Critica Sociale - Anno IV - n. 1 - 1 gennaio 1894

• 8 CRITICA SOCIALE Chiedoto ai coloni di Sicilia so ivi i padroni ricorrano al giudico o non piuttosto alla violenza. dei loro bravi o campicri ! Il mozzndro toscano estende i suoi diritti (Codice civ. art. 1061) al bosco ceduo quando esiste, d'ondo trao sonzo. spesa, a compenso della vigilanza, i pali per lo ,•ili, il legname per ardere o pei bisogni del rondo, fogliamo per lettiera allo bestie e pascolo. Spesso per tacilo accordo ò autorizzato a contralla~o liboramcnto i bestiami (come si vede nelle fiere) in nomo del locatorei questi non può per verun pretesto alienare i bovi di lavoro. Conl'rontato ancora con la Sicilia, dovo il colono deo pro,•vedoro del suo anche quel par di muli schollriti cho gli servono a sealflro ICL terra col primitivo aratro (perticale) o che gli gra,·auo il miserrimo bilancio di 5 od 8 liro per capo, mentre i bovini dei propriotori o dei grandi afllttuari (gabellotti) vanno quasi esenti d(l.lassa. •'• cosl stando lo coso, a mc pare che il Sah•ioli pecca di pessimismo o mostra d 0 l\\'Cr studiato lo. mezzadria dovunque tranne nella regione ove essa esiste davvero, quando scrive che e il vero mezzadro ò dh•entato la e mosca bianca a-; che e ancora la riparlizione si ra. a e mfltà poi grano, non mai por ruva. di cui il colono e porcopisce un quarto od un quinto o dove venderla « a prezzi prestabiliti minori dol corrente>; e quando accenna alle osscr\'azioni dello Smith, dol Dreuille, del Bcrtagnl)lli, del Moreau do Jonnes, del Cochut, del Burgcr o accoglio senza bonoflcio d"inventario i calcoli del marchese Ridolfl - coscienzioso, scrittore ma non forso immune da qualche av\·ersione sistematica. ai rautorl della mezzadria., quali il Lambruschini e il Cap• poni - per concluderne elio la mezzadria ò mono mo– rale di quel che sl credo o por valutare a 14 centesimi al giorno - computati gli Invalidi - il salario medio dei com1>onontila ramiglia colonica. In tutta la Toscana i numerosi mezzadri dividono o. porrotta metà tutli i prodoLtl ('J, principalissimo il vino, e la parto loro la vendono <1ua11dovogliono e come. pos,0110 meglio, nè \' 0 ò alcuno sui mercati di Fironzo, Pisa, Siena, Lucca, Grosseto, Montepulciano, Ponte• dora, ccc., che possa limitarne artificialmente il \'nlorc. Molti, nella collina, serbano Il vino fino alla state por fruir del rincaro, prova cho l'inopia non li urge. F: come mai con 14 centesimi al giorno avrebbero buon pane a volontà, zuppo dl 1>anoo legumi ben condite duo volto la giornata, carno quasi ogni domenica, ,·ino o \'incito ogni giorno sah·o nello annate catth·e, e \•estirebbero decente e spe!!SO,se guardiamo allo donne, con un certo lusso contadinesco, annzando ancora qualche soldo per gli svaghi restivi o per la licenza di caccia t Certo non è questa 111. condizione di tutti i mezzaioli toscani: ve n'hD che traggon \'ita più stentata, nelle eroto senesi per esempio, dovo però i miglioramenti <') / controm Qgrarf In /tallo; nell"Amt. dd Jfl11. d' Agrlcol· hcra; Roma, l691, paa. 48$ e ttguentl. Nel 1891 I 11rodotll che In To1c11na vennero dh·l1i a perfotta metà frl\ pndronl e contadini - meno Il\ parte di grano 1>rodotta nel terreni delle maremme nmmlnlS!r:t.11 n conto pro1>rlo, uni\ 11ar1edell"olio e una parte del vino, plccolll 11er6 in confronto 11llaprodudone 101ale- 80no I ,cguenll: grano rhllog. 4.381.7'1, g:nnturco chllog. 1.w.s,s, nena cbllog. us.o;,, orzo ddlo– i;nmn,I i7.ts7, 1t1t11 lechllog. tCrf.t!J; fasrluoll, 1i1selli• lenticchie chllor. Ui.6t4; rn.ve, -ercle, cicerchie, ceci, lupini e mochl cl1ll0• gr,,mml t1G.5l7; una1 ia tftbra greula)qulntall n 910i lino (ftbra itreaala} quintali CO.U: palate quintali E.00 5\Sj olio cbllog. !U.'67; vino cllllog. 