Critica Sociale - Anno III - n. 14 - 16 luglio 1893

CRITICA 8 OCIALE 217 senza dazio attira gli Ignoranti ed i filantropi. che par ratto apposta per suscitare gli osanna. dei Comizi ru– sticani, che nel colpire mitemente le ricchezze aspetta gentilmente che il loro detentore passi a miglior vita, che inflne 1l ,•olge careuoso (anche questo non ru di– menticato!} alle cooperalh·et Di un progetto che nella trafila delle lungaggini pulamenlari. d'onde uscirà ancor più ca.strato che giÀ ora non sia, porger& per cinque, per dieci anni una m&gniflca pia.uarorm& alle candida– ture dt,I fautori 1uoi t Di un progetto il cui socialismo ù ragione,·ole, umanitario, senza tolta di classe, senza conquista. dei poteri, senn organizzazione proletaria, senza nulla che turbi Oli otrenda le digestioni di nes– suno, o che pure e potrà fare tanto bene alla povera gente.,, Chi potrebbe riftutnrgli il proprio appoggio! Persino i socialisti saranno lmbara1.zati a lesinargli In ftrma. - E s'è veduto. Sl; non c'è da diro; è stato un colpo da. maestro. Ma noi, se rossimo Il p11r11to socio.Usta italiano, diremmo: a questa. pr'Opoganda nè un soldo nè un uomo. O non s'era tutti d'n.ccordo, sono soli pochi mesi. che i nostri dopufati do,·oono « ngitaro e non legiferare ». muovere alla conquista dei poteri o non « partecipare • al po– tere degli avvorsarn Noi comprendiamo bene che Dario Papa, per esempio, appoggi l'agi1azione. Ma non è ques1a appunto la ripron1. sintetica, che noi r.on la. dovremmo appoggiare t )lalagodl tenta di provarci che questo possibilismo ha voga.anche fra i tedeschi, e ella l..assalle come un campion~ della « piccola azione • alberloniana (ombra di Lassalle. non sdegnarti!). e cita un programma di conclliuione, obliando che fu tra socialisti e non coi democratici e che il più arre1rato dei programmi in collisione era più ann1ato del nostro; e cita persino le ultime elezioni. Anche qui una dannala jettatura par che lo J•erseguiti. Egli addita i socialist.i tedeschi far la propaganda elot.torale contro il militarismo insieme ai llberali, e l'articolo è apr,ena pubblicato ed ecco reca, tombe dei radicali proprio sotto i voti socialisti! N6, nmlco Malagodi, non cercare gli esempi in Ger– mnnia· del tuo possibilismo. Cercali In Franci11. piuttosto lvi lo tro,·orai, dh'lso In scuole e chiesuole, dominare il campo por lunghi turni, cnglono non ultima. dolio svolgersi lonto del sooiallsmo francese. Lo vedrai arra• b11ttarsl, vociare, rar di tu Ho por penetrare e per ren– dersi accettabile, ridursi ad un rormato tascabile, cl.lie– dore lo cose più modesto, agitare perchè sia concessa una tenda all'im1,erio.lodegli omuib tt• per g uardare gli operai, che vanno al la.voro o no torna.no, dai raggi troppo ardonli del solo - o non ottenere neppur quella - e morire, ahimè! senta uero neppur quella ottenuta! }~al suo pos10 1 o sopra. il suo non lacrim"to sepolcro si erge irionfatore il partito operaio, il partito della lotta. di classe, che conquista. Marsiglia, Roubaix e cento allri municipi, che domani assalirà il Parlamento, il partito della grande ulone, degli scomunicati ragi~ natori, e non giì. il partito dell'istinto, il partito del– l'ambiente e dei progettlnl umonitati. La logica ebbe ragione degli adattamenti. Dovrà. in Italia Il partito socialista percorrere la stessa eia. cruci,? LA CRITICA SoclALE. Per assoluta es-ubenoi;a ,u male,·ia, dobbianw 1·im.a1ula1·catl au,·o mon.cro, con altri a,·ucolt, la chiusa (lella clfh'cuss(onc /t·a noi, Gregario e F'lorinn su t..o. o,•ohudonoo lo. rivoluzione. L'OPINIONE DIUNCONSERVATOR A,·enmo appen& sottoscritto l'arhcolo stampato G_ua. sopra, qua.ndo ci giunse 111. seguente lettera diretta.c i da uno dei più colti deJmt&tl d1 destra che seggano 111 Parlamento. Egli cl prega, per ragioni che non pQSSiamo sindacare, di so1,primere Il suo nome se mai la re ,– dessimo pubblica. 