Critica Sociale - Anno XI - n. 16 - 16 agosto 1901

CRITICA SOCIALE 253 L'ULTIMA REPLICA AL PROF. GRAZIADEI sull'aumento del salario nella teoria marxista Il. E ,·cniamo alln seconda parto della 1>0lemica. Qui slamo In obbligo di rlngr:u:lare il pror. Oraziadel dellR sun nu1gnlftca generosltìt, ossia- se lliù gli 1>iace- della sua forzata condiscendenza. Egli, infatti, col suo silenzio eloquente, conressa: 1° La Inferiorità della sua concezione dinamica. del snlario o del profitto di fronte alla concezione marxista, dn noi nllrn. volta. siutetlcamento tratteggiata; 2° Che, mrn volta stn!Jllito che la teori:L marxista com1>ort1t l'aumento contemporaneo del salario e del pro– tttto, anche l'aumento pro1>or:donnto o J)iù che propor– ;donnlo del snlnrio di fronte nl protttto può pur sempre RJ>iegnrsl, in baso nll1t teoria tlol valore di Marx, colla preponderanza della rorza 01>crnia su quella capitalista; a° Che lo vantato Btatlstlcho dell'Atki,1sou - 10 s1>re– gludicnto Industriale americano che ha la bontà di con– fessare proftttl molto esigui - non Possono servire di norma, essendo co11lracldittori~ o decisamente contrarie alla 1>H1 elementare esperienza. concreta. Jnratti - oltre le con~ldernzionl già fatte nell1articolo prceedente - l'Alf.-i11a-011 cascò in errore nel valutare il costo del luoro per jarda da JOOO a 1070 1 cioò con una diminuzione del H •t .. Invece, 1>0lchònel 1830 il salario annuo per ope– ralo era di 16-' con una produzione di 4321 jarde 1 e nel 188.f era di 290 con una 1>roduzionedi 28.032 jnrde, la diminuzione del salarlo, per unità di prodotto, risulta non soltanto del .f I •,o, ma IJen~l del i:? 1 60 '/ 0 • Oh! J_.,e affermazioni ottimiste di certi• industriali ed economisti, corno rc~lstono alla critica!! 4° Che gli esempi addotti dal /Jrm1sey, e rica, 1 ati dal suo ste,so IIIJro, sulla dlvcrsn J>ro<lutth,ità \'aloriftcn del hn'oro trn gli OJlOrRIinglesi e rrnncesi, confortano le concluslonl mnrxisto e contraddicono a quelle gra– zladeinnc. ... ~: do1>0 una ritirata q11aclr11JJ1ice cosl colossale, esami niamo la riffJ>Osta del Orazlndei comparsa nella Critica Sociale dol I O luglio. Egli vuol tro,·1trml In contraddizione, J>erchè,nel mio primo articolo, lo ln,·ltnl a riportare altre statistiche che dimo,trt\Mlero l'aumento del salario relath·o . .Ma se ò appunto perchè le sue ste&;e statistiche o affermazioni mi ii1embravano corroborare la tesi marxista, ch"io gli rivolsi quell'in,•ito l E d'altronde, non è strano che il Oraziadel abbia lajciato nella 1>0nnaaffermazioni - più o meno documentate da statistiche - cos\ calzanti per la sua tesi e J>er In critica delle conclusioni marxiste~ li istero dell'anima umana! f.,a sfida che rivolge a me, egli la rh'olge n sè ste!>BO ! Ma ,·enlamo all'argomento princiJ)ale del nostro econo– mista ( 1 ), Egli confondo nnzitutto Il costo unitnrio di produzione di una merce col costo del lavoro J)er ogni unità di pro– dotto .. Ma in ~larx il cortto di produzione di una. merce 1>rodotta mcdinnto un capih~le di composizione media, ( 1) l,MlldO dll 11nrle In. •f!rlct/i l)OICmlCII(l(!I flrllZl/UICI che, novello /)On ChlltlO/tll allo llbkrA1tllO del mar:lilill, ml d/\ ilUIIII ,·oc(!, per<:hÒ arttblJIIII )>er \11111 1v1.11, A Olclhwll, etnà di 100 mllR abitanti, le 811'· tt11Uche tlf!l aO,rtri.11:; ciò Clk: non mOdlffca d'un atomo I termini tlCllll COIIICllll, se ò ugunle nl suo ,•alore rii scambio secondo il lavoro, comprende però, oltre li Cn)lllale costante che pas<Janel nuo,·o J>r0<lotto ed li salario, anche il profitto medio. Ora il costo del lavoro J>Crogni uniti.\ di prodotto rnp– pre.'