Critica Sociale - Anno III - n. 1 - 1 gennaio 1893

CRITICA SOCIALE 1:1 ru~5fe aca'J~.al~~~o1t,s~~- !liitp;i,tau~~fa~:.1: ~~ via Mulberry, circondahl in tutti i lati da mura altissime. Agli sporgenti balconi ed ai camini erano appesi ogni specie di effetti di casa, o l'alto cielo llleu era ostacolato dalla dist~ delle s,•entolanli ~~~,:~'ti~ri~ f~ ,~o c1t u:S~"~~t/i~r!a~~~toco~1 umido e grigie piotro rotte, fra lo cui fenditure giacevano le sporcizie e lo immondezze dolio case. Era quivi penombra anche nel mezzo d'una splen– dida giornata di sottombro - la penombra di una corto di Yia Mttlbcn·y, che non ha che faro con la penombra dolce di un tramonto in campagna, 1·i– colmo degli odori dello piante, essendo ossa una l~~b~o~ ~~c:~P.1~ 1:1~t!u~cr,!:icr;-e~~!~i&~ In un angolo di quost.1 code stava un vocchio ci– sposo, che faceva scolta di spo1-chistracci; sulran– no1·ito portico ciel primo piano un uomo raceva SC..'\l'J>O; e sul limilare dello sottostanti C..'\SO schifo– samente lo donno cucivano la tristo mercanzia. Se non che, nel mezzo di tutto questo misero sudi– ciu,no, sL'\,·auo a giuocare piccoli fanciulli di non pili che dicci anni - i fanciulli, che, in ogni condi– r.ione, sono sempro inte1'eSSanti. Il rncchio cisposo avea dato ad una bimba <1ualche straccio vivamente colorato, ed essa no :wea fatto una meravigliosa bambola, cui abbmcciata anda"a cantando una cui• lanto canzono itnliana. Un'altra bimba, seduta sotto la i-achiUca vecchia scala, foceva corno J)01· servii-o gravemente un lhé. Un bel bimbo eh tre anni, camminando vacillautcmonte, venne a mc. Pm· p1-c– cauziono io lo allontanai, dicendogli: « Oh, che j)!°~~'\ ~~~b~~~~I~. ~Ig~~JA!ò 0 :~,n~~ 1 fi~o;;!~~ il paffutello viso, si asciugò con un ,·ecchio concio di lana, e. con espressione raggiante, tornò a me, por mostrarmi la sua piccola faccia pulita o por avere la mia app1•o"azione. Col doti. Glnassi. Gi;~::;i~~efi: 10 s : 1 ·~ s1f~ 1 ·~~ar::~il~~r!~'\~l~i ~;:~r;f ~ii 1~i~r~~~~l~~Kecl:!a~,:in:mi1~::u~d1~~:~~• Dopo una lunga Ola di scale arri"ammo al <1uarto piano di una casa in via JJayard. Un vigoroso colpo dato alla porta r,i fa entrare in una stan1.a non pili hu-ga di una diotroeamera. e-On una piccola finestra che sporgeva in una corte. Erano nella camera una donna e due bambini. Il maggiore, non avente più di tre anni, giaceva sul lotto con una faccina pallida o sfinita per manifesta mnlattia ce– rebrale; l"altro, che., pili piccolo. stava in culla, era un "ero scheletro, e moriva e,•identemento por ane– mia - parola medica, che signiflc..'\ J>0r fame. [,'aria della stanza ora cosi chiusa o guasta, che il dottor Oinassi mi consigliò di stare J>ressora1>erta finestra, :~~\~i~J}c!•~~;!/\ sit~~s!t~ 1 g 11 sc~;~~e / : st' ~i: E~f~oq~~i~3i éch~°J~ 1 :i: dolL'\ mortalifa sia giunta cosi alta in questo quartiere durante l'ultima stagiono calda. Porocchè, sobbone il gran caldo ~ia st.'\to causa di grande mort.'\lilit, J?nro un membro del Consiglio di Sanità, che m'offri questo st.'