1.- pubblichiamo tutta,·ia.. pc.rchè ci sembra che questa p:u'Ola di un avversa.rio ribadisca in modo curioso alcune dellf' nostre osser,·azioni. Essa dice anzi, senta a,·erno l'intu11zio110 1 più di quello che noi 0SM$imo esprimere: EOREOIO AVVOCATO, Homo. I I lwqllo. Ella sa che io non dh-ido punto le itleo per le quali Ella strenuamente combatte. o che a mo paiono sogni e non sempre neppure sogni leggiadri - ma che seguo con interesso e curiosità. (un po· anche. lo dirò since- ~~~e~~~\ ~~1~':1fi~~~~~ ~.~!:~~!1!'.n:n°ie 1 1~n~t\~ ~\l;'~t p1endero, una volta tll.lltO, I& po.rola.por tentare di cor– reggere uno del tanti 01·1-orl In cui mi paro che Lei, o c1uo.nticomba.ttono con I.o\, cadono più di fre quente! Mo ne porgo occasiono la. dls1lutn Intorno al proget.to .\lbertoni, la quale ho allentamento lotta o p onder ata. g~,.,~:;e&!1!te o~~r1~~~s~: q~~:::~~!: f 1 ~~~r!~!r~ 8 ~ solu1amonte inrondatu: che tlal l'o.rlamento, come Ella lo chia ma, bor{ll it!lt!, le elusi proletarie non abbiano nulla. a spera.re; elio a chiedere !addentro si sprechi il ranno ed il s apone. Or qui a mo paro che vi con,errobbe distinguere. ~~~e~!tT::i~t~~:. ~J::ie'è\~ ~t! J:e;e;i\!io;~ 1! socie1à presen10 (da. un go,·erno di operai, nella con– dizione ìntelleLluale o morale In cui voi stessi confes• sate ch·essi In maggloranu s1 tro,·ano. per un petto ~~~ ~o~~~f~ 0 ci! ~~~ 1 !~~c~!~ :~;te~~e~,~~~'. 1aglio la com1lagine dello Stato presente, lasciandola sguernit& atli assalti di ,·ol altri, profeti di un aVl'e– n1re che a voi pare ridente o a noi oltremodo burra– scoso. Non chiedetelo, dunque, ch'essa. tocchi l'esercito, ch'essa rinunci al benoftci, che voi chiamate monoJ)?lii, del reddito o dell'is1ruzlono più elevata, a tutto ciò in• somma. che lo crea o le mantiene le forze. Uno tato non si suicida.. Ma se ,•oi lo chicdelo delle garanzie agli operai perchè la. loro salute sia tutelata, per<'hè la. concorrenza rra imprenditori non Bi volga. tutta. a. lot'O drmno, che in– teresso lu, ossn. a nogorle1 Dito piuttosto che sarà. essa la primo., questa odla1a borghesia, a voler regolare queste faccende, noi suo proprio e nel vantaggio co– mune. ch~ 0 s'!~ra!~ ~~r q 8 1~:rc!?icf1Yr~:::t~i ~ tio::~~ a c:~~t~~~ (ed io credo a. torto) stimate I più roazionarii, dovremmo ~~~ 1 ~ro~~an~!~ ,; 0 ~:St~of11:~i~tf'1 1 t;~~J~i!~e ~~1 monopolio del Aale ò dtlSiderio antico e comune di ogni parte della Camera.. o solo finora ,•i si opposero tran– sitorie difficoltà del bilancio. t"abolitlone dei da.zii di consumo non è rorse attuata nel Bclgio1 l.. "impost&pro– gressi"• non ha varie e folici applleuioni in Austria etl in Uermanh~1 Se è ,·ero, come voi dite, che la pie- ~~ f~P1~ 0 !tu~!~ls!ru:,~~e:e~i•: ~u:~ ;~,tia;: Ì~ stesso Giolitti, In Senato, di Introdurre la tassa pro– gressiva, Vedete nei Jiornali di stamane: la tassa pro- f~r!!,V<ji i~~o~~ge::~:~1 ':or:~~~ 0 t'f ~:l1~~~;i~r?;; l'aggravarsi dell'imposta sulla rendita. pubblica.1 A parte che.personalmente, I depu1at1 che neposseggono avranno lutto il tempo di di1rarseno, e il loro esempio sarà. imi• ta.to d& moltissimi privati, cosiechè il danno di cia.scuno sarà . assai limllato &tanto I ribassi graduali ch·essa su• ~!~t~i nt;:roi:!~~ ~\~ i;•i3~~:!?;1gcvs 1 ct~!~o ~~f s~n!:rJ:: ~~t~~Ì!\ ~!1otin~\~~~::~~\n 1 :1?!~ttfl~el~1j~SCOn;;t~o~~\~~Tii 86 è

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