corporazione di mestiere. Nei suoi ranghi possono trovarsi molti attivi anarchici di un tempo che attualmente sono considerati come rinnegati dai compagni . . « In Italia il movimento sindacalista divenne improvvisamente un potente fattore alla fine della guerra. Gli aggiunse influenza il ritorno di Malatesta. Indirettamente il pugnace sindacalismo n'ebbe l'aiuto. « Due anni più tardi, si ritrova Malatesta a riprendere la sua primiera, attiva opposizione al sindacalismo, sino a dubitare del valore della partecipazione anarchica anche alle ordinarie unioni di mestiere. « In Germania, come in Italia, il sindacalismo si rinforzò alla fine della guerra. Anche qui il movimento guadagnò d'impeto, grazie alla cooperazione del compagno Rodolfo Rocker, che prima lo avversava. << Tre anni più tardi si vide il Congresso anarchico-sindacalista combattere un'opposizione che dichiarava come esso sindacalismo sia divenuto una organizzazione centralizzata; come membri suoi partecipino alle elezioni politiche; aiutino le chiese; e come la critica venga soppressa dai suoi dirigenti ». Dopo una disamina del carattere più o meno spurio del movimento anarco-sindacalista della Spagna, dell'Argentina, della Cina, Bulgaria, Norvegia, e Olanda, Graham ricorda: « E, d'a/,tronde, deve essere ricordato, come venne dimostrato coi fatti citati, che, nel giro di appena venti anni il movimento sindacalista divenne un duplicato delle ordinarie organizzazioni di mestiere, e gli anarchici che contribuirono a/,lasua formazione non divennero che i dirigenti e i capoccia di esse organizzazioni. « E il Congresso di Berlino diede tutto il suo aiuto al movimento anarco-sindacalista, divenendo in tal modo un morale sostenitore di tutte le sue pretese nei mondo ». Da questa rude realtà due verità dolorosissime emergono: La partecipazione al sindacalismo mina il carattere degli anarchici; ove il sindacalista si sviluppa e assorbe l'elemento anarchico, l'anar38 Biblioteca Gino Bianco
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