Critica Sociale - Anno II - n. 18 - 16 settembre 1892

282 CRITICA SOCIAl,E du&le,noi potremmo rispondere che Il socialismo è un portato n&turale e necessario dell'evoluzi one u mana, o che, dal momento che ogni progresso nell'organis.mo so– ciale ha sempre a.,·uto come conseguenza un maggiore avllup1)0 della libertà individuale, non si vedo per quale ragione tale sviluppo debba. ora arresuu•5i. Ma ,,•11adi pii1. I socialisti, pur essendo con,•inti che la rorma della Jn'Odutlono tende ad essere colteuiva, non possono però pre,•edere In qual modo 8i atteggerà. preeisamente la società in &v,enirei essi tuttavia po sono affermare che i concetti rondamentall, sui quali è ba.salo il socia• lismo, non sono punto Incompatibili colla coesistenza della più larga libertà individuato. Ciascuno 11ache l"lde., che lnronna tutto il nuovo si.stoma sociale è quella di rendere collotu,·a. la produ– r.Ione e di attribuire a ciascuno una retribuzione pro– J)Orilonata al lavoro compiuto. Che vi ò in ciò di in• compatibllo colla libortà.1 t·uomo che no.sco in una soclotà. costituita collettivi• stlcamento riceve un'e,ducazlono lnlegrale, completa, sia. J>Orcum della pro1>ria l'amlglla, sia J>Crcura della co– muni1à. Poscia egli è libero di scegliert1i quella prores. slone cho pii1 gli aggrada. Il suo luoro, retribuito ra.– zlonalmente, gli procura i uieui per soddi.srare a tutti i suol bisogni, e di questi meni è libero di rare quel• l'uso che crede, giacchè la società non s'ingerisce punto in tale m&teria. Di\·enuto !nello al lu·oro, gode di un giusto riposo, giaccbè In una concezione po5itiva del• !'economia Polilica si ammette che li lavoro ,•iene solo In parto retribuito al momento in cui esso è compiuto, e che Il\parte rimanente è retribuita ol la,·oratore, sotto rorma di consu mo, quando osso 11011 è più atto al lavoro. Due corollari deriva.no da queste promesse: I. I..& libertà ocono mlc& dell' lndh-lduo di\•enta im– mensamente più estesa, glacc.hè egli non è più schia,·o del bisogno, che lo spinp ad accettare lo retribuzioni più umlll, o a darsi a proressioni di1rormi dalle sue attitudini. Inoltre egli non ò ph) 10ggelto al legame di superiori o di regolamenti veuatorl, cbo lo rhlucano allo stato di macchina, come oggi av,•ione; il la.,·oro non gli è imposto, dacchò Oegll &tossoche ha interesse a produrre dipiù, por ottenere una rotrlbuzione maggioro. 2. Lo. llbo11Àpolitica diventa illimitnta, giacchè non "'è pli1 uno. classe che abbi,~ Interesse ad impedire la cmnnclpazlone degli strati sociali lurer!Ori, o a calpe– stare delerminati interessi, d11ocehè lo classi ~ono scom• parso. l..a politica elimlnsta dalle rum:loni go,·ernative, Il potero pubblico ridotto ad un:1.sem1>liceamministra– zione, la partecipazione di tultl nel modo Il pii1 ampio e diretto allo cariche pubbliche, rendono impossibile l'Instaurazione di nuovi privilegi e di nuovi monopolii. Taio è il sistema che ogni giorno ci viene dipinto come una bruiale soppressione dell'indh'lduo a van– t.