Critica Sociale - Anno II - n. 11 - 1 giugno 1892

CRITTCA SOCIALE IIJO sullo listo, llltro,·e, con patriottismo copitalista. minac• ciando di lrMporiare all'estero le industrie e affamare eoti la popoluione, se la ll1t& operaia rosse uscita vincitrice, dappertutto srrutta.ndo lo spauracchio deUa dinamite di R&vachol e compagni - dh·cnuta. a confes– sione del Temp, , il migli or alleato della borghesia nelle eleiionl - per gotta.re lo 1gomento e la cenfusione negli elettori meno intelligenti. o,·uoque poi, come a. Fourmles ed aaro,,e, la IIStl\operaia ebbe la maggio– ranza al primo scrutinio, ru ,·eduta ronnarsi subito contro di eg._q, - renomono eloquente e da noi pure tanto volto presagito - 111. coalizione palese o compatta tlì tutti i partiti della. borghesia, monarchici, clerirali, frammassoni, repubblicani opportunlsli o radicali, di• montlcando i loro odt, lo 1-cciJH'OCho ingiurie, !"amor proprio della bandiera, lutto rinnegando o seppellendo pur di chludore Il ''l\l'CO ngll Ol)Oral nollo scrutinio di ballottaggio. Mal In lolln di cl11seo ru pili 1-ociliamente o.frormaln nei fatti d" tutti coloro elio si piacciono a negarue a parole la necesidth e o. denunciarla. come un delitto di Iosa domocrula. e Noi potremmo dire - scril·o il moderato Soieil, cui ranno eco una quantltil di fogli conser,·atori francesi - che ò gli\ questa 1ma •JH!CÌtJ di riool11;io11e. Non è già il partito :rnarchlco elio è pericoloso; quel che ci mi– naccia d1.,·,·ero è qu~lo partito operaio, che dii-entt. ogni giorno pli1 numeroso, più compatto. meglio orga– niuato, e che mareia alla conquista delle assemblee comunali dapprima., e poi dc.I Parlamento. lni-ano il Oo,·omo repubblicano gli dà l"otra,di tanto in tanto, di qualche leggina sul sindacati o 1ulle pensioni operaie per farlo pazienta.re. Il partilo socialist& wole eos& che il Oovemo repubblicano non gli dari mai, ,·uole, cioè, metterti al suo ))Olio. li momento è ,•ieino in cui un Siéyès operalo 1>0trà intimare alle atluali classi dirigenti di 1!:puleu.are alln. loro ,·olla: e Che è il quarto Stato~ e Nulla. Che dev'esfieret Tutto., E noi, vedendo como gli 11tessiane.rsari siano co- 1trotti ad A.mmettere cho mai una forza organica cosi potente, corno qucato movimonto di classe. ha rivolu– zionato profondamonlo la vUa politica. di una nazione nffino alla. nostri\ di rana, di qunlità., di vizi rors·anco o cho fu tnn1o ,•olto giudicala lnca))acc di rivoluzioni graduali o durevoli; noi no t rnggiamo buoni auspici, malgrado l'appnronto npatla, nuche poi proletariato italiano, e ,iperiamo elio nnoh·esso possa alla. fine orga• niunrsi o raro del 11ull'rnglo- questo csplosh·o cento volte più potente e pilÌ sicuro della dinamite - farne, diciamo, ripetendo le parole del programma francese, di uno strumento d'inganni, come ru finora, lo stru– mento della propria emaneipuiono deflniU,·a. Noi. LA MALATTIA DELLA CAMERA Se un ratto salta ruori da questa precipilazione di crl!!i aniluppanliJ-1 f'ra le flla putride ed imbrogliate degli intrighi penonl\11, sort& di vegetazione maligna che sotroca od uccido ogni vivente discuS!!ione di idee o di ratti; è Il bisogno dl soluzione per l& questione 1Jcll'osercito. Per a.moro e per (orta questa questione che pesa. come un blocco schiacciante sulla ,•ifa del paese, h& finito per dil•enlaro Inquietante anche per r1uella manata di Intriganti spensierati che lo governa. Sarebbe ora, una buonA ,·olln ! Qual è I&cosclenia del paeso in faccia alla questione, Diciamolo fn.ncamente per la ,·erità. o la giustilia: oscura ed incerta. M& questo non scusa che &mezzo gli oziosi del Partamen10. Il paese è operai, contadini, impiegati: