Critica Sociale - Anno VIII - n. 18 - 1 novembre 1899

282 CRITICA SOCIALE le esorbitanze dello Stato. E ciò appunto in accordo storico colla corrente di individualismo liberale, nella quale piit volte ho riconosciuto essersi ini– ziata e svolta la scuola classica criminale dopo l'uragano ossigenatore della rivoluzione francese. Per questo nol possiamo spiegarci come il Carrara potesse affermare che e la scienza criminale, ha per sua missiouo di model'are gli abusi dell'auto• rità » ('). E possiamo in questo vedere il motivo meno confessato ma pilÌ etllcace della propaganda dei criminali sti classici c ontro la pena di morte (per sottrarvi anzih11.t o i condannati politici) e in favore del giuri come < palladio di libertà•· Ma a questo indirizzo individualista-liberale della scuola classica. gli Stati, che sono il braccio seco· lare della classe economicamente dominante, (') opposero nel Codici, più o meno coscientemente, e colla guida di una od altra formula teorica, le necessità della difesa contro la criminalità atavict1 ed auti-umana, nella quale realmente lo spirito di ribellione pl'ogressiva non esiste e il giudicabile quindi non è una vittima del pote,·e ma un indi– viduo pericoloso, non per la sua brutale malvagità (come si diceva prima dell'antropologia criminale), ma per le condizioni mo1•bose ed anormali della sua personalità organica e psichica in un dato am– biente tellul'ico e sociale. Viceversa, la scuola criminale positiva, iniziatasi e svoltasi nelle sue linee fondamentali dal 1878 in poi, io un decennio di relativa stasi sociale e po– litica, non vide nei delinquenti che degli esseri anormali, ammalati, pericolosi ed anti-sociali, perchè ht sua atten7.ione era att1·atta esclusivamente dalle forme della c1•iminalità atavica comune e quindi accentuò il principio della difesa sociale ed umana contro le aggressioni e « la temibilità degli indi– \lidui delinquenti >. E se non fosse stato l'inevitabile misoneismo che sollevò anche nelle srere umciali la opposizione contro la nostt-a eresia scientifica, lo Stato avrebbe pot11to - con tattica inversa a quella adoperata rii fronte alle conclusioni della scuola classica - accettare l'iudil'izzo di più efficace difesa contro la criminalitf\ atavica iniziato dalla scuola positiva, per dissimulare e giustificare con esso anche gli eccessi a cui, in questi ultimi anni, le classi do– minanti sono ar1•ivate, abusando della giustizia penale, contro le manifestazioni della crimiualit.\ evolutiva ed anche contro le manifestazioni non criminose di pensieri politicamente e socialmente eterodossi. (') ( 1) v. Il mio articolo: FraJtcuco ca...-a,•11 e ,•~olluto,ui dd di.ritto ~""'' nella Nuoi:« Anlologli, Il 1et1embre 1899e nel mio •ol.: Lo JU:gtUIOltl tUl llbn'O aròftrio ed altri 60.(lfll, Torino, 1900. , 1 1 V. a quttto propo11lo, oltre gli 1cr!Uorl della scuola mar– :rl1la e li libro citato del Lorla, U c ..... OLIElll, Fu1tdontpulllllltht ed atti tunmb'1UtroHel, Torino, 1S98; 8ALIC1t1, L"Btal eomme or– gaNt1atlon coerclrlt:• t1e la loefitd polltfque, Pari11, t89e. ( 1 J E veramente - oltre le recenti manlresuu.ionl politicamente reazionarie del Oaro(alo (di cui ml 1000 occuyato nelle Dl1cordl4 ptui1tct1te ,ur 1oda111mo. Palumo. 1817)- 1I tenterebbe ora da qualcuno di adoperare, ra11andole, le teorie potitiYi11tie a so11eino di misure reazionarie: etenlJ)lo Il 11rogeuo di legge contro I da• llnquentl recldlt•I, 1111\ratoa conceuo pl11u1lbllenei ril('11ardl dellll criminalllà At11vlcao comune (a parte l'm•ufflclenu dei congegni tecnici pro1>o1tl),ma Includente anche ia persecuzione phl rernce del condannati 11olhlcl, contro I quali non 111! Crova 11urnclente Il dom!clllo coauo flno A cinque nn11I ! \'. Il mio di11corso pnrln– mentare 111\111 IAIJIJtJver t rltlt11que11tl ,·ec1a101, nelht scuola vo•I• Noa. man:o 1899 e uel volume: La ne11a,1one del lltm·o aròltrlo ed altri. 