Critica Sociale - Anno XI - n. 4 - 16 febbraio 1901

B 60 CRITICA SOCIALE tanto più rnlontieri <lacchè udiamo con sorpresa sorgere qualche voce aggressi\·a coutro di essi dal seno stesso dei partiti popolari. :Ma,corno critici, dobbiamo aggiungere che il merit,o, ancor più che degli uomini, è delle cose. Noi non abbiamo mai dubitato della lealtà e del carattere di valorosi par– lamentari come il l\larcora ed il Sacchi; ma, per supporre loro un diverso contegno, avremmo dovuto sopratut.to dubitare della loro accortezza. Non è dopo i Comizi del giugno, che chiusero la. memorabile lotta ostruzionista o che raddoppiarono le. forze del– l'Estrema Sinistra e le aspettative ciel paese, che. i . .: vieni~n1eco ,, e le lusinghe, che a.ttrassero già i l:"ortis e i Fenari, }JOtrebbero avere influenza, sopra parlamentari consumati, uon vogliosi cli suicidio o i quali possono avere coscienza che il loro a.v– vento al potere - non uf i, si11guli, ma col loro bagaglio cli programmi e di idee - ha. ormai la certezza. clil)ln f'en6meno uaturife e nou è che que( stione di tempo, l di tempo non lungo. ]Ì; perciò che, nell'apprezzare lo scioglimento della crisi, noi non -possiamo consentire nò nel nichilii:11110 artifizioso dei repubblicani formalisti, i quali sono porta.ti a. gonfiare i supposti 110n 1rossumus del solito <leusex machina delle " istituzioni ,, <JlHtliessi se le fingono in mente, per accreditare il loro 1101-row1wn et necessarimn; nè nel pessimismo materialistico, ma, a senso nostro, unilaterale, di cui si fa interprete, un po 1 avanti in queste colonne, l'amico nostro Claudio 'l'rcves. Non possiamo consentire coi primi j perchè l'osta– colo alla riduzione, o almeno a un arresto leale nelle spese militari consoJid,~te, non deri\•a soltanto (e così fosse!) dalle resistenze, spiegabilissime del resto, di una data persona, per ciuanto altissimo locata; ma deriva dalla composizione della Camera, nella ciuale l'ant,imilit.arismo non h,~ ancora una mag·· gioranza. decisa. 'l'occa al paese cli forseh~ e fL noi di aiutarlo. Neppure sappiamo far eco moJto sonora agli oro– scopi del malaugurio in cui oggt si compiace il nostro collaboratore. Quando pensiamo che, soltanto or fanno pochi mesi, l'Italia pareya inchiodata al triste dilemma cli una reazione spaventosa o cli una rivolta. probabilmente $terile e che, per ottetto della. nostra. energ-ia, aiutata e cresimata dagli ultimi Comizi elettorali, noi siamo oggi ad un Jfinistero Giolitti, nato da una, qttestioue di libertà, risoluta nel senso della libertà, e il quale, per governare, ha bisogno dell'appogg-io delP.bstrema. Sinistra, così cresciuta. cli numero e disciplinata; ebbene, non è l'elegia che ci tmò fiorir sulla penna. Quella che altra volta chiamammo la " barricabL parlamentare ,, - la quale, nei pa.esi civili modcmi, coufìua nel museo le ormai innocue cd inutili IJarri– cate della vecchia maniera - ha aperto la breccitt per la. quale il paese che lavon1, fin qui opprnsso e tradito dalle camarille sormontanti, comincia davvero a. far sentire la sua voce neHe a.ule dove si goYerna. Ju realtà. è il paese che, sopraffacendo la Camera - quesbt Camera fatta dal :\Iiuistero Pelloux '. - te q C o ha da.to al vQto clell'E;trema· m; peso maggiore del suo peso numerico, e ha imposto la dso\uzione della crisi in senso liberale. È il paese ancora, è la sua voce, che, risonando poderosa nel ·110 dell'on. Sacchi, pone oggi la questione militare sul tappeto di una discussione risolutiva. L'Estrema Sinistra, che suscitò quella voce e che ne è l'interprete più autorizzata e diretta, ha cbvanti a sè un còmpito aJtrettanto delicato quanto difficile. Dalla propria rinuncia a partecipare oggi diretta– mente al Governo - della cui vita rimane arbitra - essa ha tratto maggiori forzo e insieme maggiori doveri. Essa dovrà sorreggere il Gabinetto contro le imboscate reazionarie che lo minacceranno ad ogni passo, sospingerlo innanzi sulla. via, riattingendo sempre nuove forze nel consenso popolare, e obbli– garlo) occorrendo, a cercarsi nel paese quella mag– gioranza - per le soluzioni più progressive - che la Camera gli rifiutasse. Un'opera, questa, fatta di pazienzA. 1 di accorgimento e insieme cli risolutezza, la quale prim,1 ù'or,, non era tampoco possibile, e che ora diventa doverosa. Noi teniamo per fermo - e già ne spiegammo le ragioni - che i futuri Comizii non possono essere lontani; la loro piattaforma saranno le spese mili• tari. :perocchè è pacifico questo fra militarismo o democraziti: che l\1ttuale bilancio della guen:a non basta, nè sen'e al preseute assetto militare. O ri– forma organica o aumento nelle spese sono, a breve scadenza, inevitabili. Ohe l'Estrema non partecipi oggi al Governo di· rettamente, anche è bene per un altro ver·so. Le presenti difficoltà. potranno essere forse meglio riso– lute - ov'essa sappia destreggiarsi - da.Ile Sinistre ortodosse che non da lei. Per essa non ò giunta ancora quella. che, con parola sintetica, diremmo la pienezza. dei tempi. Risoluta - e speriamo per sempre, purÒhè la vi– gilanza non manchi - la questione cli libertà; avviata a soluzione la questione militare, e con essa la ri– forma tributaria, senza cui la libertà. stessa sta in cont.inuo pericolo, e rimesso così il paese in un as– setto normalej un terzo campo d'azio~e non tarderà ad affacciarsi, nel (luale la parte radicale - sorretta, in una Camera nuova, da un'Estrc.ma Sinistra ancor l'iuguglianlita - dovrìt fare le migliori sue prove: alludiamo a1la legislazione sociale, nella quale l'Italia è l'ultimo ancora dei paesi civili, e, per un serio svolgimento della qua.le , riforma tributaria e libertit 1 ossia larghezza di mezzi economici e libero e costante concorso delle classi interessate, sono le premesse necessarie. Se nel correre tutta questa via, che è ,•ia di salute, questo o quel potern dello tituto sarà. più o meno renitente, è l'ultima, lo confessiamo, delle nostro preoccupazioni. L'espt:rienza ci ammaestrn - lo· di– cemmo alla Ca.mera e lo ripetiamo volontieri - cho le forz,ereali ad ogni modo prevarranno. A noi spetta soltanto cli sprigionarle a tempo e di saperle accortamente interpreW.re e dirigere. L.\ CRITICA SOCIALE.

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