3.519688. B1bhot ca Girio B1 ne introdotti vanno elevando il loro stato ( 1 ) i puro qunle abisso anche rra questa vita più misera e la morto lenta dei coloni d"altro plaghe d'Italia! .. Ma « nella mezzadria - Incalza il Sah•ioli - il co• e 10110 non è mai libero; nà può proftttarc dello proba– e bilità di guadaguo cho ra nascere l'abbondanza dei « raccolti e l"elovazione dei prezzi. Pauroso o sRduciato, « ò alla mercè dot proprietario che non si idontiftca. « nella. sua opera. racendogli invece di\•idcre i bonoflzi; e se avesso ca1>ilallo li impiegasse sulla terra. impio• «: gherebbo a. beneficio esclusivo del proprietario la e metà dello anticipazioni, mentre no correrebbe da e solo lutti i rischi. • Or lo conrosso francamente cho il contadino e pauroso o sfiduciato,. lo Incontrai noi Polesino, negli Abruu.i, nelle Cala.brio, in Sicilia, (love ha un solo c.liritto - che manca sempre al mezzadro toscano - quello di morire tli rame· ma difllcilmento mi riuscirebbe di trovarlo in Toscana~ (\•i il mezzadro ò il più libero degli agricol• tori; cointoresstlto nella produzione, non assoggettato alla vlgilnnza. di caporali o campieri, senza orario co– mandato egli applica come e quando crede il lavoro 11. quella 1 terra cho gli paro o che nma como sua; d'onde, poichtJ ogni medaglia ha il suo rovescio, quol tenace misoneismo o.grarlo. che non cede se non dopo replicati esempl, come s'ò visto coi rimedi cuprici contro la pe– ronospora. Produttore in solido cd a metà col padrone, non si vedo perchò l"abbondanza. o gli alti prezzi non debbano pronttaro ancho a lui. Quanto all"impicgaro capitali propri a beneficio del podere o quindi del pa• dronc, si rassicuri il pror. Sal\'ioti: il mezzadro, so ha qualche soldo, non lo risica.. Ovo,por assenza. del loca· toro o urgente J>ericolo, raccia. o anticipi ciò cho a quello spettavo, la legge stessa (Art. 114•1)gli dà ra• colth di ri\•aloraeno su di esso come ogni altro ulite gestore di negozi ('). Nò il loco.toropuò rorzarlo, contro i JJalLio gli usi, a concorl'cro comunque a boniflcho che non danno un interesso immodiato. (') Per tutto ciò non sono rari in Toscana i contadini cho hanno eroditi col padrone non indirferenti; a quei cho hanno debito, se il patirono vedo cho noi possono pngarc, li licenzia o condonandoglielo o contentandosi di una parto a saldo, o il cotono ,·a libero da debiti ad nitro podert", talchò questa licenza è piit proftcua. a chi la ricc,•o che a chi la dl\. E neppure sono mosche biancho quei che risparmio.no tanto da prestare al padrone, da comprare case da affitto o poderelli che affida.noad allro me1udro o Ja\·orano essi ste!isi, creando la patriarcale piccola proprietà colli\'&tricc che è per molti economisti l"idoo.lodel sociale bonessero. (') In ogni caso non può dirsi della vera. mez_zadriache ossa sia e il patto rorzato della miseria •· E tradizio– nale Il lusso dello contadino senesi, sroggianti, ai dl di rosta, i bei vestili di seta nera, i grandi cappelloni di paglia flnissima a lunghi nastri cho costano da 20 n. 30 llro, le porlo ,•oro, gli orecchini e gli anelli non di (I J Veggul A, 1Jnun1N1: U culture forooglere neue Ct·tte •e• n,11,• - l'B1cur1tone agrnrla tlrlla ,cola,e,ca pi.rana In Val d'b'IH e tielle Crete 1entd, In Aflr. Jt. A. KIV, (uc. IH-Hi! 6 A. xvi, fase. 19'. - O. C.u.uo : Rela,. 111lconeono di aziende e j)Od"'· In A.nH.dd Mltt. d"Agr., Il, 181, t811, pag. 13!, 1•1CU.KCIII:op. cli., pa,r. UG. (I) IIIIOIUI: Pl(r, 17G. <•, J.01\1.&.: Eli1lo11e dello reti(llra. - W'ORTAIU.: / dorwl dtlla f)ropMtr4 fondlarla. - Yn,u11.•: n;w. d~ou f.."«Jn,; prefazione alla Stri• Il.

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