Almanacco socialista per l'anno 1880

120 LA QUISTIONE SOCIALE. Ma sono essi sinceri? O non sarebbe il caso di dire con ·un caustico e profondo intelletto, che Tartufo ha fatto scuola e l'ipocrisia ai dì nostri è diventata una virtù teologale? Lungi da noi questo basso e meschino pensiero. - No - Altra volta fu detto essere l'ipocrisia un omaggio che il vizio renille alla virtù. Traduco questo in linguaggio matematico e dico - che la f6rmola socialismo essendo la risultante di tutte le forze che agiscono all'interno ed all' esterno di noi, essa ci è, spinte o sponte, dettata imposta, costretta; e Papi, Re, Imperatori, reazionari moderati, progressisti , monarchici, repubblicani, borghesi, sono costretti a balbettarla loro malgrado, a compitarla, sillabarla e leggerla anche correntemente per poco che i tempi e gli avvenimenti precipitino. Fatalità. - Questa è la parola che spiegava tutto nel mondo antico. G1·a'Vità. - È la parola destinata a tutto spiegare nell'avvenire. Mi ha sempre fatto molto ridere, ma anche pensare, il mito biblico del Profeta Bileamo e dell' asino suo. - Il Profeta, pag·ato per maledire, come un giornalista dai fondi segreti, non trova la parola di imprecazione ed è mal suo grado costretto a benedire - mentre l'asino, più veggente del veggente, scioglie la lingua a favella umana e impone al suo men nobile cavalcatore di non procedere contro il più Potente Fato· cl' Israele che veniva raffig·urato dall'Angelo armato e terribile. Sì, v9lere o non volere, ci è forza tutti obbedire alla spinta irresistibile della Fatalità che c'incalza: « Fata 'Dolentemducunt) nolentem trakunt. » S-bl otecà Gino Bianco

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