Critica Sociale - Anno X - n. 8 - 16 aprile 1900

ll4 CRITICA SOCIALE giornnzn, senza osare di Yenirc poi ,1110estreme con– scg-uenzc, aYent 11wµ;nifìcn111c11te s nito fii suoi fini. 11" clccl'etone " l'n In ba,l(lf'rifltt dr f'11eyo elle l'nccorto toreto ngitù su:.:;li occhi ,tell'ani11u1lc ~ovver~irn 1 JICI' fHrlo montare jn furia. e fl,·volgcrlo nel laccio del regohtmeuto . .La riformR del regolamento comprende l)Cll altro che i Jll'OY\'('dimcnti politil'i; eimfl COlll– ])J'C!lde,ripctia1110, h trnsformazio1H~ totale_ del 1:c– g'inie politico ('he nomirrnlmento ,·ige ftncora 111 lhllrn. Crn-t rnltn µ :crtr.to il lfH:cio r.1 collo del toro, la fxm– df'i-if/11 (\jy(>ntn liii illlj)it<'C'iO: /.,dOYit. tll fOl'f'J'O flY('l'(' lili<'rf' ](' numi pf'r pot(•rlo i-tringt'n' 11 $:llfl poi-:ta. A che p1·ò il lfldro r•ifìute1·ehhe tli rendeni lo smilzo portnfo~li elle f'u vil.itO 1-!ht-:rnlini, qun111\0 1 noll:'1.col– luttf1zion(' che ('IJl>t' con rni, µ;li rie:;cì di involfll'Vi la chiaYe dcli;:~ ci:tssa forte? Mentre j partiti popohll'i s'illudono ancora di nrnr tli fronte quella l'eaziorn,' saltuarin 1 violenb, confrad– dittorin, inintcl!iµ;ente, inutilmente irrirnnto e p1·orn– catricc, che contraddhitinsc il periodo Crispi e il tCl'l'Ore del '98, la reHzio11e:11cont,rnrio, sotto l'azione di n11ovi ispirl'l.turi, ha profìt.tfl.to dcll'esperic_nza e mufato completamenh~ il proprio ct1mtterc. Essa è divenubl accorta, insidiosa, abilissima: sa dove 111iri:L e vi tende con corrispondcnzit e cont.inuih't di mezzi sempre piì1 perfetta. La tlissimulazione e ht frode co– perta sono OJ!g'i le sue armi. Ad ogni palmo di terreno che essa conqui1Stfl,essa non cnnta vit.tori,i - lascia a noi il fatuo sollazzo di proclnmarci vincitol'i - ma te11dc :t consolidare il progresso clie ha fatto e fingo Anzi di cedere un po, di terreno. [ snoi org·ani afl'et– tmio di fare le µ;rassc rifiit (lèlle nostre" csngen1zioni ,,j ci rinfacciano spani.ldflmento che il paese non è con 11oi, che invm10 tentiamo di sg·omentarlo e di chia– nrnrlo n riscossa. )la intanto i! Governo tiene l'eser– cito come sul piede dl guerra: vieta o~ni Adunanzfl, :;cquostr:-t ogni scritto in cui suoni l'accento della vcrW1 1 =,ciog·lic persino un hanchetto In·irato che gli C'let.tori di Mantova offrono al loro deputar.o . .Il Go– mmo i:Ht sop..a q1rnli hraci procede; sa. che la rivo– luzione, che sta ora compiendo, può npprodarn solo a,d un pa ,t.to : che i! popolo co11t.i1111i a non flYernc il sospetto finch'essa non sia, consumatfl. Noi 11011 reputiamo del tutto perduta b partita) se, .11rl mese che tuttora. ci di\·itlc dnlla rinpcrtura della (':1mC'ra, l'E::;frf'ma Ri11iMr:·1ccrchcrì1 in sè stessa o 11{'1 paese le forze non intlilfC'rcnti di cui ha bi::.ogno pCI' ri111rnvArc piì1 ardihrn1cntc !a hat.t;;:iglia pal'ia.– mC'nhll'e. 8(• essa tvrnNH ni lavori della Camera senzh, esRersi prefissa Rku1·t1111011to In via, e chiedcn't le sue norme di contlotta fti muternli uccidenti del giorno . J)er gforno se il paese, cito la cOnfovta di i8ti11tiYC ~impatic, non è1HÌ1 profondamente inteso, e tlimo– strnto •d·intenderc, quale sia il problema che fu posto in lt:::li,1 il giorno clic il Presidente tiella Camera - padrino nel tenibile duello leg·islath·o - arrestò il hrr.ccio dcll'J<:strcu1:1 1 che si mctteYa in posizione di difesa, pei· tlar modo all'anorsnrio cli tl'fdiggcrla a. tradimento, auzi egli !'\tesso ne indirizuwa il colpo alhL reg-ionc del cuore - alloi-a sarà. nmo por tutti proscg-uirn i11111m batta;.dia ormai dispernta. Hadi– cali1 socialisti, Amici della lil>ertH, se la relegazione in Africa. lJOn li separi dRI mondo, chiederanno la i;iuhih--:zione per un periodo indefinito. Himarr:\ lorn il cont'ol'to senile di occnpn1~i di " Uni\•crsit.'1 popo– Jflri ,, e:;trnnco t1i pm·titi - di Congressi economici di Jarnratori, ridirnntftti servi delhL macchina e servi della ~lcha. - di municipalizzAzionc di pubblici sei'• vizii tht attid,:rsi a Comuni che una Jeggc, gi.