è\ggio della comunità.. SI sten1a a credere che simili &ceuse vengano ratte In buona redo o per ,,edule ru~ ramento sclontitlche, glacchè la più lmperretta ed em– brionale concezione di una societh. socialistica ò tanto suporioro al sistema ora dominante, In ratto di libertà, che l'uomo il più legato ai progludb.l ,·olgari de,·e ri– conosurlo, tanto pii1 che oggi la liberti\ è talmente un& chlmor& quasi per tutti, che sarebbe assai difficile ri– durla maggiormente. È però vero che I nostri anersa.r i non cl banno mai detto ragioni serio a sostegno delle loro accuse, ma grandi parole ,·uote, rimbombanti, che ranno Impressiono unicamente Bulla rolla Ignorante, che ò la. loro rorza maggioro. Dott. A. L B1bll te B BISMARK E I SOCIALISTI Di lutto lo glorio. senza dubbio, quella che si può pili racilmcnto (alciiflcare, è la gloria degli uomini di tato. L'insegna del potere, scettro o portaroglio, corona o mantello, abbaglia e lrasllgura agli occhi umani chi no O im·estito, assai pilt che gli artifici della toilette nou lrasrormino la bclleu.n di una donna: o cosi, in questo miraggio d'un momento, pili di una. 1.ucc:1 J)()S.'lta solennemente sullo altezze lontano del potere J)al'\'O agli uomini un sole ra– dioso. PCl'Ciòdi ogni uomo di Stnto moderno, bi• sognn domandn1-e, J)CI' darne un sicuro giudizio: Che l'CSU\di lui? quale idea sua. passa ai posterit Anche per Bismal'k questa domanda è il solo punto solido su cui poggiare, per oriont..11-si o giudicarlo giu.stamontoin mozzo alla conrusiono dogli odì e dogli entusiasmi ommori, cho possono m•oro tutt'allra causa elio mol'iti o colpo reali. Ad n.scolt..11· ciò che dico lo stesso Bismnrk bisognorobbo in voritil dii-e elio fu un uomo di St..1toda ,Iodici al soldo; porche egli va riempiendo ogni gio1·no i giornali t<.><l~lli di lamenti sulla 1'0,•ina mc1.1.o c mpiuL1 o por metà minaccinnto dell'oJ)Cr-a sua. Sembra un sepolto ,•i\'o che si sfoghi a cantare l'inno funebre della sua morto vicinn: ma a chi gua1'Cla un poco addentro nello cose, viene un legittimo ~petto che egli 1>ianga come le donne. pili l)Cr impietosir'O gli altri che por sollo,•ni'O il popl'io dolore. Si può ~1-e C4Wliche egli non credo nlla rovinn doll'opc1-a sua. L'unincaziono della 001,nn.nla potr:.\ essere il suo titolo di gloria presso i posteri r Pl'OSSO i tedeschi, forse: ma presso gli altri popoli, noj perché la cosa non li intorossa o non giustiffca perciò una ccle-– brità europea. La sua politica interna ed estera f Nemmeno, J)Cl'Chè egli non ci ha portato nessuna idc.1 nuo,·n. Anzi in questa egli 01-a ,•occhio, spe– cialmente nella politica interna, che si riassumeva tutta noi metodo della ,•iolonza, corno la politica dello oli\ barbariche. enza dubbio ci-a questa la parto atavistica del suo spirito, l'ntavismo militare di un uomo uscito da una famiglia di soldati; che por eroclit.ì' erodeva di poter lutto risolvere a colpi di spada; un atavismo cosi potente, che lo pa.dro– neggla,•n sino a f:.ll'gli commotte1-o colos.s..1li scioc– chezze. VOOctoJ)OI"es. la ingenuità della pcl'Seeu- 1..ionocontro i socialisti, suggerita da. <1uesta idea, che la rorz.a bl'utale é la regina del mondo. In ciò Bismark è il frateHo minoro di Napoleone I; un vero pl'Opolonto Incorreggibile, cho non si ric1'C– dovn nemmeno dinanzi allo smentito 1>iùeloquenti de.i fntli. Nella politica militnro si mostrò addirit• tura un mezzo Alari<.-o; o l'inmslono della Francia sembrò in gran J>nrte un l'itorno funesto a rigori di guerra, che si erodevano fluiti per sempre: giao– chò ora (\ dimostrato che egli volle bombardare Pa• rigi, contro il p.1l'Ol'C del principe eredita.rio Feci~ rico o sebbene non cc no rosse bisogno. Lo slesso si dica del suo protezionismo: idea antica. in cui egli si ostinò come e1-a solito, cieco o sordo, più di una rupe, ulle obiezioni dogli uomini e delle cose.

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