Critica Sociale - Anno VIII - n. 18 - 1 novembre 1899

274 CRITICA SOCIALE con tanta compiacenza ci sanzionasti gli stati d'as• sedio e le sentenze militari! Non per nulla i fogli stipendiati, in nome dell'indipendenza dei magi– strati, gridano raca al fellone. 'l'aciamo dolle questioni minori che pur fanno intoppo: il processo delle urne nel quale l'on. Pelloux ii preparò uno schiaffo che mai il piU sonoro non colpì m pieno viso un ministro del re; la questione dei deputati vigilati ed iaeleggibili per etl'etto di sentenze che non furono sentenze, pronunciate da 'f1•ibunali antistatutarii, delle quali e dei quali fece da tempo giustizia l'opinione di tutti gli onesti. Anche queste non son rose: ma la spina delle spine è quel decreto maledetto che il Pello11xsi è piantato nel giardino con le prop1•ie mani; e che l'ostru– zionismo accompagna come l'ombra il corpo .... Tanto più che dell'ostruzionismo quei dannati di socialisti, nel convegno di Milano, con un ordine del giorno - che a un ingenu.a ~ inrormazione:, del– l'Avanti! parve cosa ingenua, per la quale dovesse il Ministero tirar un respirane - hanno limitato l'obietto a quei punti sui quali, a dispetto di tutti i Chiovetti e di tutti i 'l'orraca, la sua legittimità è sentita, se non confessata, dall'universale; sven– tando cosi la campagna di calunnie ingaggiata contro di esso. E il Con·te,·e della se'ra sp1·eca il suo in– chiostro di stampa scr·iveudo che « la condotta dei socialisti sarebbe della più strana illogicità » se non superassero il designn.to confine. Vi piacerebbe, lo sappiamo: ma non è in nostra facoltà. d'easere a tal segno imbecilli. Dunque _l'imbarazzo é enorme. Come n.e uscirà. j} Ministero? A tutto si poteva pensare ormai, tranne ad una cosa: non riconvocare la Camera o riconvocarla solo por pa1•ata. La Camera si separò colla raccomandazione al Governo, della quale fu interprete l"on. Rubini, di riconvocarla più presto del consueto per scemare i danni dell'esercizio provvisol'io, per sbrjgare il lavoro che le beu note vicende hanno accumulato. Della raccomandazione autorevole l'on. Pelloux non si curò più che tanto; ma oramai eccoci a novembre. JI decreto é firmato ed il Ministro, reduce da Monza, l'ha in tasca. Il di fissato è il 14. E allora ... miuaccia di crollare il lucernario di Montecitorio! Oh l lucernario provvidenziale! Oh! savio lucer– nario ammaestrato! Chi ti avrebbe supposto tanta in• telligen,a, tanta abilità di compare? L'on ..Pelloux, egli, ti ha compreso, egli, col suo sguardo di aquila, ha visto il profitto che si poteva cavare dalla tua vecchiezza valetudinaria. La tua indisposizione po– litica, giunta così a buon punto, vedi, gli prolunga la vita. Guadagna~ tempo; sei mesi; un mese al– meno di respiro. E forse la salvazione! Via; non facciamo ai lettori l'oltraggio di discu– tere sul serio la nuova trovata dell'on. Pelloux. Dato pure che il malore, di cui solfre il lucernario salvatore, fosse qualcosa pili ehe una pietosa inven• zione, non v'è a Roma capomastro che non s'im– pegni ad allestire nel salone di lettura di Monte, citorio, o in uua delle cento sale vastissime onde dispone la capitale, un'aula provvisoria in quindici giorni. Poco più ci volle per riedificare, a Como. l'Esposizione! Mancano forse masti·i e carpentiel'i disoccupati in Italia I E mastri e carpentieri forse si ti•overanno. La folata d'ilarità, che deve percorrere da un capo all'altro il paese, forse persuaderà il lucet'nario a metter giudizio. Chi può prevedere quello che de• ciderà il Ministero fra un giorno, fra un ·ora! Ecco, teniamo ancor la penna, e l'annunzio sbalorditivo ci giun~e del processo delle urne rinviato, degli amici nostri rilasciati 1 col pretesto, che non è altro, del– l'apet•ta sessione. Per questo in domenica, contro I,; l'usato, si è pubblicata, col decreto, la Gazzetta U/!lclale. A questo puato si trema! 