\ voh-"1ta dal Senato, ani) resi mero dipendenze del )linistcro degli interni. J~ la triste qnoresima durerà. - come dice nelle ultime sue liI10e il Manifesto dclP~strema - per tutto il lungo periodo dell'cspinzione, che perse– gnib1 i rinti. LA On ITlCA SOCL\.LE •. Bib ,otecr-i C, no B1ar e LE ULTIME GIORNATE (Note parlamentari) fartj, che prepn1·aro110 o acco11qn1g·11aro110 lo vuta– :r.ioni se;.ruHe nlla ('amern nelle tornate del 29 11H11·zu e del i;cco1Hlo o terzo µ;iorno di aprilo - fxtti che ,leter111i11aro110 l'attuale gTa.vi8sima i:-ituaziune I1ulitico– pal'lame11tnrc - sono, lo fq,criamo, nitichunente ri– <·onhlti dai nn:-;tri h~ttori. "J◄:si:d furono POllf;aCrati da nrnt nuturietìt così n1sh1, cu~ì unh·ocn, così incu11trn– rn1·tihilc, che neppure ni gior1rnli, cito Yirnno della 111enzo~na. e ne al)hererano i lctt.oi· i g·iorno per J.!;iorno, riescì di falsnrla. Qunlcuno lo avevti deholmente tentnto nei primi rendiconti. Un fog:lio di .Milano, p~I quale il mentil'c consciamente e spudon1tame11t(' in og-ni occMione è di,·e11t.>1touna. fieconda 11at11n1 (!:'I I11·ima. ~ua 1Httur11. è l'nhito della delazione Cfllun– niosa, per la quale emerse 11ei nefasti I:dorni del nrngg'io), stampavfl, il 30 m,uzo, nella COl'l'i:;pondenza da l{oma, che nessuIrn violazione regolamentare ,·i ern stata nella sedut:t di gio,,edì 29, dappoichè - scriveva - dopo te parole di Pelloux, ht chiusurn era stata, chiesta e il :Presidente aveva raccòlta su di ess~t J\1pprovazione dell'Assemblea: onde cadeva il diritto all,1, parola nel I,•erri e negli alti-i che Pave– rnno chiesta. Queste invenzioni ribalde non el)bero, J)Cr questa. volta, alcuna fortuna. Quei;rli stessi, che ne erano nutori 1 si persuasero ft. non insister\·i piì, che h111to, e finirono col dire che, se tradimento ,·i fu, ern necessA.rio. Oh! un " piccolo tradimento ,,, come lo definì il Presidente del Consiglio nlla riu– nione della 111,iggioranza. Un tradimento cho si vede appena, uno scherzetto fra amici. Così diceva alle Assise quello stupratore: " le ho fatto un fig·liolo, è hen vero, oh dio! ma tanto piccino! ,,. Che a qualcosa di simile si doYesso ~1.1TiYarenon er.-t un 111istero I►er nessuno: tanto meno poi per l'l~sfrcma Sinistra. JI colpo di mano cm meditato da. tempo .. La mngg-ioranzrL dèlla Camera, stanca, sfinita, di!'\fatta dalla sovrunH11Ht fatica di a.vere pro– messo ft sè stcs.sa -- per hocca.dell'" illustre,, Piolfl - l'accanita rnsistenza delle lt111fd10scllutc, prot.ratf(• sino i:11/o8 di sera (la prnmessa. durò ciò che durano le roso: lo spazio di qunrnntctt'ore!) - im·ocnva. fa, dolenza come la sola uscita. possibile. Ciò è profon– damente 11111nno: è (perdonateci il cinismo!) qua~i ~cusal1ilc. L'"na magg-ioranza stcrminnb, che si frorn tenuta in iscncco, sequestrata 11ell'impotcnzn. della 11aralisi 1 per dei mesi, deg·li an11ì, da un manipolo di pochi ;111i– mosi) fud.i soltanto cli quelle risibili cose ohe sono la leg-ge, il diritto, l'interesse del popolo, ht sicu– rezza, ch'essi hnnno, del futlll'O giudizio della storja. - una. tale maggioranza può bc11 perdere un giorno la pazienza. e buttare all'aria le buone consuetudini e le nonne regolamentari. Al postutto cotesta. mag– gion111ztt non esce forse da quei ceti che hnnno per istituto di visore del\A., sopraffazione, del perver– timento organizzato dellfl. pubblica opinione, del Ja. VOJ'O non pagnto dei prolctarii? Pretendere da. co~ storn unit morale elen1ta- sto per dire tolstoiana - di giustizia, di pace, di toller:inzn, di scrupoli, è pretendere Passurdo. La violenza ent dunque nell'or– dine naturale delle cose. Ma era destino destinato che questa maggioramrn, raccog-liticcin, senza fede.1 senza ideali - neppure un ideale egoistico, elevftto o tenace - non sapesse tam– poco essern - ci si pRssi lo strano accoppiamento di pRrole -- onestamente violenta. La violenza Jealo snJ)pone il cora:,rgio, il quale Ja rende fino a un certo segno rispettabile. ·Ben YeL'Oche il coraggio di trecent.o contl'OcinqtLantanon dà. diritto ad assidersi nei sinedri degli eroi. ]ifa anche questo coraggio a

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