\:entn sem1>llcemento Il salario, s1>ettante ad un ope– raio J>er una data J>roduzionc. Se noi - seguendo il J>eregrino concetto economico del ùraziadci - ammet– tessimo che Il prNZO diminuhce nella .stessa prop0rziono del costo del ln, 1 oro - o~sin del salario per ogni unifa di merce - \'errcmmo a rimettere in onore, sotto altra forma, quella rnneidn o fiiUJlCrnta teoria che fa cli1>endere il ,•aloro di scnmbio dl\lln grnndezza. del salario. Bel ri· sult.ato, iu \'CrilÌI. ! ]fa li curlO!!O ò cho il Clrnziaclci non si aY\'ide dcll:i trappola che RI ò teAa dn sò stesso. tnratti, egli concluso col ritenere che Il prof/Ilo;, ,·l111(1:1to IJtl<Micosrant,i, mentre il imlurio ò quasi rnddop1•l11to. Mo, so cosl fm;sc, do! 1820 al 1882 1 la. cln11Ro lndusilrinlo n.vrclJbo perfezionata l'in~ dustrin, adottato nuovo mocchinc 1 numontato il capitale tecnico o In genere Il caJ)ltnle imJ>Cgnnto,J)el solo gusto d~ aumcntnro Il SRlr\rio degli operni. Eh \'ia ! Per quante tendenze f\lnntro1>icho egli nmi regnlare nlla. economia ca1>itnH,tn, non credo ch'egli giunga ftn qui! Lo strano si ò che, o,·o ave,,o AJ>plicntolo stesso gc– neredi com1>u°'to allastati.stica del Gàwernitz sulla lessil11n1, ove Il co~to del ln,oro scendo ad una cifra sette ,•olte minore, mrntro Il snlnrlo aumenta del dOJ>pio, avrebbe dovuto concludere alla tllmi1111rio11edella gramkz:a llS– sol.ltl<i tltl pro(ftlo «tesa-O<IOJ>O r,o mmi di sriluppo della p1'0d11:io11el ! ( 1). L'enorme q11i 1n·o quo, ch'egli mi 11Uribuisce, è quindi unicamente suo. Quando poi mi fn.stnlJllire un 'ldentit.ìt . tra la grandezza. della produzione in valori d'u.òJo e l'ammontare del pro– fltlo Individuale (Critica &rlale, pag. 208), è chiaro cho non ml hn comJ)rc.-.o.Un~audorni sulla teoria dì )lnrx, infatti, eblJI Jler guida: <1) eho lo si.esso valore di 11cnmbio 1 collo S\'ilupJ>o delta pl'Oduzlono, J)llb eHe1·0 formato in diversa. ))l'OJ)Or• :dono di s11larlo o cli plu.•nifllore(ciò ehe conruta. lii pre– tesi\ grazladclnnn di rlca,·nre Il ,•nlorc di scambio dal salario) i b) che In giornata dl la\'oro J>roduce maggior \':l,· loro di scnmlJlo o,•o trnmenti di durata o cli intcn.;it:'1 i e) cho Il vnloro della 111erct-mo,1tt<t può cnmlJinre, al pari dol \'alorc dello nitre merci, in pro})Orzioni dispa– ratissime. Non ricorda Il Orazla1lel di avere scritto, citando l'Atki11so,, che, mentre Il CO!i'tO del la,•oro era dimiuuito del ,J I •t, (la riduzione, come si ,,ide, era iin·ece del (I) Il Ora;cl11dt'I no111111,~re111ùf,.>rte hl RIAICln11llc• l'he In eN>noml•, e ml Ò ((U\ndl lffllM>",lbll~ a«f'IIU'C) I IUOI taltoll ad o«M Chiusi. •:::-11, 1nr111111, an11lln..ntlo 11,111vol11 alA!l•lll'• del Giinrnllz (l"lla111ra), am• lllt'lle che l'OJ)f!rlllO J)rOduoe 111111 IOIIIIDIIdi v11lorl di sc.,nbk) do1111la dell" 11rtmlt'ra (11a1t. tot, COI. Il). Ora, 11rt''IClncle11do dal ea11,b.1e w• ,tante, et,e i, INll''ato Ut'I IIIIOVO\IIION', aumtt'Ulanio, J)f'r 111otc11,che Il valore 11rlmlth·o ro.,11 dhl•O 1wr rnt>IÌI fra HlarJo o 11ron1to, ero~ di t IIN.•(111111 llrll cndauuo). ~IN'Om(' ora Il HIIOre ))tO(\OIIO è do1111lo, cioè di ~ 11rf!,Il 11!lllhtrlo, 110 ('"4Cllll)IO,r11Jtg1Hlllfe8010 IIN 1,w, eceo che Il prol111o Hlll III lire l!,'lO. fil ,·l'rlttra eo,;\ Il euo deu·amuento JIIÌI Chll 11ro110r1;to11nl(' t\('\ JJrOIIIIO di fronte nl IRIAr!o. 11or11ilu(l('I dl'l'O !IU('or1'\ tlOlllr(' i'hO B lfllkrlo 11ro11or1.101111!e 1/UÒ 111m111111rc 11nnntun<1uo tu k'l'fU1dc1:1.a11~.iOlltln.Sia 11urnonh1to 111i1 (lt'l 11rotlttu, u vlcovor~11. SI 111111110111,11, un ~11!11rlo di I llro tll fronte a(I 11111rotlt10 (\I una. llru. Il 111111rlo rolnlho l'ijlllVllh' Hl .,,6 1101, nloro Iutiero 1,rodotto. SI l!Ull• llOllltll orn. cho Il 81'111rloIIUlllOIIII 01 ~ lire (' 1<11li:n a 6 lire, e {'I\(' ll 11ront10 1111111a di' \IIUl llrll Il dUI', Qtl!llllllllfllll' Il 8Alnrlo SIRRllmehlato lii t llre o Il 11ron110 l!l-010 di Ullll llra. Il IIRlllrlO relntlro è dlinlnullo d.a •) 11 •1, dell'lnlluu ,111orc crc1110 t11111'oper110.

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