Critica Sociale - Anno VI - n. 6 - 16 marzo 1896

CRITICA SOCIALE UN PO' DITEORIA DEL VALORE.,, MILITARE ! mo•enle •:•n•~ico. Mario r~ strage dei Teulo?I• e in- contrati i 1,;1mbr1, ad essi, chiedenti le terre, dice ci- (!. pro~tlto del rece■tl dl.sa. 'Jtrl) I nieamente (er& forse un uo di Criapl) che I Teutoni 11 momentomi sembra opportuno per parlarne; 8 tra le ~ann.o ~ià avule: o mostra 1 1, re.di questi incater1ato: la congerie di tlupidaggini, di bu.icle, di esagerazioni, I i C1mbr1•'. battono, e a V~rco~II, g ià volgendo contraria di contraddizioni che la stampa borghese (tolte rare I&aorte, d1s~orati della v1ttor1a, ne fecero. tante,. eh~ eccezioni) butta sul mercato del patriotlsmo italiano ru troppo: 11 buttaron sollo lo zo.mpe dei cavalli i st per Ingannare sempre più il buon pubblico 8 nascon: legarono alle corna dei buoi por tVrsi la vita, morivan dergll la nitida visione della verità, mi par tempo che ruggeodo, m ordendo , urlando nell'ebbreua della strage, I socialisti, I soli che in quesl'ora di rabbioso doloro e nella voluttà del.la ~orte. Valore mostruoso, barb~ro'. di terrore mal dis.:iimulato abblan conservato il lume da gente lmpulsrva, mgenua e feroce, che ,·ede rugg1rs1 della. ra.gione dicano il loro parere la preda, che vedo davanti a sè la ramo. lo comino.i~ a dire il mio, da. un ~unto di vista ar- Ma a Maclodio, passata la prima roga dell'ardor del ratto elementare, e con un bagaglio d'erudizione alla bottino, nel mercenario portata di tutte le borfle: felice se altri aggiungerà 01 1; Vi'ia":l::,::~-:~~g;~ !•pira, più sode, plil scientitlche, piil nuove ragioni. li nlore (dice il dizionario) è e la virtù di esporsi coraggiosamente ai pericoli, specialmente di guerra :.. Nell'uso comune però, si chiama valo1·e anche il co– raggio della vita quotidiana, impiegato in pro dei nostri almlll: e io tal caso 11 dice e valore civile :,. Ed è tanto sottinteso che il valore, per chiamani tale, deve avere un fine altruistico, che il coraggio del brlganU o del cacciatori di leoni e di tutti coloro che affrontano pericoli per un prC\prlo Interesse individuale, non 11chiama nlore. Collettivamente, l'uomo si espone a. pericoli quasi unicamente nella. guerra; e se anche qui (come mi par giusto) noi applichiamo il criterio adoperato per il CO· raggio individualo, noi non chiameremo valo,·e se non quello che si mostra. In una guerra di ftne {se si po– te11e dire) alh·ui11ico. Ma può esservi nella guerra un ftne altruistico, No. Può esservi però il 8&criftciodell'lndl\•iduo alla collet– tività, l'olocausto della persona al bene di tolti, e quindi Implicitamente, anche al proprio i ma ciò non aniene nel nostri Stati moderni: teoricamente, il soldato muore per la patria; in realtà, la musa proletaria combatte forzatamente per l'interesso della. classe dominante, che al& a vedere col cannocchiale l'esito della bat– taglia. Onde, vero valore, nei nostri eserciti, non vi può es• sere, perohò non solo manca Il ftno del sacrificio di sè pel bene allrui, ma manca altresl li flne del bene co– mu11,, poicbè il concetto Immediato di patria, se può sussistere In popoli piccoli e viventi In relativa egua• gllant.a, va. perduto e s,•anìsce nelle nostre patrie grandi ed estete, e nei nostri regimi a bue di classi profondamente divise e con lnlere11i antagonistici. Quello di Leonida e dei suoi, contro le moltitudini persiane, ru valore: c'era coscienza di quel che face– vano, c'era chiara nozione dello scopo