gente tutla che ha d11 . lavora.re, da accanirsi giomo per giorno nella caccia spi etata d egli interessi e delle racce.ndo, cho arr•nnat11. da mattina a sera ad atrorraro da tifa.mani non può J>erdere un minuto della sua attivitlt., 11tornaro un briciolo dell11. sua rorza. Chi ,·orrobbe esigere nello condilioni J)resenli quello che sarebbe puro l'Ideale llella ,•lta i.oclalo, che ogni individuo getta.sso uu puano dell'oro della ~ua vi111, pensiero cd M:iono, nel grnn fondo comune? Ma a ,•oi incombo,·n. robbllgo tli S<'hlrtril·o in ,•oiquesta coscic111.ain ltloc nitido determinato ardito o di riflct• torlo in larghe ondo di suggestioni ol llOpolo che ,•i afllda la. diro1.l0110lllll)l'Ollla itlenlo ,lolln SU!~ l'ila. Di tutti i centri di ntllvllit liloalo voi siolo quello ))iii in vista, 1>ii1 potonto d'a1.lono; ,•ol nvoto In mano una forza immensa maleriillO e 11101'1\]o garantita. non di\ grotte rosponsabilità. 11rlhnotlche,ma dn. UIHlimmensiti\. di do– vere. Voi l'a,·oto prosa alla loggiora.con la sicuroua. re– lico e impertinente dell'Ignoranza.; voi al'eio come i ragazzi giocato con ti egli strumeuti 1>ericolosi: tutto il vostro go,·erno i, stato un lntn,ccio di ,·anilù. incr011i– bilo o di miseria che ra. pietà. Ed OMl alla sera della resta cominciato a mMlicaro l"amaro dc.Ilo impre,·i– denie e delle tllfllcol1L Ma Il\ colpa è voslML Perch~ la questione tlell'esercito vi lormenta1 è tli– ventata lo scoglio contro cui rompono rntli i partiti. tutti i motodlt Percbò a voi 11011 l' mai balenato il so– spetto che nella ln.sronnuione immensa dcli:.. vita i bisogni e le neceuità tlivergono in direzioni nuo,·e. pullulano in forme nuo,•o. Su questa quegtione ,•oi a,·ete conser,•aU I sentimenti del 4,ij e del 00, gli u·ete presi eoslantcmente J>ertermini primi senu. accorgor,•i dei nuovi elementi che la ponotruano ed ora vi tro• vale duanll a ri1uliatl fal.111. Oli ulti mi t renl'anni del• l'Europa sono stati 1>0,•crldi così del.ti anenimenli storici; 1'i ,·ero; ma nessunll opoen. della storia è stata J)Cnc1ratn tla una trasrornmilone cosi gigante, cosi uni• vorsale. I gorml gotiatl 1h,llo rh·oluzioni della ))rima moti\ tlel secolo vi i;ono sbocciai! o ramificati in unn vegetazione Immensa: alle cron1.lonl do\ go,•orno rap– presenll\Uvo, tlolln stnm1>allbora, dello grandi industrie è successa. l'appllcndono larga., l'ndo.Uamenlo procct.lcnto per una immenslli\ di piccoli fatti, di 1110,·lmentimpe,.. celtibili donde li 1ol1ilo 1111 sonllmento 11110,·o di vila sociale. una renna psicologicamente nuo,•1t di Stato. li suo carattere ò la com))allena, la parlocipaziono uni– ,·c.rsale, una unità J>Olente per Interessi, per sentimenti, per pensieri: se una conseguenza certn ne derinl t) la impossibilità. della pirateria politic&,dell'av,•entura mi• litare. Quando lo Stato era ratto di diecimila famiglie sotto cui una morta ilagnante paludo di popolo. esso poteva essere conqui!!lato, 1lomim1to,asservito. Ma.ora che quatlro quinU del popolo vi parteci1,-. alla meglio e la metà pilì forte con una foMo coscienia, l'esercito di un altro popolo polrÀ ,•lncerlo, ma a.s!ervlrlo, mai. \'edete come I Tedeschi 11loggiaronoprontamente dalla. Francia. l.a Francia, do,·o la pll.rtocipuione di una larga classe al governo non 1,. mai mn.ncata. non è mai stata soggiogata. Trent'anni di vita. libera questo progresso a.Imeno & mo pnre che In Jtalla. l'abbiano roali;:znto. Cn esercito po trà l'\n cere Il nostro esercito e non i.arcbbo gran malo; mn.so l'Olessorcslnro e dominare 1rol'erebbe una guen·a. di po))olo; atl ogni <'itt1\o nd ogni giorno.

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