1011111, Torlne, tllOO. E del retto qtltlla taltlta della cluu dominante, di fronte alle lnno,uloni ac1entlftche, non à nuova. Batta ricordare la t1101ona di Hegel eh~, men:.re 11111111'6 Il 1>en1lero 1oclali11tadi Marx ed Bogt1\1- col concetto e,oluzloni1tlco che• nulla è, tutto di,lene • - ru invece 1tlrala e cootorta tutta a aottegno del prìoeipll con- E questi eccessi di leggi e tribunali eccezionali per la direso. di cl11ssesotto p1ll'\·enza della difesa sociale, si \ 1 eri0carono. malgrado l'opposizione mi– soneistica alle dottrine positiviste e quiodi - per fortuna - sen1.a loro complicità od influenza, pe,·chè tale è realmente la tendenza inevitabile, per ogni classe dominante, e la ragione anche del suo tramont o di rro 11te alle nuove, incessanti tra· sfo1·mazioni socio.li (Marx), che sono un anello in– separabile ne lla ca tena naturale delle trasforma– :r.ioni cosmiche (Spencer) e delle trasformazioni biologiche (Da1·wrn). Infatti, come ho accennato dinn?.i, ogni diritto, dopo essere nato come riconoscimento di un inte– resse fondato sop1•a un bisogno dell'esistenza, dege– nera in privilegio ed abuso; sicché la difesa di classe, che è J~glttima come rrodotto naturale del• l'evoluzione sociale, degenera 111 prepotenza di classe q uando le mut ate coudizioni economiche preparano e determina.no o !a supremazia di uoa classe diversa ri spo ndente ·a dh•erso ordinamento della propri et.\ privata (come dalla proprietà quiritaria con supre– mazia militare a quella reudale con supremazia aristocratico-clericale e a. quella capitalistica con supremazia bo1•ghese), oppure prepara e determina la trasfof'mazione fondamentale (rivoluzione) della proprietà privata in p1'0priet:\ collettiva, e_con essa l'abolizione delle classi e del loro successivo pre– dominio. L'esperien1.a appunto fattasi in Italia nel 189-1 e nel 1898, col rinnegamento da parie della borghesia di tutte le cooqulste liberati che segnarono il suo trionfo sul medio evo (abolizione di tribunali ecce– ziooali, libertà di pens1ero,"di stampa, di riunione, di associazio11e). ha messo in luce quest'anima na– scosta della funzione repressiva, di cui dunque de• vesi 1•iconoscore che la ragione consiste nella ne– cessit..'l della difesa o preservazione sociale oltrechè della difesa dt classe. E possiamo anzi. come conclusione finale, rile– vare come alla fo,·mola della difesa sociale la scuola criminale positiva, dopo la sintesi ora accen– nata, abbia di1·itto di dare un siguHìcato più ampio, più complelo e pii, emcace. Nel senso che se, nello stato presente, per difesa sociale bisogna intendere nou soltanto la preservazione di tutta. la collettività dagli attacchi della criminaliLi atavica, ma anche quella della classe dominante dagli attacchi della criminalità evolutiva - con questo però che lo Stato deve difeude,•sl dalla criminaliLi atavica(') - nel– l'avvenire tm 1 ece della« giustizia penale» la scienza deve indicare ed imporre una p1·evale11zasempre maggiore. sino a diventare esclusiva, degli inte– re.~si immanenti e comuni dell'intera collettività, riducendo al minimo, sino alla completa elimina– zione, la parte degli interessi o dei privilegi di 1ena1orl. Come del reato anlene, a' nostri giorni, dell'eYoh.nio– nltmo di Spencer; rhe (per un:i. recente contraddizione dello 1teho Spencer nella 111ua Ju,uec contro la Soclul Statte) 11i ln•oca per combauere la dottrina m11r:rl11a,la quale non è altro che Il con– cetto di e,oluzlona e lrMformazlone t1p11licato all'ordine econo• mlco--aoclale. ( 1 ) Polche, Invece, l'egoltmo o J>enon:rile o colleu;,o - foderalo di riaura 111peuo 1lmulata ma In gran parte vpra - è sempre causa di ecceul nella reulone dlfensl,n, noi ,edlamo che, non aolo nelle leglfl eccHlonntl, ma anche nel endici comuni, 11pe11dO h\ crlml!u1.l1tAe1•oh1tha è 1n111ita più 1evc,ramonte che la crimlnalltA atnvlca. g,emplo ll1Jlco In Hunlo, dove la 11e1111. di morte è abo• ll1a 11erI reAtl comuni, ma è mantenula 1>erI reati pohticl ! Fu contro gll a1111rchlclche la. p1rnro,a prepotenza di eluse determinò, In :dcuni 11roceul, un ritorno a1a,lt1leo alle torme 111edloeull ed ln(aml dalla tortura, o 111:uerlale (come contro g:11an11rchlcl • Montjuleh In 111>"g11a) o rnor:ale Crome contro Acclarito., per Averne la delazione di preteal complici, nel bagno di Saul.o Stera110, In Halla),

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