e certezza tran– quilla del sacrificio e dei suol etrettl. I Cartaginesi, vile e tlacco popolo di mercanti, toc– cati altlne da.vvlcino nolla borso, stomacati dagli in– ganni dei nostri onesti e gloriosi progenitori, si ar– mano: le donne ranno col lunghi capegli le corde degli archi, e Incitano gli uomini a resistere: per due anni Baratieri. ... cioè no, Scipione assedia ln\'&no la città: questo ò valore. Quando poi la clltà cade, le ,•ie di Cartagine si contra.stano palmo a palmo, per sei giorni, al nemico. E se Asdrubale con 50.000uomini 11l\rrende, sua. moglie, coi tigli, imprecando al vile marito, 1:li pre– cipita nelle fiamme. V11.loro anche questo: ma. più di sentimento che di ragione: ha motivo giusto, ma er– retto vano: ò valore da donna.. I Cimbri o I Teutoni calano In Italia a. cercar sedi: e scappa; e ra bene. E ba.sta di questa erudizione a buon mercato: lo vo– levo dire che. porchè ci sia valore, ci vuol un interesse economico, il quale, quando non è dirotto e personale, ma medialo e colleltivo, si Idealizza e prende il nome di idea: per combatter sul serio, bisogna aver una idea. Ora, un'idea non l'hanno nè gli eserciti permanenti motlernl in genere, nè {ancor meno) le truppe delle guerre coloniali In Ispecie. Oli ufficiali possono sentir un poco l'interease di classe della conquista (supposto che ci rosso): e sen– tono molto l'intereresse personale del guadagno, del gr1.do, della. medaglia; essi quindi 11 battono con un accanimento, cui non si può che in piccola parte dar nome di valot-e. Ma I soldati non possono avere oho la automatica, incosciente spinta. del cosideuo .tootr,; e par che ne sentano poco, giacchè i militaristi gridano già che le rerme brevi conducono alle Abbe-Carlme. Avranno pure la ferocia atavica della guerra, o nell'Imminente orrore della morte, nel rurore contro chi toglie la ,·lta, da– ranno anche quegli spavente,·oli esempi di sanguina– rietlt. che I furbi Interessati chiama.o valore; ma non è. Potrnnno magari aver la fortezza coreograftca di morir da eroi e rare di neces sili:I.virtù, quando non ai può scappare; e poseranno fino in ultimo, come il gladi&• tore ohe si atteggiava morendo: cosi si rece (dicono) a Dogali, ad Amba-Alagè; ma so niente niente possono scappare, scappano; Abba-Carlma lnrormi. Invano l'eroe Ma.cola tenta. rialzi postumi pel no– stro esercito: la verità è <'hoscapparono: « gli urnciali :., scrh•e e morirono sui peni, sciabolando, ruggendo :. : questo non è valore; questo ò l'uomo lnebbria.t.o cbe si divincola con la. morte cui non puO ruggire. e Oli Ascari :. (anche loro! e si che non sono italiani : ma al •ode che sono eroici per contagio) e morirono d& valorosi, intorno agli umc:all :. ; 1ftdo io! ave van paura di cader vivi nelle mani dei traditi connazionali. Concludendo: nò vi ru, nò vi potò esser valore:questo si ha. sa.criticando la. vit & a una c ausa di cui ai ò con– vinti : gli italiani nè lo poteva.no uere, nè lo ebbero. Lo ebbero gli Abi11ini: e sono gli 1te11i imbecilli gazzettieri p&triotl a dircelo: per gluatiftcar la ruga dei nostri, dicono che queatl non potevan re1istere al– l'urto delle muse urlanti, ebbre, aprenanti I cannoni e la morle. Sicuro: 11prezzantl Il cannone e la morte, per le loro donne, pei loro bambini, pel loro vecchi o pei campi, loro, e per le mandrie, loro, por la loro vita e pel loro interesse economico. Quello ò va.torei quelli sono eroi. Q. ;.

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