Almanacco socialista per l'anno 1896

46 - lombarda alla quale ai nostri giorni si ritorna con amore. Fortemente organiz,mti , percorsero l' Europa seminandola di monumenti i quali , pur avendo un' impronta costante , fiuono e sono ~timati. Custodirono l' arte edile non solo nel loro paese, ma la trasportarono come fiaccola di civiltà nelle altre nazioni contribuendo efficacemente all' estendersi del cristianesìmo. I mastri muratori del medio evo , associati a base di fratellanza collettiva, sorsero a grande potenza. L'architetto, il dirigente, avevano diritti e obblighi come l'1ùtimo mastro, e la miseria non funestava le loro famiglie. I muratori di quei tempi vivevano vita migliore degli attuali, e non abbandonavano i loro figli, se non dopo di averli istruiti nell' arte. Vediamo la condizione dei mastri d' oggi dell'alta Italia. La provincia di Coino, specie il Varesotto, dà gran contingente all'arte edilizia. Passata la prima fanciullezza in famiglia, appena oltre i dieci anni , i figli si mandano in cerca di lavoro, ·e senza una guida , con pochi soldi in tasca , si avviano alla città, pochissimo istruiti e senza conoscenza del disegno che è la base del loro mestiere. -- Io la conosco la vita di questi po- ;eretti ! Qui a Milano dormono in locande, fra elementi spesso immorali. Quando non trovano subito lavoro, sanno vivere con pochi centesimi, di solo pane; occupati, con una paga dì L. 1, 20 a 1, 40, rispa1•iniano, o prima della fine d' autunno ritornano giulivi alle loro famiglie con un gruzzolo, messo insieme- sparagnando il pane ti struggendo il corpicino in lavori superiori alle loro forze. Da garzoni diventano manovali , apprendisti e muratori. Il muratore comense è un forte emigratore temporaneo , perchè i salari in Italia sono scarsi. In Svizzera, in Francia, in Austria, in Turchia, e se occone anche in America, il muratore sa trovare lavoro, rare volte ritornando senza risparmio. Ma quali fatiche , quali stenti gli costano quei pochi marenghi ! I muratori di Vedan<J Olona , reeatisi anni sono in Rumenia per la costruzione di fenovie, ritornarono con febbre maligna da mandarne parecchi all' altro mondo. Ma assai peggiori sono le condizioni dei muratori di Milano, Lodi , Pavia:. Cremona, e di tutta la bassa Lombardia ; perchè i primi risparmiano quanto basta per finire la loro vecchiaia in seno alla famiglia , mentre i secendi guadagnando meno non ar-

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