Critica Sociale - Anno VIII - n. 5 - 1 marzo 1898

ORITIOA SOCIALE 67 CROXACA OCfALI TA T>.UUGI~A Pnrlr;J, 22. - Non ò senza. signiflc!llO eho il cinquan• tenorio del Man.i(e1todei commtisli sia sta.locommomo• rato a Parigi da. un belga, il Vando1•,•eldo. Non che, boninleso, non "i tosso a Parigi chi potesse rarlo do– gnamonto: basti dire che, dopo il Va.1~dervol~c,.preso la parola il Lararguo bella tosta piena d1 Y1ta - cho presiedeva. la riunione, o la. tonno a lung~ _con vigori o., vin.cilà, arguzia; ma. ò il caso, pu~ d1rs~,~I individui scientifica.mento o lllosoftcamente 1soln.t1; 11 mtLlorlalismo storico non paro twer penetra.io di sò al– cuna scuola. in Francia, nlcuna corrente di ideo. Nel pubblico di quella. riunione che si teneva al Qua~ tioro Latino, gli stranieri bilanciavano certo per numero 1 francesi; c'era da rallegrarsi alla prima a vedere quanlo donne, quanto parigino accorressero o. erudirsi di ma– terialismo slorico; ma ... erano tutto russo: la grando colonia dagli studenti russi che vivono qui nel Quar– tiere, masticando più pane di scienza che pano di farina e versandovi sopra la rresca onda. lonilh'a del tè. strade che sui libri e perciò o anche perch~, a. tra• ,·erso le pagine dol libro frammentario, nel quale ho so)>ralulto gustato la lettera ~ul cristianesimo, vi ho visto troppo volte, proressor<', faro un certo ,·o~tro riso n.mn.rognolo o tormentare la. povera oca incolpeYolo dolio. ,ostra canna. - percib, dico, mi guarderò dal dir nulla di tutto questo floriro di i.ociologismo italiano dì derivazione marxista o no, e che fl\ceva sciamo.re giorni ra. a. un rrnnceso con cui no parlavo, o cbo del resto ò moltissimo al corrente dolio coso nostro: JJai, nou.r allon.r acoir une éclo1ion de gC11ie1 tn llalie. ~la dico che in Italia cosi il soeialismo come lo scuoio avver– sario e, in genere. tutto lo correnti inlellelluali sono più o mono prorondamonlo penetra.te di materialismo storico o ranno i conti con osso. Qui ora, per esempio, il prorcssoro alla moda_ ò Jen.n lzoulot del Collegio di Francia.; donne, studenti, lelto– rati si affollo.no allo sue loiioni, clericali e socialisti ,•i si bo.tlono; valo dunque In. pena. di andarlo a sentire. Egli commenta Rousseau. lo gli ho sentito_ s~o~g~re questo pensiero: gli uomini nascono con de~ d1r1tt1 o doi doveri (heal', hear); portano tutta l'eredità., e son come la somma. del lavoro d<'lle generazioni passo.te, dunque ossi hanno il dobilo verso la società. di conser– vare e accrescero quolla somma. di ta,·oro; ma a. loro volta dalla. società. essi hanno diritto n. tutto lo condi· iioni di sviluppo; ecco, concludo l'lzoulot, ciò che io chinmo la teoria della cletle-et·iance. Qui la saln.scoppia. in un applauso credendo n. una arditezza scientifico. Di r,·ancesi v·era il gruppo degli studenti collelti– visti; ma proprio in quel giorno Rocherort, poco in– nanzi di convocare il popolo di Parigi a vederlo andare in prigione (vi ricordato come l'Innominato, bo.ndilo dalla cittb., ne uscisse a. cavallo coi trombetti dav~nti e un seguito di cani, 11mndando al go,•ernatoro un am• ba.sciala. di male parole l con altrettanto romoroso. nl• tegl'ia à entralo in prigione questo buon lnnomi~alo del Rocherort), proprio quel giorno a,·e,·o. annunzialo la formazione di un nuo,•o partilo socialista-blanquista– na.zionalista, ecc. E un nuovo effetto della questione Oreyrus; o, quanto al socialismo, non ò che il ripetersi dello. scissione avvenuta durante il periodo boulangista Quanto al socialismo? Sarà meglio dire quanto alla massa. oleltoralo, che ,·ota ancora per i socialisti, la quale si compone di operai dav,·oro socialisti, siano con Allemono o con OuosllO,e di gonoricamonte « rivoluzionari >, on• doggianti rra due rivo in apparenta cos\ lontane, l'a• nnrchismo o l'imperialismo. Costoro son toccali dal nuovo atteggiamento di Ro– chefort. Il quale è egli stesso l'incarnazione di questo rivoluzionarismo rranceso in ciò che ha di simpatico o tn cii\ che ha di odioso; notu 1ociali1tt1, dice tranquil– lamente Rocherort, come anche nou, boulangistes, 1·évi– iioni1tes, ecc. con una serena confusione di proletariato inlernazion!