8 un principio di resipiscenza 1 Gli ottimisti avranno ragione 1 Il gomitolo aggrovigliato co– mincia a snodarsi 1 Certo è che un Goverao più allegro di questo non s'è ancor veduto in ltalia I LA CRlTlCA SCCJALE. L'UNIONE SOCIALISTA (NOSTRA CORRISPONDENZA. PARIGINA). Il giorno 3 del prossimo dicembre si riunirà 611al– mente a Parigi il Congresso dolio cinque organi7.za – zioni politiche del partito socialista. francese. Il Con– gresso dovrà apparentemente risolvere due problemi di metaflsice. sociale, ma. in sostqnza affrontarne uno tutto pratico ed urgente, quello della possibilità e dei limiti dell'unione dei socialisti rrancesi. I due problemi melaflsici riguardano se convenga o meno ai socialisti concorrere con frazioni radicali della. classe borghese in un'opera provvisoriamente comune, e se convenga. ad un singolo socialista. partecipare ad un Governo non socialista.. Salvo gl"incidenti persona.li, di cui questo Congresso non mancherà. d'esser ricco, la soluzione dei due quo· siti non presenterà. un grande interesse. La consulta.• zione Internazionale ha già. naturalmente spianata. la via al Congresso, il quale non mancherà. di unirsi a.I responso quasi unanime dei consultati: essere perret– tamente nelle vie della lQtta. di classe la partecipa– zione ad un movimento politico d'accordo con altre rruioni della borghesia, e desiderabile poi che un so– cia.lista - accettando per condizioni peculiari il pntere in un Governo borghese - ci vada.col consenso e sotto la. responsabilità. del .proprio partito, se il consenso vuol dare. E siccome i socialisti non si ribellano al precetto che e la legge non abbia effetto retroattivo ►, non man– cheranno di dare al Millerand un voto di ftduci11. a posteriori per risolvere in un modo più o meno pra– tico la dirflcoltà insorta. Adempiuto cosi a quella parte di Cassandra, nel caso nostro assai racile, a.Ilaquale ogni coscienzioso cronista. deve adattarsi, resta a domandarsi se ci sarebbe stato gran costrutto a. riunire 1:1nCo~gresso politico p_ers~t– toporgli la semplice soluzione d1 un problema ~h prin: cipio mentre poi le assemblee ed Congressi sono 1 men~ qunliftcati per risolvere cosiffatte questioni. Fin da quando il ca.so Millerand si presentò, pur nell'ar– dore della polemica personale, lo Ja.urès vide chiara– mente che dal Congresso o avrebbe dovuto uscire l'unità. socialistica o sarebbe stato ozioso convocarlo. Con grande ftnezza rilevava ohe la naturale comples· sità. della vita politica crea e ca.si Mìllerand ► di tutte le specie e tutti i giorni, sui quali naturalmente l'o– pinione personale dei socialisti di~ergerà., 1:11entro. s a.rà. necessario che seguano come partito una lmea d1 con– dotta. identica.. Anzigiustamente ancora egli notava. che il caso Millerand, nè unico nè isolato nella serie dei « casi ► nei quali il partito socialista francese si è im• battuto durante quijsti ultimi tempi, mostra.va sempre più là neCAssità dell'accordo e dell'unione. Contro la progettata. unione socialista. esistono - sarebbe puerile dissimularlo - mol 1 e e vigorose op• posi1.ioni, a comincio.re dalle gelosie personali dei capi, per finire alle reali divergenze del temperamento po– litico. Anzi - ed è debito d'onore ricordarlo - le di– vergenze e gelosie persona.li non banno in fondo altra base che la dilferenza. degli apprezzamenti politici. Uo• f~i°~:~'i:t~~;~~ ~ {l!~~ ~o ~;:rr~ro 10 1~ 0 ;~~~:\li~f:i~:t tua!", la. cultura, l'energia, l'acume politico del Ouesde o del Vaillant, non possono in buona tede ess4're ac– cusati di mire personali; e non parlo dello Jaurès, perchè tutti s'accordano a dipingerlo come la. bontà. e il candore viventi. Oippiù anche il Lafu.rgue ed il Socialiste riconoscono allo Ja.urès una potente e fer– vida. redo di rivoluzionario e di socia.lieta,

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