\tistiche, alla mm domanda: « so f1-a i bambini dello classi ricche e benestanti fosso stato anche aumento di mortalità durante gli ultimi calori», rispose: e Forse un c1ualche aumento Yi fu; ma il cambiamento di tempo1-atura non è dai bambini dei ricchi risentito tanto. porchò essi ordinaria.mente vanno in campagna, o se anche l'OSL'\nO in città, tE?Cè:l G no B1ane,o hanno molti mezzi per evitare i nocivi effetti del caldo, cioè. camere aerato e fl'osche, latte puro, costante vigilanza o pulizia.» IDA M. VAN ETTEN. La 1cco11Cta ed uUùna parie, ch6 di gran lunga é la più lri,tt e caratleri1lica, la daremo ,id prossimo nu– mero. (.Vota ddla CIUTICA Soc1ua). Per unaaffermazione individualista Quando si combatto il socialismo, dopo esaurita I& ragiono principe della sua non attuabilità. pratica, e dopo 1wor detto ch·csso O inconciliabile colla libertà., si finisco sempre per ripetere che il suo av,•ento segne– rebbe una fermata sulla ,·ia del progresso. Cosi, socialismo o progresso si porrebbero come in o.ntngonismo. Io credo non v·abbia. nulla di Jlillerroneo, o che, anzi, quando non siano ))ili disperso lo forzo dogli indh idui noi battagliarsi a vicenda o nelle produzioni o nei ser– vizi inutili, si :wrà nella. società. socialista la fioritura più fulgida. di invenzioni o di scopcMo, come il trionro maggioro delle arti, dolio lettore e dello scienze. Paro a mo, che tornerebbe (acile il dimostrare in qunl modo, eSsendo, in conclusione, il socialismo la. formo. pili completa. di associazione umana, iutcsa o.I benessere dei singoli noi benessere della società. intero., donebbo centuplicare quei frulli benCftci, rolati\•i al progresso, che, oggi, si riconoscono derirnre, appunio, do.Iriunirsi degli uomini l'ra di loro. Si dico, tuttodì, che unicamonto l'assommarsi di forti capitali in un solo o lo. fodoraziono dello l'orzo hanno permesso e permettono quegli immensi lavori i quali costituiscono la. meraviglio. dell'epoca. nostra; o poi si vuole, che proprio la più ostosa, la pili potente nsso– cinzione, che sarebbe quella rapprcscniala. dallo Stato socialista, dil'enga. a un tratto, ostacolo al compimento di grandi imprese e di grandi opere1 Nò, sembra a. me, sarebbo difficile porro in evidenza quanto abbia di falso l'affermazione degli individualisti, che il socialismo arroslerobbo il progresso, togliendo lo stimolo Jell'intcrcsso indi\•ldualo, (juasi cho sio. stata, In fondo, la molla. dell'interesse materialo la madrina dello in,•enzioni, delle scoperte più gio,•o,•oli e più straordinario. · Ne), soggiungo uno.secondo. \'Olla; ben dirferonlomonto dal rappresentare un intralcio per il cammino della ci– viltà, il socialismo, allora che sia rassodo.lo nelle sue rormo pili pure, presiederi\ alla civiltà. più ele\•ata, vera. o genuina, consistente nella. domimizione e nello sfruttamento dolio (orze dello. no.tura.a tornaconto del– l'umanità. tutta, in sò e in uno per uno dei suoi com• p0lleDti. Ma non è la confutazione dc11·asserzionecbo il socia• lismo neghi il progresso, l'argomento di questo mio articolo. .. Posto che, realmente, il socialismo f'rontlSso il pro– gresso, :L mo J>iaco indagare, so sarebbe poi cotesto un male, e so non sarebbe ugualmente da. preferirsi una società socialista. mono progredita, alrassotto indh•idua.– lista. odiemo, sia. puro splendido dei pili rnagniftci ri– tronti, di industrie, di ferrovie alt.nwerso i monti e di areostati attraverso t·aria., o di gallerie di sott.o I mari o di navi immani quanto 1>alazzio d'ogni pompo. di cose

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