\lo e di stato maggiore rrancose superiore al giurì, ,ronde nasco la concezione dolio. repubblica. sociale con alla tesla. un soldtLlo - almeno fin che non sia ripresa l'Alsazia. È poi questa. la logica. dei Comitali bonapartisti; il segretario comincia a leggere !"ordino dol giorno: le ~uple .... le peuple .. ; voi vi divagato un minuto, non seguite il tuo, ed ecco la voce del segro– tario che rinrorzo.itoni perdiro: r E,111:Hwew-. Comef comel non si parlan" di popolo poc·anzi1 S\, per il diritto elio ha e.liscegliersi il patirono; la na.zione-conclaxe illumi• nata dallo Spirito Santo al momento di votare ... llOI' un qualsi11Si Buonaputo (bonapartismo) o por altri (bnulangismo, im1>erialismo, o.... boisdeffrismo). Ecco qui il nuovo libro del pror. La.bl'iola. ratto di lettere a. G. Sorci. In uno. di osso si ragiona appunto dei modi di avviare in Francia una. scuola di materia– lismo storico e quindi degli ostacoli cho questa dot– trina. incontra. qui. Infatti quella. qualunque corrente di pensiero che il materialismo storico (o i suoi tra,•e-– slimenli come dico il t.abriola) ba determinato in Italia, non ha corrispondente in Francia. Io vivo pii1 1>orlo Questo modo di capire o di sentire la. politic:,., In. slorio, la Società, por diritti e doveri, giustizia. o ingiu– stizia, ò certamente il maggioro ostacolo alla penetra– zione del materialismo. data la. diffusione di quel modo noi cer,·olli francesi. di ogni parte politica. Oltre a ciò il prof. Labriola ricorda. la rrase di \faz– zini por cui il mo.lorinlismo storico ò semplicemente l'opera di due tedeschi di grande ingegno. Quanta aziono debba aver avuto questa considerazione lrasror– mata. in istintiva ripugnanza, risulto. ben chiaro in questi giorni, in cui chi lo può ostenta la sua fede d_i nascila francese e chi non lo può ò sospetto e corupuc. Vi sarebbe un'ottima. rai;iono da dire a.i rraneesi per contonlaro e superare, nei ris1>etti di questa dottrina, il loro patriottismo ; poter moc:;trare loro quanto allo. formazione di essa. abbia contribuito la Francia. e C'he cos'ò il Manifesto, dice il I.abriola, se non la chiusa. o In. esplicazione del socialismo o la.tento o paleso nei movimenti operai di l<~rancin e d'Inghiltcrral > Certo, mn. por capir ciò bisogna. già. essere un poco ma.terio.– listi, n.,•or già. morso n.l frutto di quell'albero che n.p• punto si ostina a non attecchire in Francia. E vi ò poi con ciò e sopra ciò quel cesarismo latente nolla democrazia. che, se non ò un ostacolo invincibile per gli uomini di scienza, deforma i partiti popolari, crea, sopratutto a. Parigi, una. disposizione sontimontale ve1·so lo uniformi, che à l'opposto di quella su rui possa esercitarsi uno. propaganda. socialista. p~ggi~nlo sul mn.lcrialismo. Ecco, sta flnondo col gotto dei cor1an• doli {stanolie al Quartiere Latino si gridava. n.llernali· vamenlo: Ji:mlwas,ons les f,.nmne, o: conspue: Zola) il processo Zola. E l'intenento dolio sla.to maggioro, v~· nuto a. porre la questiono di fiducia o a dirigere il ch– bo.ltimonto, non ha bast:uo a raecoglicre in un comune sentimento di protesta i socialisti francesi; lo..profc"il3. s'à ra.ttn. siugolarruenlc, corno per belli impeti di ri,·ile anarchismo. A. MOltANl>OTTI

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