJrano del no~tro 11rllco10ò etitto lcttcral111cntc r11,rodotto d"I glornalo J, 1 f:tetlrkllti con h1 llrmn. di Enrico Ulgnaml, 11e11z11. no– minare nò noi nò l!l Cri-lk<1 SOcl<•lt: 1,cr cui t'. s. ~lltl, r111ortt1ndolo nella sua memoria Stille (ol"::e i-clr1wHcJ1edefl'lt11/ia e UI w,·o 11til..:-– :zw:io11e, l'nttrll,)U!l!Ce nl Bignami. ate :i G1 o B1~r o grmiUe spec1tlaz-io11e; e riscuotere con simili dichin– razioni gli applausi di grai1dc parte clell'Rstrema S!nis~ra, dim~stra nel Viceministro e nei suoi appla.u– cht~r1 sempllc.emente una. impreparazione completa a. risolvere utilmente un problema. cli tanta impor• tanza 1 e da cui molti non a torto fanno dipendere l'avvenire dell'industria italiana. Si noti poi che l'unico modo cli giovare forse alla piccoh1 industria stii nel favorire il sor<rere cli colos– sall st.a.zioni centrali, chi cui l'ener"'ia 0 può <'ssern distribuita a modico p1·ezm a centi~rnia di piccoli stal>iliment.i, che ricorrendo all'energia termica si doHel>bero porre in condizioni infinita.mente infe– riori cli fronte alla grande industria ('). Indugiarsi a, combattere criteri così irrazionali 1>arri~uno sfondare porte 11.perte i ma il fatto è che siffatti criteri, se1>olti e risepolti nel ridicolo, risor– gono ogoi qualvolta qualche incompetenza tenta una risoluzione dell'intricato problema senza stu– diarlo. . .. Sbarnz~ato il campo da ogni preconcetto pseuclo– democrat1co (e l'on. Balenzano lo sbarazzò ufficial– mente revocando la. circola.re dell'on. Niccolini) in una discussione geniale fattasi alla. Camem il 24 a• prile iutorno a.cl una mozione prnse11tata dall'onore– vole Crespi, si trovarono di fronte le altre due ten– denze da noi acc~n!iate: quella del grande capita.le , e quella del socialismo (aggiungeremmo voloutieri un aggettivo determinativo: sem1Jli.cista..). La prima, rappresentata dall'on. Crespi ( 2 ), che portava con un forte e dotto discorso alla assemblea legislativa i concetti lungamente svolti eia tempo nelle associazioni tecniche ed industriali; la seconda, rappresentata dall'on. Albert..elli, che vi svolgeva brillantemente Ja. teoria della nazionalizzazione delle forze idrauliche, soluzione a cui tende, diremmo, ve,· forza, d'·inerzi<i il partito socialista, che finora si era affatto disinteressato ciel problema., e per la quale ha spezzato una. lancia un economista ortodosso, I'. S. :Nitti 1 con una pubb1icazione cli cui si è già occu1>ata lit Cr'it'ic<i sociale. Che cosa desidera il grande capitale? Che sia ap– provata definitivamente la. sua legge, quella cioè votata dal Senato nel maggio 1900, che però de– cadde col cessare_ della XX legislatura. Ecco quanto scriveva recentemente in proposito un tecnico illustre, il prof. Luigi Zunini, presidente della Associazione elettrotecoictt.. di Milano ( 3 ). (1) secondo II prof. sa1c:un1,nell'Ipotesi che n carbono costi s~ rr., prendendo a con11lderare (:li lmpla11IIesistenti In ltnlla, Il costo dol cavallo va1)0ro, 1,er tin 11woro annuo di sm orc, varia da 1450 a 150 lire, queno (ICI ea,•11110 e1ettr1co da 850 a ue, con una dlff'erenza costantemente vantaggiosa per quest'ultimo, v11,rlante tro. 850 e 10 lire, differenza che dlmlnulece col eresecre del numero del cava.lii. DI qui 81 vede olllaramente elio la J)locol11, Industria, p1ù ohe la grande, trac ,•antagglo dalla energia elettrica. t:cco e!ò che acrlve In 1)ro1,oatto Il J)ror. Sald1nl: " Occorro che la nuova h1duatrla del trasporto elettrico di forza proceda per gradi, fHlllllll BC0811e, ao11tl- 11111101~ CIOÒI J)ICOOllmotori, J)OIvenga al mcdli, od attaOOhl J)Or ultimo, dOl)Oa,·crll aunldlatl, I grandi •; od altrove, parlando dcgu 1mpltmtl a v1woro potenll o ni,ovl: " In confronto di csst l'energia elettrica 111 J)rosonla In condlzlont di concorrenza poeo tl'worovolo, • (U J'OIJ.lec11k0, no,·embr<Hllccmbro 1891). (') t;oco h, mozione dcll'on. Crespi, llrmata dfl.altri trenta dc1,utatl: ~ l,a Camern lln•lta Il Ooverno ad AVJ)llcarorlgorosamonte l'art. u, CGlllJIHI 3° flCl rcgOlftrUOntosullo tlerlv11:tlOt1I di acque J)UIJIJLlchc, che gAr1111tlscc10 Stnto dagli accapnrrnnuintl e 1,111,ue spe(,m\azloul sulle rorzo ldr1111llchc:e a rltlrnrc, o qum1to meno 11 1nod10carc, la circo• lnre 21 fohlJrnlo 19oz che sos1,011do a d,\t.a lndctorrn!nati~ l'a11l)ilcazlone ùelln leggo e dcl re,;0111.rncnlO sullo dcrh·t1z\0111, tl:111110 IIIJero campo nllo 11,·11u11po del llfOl:r('UO l11tlustrh1le, del lavoro e della ricchezza della nnzlouc. ,, <'1Vedi la l'ersever(ln::(1 1 10 aprile 1902.

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